2012/02/21 Urla.


A: Perché mi ha abbandonato?
Perché sono solo un oggetto per lei?
Perché mi ha messo al mondo, se dopo si è dimenticata di me?
Perché io dovrei soffrire per colpa sua, avrei preferito non nascere!
La odio!

Il suono di uno schiaffo rimbomba nell'aria.

A: Perché mi hai colpito?

B: Sei un idiota!

A: Perché?

B: Non devi mai più dire di desiderare di non essere mai nato.
Se tu non fossi esistito molte persone sarebbero tristi.
La tua esistenza è importante.

A: Se io morissi non si accorgerebbe nessuno della mia assenza.
Io non sono nulla.

Un pugno e un tonfo si sentono.

B: E io chi sono?
STUPIDO!
Non pensi che a me mancheresti?

A: Io...non...

B: Sei così impegnato a guardare al passato e a restare immerso nel tuo dolore che non riesci
a sentire il calore che ti circonda.
Non vedi le persone che ti amano.

Singhiozzi.

A: Scusa...scusami...io...io sono un vero idiota.
Ti ho fatto soffrire così tanto...scusami.

I singhiozzi raddoppiano, le braccia si aggrappano alle schiene,

B: Stupido... il mio stupido... Ti amo.

A: Anche io ti amo... Grazie.

I singhiozzi si trasformano in qualcosa di dolce.

Questa più che una poesia è una riflessione trasformato in una conversazione fra due persone, fatemi sapere che ne pensate
Grazie ☺️

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