Consigli :)
Benvenuti biscottini nei miei consigli!
Prima di tutto ringrazio tantissimo chiunque abbia deciso di partecipare al nostro Contest e faccio gli auguri a tutti.
Ora veniamo al come vi terrorizzo... scherzo, forse.
Allora se mi chiedeste cosa utilizzo come metro per giudicare se una storia mi sia piaciuta o meno vi direi che sicuramente sono i personaggi a rapirmi e a farmi innamorare, tuttavia questo può avvenire solo e unicamente se il modo di raccontarli è pulito e corretto, oltre che originale.
Partiamo con cosa intendo con pulito e corretto.
L'avrete immaginato, presumo, parlo della nostra stupenda e bellissima lingua italiana, della grammatica, della consequenzialità logico-temporale dei verbi, della punteggiatura, che anche se non sembra, può diventare un protagonista attivo della narrazione, scandendo un ritmo capace di dare ansia, rabbia, tranquillità al lettore.
Non sto dicendo questo per spaventarvi, ma per chiedervi solo di fare attenzione a quello che è lo strumento vero e proprio con il quale noi narriamo, senza di esso nulla sarebbe scritto, di fatti. Per questo mi trovo d'accordo con tutto quello che ha detto DeboraRebai nei suoi consigli, che qui non ripeterò perché sarebbe ridondante, quindi tutti quei consigli su grammatica e idee per come scrivere valgono anche per me, solo che sulla grammatica sono un po' più severa.
Ora invece parliamo dell'originalità, che trovo una parola molto interessante, una cosa può essere originale anche se fatta di un materiale semplice e povero come la terracotta, oppure può esserlo utilizzando oro e pietre preziose, sapete dove sta l'originalità di entrambi gli oggetti?
Nell'idea di chi li ha creati.
Seguendo questa metafora mi viene da dirvi che si, potrete scrivere sia cose molto complesse e nuove, così come potrete utilizzare anche elementi che sono semplici, tutto sta nel come li vorrete tessere assieme.
Vorrei che spaziaste e usciste dai vostri confini abituali e vi divertiste, vorrei che questo Contest fosse per voi una prova per migliorarvi e apprezzare sempre di più il vostro amore per la scrittura.
Amore che condivido in pieno, anche se so che può dare alle volte molti problemi, quindi parlerò di quelli che ho avuto io stessa partecipando ai contest per aiutarvi un po' nel caso aveste lo stesso problema.
Purtroppo io sono una persona che scrive ad ispirazione, dico purtroppo perché ovviamente questa può essere scorrevole come un fiume oppure bloccarsi, a causa di stress impegni o momenti no della vita.
In entrambi i contest in cui ho partecipato ho avuto questo problema, così come con la storia principale che scrivo.
Principalmente mi accade perché ho sempre scritto mentre ero di un umore particolare, tra il malinconico e il triste, quindi l'ispirazione non mi viene mai a trovare se sono stressata o troppo presa dalle cose di tutti i giorni.
Quando accade è giusto prendersi una pausa, fa sempre bene, ma mai totale, la scrittura è un muscolo, va allenata quanto più possibile, ma se proprio è un periodo no allora a me aiuta tantissimo leggere, classici sopratutto.
Se sono bloccata leggo raramente qualcosa di nuovo, ma torno dalla mia autrice preferita, Jane Austen, che è un po' il mio porto sicuro.
Tuttavia voglio consigliarvi dei libri di vari generi da cui trarre ispirazione per stile e costruzione del mondo e dei personaggi, oppure per come scrivere delle novelle e sappiate che ci saranno molti classici; infatti non sottovalutateli solo perché ve li impongono a scuola, vi posso assicurare che leggere un libro come 'Uno, nessuno, centomila' di Pirandello vi fa capire molto di voi stessi e di quella sensazione di alienazione che si ha quando si sta con il resto del mondo.
Partiamo col mio pezzo forte, il fantasy, se mi chiedeste tra tutti chi abbia mai creato un mondo fantastico nel migliore dei modi vi risponderò senza batter ciglio Tolkien, ha costruito una storiografia, ha inventato lingue quali elfico e nanico studiabili e effettivamente utilizzabili con eventuali dialetti e con relativa grafia, ha costruito anche un mondo parallelo e una caratterizzazione di personaggi unica nel suo genere; in breve senza Tolkien non avremmo il fantasy e nemmeno gli elfi fighi, perché nel folklore nordico erano col nasone, minuscoli e dispettosi, così per dire, un minimo di riconoscenza ci starebbe, che dite?
Se parliamo di altri fantasy voglio spaziare su qualcosa di molto meno datato, perché non appena l'ho letto ho trovato il world building e il sistema magico costruito con un'originalità e una fluidità che non vedevo seriamente da anni; sto parlando della saga de 'I Fidanzati dell'Inverno'.
A parte la protagonista che ogni tanto può risultare fastidiosa il mondo creato dall'autrice è davvero innovativo, così come il sistema 'magico' al suo interno, altresì che le descrizioni dei luoghi e dei personaggi sono condotte magistralmente, se mi chiedete come si descrive un'ambientazione fantasy, leggetevi questi libri e provate a esercitarvi su quello stile, vi sarà sicuramente utile.
Saltiamo dalla descrizione del mondo a quella dei personaggi: non date per obbligatorio la descrizione fisica di un personaggio; molte volte non è necessario descrivere perfino i peli del naso del nostri protagonisti, cito in questo caso Jane Austen, lei non passava intere pagine a descrivere l'ondulazione dei capelli e la particolare sfumatura di biondo dei capelli dell'eroina, semplicemente puntava il focus sui suoi gesti, sulla sua intelligenza e sulla reazione che aveva in determinate situazioni. Spesso queste cose dicono molto di più del protagonista, piuttosto che che se porta i maglioni oversize o le scarpe firmate.
Spaziamo ancora su qualcosa a me molto familiare, parliamo di vampiri, qui sono piuttosto rigida, la narrativa che apprezzo è molto più introspettiva di quella romantica che è uscita da qualche anno a questa parte, le uniche autrici che sono arrivata ad apprezzare sono sicuramente Anne Rice e Laurell K. Hamilton (anche se ultimamente quest'ultima sta perdendo un po' di colpi, tuttavia i suoi primi lavori rimangono magistrali), anche se so che molti di voi sono minorenni e non sono proprio scrittrici da minorenni.
La prima scrittrice tratta di vampiri molto classici, tuttavia il suo bello è che naviga nell'essenza malvagia intrinseca in queste creature, dei loro dissidi interiori e del loro senso di impotenza davanti all'umanità che inesorabilmente avanza, lasciando il vampiro come cristallizzato nella sua concezione di mondo e quanto essa rimane resistente davanti all'immensa velocità del tempo umano; trovo questa tematica profondamente interessante, perché fa vedere seriamente un'ottica diversa in quanto loro stessi non sono seriamente più umani e quindi non possono più avere lo stesso approccio alla vita.
La Hamilton invece l'apprezzo per la fantasia con il quale ha gestito tutte le creature del fantasy quali vampiri, fate, licantropi, hanno un sistema che le inquadra molto bene e ha molto spesso un senso, anche se ultimamente, come già vi accennavo, cade un po' spesso sull'erotico per giustificare molte cose.
In ultimo ma non in ultimo vi invito a leggere qualcosa di Italo Calvino, non a caso l'ho usato come citazione per la 'promozione' del nostro Contest, devo ammettere la mia enorme mancanza, non avendo mai letto nulla di lui prima dell'Università, la prima volta che l'ho fatto ho pianto.
Vi invito a leggere una delle sue 'Lezioni Americane', più precisamente quella sulla leggerezza, vi invito a riflettere su ciò che scrive e davvero vi dico che per avere uno stile di scrittura più maturo non si deve per forza appesantirlo, spesso è meglio scrivere qualcosa con spontaneità che infarcire la frase con termini pesanti solo per far vedere che si ha uno stile più 'adulto'.
Arriviamo alla fine della mia carrellata, sono certa che voi non abbiate idea dei classici che vi sto per consigliare, ma si, vado proprio sui classici classicissimi, sto parlando della mitologia greco-romana, epica compresa, sorpresi? Immagino di si.
Stupore a parte posso assicurarvi che tutte le nostre storie nascono da essi, erano le novelle di un tempo, erano come le persone si figuravano il senso del mondo e in un mito si possono nascondere più significati e spesso leggendole bene possiamo riconoscere un lato di noi stessi.
Se pensate che siano un po' troppo datate vi do' solamente altri due nomi che per me non hanno eguali in novelle, Giovanni Verga —ditemi che non siete stati di merda per Nedda e io vi darò una medaglia al valore firmata da Mattarella— e Joyce con Gente di Dublino.
Spero di avervi dato degli spunti, spero che davvero il partecipare vi porti a uscire dai vostri schemi e vi faccia scoprire un qualcosa, un qualunque cosa, che vi possa essere d'aiuto nel vostro percorso di scrittura.
Se pensate di non essere abbastanza bravi o di non scrivere bene buttatevi comunque, spesso noi siamo così ciechi su noi stessi che non riusciamo a vedere il nostro valore, quindi osate e buttatevi; tuttavia con questo non voglio dire di essere ciechi alle critiche costruttive o ai consigli, ci sta ovviamente un minimo di resistenza, ma ad ogni critica ricevuta, fate un analisi, parlatene con qualcuno di fidato e razionale e discutetene, non crediate che le persone parlino solo per cattiveria. Una critica fatta adeguatamente è solo un mattone in più nella costruzione del vostro stile di scrittura.
Ebbene ho finito, concludo facendovi ancora un sacco di auguri a tutti i partecipanti e dicendovi che sono davvero impaziente di leggere ciò che creerete,
Quindi buone idee, buona scrittura, che le vostre dita volino sulla tastiera,
Isa
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top