🎤INTERVISTA A @STEFANORUZZINI🎤
Benvenuti a tutti e a tutte, diamo il nostro benvenuto a StefanoRuzzini, siamo molto felici di averti qui!
«Prego accomodati pure,» dice Vale, «mettiti pure a tuo agio, in fondo tu sei di casa nella giuria del Contestionario».
«Ciao ragazze,» Stefano si siede sulla poltrona.
«Complimenti dottore,» esordisce deliartemisia «hai completato la parola "Contestionario". Dunque ti premiamo con un'intervista.»
«Più che un'intervista sarà una chiacchierata. Sei pronto a tutto?» interviene Vale.
«Ma certo!» Risponde Stefano.
«Allora cominciamo!» Delia si accomoda sul divano seguita da Vale.
«La prima domanda è... no aspetta, è più una curiosità: come sei approdato alla scrittura?» esordisce Delia.
«Mi è sempre piaciuto scrivere fin dai tempi della scuola. In italiano sono sempre andato benissimo come in generale nelle materie letterarie, molto meno in quelle scientifiche a partire dalla matematica.
Immaginate che facevo il diario o meglio tenevo un diario abbastanza ingenuo dal liceo fino almeno ai 25 anni, alcuni momenti più scarno in altri momenti più approfondito.»
«Li hai mai riletti?» Chiede Valentina.
«Certo che sì, e rileggendo, perché ancora li conservo, un po' mi vergogno. Si alternavano notizie banali come cosa avevo visto in TV, al cinema o i risultati sportivi che mi interessavano fino alle mie varie cotte per le ragazze che andavano dalle compagne di scuola alle compagne di nuoto.»
«Stefano, ti apprezziamo non solo come scrittore, ma anche come fotografo, quando hai iniziato a curare questi tuoi talenti?» Chiede Delia.
«In età di pensione ho investito il mio tempo libero curando di più i miei hobby, prima la fotografia, poi soprattutto dopo l'inizio della pandemia, la scrittura.»
Mi sorge spontanea una domanda, dice Vale: «come nasce la tua passione per la fotografia? Vedendo le tue foto sono sempre molto curate e dettagliate, da cosa prendi ispirazione quando immortali un momento?»
«La passione per la foto l'ho sempre avuta fin da ragazzo diciamo che nel 2014 sono entrato in un gruppo di fotografi su Google + quando ancora esisteva e ho comprato per la prima volta una reflex Canon di buon livello, diciamo che lì è cambiato un po' tutto. Quanto agli scatti l'ispirazione viene sempre da quello che ti offre la natura, il mondo, le persone.»
«La stessa cosa è anche per la scrittura?» Domanda Delia.
«Con la scrittura hai l'impressione di liberarti di qualcosa che hai dentro e che ha bisogno di uscire. Chiamala introspezione chiamala autoanalisi, non lo so, però sicuramente aiuta anche e specialmente dopo momenti non positivi.»
«Quindi la scrittura e la fotografia ti suscitano sensazioni diverse?» Continua Valentina.
«Se il risultato è buono sono contento perché è uscito allo scoperto qualcosa di artistico, la fotografia, o di piacevole lettura che magari stimola sensazioni positive negli altri come la scrittura. Da buon narcisista il riconoscimento e i complimenti (se meritati e non ruffiani) sono importanti.»
«Dunque il passo dalla catarsi nella scrittura a Wattpad quanto è stato lungo?» Chiede nello specifico deliartemisia.
«Fra i contest e il CONTESTIONARIO,» specifica Stefano, «sono entrato nel giro di funzionamento della piattaforma, unendo l'utile al dilettevole.»
«Ottima risposta!» Sottolinea soddisfatta Valentina.
«Poi è chiaro che l'appetito viene mangiando.» Continua rispondendo alla domanda di deliartemisia. «Infine l'impegno che ho messo nel romanzo giallo, circa sei mesi, mi ha convinto di avere i numeri, nonostante l'età, per dire ancora qualcosa a un pubblico interessato. Poi innanzitutto ho notato che se passi tre o quattro giorni o ancora peggio una settimana senza scrivere ti sembra di dover ricominciare da capo. Bisognerebbe scrivere un po' ogni giorno anche un quarto d'ora per non perdere l'esercizio e l'abitudine.»
«Parli spesso della tua età. Ma non credo che sia un problema o un limite, anzi un arricchimento. Ogni età vede le cose in modo diverso.»
«Diciamo che sono stuzzicato un po' dal mio sense of humour, che credo di possedere e dalla voglia di comunicare qualcosa, possibilmente di positivo.»
«Sì, sono d'accordo, ma l'idea? Input? Quando Stefano dice questa è una bella idea?» Approfondisce la domanda deliartemisia.
«Per esempio creare quasi dal nulla i due personaggi della storia di San Valentino "Gli opposti Innamorati di AntophoraMannara moltissimo oltre che stimolato, anche perché credo che il risultato visto dall'esterno sia stato buono. Comunque in linea di massima le idee mi vengono intorno alle sei di mattina quando sono nel dormiveglia e ho notato che se non me le annoto subito talvolta spariscono.»
«Anche per me è così.»
«Vedi?»
«Sarà qualche sindrome che hanno gli scrittori.»
«Dawn thinking: Pensieri all'alba.»
«Bello! Mi ispira.» Conclude deliartemisia.
«Impegnandoti a scrivere il romanzo giallo pensi possa essere uno dei generi che più ti piace? Quale senti ti rispecchia di più? Quale invece provi sempre ad evitare?» Chiede Vale.
«Il giallo mi attira e mi ispira abbastanza. Ma anche il "rosa" ho scoperto, magari ai limiti delle linee guida di WattPad... Horror meno. Fantascienza e fantasy per niente. FANFICTION e simili non ne parliamo neanche...»
«Mi hai fatto morire per le Fanfiction.» Ride Vale.
«Sei finalista del Contest Crime Academy degli HorrorThings , come definiresti la tua esperienza nello scrivere un giallo?»
«Bellissima. Mi sono impegnato e mi è piaciuto molto completare il romanzo.»
«Quali sono le tue lettura preferite?»
«Soprattutto thrillers/gialli.»
«Allora la tua è una vocazione!» sorride deliartemisia.
«Fra gli stranieri Jo Nesbo, Michael Connelly, Elizabeth George. Italiani Maurizio Di Giovanni. Napoli...»
«Jo Nesbo è una vecchia conoscenza. Ho letto "La ragazza senza volto. Di Maurizio De Giovanni, ho visto la fiction trasmessa dalla Rai "Il commissario Ricciardi" e come amante dell'horror, l'ho trovata molto originale. Naturalmente mi sono cullata nel rivedere i luoghi della mia amata città.
Si possono coniugare molti generi nella scrittura, se dovessi pensare ad un progetto di scrittura cosa ti piacerebbe scrivere?» continua deliartemisia.
«Un romanzo che coniughi mistero e amore, passione e odio. Con banale ma inevitabile presenza di buoni e cattivi. Una saga che dura molti anni o con parecchi flashback.»
«Impegnativo come progetto. Ci dai qualche anticipazione?
Così per il Contestionario abbiamo lo scoop.»
«Ma no, è un'idea che mi è venuta ora. In seguito alla domanda. Diciamo che se evitiamo una guerra atomica proverò a dedicarmici... Come scoop vi dico che tornerà l'ispettore Paul Kessler.»
«Allora consigliamo di leggere "Al di là del muro" per scoprire che questo è un gustoso scoop!»
«Grazie!»
«Io vorrei porti un'altra domanda che però è un po' staccata dal discorso." Interviene Vale, "Come hai trovato l'esperienza qui al Contestionario? È stata lunga completare la parola ma al tempo stesso divertente e stimolante?»
«Assolutamente stimolante e soprattutto divertente. Certo, ci sono voluti due anni, ma ne è valsa la pena. Trovo anche che avete fatto bene a variare le tematiche nell'ultimo anno: non solo la parola, ma anche l'abbinamento a fatti, momenti, eventi e personaggi. Ha reso più vario il CONTESTIONARIO.
Vorrei anche segnalare la compagnia che mi/ci ha fatto il CONTESTIONARIO nel periodo buio della pandemia.»
«È davvero bello sentirti dire questo» sorride soddisfatta Vale.
«Vero la scrittura è stato un modo per riuscire a incanalare le nostre frustrazioni e l'ansia del momento. Grazie per il complimento.» dice deliartemisia.
Poi aggiunge: «Le tue drabble hanno sempre quel humour che spesso ti fa sorridere a denti stretti. Se potessi scegliere quale dei tuoi personaggi vorresti essere?»
«Mi sono molto identificato con Tommaso, il mio ultimo personaggio della storia d'amore di San Valentino, Opposti Innamorati; con i suoi pregi e difetti mi assomiglia.»
«Uno scrittore romantico con il senso dell'humour! Stefano, esprimi un desiderio, sempre inerente alla scrittura.»
«Avere un romanzo o un insieme di racconti pubblicato in cartaceo (o su eBook in subordine).»
«Stefano, è sempre molto interessante parlare con te.» dice Vale, poi a Delia, «Pensi che possiamo finire qui?»
«Sì, penso che Stefano sia stato molto esaustivo nelle risposte. Se chi legge l'intervista vorrà porgli qualche domanda, potrà farlo tranquillamente qui nel capitolo.»
Intanto salutiamo il nostro caro Stefano, ringraziandolo per il suo impegno nella scrittura del Contestionario. Gli auguriamo il meglio in tutto e incrociamo le dit noa per i suoi progetti futuri.
Vale e Delia ringraziano Stefano
per l'intervista e tutti voi per la vostra attenzione
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