OneShot.

Anniewaii, nella speranza ti piaccia :3

Traccia: Storia con un mio genere

Corro, corro senza sapere dove. Sento qualcosa che mi corre alle spalle; un grumo nel petto mi rende difficile respirare, fatto per metà di terrore puro e per l'altra metà di un bisogno quasi fisico di trovare Jade.
Perché so che è qui da qualche parte, in questo labirinto di muri squadrati e color panna.
Non so come faccio a saperlo, lo so e basta.
Mi batte il cuore a mille, inizio ad essere esausta. I rumori alle mie spalle si fanno più fievoli e questo mi rende un po' più fiduciosa. Mi guardo meglio attorno, e noto i mattoni con i quali sono fatti i muri, grandi; mi ricordano le piramidi egizie, non so bene perché.
Saranno i segni incisi sopra, tanti scarabocchi che per me non hanno senso...
Jade saprebbe decifrarli
Penso con un velo di tristezza.
Dove è adesso?
I rumori improvvisamente crescono di intensità e con un piccolo grido corro più veloce. Adesso riesco a distinguere,oltre ai paesi pesanti, anche un ticchettio quasi simultaneo ad essi. Quasi come... artigli che battono sul pavimento.
Basta lasciare correre l'immaginazione!
Mi sgrido da sola. La situazione è già abbastanza brutta così senza metterci anche del mio.
Penso a cosa direbbe la mia prof.. poi mi riscuoto sentendo il familiare calore sulle guance a indicare che sono arrossita.
Come accidenti fa ad essere sempre nei miei pensieri?!
L'imbarazzo mi dona nuova forza, e corro come per mettere spazio fra me e le mie riflessioni.
Quasi casualmente, noto che questo posto è innaturalmente silenzioso.
Oltre alla creatura, ai miei passi ed al mio respiro non si sente nulla, sembra quasi sospeso nel tempo.
Mi sembra quasi di aver seminato quel mostro misterioso quando un colossale frontale mi fa cadere sulle ginocchia, frastornata e con la fronte dolorante.
"Valentine! Guarda dove vai, stupida!" Sento sbraitare una voce familiare e nonostante le parole aspre mi si fanno gli occhi lucidi di sollievo.
Sento un dolore improvviso al braccio e mi sento strattonare in piedi.
Guardo ed è lei a tenermi con presa salda; mi verrà un livido, ma non è la prima volta.
Mi guarda con uno sguardo feroce che mi intimorisce e riconosco: è lo stesso di quando i miei compagni la fanno incazzare.
Oddio è qui con me, lei saprà dove siamo no? No??
"J-Jade..."
"Risparmia il fiato e dimmi se sei ferita"
Mi interrompe bruscamente lei ed io mi mordo il labbro.
"S-sto bene.. una cosa mi inseguiva... Dove siamo?"
Sento le guance diventare rosse per la mia vocina, che nelle intenzioni non doveva essere così tremula e bisognosa di risposte accidenti!
"Non ne ho idea."
Mi risponde secca, guardandosi attorno. E dal suo atteggiamento capisco che è irritata da questo fatto, forse... spaventata? No, non riesco a vederla spaventata; lei è Jade West infondo.
"Il luogo rimanda all'antico Egitto, compresi i caratteri che somigliano ai geroglifici ma non lo sono. In pratica... Non ne ho idea. Ma sciocca bambina, la domanda è come cazzo ne usciamo"
Borbotta fra se, sembra quasi parlare da sola.
La ascolto finché non vedo una macchia nera spuntare da dietro di lei.
Urlo lanciandomi buttandola a terra e cadendo con lei, evitando per un soffio la creatura nera. Mi alzo più velocemente possibile e faccio alzare anche la prof, guardando la bestia.
Essa ha contorni fumosi, due occhi gialli con fili rossi e la pupilla verticale, da serpente. Mi vengono i brividi lungo la schiena e non riesco a reggere il contatto visivo
"CORRI"
Urla Jade obbedendo per prima al suo stesso ordine, trascinandomi con lei.
Io arranco, ma ho un peso nel cuore: la consapevolezza che ci prenderanno.
Perché non possiamo correre in eterno, io inizio già a cedere e queste creature non sembrano intenzionate a fermarsi.
A meno che non vengano distratte da qualcosa... o qualcuno.
Corro più veloce con la forza della disperazione, superando persino Jade.
Quando abbiamo messo un po' di distanza fra loro e noi la prendo per il colletto e la tiro a me, facendo unire le nostre labbra.
Lei ricambia il bacio assaporandomi vorace come sempre, poi si stacca.
"Questa frocetta ha sempre voglia di essere fottuta dalla sua prof di matematica, eh? Mi spiace deluderti ma abbiamo un problema più grave-"
"Corri, so che ti salverai; hai più risorse di me. Io le trattengo" mormoro, e la spintono via mentre corro nella direzione dal quale vengo, ignorando le sue urla.
Le creature d'ombra mi raggiungono, e sento un dolore fortissimo, strizzo gli occhi dal dolore...
E quando li riapro sono nel mio letto, ansimante e sudata come se avessi corso una maratona.
Era solo un sogno...
Mi alzo scossa, e dato che sono molto in anticipo mi faccio una doccia che scioglie i miei muscoli contratti e doloranti. Prendo in considerazione l'idea di raccontarlo alla West, ma già immagino le risposte:
"Credi ancora nei sogni? Sei proprio una stupida bambina" riesco quasi sentire la cadenza ironica della sua voce, vedere il suo beffardo sorriso.
Scuoto la testa e finisco di prepararmi, per poi uscire un'altra giornata di infern-ehm, scuola.
Rimango però stupita nel vedere una costosa auto sul vialetto, che riconoscerei ovunque.
Mi avvicino e salgo sotto invito della professoressa.
"Come mai qui..?" Esito.
"Mi facevi troppa pena ed ho deciso di darti un passaggio."
Secca e brutale, ma qualcosa non va. Non mi guarda per vedere la mia reazione.
"Okay..." sussurro guardando il finestrino, e lei mette in moto.
Restiamo in silenzio fino a che non arriviamo a scuola e lei spegne il motore, ma nonostante ciò non accenna a scendere.
Io intanto ho raccolto un po' di coraggio.
"Prof... lei cosa pensa dei sogni?" Chiedo a bruciapelo, mentre lei si gira a fissarmi con sguardo penetrante, per poi abbassare lo sguardo su un punto preciso.
"Penso che non sia un caso che tu mi abbia fatto questa domanda" afferma, mentre io rimango a bocca aperta seguendo il suo sguardo.
Cinque lividi sul mio braccio, segno della stretta esagerata di una mano che conosciamo entrambe molto bene a chi appartenga.

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