{6. Un asino come destriero, un buttero come principe azzurro}
✓ Sesto racconto
Scritto e ideato da elereg
Non so se anche se a voi risultano parecchi spazi, ma nonostante svariati tentativi di sistemare il racconto, il risultato non è cambiato. 😥
•| Un asino come destriero, un buttero come principe azzurro |•
Una settimana fa Alessia, la mia migliore amica, si è presentata nel mio appartamento con la proposta di partire per qualche giorno alla scoperta dei boschi selvaggi della Garfagnana, un'area in provincia di Lucca. Inizialmente ho pensato di non accettare perché queste cose non fanno per me; non sono portata per le gite a cavallo o i tuor nelle fattorie, ma essendo questo un periodo stressante al lavoro sono partita.
Ora però non ne sono più tanto sicura.
- Bello, vero?- domanda Christian con quel tono supponente che lo caratterizza.
Mi giro velocemente colta di soprassalto e noto il moro appoggiato alla porta della stalla che mi fissa con un sorriso strafottente dipinto in volto.
Lo fulmino con lo sguardo per avermi spaventata e torno ad accarezzare Zeus che con il suo manto nero lucente e la sua folta criniera mi ha ammaliata fin dal primo giorno.
- Strano... gli sei simpatica- commenta ancora una volta il tipo alle mie spalle.
- Perché?- chiedo senza degnarlo di alcuna attenzione.
- Di solito le tipe come te non gli piacciono- risponde aggiungendoci una risatina irritante.
- Le tipe come me in che senso?
-Sai quelle un po' altezzose, con la puzza sotto il naso...- elenca.
- Sei più fastidioso di una zanzara in estate- ribatto cercando di mantenere la calma.
- Senti, Rossa...- inizia, ma lo interrompo subito.
- Non chiamarmi così!- lo ammonisco.
'Dio non lo sopporto.'
- Oggi la tua amica ti ha abbandonata per andare a fare canoa- riprende e lo sento avvicinarsi di qualche passo.
Non sarebbe nemmeno male fisicamente parlando. Ha questi occhi verdi smeraldo che contrastano con il castano scuro dei capelli creando un connubio affascinante, ma il suo carattere esuberante e spocchioso gli fa perdere tutti i punti.
- E questo cosa vuol dire?- chiedo allontanandomi quel tanto che basta da mettere sufficiente distanza fra noi.
- Che usciremo a fare una bella gita solo tu e io.
- Cosa? Non se ne parla- mi oppongo incrociando le braccia come farebbe una bambina capricciosa.
- Di cosa hai paura, Rossa?- si avvicina nuovamente.
È proprio di fronte a me, posso percepire il suo profumo. Fissandomi con quei due fanali va a spostarmi una ciocca di capelli ribelli dietro l'orecchio e per uno strano motivo sento una sensazione altrettanto strana muoversi in me.
- Non mi va- faccio qualche passo indietro.
- Hai paura di innamorarti di me?
- Tu sei tutto matto- rispondo con una risata isterica.
- Allora andiamo- incalza.
E alla fine, per far tacere quella sua lingua biforcuta, accetto.
'Cosa potrà mai succedere?'
Christian apre la stalla di Zeus facendo uscire il purosangue per sellarlo e presuppongo che sarà lui stesso a monatarlo. Mi guardo allora attorno per capire quale sarà il mio mezzo di trasporto per questa fantastica escursione che mi attende.
- Tadan- dice poi teatralmente mettendomi sotto gli occhi un asino.
Lo guardo interdetta, spostandomi da lui al ciuchino che a sua volta mi osserva annoiato.
- E quello?- domando quasi timorosa della risposta.
- È il tuo destriero.
Ho provato ad oppormi, a protestare, ma non c'è stato verso. Mi ritrovo ora seduta sulla groppa di questo asino che va più lento di una lumaca e quello sbruffone di Christian è partito come un razzo in sella al suo Zeus e non si è nemmeno preoccupato di aspettarmi.
- E ora che c'è?- chiedo al mio asinello che sembra non volerne più sapere di muovere un solo passo.
Provo a spronarlo ad andare avanti dandogli qualche colpetto sulla pancia, ma ottenendo scarsi risultati scendo per tirarlo per le briglie. Non serve a nulla nemmeno questo perché punta gli zoccoli a terra e non si sposta di un solo centimetro. Giro lo sguardo alla ricerca del genio che sembra essere scomparso lasciandomi tutta sola nel mezzo di un bosco pieno di alberi e erba.
Faccio un ultimo tentativo appoggiandomi con la schiena al posteriore del mio ciuchino e dandomi forza con le gambe provo a farlo muovere. E lo fa, ma solo di qualche passo per lasciarmi cadere rovinosamente a terra. Protesto trattenendo un urlo di rabbia e portandomi le mani sulla faccia.
'Perché diavolo ho accettato?'
- Ehiii- dico alzandomi di scatto quando il mio simpatico compagno inizia a mangiare i miei capelli sparsi sull'erba.
Rimonto in sella nella speranza che riparta.
- Rossa, ti serve una mano?
Christian poco distante da me se la ride beatamente mentre io cerco disperatamente di andare avanti.
- Vedi un po' tu- ribatto roteando gli occhi all'insù.
Nel momento esatto in cui il moro chiama il mulo, questo si muove, ma molto più velocemente di prima iniziando una corsa che mi porta a superare il buttero in sella al suo purosangue. Il ciuchino ora non vuole saperne di rallentare, sembra come impazzito. Cerco allora di aggrapparmi alle briglie come meglio posso per non cadere a terra.
- Christian, fallo fermare- urlo sfrecciando fra gli alberi.
E ancora una volta una parola magica e l'animale si ferma, sì, ma forse un po' troppo bruscamente tanto da farmi volare dritta nella pozza d'acqua di fronte a noi. Vado a fondo per poi riemergere, ma c'è solo un piccolo problema... io non so nuotare.
Inizio ad annaspare nel tentativo di rimanere a galla, mentre litri d'acqua mi riempiono la bocca.
- Chris-Christian- tento di chiamare.
Lo sento tuffarsi e in poco bracciate mi raggiunge.
- Tutto bene, Rossa?- mi chiede tenendomi ancorata a sé.
- È tutta colpa tua- protesto dandogli dei leggeri pugni sul petto.
Mi riporta all'asciutto facendomi sedere sull'erba fresca.
- Però è stato divertente...- dice ridendo sotto i baffi.
Gli faccio la linguaccia fulminandolo con lo sguardo.
- ...ma ammetto che mi sono preoccupato- cambia radicalmente tono fissandomi con i suoi occhi verdi.
La mia espressione da infuriata si tramuta in confusa e lo diventa ancora di più quando le sue labbra si appoggiano sulle mie.
FINE
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top