{1. Una gara divertente}

✓ Primo racconto
Scritto e ideato da Lella_Dellea

•|Una gara divertente|•


La folla rumorosa e colorata è assiepata ai lati del percorso allestito sulle strade cittadine per il tradizionale palio degli asini. Luci , rumori e profumi si mischiano creando un’aria festosa.

I fantini selezionati dalle sei contrade, identificabili da diversi colori della casacca, si contenderanno l’ambito premio montando “a pelo” altrettanti somarelli.

- Ma questi buffi esseri, che si fanno chiamare uomini, credono davvero che io mi lasci guidare da loro?

Pensa il ciuchino della contrada bianca, sogghignando

- Adesso gli faccio vedere io chi comanda, inizia il divertimento! So di essere il migliore e vincerò, ma a modo mio!

Si posiziona con i suoi simili con atteggiamento mansueto ma, appena avverte sulla schiena il peso del suo aspirante cavaliere, finge di voler togliere con i denti la grande coccarda che è stata apposta sulla sua coda e inizia a correre girando su se stesso, sollevando un gran polverone e provocando un forte senso di nausea al povero sventurato.

Nel tentativo di calmarlo e farlo fermare, accorrono i giudici di gara ed il proprietario della bestiola provvedendo, non senza intoppi, a liberare dal nastro la sua codina.

Gli altri animali sono già in posizione, docili e ubbidienti, pronti a partire al segnale di partenza.

-Tre …  due … uno … VIA!

Un colpo di pistola a salve riempie la piazza e i quadrupedi partono a gran velocità in una sfida entusiasmante; tutti tranne uno.

Il ciuchino della contrada bianca infatti è ancora fermo alla linea di partenza, gira il grosso muso verso il pubblico e mostra la dentatura ad una giovane donna munita di macchina fotografica, atteggiandosi come se fosse un modello.

La luce abbagliante del flash acceca per un attimo il giovane fantino che continua ad urlare disperato

- Dai … Dai !

La bestiola nel frattempo, spaventata dalla luce improvvisa, inizia a ragliare con forza

- HI HOO , HI HOO !

E parte all’improvviso, lanciandosi in una folle corsa barcollante, serpeggiando sul percorso come se fosse ubriaco.

Il giovane, per non schiantarsi al suolo, si è praticamente sdraiato sulla schiena dell’animale e si sta aggrappando con energia al lungo collo.

- Ma cosa sto facendo? Non posso farlo vincere così facilmente, vediamo un po’ che diversivo posso trovare!

Pensa sornione il somarello ed inizia a guardarsi intorno alla ricerca di qualcosa.

Il pubblico rimane attonito nel vedere l’animale frenare bruscamente, rischiando di disarcionare il fantino, dirigendosi, con tutta  calma, verso un albero di mele e fermarsi ad addentare uno dei frutti rossi e maturi che sporgono dalla carreggiata.

- No, no!

Inizia a strillare tra l’isterico ed il disperato il povero cavaliere.

L’asino, ignorando le sue proteste, decide di strofinare il collo ed il muso contro la staccionata di legno ragliando allegramente, sembra quasi che stia intonando una canzone e non da segno di voler in alcun modo riprendere la corsa.

- Vediamo se ha i riflessi pronti!

Si domanda mentalmente il dispettoso asinello.
Senza una motivazione apparente, all’improvviso, con un colpo di reni, riparte di scatto.
Il pubblico scoppia in una risata spontanea vedendo il giovane rimbalzare, per il contraccolpo, sul fondoschiena del quadrupede e afferrare con una mano la coda nel tentativo di non ruzzolare a terra.

La folla esulta vedendo la strana coppia raggiungere e superare gli avversari, ma, con un nuovo scatto repentino, il ciuchino si blocca, solleva le zampe posteriori scalciando nel vuoto e facendo scorrere il fondoschiena del ragazzo sul suo dorso come se fosse uno scivolo naturale. Nel frattempo il copricapo del giovane gli è scivolato sugli occhi impedendogli di vedere alcunché.

Il somaro si volta ripercorrendo i suoi passi mentre il povero fantino, ignaro di ciò che accade, esulta felice

- Si, dai, vai avanti così! Sei un fenomeno! Vai bello, vai!

L’ilarità è ormai dilagante e le risate si diffondono tutto intorno, fino a quando il prode destriero della contrada bianca raggiunge, viaggiando controcorrente, il primo dei suoi colleghi, che, nel contempo, stanno percorrendo al passo il percorso.

Si osservano per un attimo e l’asino bianco inizia ragliare in modo starno, sembra quasi che stia ridendo.

Inizia a trotterellare in circolo intorno ad un paio di ciuchini, confondendo loro le idee, tanto che, innervositi disarcionano i loro cavalieri ed iniziano a rotolarsi in terra.

I rappresentanti della contrada blu e di quella argento non possono far nulla per fermare i loro destrieri che inciampano maldestramente negli asini a terra e terminano così la loro corsa.

- Divertente questa gara! Che buffe le espressioni di questi “esseri umani”! Ora però basta scherzare! Si da fa sul serio!

Si ripete nella mente il ciuchino dispettoso.

- Mi sono divertito abbastanza, ora facciamo sul serio!

L’asinello rallenta e si ferma dando la possibilità al fantino di posizionarsi correttamente e di risistemarsi il cappello per poi ripartire, a passo sostenuto, e superare per primo la linea del traguardo!

Il pubblico è in delirio, chi canta, chi grida, chi sventola bandiere ed è chiaramente udibile un coro

- LUCA, LUCA, LUCA!

- Ma come?! Io corro e vinco e loro esultano per questo mostriciattolo bipede?

Pensa il somarello.

Si getta a terra, obbligando il giovane a scendere dalla sua schiena e si dirige con passo elegante verso le telecamere e le macchine fotografiche. Si mette in posa, muove il grosso muso, cambia posizione e mostra a tutti il suo sguardo stile “gatto con gli stivali di Shrek” per attirare l’attenzione.
Un gruppo di ragazze lo raggiunge ed inizia ad accarezzargli il pelo ispido e ad offrirgli carote e fieno, lo coccolano, lo strigliano ed appoggiando un grande telo bianco sulla sua groppa come simbolo di vittoria.

- Ah che meraviglia! Questa sì che è vita! Ho sempre pensato che gli uomini fossero esseri buffi e divertenti!

FINE

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