Pepe 6
Stile di base
La Sorellanza
Il legame di sangue delle volte lo si sceglie... altre volte è lui a scovare te... e ti ritrovi, così, ad avere una sorella che adesso vive lontano, ma che sarà per sempre una parte di te.
Perché ci sono quei rapporti, nati un po' per caso, nati un po' per gioco, che diventano indissolubili. Ci sono persone che ti entrano dentro, fin nel profondo e ti riempiono l'anima.
Essi sono angeli.
Sono capaci di capirti con un solo sguardo, riescono a tirarti su il morale con un semplice sorriso, anche nei tuoi giorni più tristi.
La complicità che si instaura può essere così intima, delicata e intensa al tempo stesso; con un angelo ci passi le ore senza nemmeno rendertene conto, magari a chiacchierare di tutto un po'. Basta un niente per scoppiare a ridere come due sciocche e in un battito di ciglia tornare serie.
Lei era l'unica capace di capirmi, lei era l'unica che quando urlavo di voler stare da sola mi guardava torva, prendeva il mio viso tra le mani, che a me sembravano enormi, e mi asciugava le lacrime sussurrandomi che sarebbe andato tutto bene.
Ora che non è più qui con me, quando dico di voler stare da sola finisco per starci davvero e l'unica cosa a cui posso aggrapparmi è un cuscino, che stringo forte bagnandolo con le mie innumerevoli lacrime.
Lei era tutto il mio mondo, lei era il mio posto segreto, quello in cui andavo a rifugiarmi quando sembrava che tutto stesse per crollare.
Lei era il mio angelo e speravo di esserlo anche io per lei, ma io non sono come lei.
Lei è forte, tenace, lei è una forza della natura.
Io sono debole, piccola, inutile.
La vera amicizia è un po' come un patto di sorellanza, un po' come quelle cose che si fanno da bambini: tipo giurin giurella, ti perdono e croce sul cuore. Sì, la vera amicizia è davvero qualcosa di unico e raro, difficile da trovare. Nulla può scalfirla.
Possono passare gli anni, possono dividervi i chilometri, ma niente e nessuno potrà mai prendere il posto di quell'angelo che hai nel tuo cuore. Anche dopo la più furente delle discussioni non vuoi far altro che abbracciarla e stringerla forte. Anche l'orgoglio, di fronte a una vera amicizia, si fa da parte.
Se guardo negli occhi del mio angelo è un po' come specchiarmi. Siamo due gocce d'acqua pur essendo profondamente diverse. Due entità fuse in una.
Quando mi disse che sarebbe andata via per seguire la sua strada, diversa dalla mia, mi sentii tradita. Sul momento le diedi dell'egoista e le urlai di andare via, di non farsi più vedere. Capii di aver esagerato quando silenziosamente aprì la porta e se ne andò.
L'egoista non era lei, ma io.
Non potevo costringerla a rimanere qui solo per me, lei doveva seguire la sua strada e io non dovevo rappresentare un ostacolo. Così la chiamai per scusarmi, ma lei non mi lasciò parlare e mi disse: "Sei l'unica, sei la mia migliore amica, sei mia sorella e nulla cambierà. Te lo prometto."
È andata davvero così. Nonostante la distanza ci sentiamo al telefono tutti i giorni, ci raccontiamo tutto, ci siamo sempre l'una per l'altra e quando torna in città facciamo di tutto per passare del tempo insieme.
Il tempo passerà, il mondo cambierà, ma lei resterà sempre nella mia vita, qualsiasi cosa accadrà.
Ne è passata di acqua sotto i ponti, eppure, siamo ancora qui, più unite che mai. Io il tuo angelo e tu il mio.
Le amicizie fanno dei giri immensi e poi ritornano.
Stile imitato (Paolo Bonolis)
Eh, Maestro... e che te dico? A voi sapé 'a storia che m'hanno raccontato? E forza, mettite comodo e stamme a sentí. T'avviso eh, è robba seria, però è interessante.
Si parla del legame di sangue. Ahò, me stai a sentí? E tìrate su, annamo, nun te stravaccà sur divano.
Oh, dicevo... questo legame di sangue, mi hanno detto, non sempre è frutto del destino. A volte lo scegliamo noi, altre volte... ci sceglie lui. Ma che starà a significà, me chiedo, mah. Comunque, nun me fa perde er filo der discorso, sta tipa qua' me diceva che all'improvviso s'è trovata ad avecce 'na sorella che vive lontano, ma che sarà sempre una parte di lei...
Eh, sì, è proprio così che m'ha detto!... Ma che dice, Maestro!? Ma quali sorelle siamesi! Quella è n'artra robba.
Questi rapporti nati per caso o per gioco, nun se capisce bene, diventano indissolubili, perché ste persone sò capaci d'entratte fin dentro a l'anima...
Lei lo sa come si chiamano ste persone, Maestro?... E mo' te lo dico io.
Si chiamano angeli. Pare che ciò che fu può essere ancora e ciò che è può convivere con ciò che sarà, insomma, 'na specie de unione senza fine. Un infinito... Dovrebbe accadere che un rapporto del genere non trovi ostacoli lungo il suo cammino... ma se ciò che dovrebbe accadere... non accadesse... cosa accadrebbe a queste persone?
Non guardamme così, aho', sò serio! Cosa accade? É 'na domanda, me deve risponne lei, Maestro. E non faccia sta faccia da gufo morto, suvvia, un po' di vitalità! E vabbè, je lo dico io...
Succede che sti du' angeli sò costretti a separasse.
Una delle du' ragazze fu costretta a partí, c'aveva progetti diversi, voleva intraprenne la sua strada...
Ma che ne sò quale strada! Posso continuà? O qui se fà Natale!
Oh, bene. Dicevo... quando sta qua' lo disse a quell'artra... partirono parole enormi come: egoista!
Eh sì, aveva esagerato, ma l'artra se n'andò quatta quatta senza dí 'na parola... Ma te possino ammazzà, almeno qualcosa je la poteva dí... e invece no.
Queste c'avevano un rapporto, pe così dire... unico.
Cosa dice, Maestro? Ma che c'entrano le taglie uniche, quelle... vabbè lassamo sta.
Ste due di cui parlavo poc'anzi c'avevano un rapporto unico, si supportavano a vicenda, si davano forza ed erano l'una 'a roccia dell'artra, ma che c'è vòi fà, se sò dovute separà.
Dopo quella discussione, arrivò 'na chiamata a quella che aveva subito er torto maggiore. "E mo' che je dico?", avrà pensato quell'artra, "Me ne sò annata senza dije niente". Sta de fatto che la chiamò e je promise che nulla sarebbe cambiato e sarebbero rimaste sempre amiche.
Comunque, io ste du' ragazze le ho incontrate sur serio, sò passati anni da quel giorno e sò rimaste amiche pe davero. Ciò che era è rimasto nel tempo e ciò che sarà è proprio ciò che è. Non trova?
Cosa dice? La confondo? Vabbè, ascolti e prenda nota...
Loro m'hanno detto sta cosa: le amicizie fanno dei giri immensi e poi ritornano.
Ma che dice, Maestro, mica se ne vanno in giro pe Roma! Quello che je voglio dì è che, a vorte, le persone possono non sentirsi pe giorni, mesi oppure anni e prenne strade diverse, ma se er legame che le unisce è puro, intenso, unico... beh... alla fine se ritrovano sempre.
Te dico 'a verità, so' state profonde.
E lei è d'accordo con me? Ma che fa? S'è addormentato! Anvedi questo, mo' je tiro er microfono 'n testa! Ahò, SVEJA!
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