Contest Adeline

La campanella che segnava l'inizio della terza ora aveva appena smesso di suonare e come ogni martedì una ragazza uscì dalla classe 4^F poiché autorizzata a non partecipare alle lezioni di religione.
Infatti la giovane donna non aveva mai creduto in Dio, ma solo negli angeli, questi ultimi per lei non avevano niente a che fare con il divino.
Erano umani dotati di grandi capacità, in grado di far avvicinare le persone ad un ipotetico paradiso utilizzando qualsiasi forma d'arte che avevano a disposizione.
Jade era il nome della ragazza, alta con lunghi capelli neri, essa nonostante l'aria innocente poteva benissimo essere paragonata al diavolo e portarti via l'anima con un solo sguardo dei suoi occhi color del ghiaccio.
Ogni Lunedì si recava nel corridoio per sedersi di fianco alla porta dell'aula di musica, apriva un libro e iniziava a leggere.
Come di incanto una dolce melodia riecheggiava nel corridoio.
Quella scena si ripeteva ogni settimana.
Jade aveva sempre desiderato conoscere la persona che si celava dietro a quel dolce suono, ma nonostante non volesse ammetterlo, aveva paura che si rivelasse una totale delusione, un'altra persona uguale a tutte le altre.
Ogni volta prima che iniziasse l'intervallo la ragazza correva via, ma un giorno forse troppo presa dalle parole del libro, non si accorse che la musica si era fermata.
Jade rabbrividì quando sentì la porta aprirsi.
Rimase immobile.
Gli occhi spalancati ancora incollati sulle pagine del libro.
Così prima che le emozioni potessero prendere il controllo guardò, quasi con aria di sfida, la figura in piedi di fianco a lei, rimanendo a bocca aperta.
Una ragazza bassina la guardava con un sorriso dolce, aveva dei lineamenti fini, dei capelli lisci marroncini con riflessi biondi  che le arrivavano poco sopra le spalle, inoltre aveva la frangetta e le guance leggermente rosse, infine dei meravigliosi occhi nocciola che la guardavano dolcemente. Aveva delle labbra sottili marcate da un rossetto marrone.
Indossava dei pantaloni neri e una maglietta a maniche corte bianca, che lasciava intravedere il reggiseno nero sotto.
"Finalmente." disse con un filo di voce la sconosciuta.
"Sai ti vedo sempre andare via, speravo di poterti parlare uno di questi giorni." Aggiunse mettendosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Jade si alzò guardandola con aria superiore.
"Cosa vuoi?" Le chiese maledicendosi di averlo detto in modo così insicuro.
"Non so, ecco... mi incuriosivi quindi volevo conoscerti" rispose la bionda.
"Comunque piacere, io sono Adeline" disse senza dare il tempo a Jade di parlare.
"Jade west." Rispose stringendo dolcemente la mano dell'altra.
Jade guardó la bionda, sembra tranquilla, ma in realtà era abbastanza agitata, si capiva da come giocava con l'elastico che aveva fra le mani
"Sei brava a suonare." Le disse cercando di farla sentire a suo agio e la ragazza subito le regaló uno splendido sorriso.
Jade si sentí morire per un attimo, fece di tutto per memorizzare ogni piccolo particolare del perfetto volto della ragazza.
I suoi occhi che si chiudevano leggermente, le lunghe ciglia,  i denti bianchissimi, le piccole fossette sulle guance e adesso si potevano vedere anche delle lentiggini.
Era il suo opposto, pensò West meravigliata.
Eccolo l'angelo che cercava, la ragazza che per l'ennesima volta l'aveva fatta arrivare fino al paradiso, un'opera d'arte vivente e Jade avrebbe dato di tutto pur di tenere quel immenso tesoro solo per lei.

2 ANNI DOPO
Jade sentí una mano sfiorarle la guancia e piano aprì gli occhi.
"Buongiorno amore" disse la bionda dolcemente prima di posare un vassoio pieno di cibo sulle ginocchia della sua fidanzata.
Jade ci mise un po' per capire cosa stava succedendo, guardando in basso notò di essere ancora nuda.
"Come mai questa sorpresa?" Disse ridacchiando prima di addentare un biscotto.
La risposta non arrivò subito poiché la ragazza che si era appena seduta di fianco a lei si era persa a guardare nel vuoto... ancora una volta.
Adeline negli ultimi giorni sembrava sempre distratta, guardava un punto fisso mentre troppi pensieri le riempivano la testa.
Non riuscivano più a conversare, a guardare un film insieme, neppure ad uscire a mangiare.
Adeline non c'era mai, aveva occhiaie sempre più profonde, la pelle sempre più pallida.
E Jade per la prima volta si trovava spaesata, era possibile che l'unica persona che non riusciva a capire fosse la sua fidanzata?
"Alcune volte voglio ricordati che sei la persona più importante della mia vita." rispose la bionda prima di darle un bacio.
Jade quel pomeriggio decise di uscire.
Voleva lasciare un po' di spazio ad Adeline poi sarebbe andata a prendere delle pizze da mangiare con lei per cena.
Quella situazione la innervosiva, rivoleva la sua ragazza, la voleva come prima, era così frustrante non riuscire a trovare una soluzione.
Era spaesata, doveva fare qualcosa al più presto, ma sottovalutava la gravità della situazione.
Ella era inconsapevole del fatto che quella sera tornata a casa avrebbe ritrovato il corpo inerme della sua fidanzata immerso in un mare di sangue.


Ok non è proprio un capolavoro ma apprezzate lo sforzo.
Era da un po' che non scrivevo e sono nella merda con la scuola (come sempre dopotutto). Adesso mi ritrovo pure a pubblicare la storia per il contest di anniewaii a pochi giorni dalla fine haha mi sento stupida, spero comunque che vi piaccia love you

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