🌹CONSIGLI •Georgie•

Ciao a tutti! Ecco a voi la settima sezione dedicata ai consigli di questo contest!
In cosa consiste? Come alcuni di voi forse sapranno, ho fatto dare ai giudici oltre ai semplici voti delle vostre opere anche delle giustificazioni e dei consigli generali, in primo luogo per assicurarmi che fossero voti sinceri e poi, cosa più importante, per dare una mano proprio a voi nel migliorare i vostri scritti!
Troverete il vostro nome nello stesso ordine della lista normale, quindi cronologicamente affine a quando vi siete iscritti (vedere "LEGENDA").

MI SCUSO PER IL RITARDO LA CLASSIFICA ARRIVA PRESTO PER QUESTA COSÌ COME PER LE ALTRE CATEGORIE, PERDONATEMI❤

Ringrazio in primo luogo i giudici (oltre a me):

_ila_cali_

Saranix03

(Se ancora non le seguite fatelo perché sono state bravissime).

Per privacy ed evitare risse, i nomi dei giudici saranno omessi.
Voglio veramente evitare discussioni! Chiunque non passerà da me prima di iniziare a fare polemiche, finirà in blacklist!

Se volete sapere chi ha detto cosa, scrivetelo nei commenti e dopo aver avuto il consenso dal giudice in questione, vi renderò noto il suo nome!

A nome dei giudici ricordo che tutti i consigli sono dati con le migliori intenzioni e col solo e unico scopo di aiutarvi nel migliorare le vostre opere! I commenti sono anche soggettivi, quindi prendete in considerazione anche questo!

Ricordatevi che io sono solo un intermedio, quindi vi prego di non attaccarmi o prendervela con me, ve lo chiedo per favore.
Sono sempre aperta ad ogni tipo di dialogo e soluzione per non farvi pesare la cosa, ma ricordatevi che la responsabilità non è mia e rispondo solo per le mie parole.

LEGENDA:
Mestessa37 con "Hostage"
Sila_93 con "Someday"
SofiaCraia98 con "Non farmi addormentare"
Shakana97 con "Nessuno può amarmi"
CuriousReader433 con "Il gioco del destino"
dangellove con "Hollywood Cafè"
GreyMoon1234 con "Serendipity"
_LouFire_ con "Voglio starmene da sola!"
VickyMonesi con "My Heart Will Go On"
brown_ny con "You Saved My Life"
Belle_deLamb con "Come peperoncino sul cioccolato"
Mimistoryteller con "Limen"
AntoL91 con "Quella volta in cui..."
_Boldness_ con "The Gang's King"
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Autore: Mestessa37
Titolo: Hostage

GIUDICE 1:
Credo che la scrittrice dovrebbe curare di più il suo modo di scrivere, l'espressione e non correre in certi momenti di suspance (come il rapimento) che ti fanno precipitare in pochi righi in una situazione nuova e complicata, lasciandoti spaesato. Dovrebbe stare anche attenta alla stesura e agli errori di battitura, anche se devo dire non sono frequenti. Invece vanno abbastanza bene le emozioni che trasmette e il carattere di alcuni personaggi, quali Manuel e il padre.

GIUDICE 2:
Sistemare assolutamente la copertina, curare molto di più grammatica e lessico. Aggiungere più descrizioni per aiutare il lettore a entrare nel libro e aggiungere più dettagli.

GIUDICE 3:
Ti sono stati segnalati alcuni errori, che non hai corretto, ma in realtà ce ne sono molti di più. Sbagli ad usare gli articoli e le preposizioni. Non metti le virgole e punti dove servono e li metti dove non vanno. Un errore che fai di continuo è quello della virgola prima della “e” congiunzione. Se c’è la “e” la virgola non va! É possibile farlo solo per un fatto di fiato, quindi per dividere un periodo troppo lungo, ma tu lo fai sempre. O usi la virgola o la “e”. Quando inserisci una virgola devi lasciare lo spazio ad inizio della frase successiva, e non prima.
Consiglio di trovare un Beta reader, aiutano molto.

Il lessico è troppo semplice, consiglio di lavorare sulla cosa e utilizzare un vocabolario di sinonimi e contrari e un dizionario quando scrivi. Perpetua è la donna che lavora in chiesa, perpetuo è il sinonimo di continuo (quello che volevi utilizzare tu). Cellulare è un ottimo sinonimo di Smartphone. Questi sono solo due esempi delle prime frasi del prologo, ma ripeto, fai ripetutamente utilizzo dei termini in modo errato, la cosa è presente in tutti i capitoli letti, e sospetto anche per l’intera storia. Consiglio di lavorare sui dialoghi e sui personaggi. Sembrano tutti molto infantili e i dialoghi sono statici. Quando fai una descrizione non è obbligatorio concentrarsi sugli indumenti, quindi ti suggerisco di concentrarti sull’introspezione e sulle descrizioni ambientali, praticamente assenti, e migliorare quelle dei personaggi che sono molto povere.
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•Autore: Sila_93
Titolo: Someday

GIUDICE 1:
Consiglierei alla scrittrice di trovare più originalità nell'espressività della sua scrittura, delle frasi articolate con termini meno comuni, consoni ed eleganti… Così da risultare meno monotona la scrittura. Infondo, ciò che caratterizza un libro è proprio la sua mancanza di monotonia e diversità e originalità nell'espressione. Dare emozioni nelle frasi, senza risultare una lettura piatta.

GIUDICE 2:
Consiglierei di scrivere periodi meno frammentati per aiutare lo scorrere della lettura. Inoltre ti direi di caratterizzare un po' meglio i personaggi, sono troppi e si crea tantissima confusione.

GIUDICE 3:
Per la copertina consiglierei di spostare il nome autore più centralmente.
Consiglio di lavorare su alcuni aspetti della trama per aggiungere valore, viene accennato un mondo, ma non ci sono scene al riguardo. La scrittrice usa modi di dire che vengono frequentemente utilizzati in Italia, ma non in America, dov’è ambientata la storia. Per un fatto di coerenza consiglio di rivedere quest’aspetto e eliminare questi detti. Un esempio: liscio come l’olio, bello come il sole, ma era fatto, una via di mezzo,
Ora, vorrei soffermarmi sulla frase/modo di dire: “mi strizza l’occhio”, leggendola ho immaginato il senso letterale… in italiano non è corretto, nemmeno se utilizzato nel gergo parlato.

Un’altra cosa che mi ha infastidito è la fretta della scrittrice nel far subito “invaghire” la protagonista del primo medico di turno, si sono conosciuti lo stesso giorno e parlati per la durata di due frasi (nel primo capitolo) e lei nel giro di un paio di ore (secondo capitolo) già si fa i film mentali su Liam. Questo rende il tutto incoerente e affrettato, non c’è stato nessun colpo di fulmine, quindi non comprendo questa fretta.
Non è obbligatorio “fare pubblicità” alle marche di cosmetici, è superfluo inserire il nome.

Consiglio di utilizzare le caporali («»), i trattini ( - ) o le virgolette del dialogo (“). Quelle che usa l’autrice sono i simboli matematici del maggiore e del minore. Ho notato che durante la narrazione la scrittrice tende ad inserire i dialoghi, incorporandoli all’intero testo, è un errore. I verbi dichiarativi (dire, parlare, sussurrare) se seguono un discorso diretto vanno scritti con la lettera minuscola, e questo ne consegue che al termine dei dialoghi non vada il punto all’interno delle caporali, ma solo al termine della frase dell’inciso. Faccio un esempio dal testo:
“<<Sembra simpatico.>> Rispondo.” riscrivo la frase corretta «Sembra simpatico», rispondo.
L’errore viene ripetuto per tutto il testo, quindi consiglio di ripassare in generale tutte le regole del dialogo diretto.
In un dialogo, come nell’intera narrazione, non è necessario scrivere delle parole in maiuscolo per enfatizzarle. Nel dialogo basta inserire un punto esclamativo, e nel testo virgolettare la parola.

Ho notato un uso “sbagliato” di possessivi, mi spiego meglio, in alcuni punti hai usato i possessivi anche se non ve ne era alcun bisogno.

I numeri si scrivono in lettere, e questo vale anche per l’ora, è grammaticalmente scorretto scriverli in numeri, oltre che non molto bello da vedere. Consiglio di lavorare sul proprio vocabolario per un fatto di ripetitività, alcune volte l’autrice ha ripetuto più volte uno stesso temine in due frasi consecutive, un esempio è: ed esco. Ci sono tanti sinonimi per quell’azione.
Si affermativo si scrive con l’accento sulla i: sì.

È verbo essere si scrive con l’accento e non con l’apostrofo.
È meglio separare in più paragrafi il testo, per aiutare il lettore in caso di perdita del segno, e per eventuali segnalazioni di errori. Leggere da cellulare un tasto scritto in questo modo può risultare faticoso.
Sono presenti anche dei refusi che sono stati segnalati e non corretti e la punteggiatura non è correttissima, quindi per tutti i punti citati consiglio una bella revisione. Lavorerei anche sulla personalità di Alissa. Oltre ad essere la solita protagonista da cliché, quello che non ho apprezzato è la sua infantilità in alcuni momenti. Ha ventitré anni, ma quando parla con i colleghi, e non solo, sembra un'adolescente. 

Le descrizioni dei personaggi sono presenti, meno quelle dei luoghi, come sempre non le apprezzo molto perché fatte a lista della spesa, e indicare che un certo personaggi abbia semplicemente gli occhi azzurri e i capelli biondi, non lo distingue molto da un altro con i capelli mori gli occhi neri. Le trovo tutte molto povere. Ho preferito quella di Alex perché più tornita, ma anche qui vale lo stesso discorso di prima, ci sono mille modi diversi di fare una descrizione e la lista della spesa è da escludere. Inserire quanto tatuaggi o piercing abbia è sì giusto, ma allo stesso tempo superfluo se inserito in quel modo.

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•Autore: SofiaCraia98
Titolo: Non farmi addormentare

GIUDICE 1:
Consiglierei alla scrittrice di prestare un pochino di attenzione in più alla ripetizione di certi vocaboli. Questo non avviene molto ma ho riscontrato, ad esempio nel capitolo tre, delle ripetizioni del verbo "svegliare/svegliarsi" o "autobus", "banco", "possibile/possibili". Non sono troppo ravvicinate ma renderebbe la lettura più… affascinante (?) e occorre l'uso di qualche sinonimo, in questi casi. Per il resto non ho altro da dire, ottimo lavoro.

GIUDICE 2:
Cambia la copertina, ti prego ahah! No va beh a parte gli scherzi, capisco che tu voglia trasmettere le emozioni del libro anche sulla copertina, ma davvero fa paura e mette angoscia. I colori, l'immagine... che poi è davvero un peccato perché hai dei bei personaggi, una bella narrazione fluida (ti consiglio di rivedere quei pochissimi errori di distrazione) e una bella ambientazione.
Ovviamente la copertina è un fattore molto soggettivo, ma te l'ho detto comunque.
Se descrivessi un po' di più gli ambienti, sarebbe stato tutto quanto perfetto!

GIUDICE 3:
Consiglio di modificare la copertina, non trovo il nesso con la trama.
 
Avrei qualcosa da ridere sul modo in cui Jola trova e ottiene il numero di Giulia,
ma non tanto per la casualità, perché posso dire che ho avuto un’esperienza simile in passato grazie a mio fratello e mio padre, ma sul come faccia Jola a conoscere il cognome di Giulia.
Se hanno avuto una sola conversazione e oltre ai loro nomi non si sono dette molto, come fa a conoscere il suo cognome?
 
Lo stesso sul taglio dovuto alla spina della rosa. Nel giro di sei capitoli la protagonista perde sangue dalle dita ben due volte (può sembrare esagerato se non c'è una motivazione adatta, mi riferisco ad una medica), e qui accade per dei motivi insignificanti, quindi o ha problemi di coagulazione (e non è così), o qui c'è un po’ di esagerazione e ti serviva una scusa per far uscire il lato protettivo e preoccupato
di Marco.

Per tutta la narrazione delle volte vengono usati dei termini non consoni o modi di dire gergali errati se scritti.
Faccio degli esempi dal testo:
 
-"ritornare sopra i libri"-  è preferibile “tornare a studiare”.
 
-"e mi ferii al pollice" errato, “e mi ferii il pollice” corretto.
 
-《Dopo una certa ora apparecchia e lava i piatti, stanno vicino al lavandino》, "sono" non “stanno”.
 
-"Fortunatamente era arrivata la nostra professoressa e azzittì tutti."  “e zittii tutti” non “azzittì”.
 
-"Mi mischiai in mezzo alla folla di ragazzi..." qui è preferibile di dire: “mi immersi nella folla di ragazzi”.
 
Ho preso degli esempi in alcuni capitoli, ma capita in tutti quelli che ho letto.
Un altro problema sono le regole dei dialoghi diretti che non sono state rispettate.
Solo se dopo un dialogo è presente un verbo dichiarativo (dire, parlare, sussurrare, ecc...) la frase va scritta con la lettera minuscola,  in caso contrario va inserito un punto all'interno delle caporali e la frase va iniziata con la maiuscola.
Faccio degli esempi dal testo con la correzione vicino.
 
《Oddio, sono troppo felice! Scusa ma ora devo andare che mia madre rompe, ci sentiamo dopo》 chissà dove lo prendeva tutto quell'entusiasmo.
 
La riscrivo correttamente:
《Oddio, sono troppo felice! Scusa ma ora devo andare, mia madre rompe, ci sentiamo dopo.》Chissà dove lo prendeva tutto quell'entusiasmo.
 
(Il “che” va tolto tra “andare” e “mia madre”, sempre per un fatto di contaminazione da gergo parlato.)
 
In questo caso "Chissà" va scritto in maiuscolo perché non è il seguito del dialogo.
 
Faccio un esempio di punteggiatura errata e della stessa regola citata prima:
 
《Per puro caso》disse con una ristata nervosa 《mio padre, essendo avvocato, ha molti colleghi in tribunale e qualche giorno fa mi ha raccontato di aver conosciuto da poco un certo Bordeaux. Mi ha detto che aveva una figlia e alla fine ho scoperto che eri proprio tu》 finì con la solita risata nervosa, come se cercasse di nascondere l'ansia.
 
La riscrivo in maniera corretta:
《Per puro caso》, disse con una ristata nervosa, 《mio padre, essendo avvocato, ha molti colleghi in tribunale,
e qualche giorno fa, mi ha raccontato di aver conosciuto da poco un certo Bordeaux. Mi ha detto che aveva una figlia e alla fine ho scoperto che eri proprio tu.》 Finì con la solita risata nervosa, come se cercasse di nascondere l'ansia.
"Finì" va scritto maiuscolo perché non è un verbo dichiarativo, e la punteggiatura viene inserita fuori dalle caporali perché la frase che segue “disse” è un inciso.
Oltre a questi piccoli problemi non ne ho riscontrati altri, difatti la lettura è stata piacevole.
Comunque consiglio una revisione per i refusi, una correzione del lessico e dei dialoghi diretti e della conseguente punteggiatura.

I personaggi ho trovati tutti un po' da cliché.
Comunque, sono caratterizzati tutti molto bene, anche la loro psicologia.
 
Le descrizioni sono tutte presenti, ma le ho trovate povere o del tutto assenti in alcuni punti, a parer mio. Consiglio di riprendere la storia e lavoraci su.

Consiglio di sostituire la sinossi, primo perché molto corta e non attira, secondo perché leggendola e proseguendo la lettura dei primi capitoli (e il titolo lo conferma), si capisce chiaro che Marco "muore". Teoricamente tra titolo, sinossi e prologo è subito spoiler. Sinceramente non condivido la scelta di spifferare in maniera velata(?) già tutta la storia, anche se poi si scopre che... (no spoiler).
Cercherei di inserire meno suggerimenti possibili. So che è un escamotage creato appositamente per traviare il pensiero del lettore, ma così una persona che non adora i cliché (io, ad esempio), perde subito l'interesse.

E quindi, in realtà anche se ho apprezzato il colpo di scena (no spoiler), un pochino la credo ancora che sia un cliché già visto.

[Consigli puramente per aiutare, puoi ignorarli visto che non c'entrano coi criteri di valutazione]
Ora, resterei completamente stupita e compiaciuta di questa storia, se durante la narrazione si venisse a conoscenza di una malattia autoimmune o genetica, che spieghi le due perdite assurde e esagerate di sangue, e che poi alla fine quella a morire fosse Giulia.
Mi spiego meglio, sì, morirebbe (no spoiler), ma aggiungerei anche la morte di Giulia...
Questo per distaccarmi dal solito cliché e inserire il vero colpo di scena. So che significherebbe rivoluzionare l'intera storia, ma darebbe quel tocco di novità al evidente marea di cliché.
E sarebbe un ottima idea originale se volessi, un giorno, pubblicare con una casa editrice.
Non amo i drammatici, odio i finali tristi e i cliché mi annoiano, ma ho avuto quest'idea mentre leggevo l'epilogo.

Detto questo, voglio dire che ho trovato la trama molto carina e sicuramente consiglierei questa storia.
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•Autore: Shakana97
Titolo: Nessuno può amarmi

GIUDICE 1:
Consiglierei alla scrittrice di leggere molti libri cartacei, in caso non lo stesse già facendo. Di mettere in pratica tutto il suo sapere e mettere più emozioni possibili nelle frasi. Di rallentare l'andamento della scena, in situazioni come l'aggressione di Maya, per creare tensione. Di usare qualche sinonimo in più, qualche vocabolo più "ricercato" e delle espressioni più originali. Infine consiglierei di realizzare una copertina che rispecchi il passato dei personaggi, meno vivace nei colori, che intrighi.

GIUDICE 2:
Sinceramente non riesco a capire se la copertina sia rappresentativa o meno, è carina e i colori saltano all'occhio... ma forse userei un font più serio.
La trama è semplice ma personale, stesa bene e si capiscono bene le dinamiche del libro arrivando al punto, tuttavia rappresenta un po' il classico cliché verso la fine quindi il mio consiglio è di aggiungere qualche particolare in più o qualche domanda strategica per incuriosire. Il lessico è colloquiale e semplice e la grammatica usata molto bene con pochi errori di punteggiatura.

GIUDICE 3:
Consiglio una revisione, c'è presenza di alcuni refusi.  E lavorerei sulle descrizioni, sono la nota dolente dell'intera storia. Le descrizioni dei personaggi sono fatte male, ed è un vero peccato. Non ho apprezzato il come fossero esposte e trascritte, sembrano liste della spesa, ed è paradossale perché sull'introspezione e sulla narrazione la scrittrice è esemplare. Anche quelle degli ambienti sono quasi del tutto assenti, forse perché considerate superflue, e potrei comprendere la scelta, ma per definire questa storia eccellente bisogna lavorarci. Queste carenze hanno il loro peso e ne decidendone la sorte! Consiglio assolutamente di rivederle tutte.

In fine voglio essere sincera, per aiutare @_IlMioNomeSG_ mi sono offerta nel momento del bisogno come giudice nella categoria Georgie. Il punto è che ho un assurdo e profondo astio verso i cliché e con questa categoria sono stata molto ma molto severa. Ma sinceramente ripeterei l'esperienza, questo perché grazie alla categoria Georgie ho scoperto questa e altre meravigliose storie, e magari in un futuro potrebbe ricapitare.
 
Termino con il dire che, in fin dei conti, l'intera narrazione è composta da cliché, ma l'ho apprezzata perché la scrittura è sicuramente una cosa che la scrittrice padroneggia molto molto bene. E questo è stato il risultato di un buon lavoro. Complimenti!
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•Autore: CuriousReader433
Titolo: Il gioco del destino

GIUDICE 1:
Consiglierei alla scrittrice di utilizzare più sinonimi, dei vocaboli più eleganti, dove servono, e termini meno colloquiali. Le consiglio di porre attenzione alle ripetizioni e ai clichè, di non cadere nelle aspettative del lettore. Ciò che il lettore ama è dire "No va be... Non ci posso credere" per intenderci. Devo ammettere che è riuscita a farlo nel capitolo 6, quando si scopre che Astrid e Andrea si sono lasciati... Ma per il resto no. Le consiglio di mettere quanti più dettagli possibili e giusti, che rendano bene l'immagine della scena e possano essere anche intriganti.

GIUDICE 2:
Copertina bella, studiata e rappresentativa, mentre la trama è stesa bene ma purtroppo non molto personale, spiega solo la "filosofia" del libro.
Il lessico è usato molto molto bene e la grammatica è pressoché perfetta. Le descrizioni ci sono e sono molto soddisfacenti.

GIUDICE 3:
Suggerisco di sostituire il font del titolo, appare troppo piccolo e per questo si perde sullo sfondo.
Consiglio una bella revisione per i refusi, gli errori presenti sono già statai segnalati (e non corretti!), una controllata per la punteggiatura (qualche virgola non è giusta) e una ripassata delle regole del dialogo diretto. Dopo un dialogo diretto si scrive in minuscolo la frase/inciso seguente solo se inizia con un verbo dichiarativo (dire, parlare, domandare, ecc...), se la frase inizia con un altro verbo o tutt'altro si inserisce un punto tra le caporali/trattini e si scrive in maiuscolo.
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•Autore: dangellove
Titolo: Hollywood Cafè

GIUDICE 1:
Ho tanto da dire... Cominciamo con l'uso eccessivo delle parolacce. Secondo me, le parolacce possono stare un paio di volte, magari nel dialogo di una scena eclatante. Non in continuazione e nella narrazione. Userei più sinonimi, meno ripetizioni e porrei attenzioni a certe espressioni scorrette o errori di battitura. Cercherei di non catapultare nella visione del lettore troppe informazioni, tra passato, presente, intrecci familiari e spiegazioni (che potrebbero anche non essere essenziali) che portano solo confusione e "stanchezza" in chi segue la narrazione, poichè deve mettere in conto troppe questioni. Infine le consiglierei di essere proprio più originale in generale: tra trama, personaggi, particolari, espressioni verbali...

GIUDICE 2:
Cambierei la copertina, alleggerendola un po'. Nonostante apprezzi molto la rappresentatività, la trovo veramente troppo piena. Per la trama, mi concentrerei di più a far capire di cosa stiamo parlando, piuttosto che far capire com'è fatto il bar, perché viene ribadito più volte nel corso della narrazione. Consiglierei di tagliare di molto le parolacce dal registro lessicale, per quanto nel parlato dei giovani sia di moda, sempre di un romanzo si sta parlando.
Capisco che ormai tutti i personaggi siano parte integrante della storia e che non si possano tagliare, per cui ti consiglierei di concentrarti molto sulla loro caratterizzazione, perché solo Harry è stato sviluppato al 100% a mio parere. Ti consiglierei di alleggerire la narrazione, togliendo la descrizione di cose o azioni superflue.

GIUDICE 3:
-Suggerisco di sostiture la copertina. L'ho trovata troppo appariscente, con troppi soggetti/colori diversi.

-Consiglio una bella revisione per i refusi e vari errori, una controllo della punteggiatura (qualche virgola non è giusta) e una ripasso delle regole del dialogo diretto. Dopo un dialogo diretto si scrive in minuscolo la frase/inciso seguente solo se inizia con un verbo dichiarativo (dire, parlare, domandare, ecc...), se la frase inizia con un altro verbo o tutt'altro si inserisce un punto tra le caporali/trattini e si scrive in maiuscolo.

-Personalmente credo che serva anche una correzione del lessico utilizzato. Oltre alle troppe parolacce, che possono alterare i lettori, sono stati utilizzati alcuni modi di dire non consoni, perché la storia è svolta in America e non in Italia. Faccio un esempio:

"Jill è alta a dir poco un metro e una banana".

Oppure:

"Jill sei peggio di una cozza!"

Ci sono anche dei termini non consoni per lo stesso motivo.

Faccio un esempio:

"quando li tenevo molto più corti", tenere in questo caso è utilizzato come sostituto di avere, ed è grammaticalmente errato. In quest'occasione tenere viene usato nel gergo parlato, ma non scritto.

Idem per:

"mi aveva appollaiato il nomignolo di fungo", appollaiato non è corretto.

Ho fatto solo questi esempi, ma quest' "errore" si ripete.

-È preferibile inserire delle virgole per gli incisi e non le parentesi tonde, se invece si susseguono, consiglio di fare dei periodi più corti e inserire più punti fermi.

Consiglio anche di lavorare sui persinaggi. Sono tantissimi e questo ne ha conseguito una caratterizzazione poco curata e profonda. Molte dei personaggi li ho trovati scialbi, qualcuno meno qualcuno di più.

In fine, la narrazione a tratti mi è apparsa molto pesante. I pensieri, le auto presentazioni, l'introspezione e le varie descrizioni unite in un sol'unico pensiero, unsieme ai lunghi periodi, divengono molto molto pesanti e noiosi.
Hai dato troppe nozioni tutte insieme (primo capitolo) e poche in quelli seguenti, questo ne ha conseguito un personale calo d'attenzione...
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•Autore: GreyMoon1234
Titolo: Serendipity

GIUDICE 1:
Consiglierei alla scrittrice di usare di più termini meno comuni, espressioni singolari e sinonimi. Di mettere più descrizioni e distinzioni nei personaggi meno principali, così che non ci si confonda. E infine di prestare attenzione a certi errori di battitura.

GIUDICE 2:
La trama parte male e rappresenta il solito cliché, ma poi l'estratto di uno dei capitolo solleva notevolmente le aspettative, peccato per l'inizio che poteva senz'altro essere steso in maniera più curiosa, mettendo dettagli più intriganti e personali.
Lessico usato bene, grammatica non male a parte qualche virgola di troppo qua e là e altri pochi errori.
Le descrizioni non sono molto presenti e di questo mi spiace perché toglie valore a un libro decisamente carino e ben fatto, consiglio di integrarle.

GIUDICE 3:
Aggiungerei qualche descrizione ambientale in più e consiglio una revisione: non ci sono veri errori, ma sono presenti dei refusi, come parole o punti mancanti. Sulla punteggiatura dei dialoghi ho da ridire. In alcuni momenti, dopo un discorso diretto con presenza di punti interrogativo o eslcamativi nelle caporali, è presente all'esterno di queste un punto fermo ed è un errore, non ce n'è bisogno.
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• Autore: _LouFire_
Titolo: Voglio starmene da sola!

GIUDICE 1:
Consiglierei allo scrittore di non concentrare così tanti termini aulici nella sua scrittura, che rendono la narrazione imbevuta di toni troppo alti. Può risultare interessante, rimanendo entro una certa misura, ma dopo un poco diventa pesante. Consiglierei di scrivere periodi meno lunghi, rivedere qualche punto o virgola e tagliare qualche descrizione. Aggiungerei, paradossalmente, dei paragrafi di chiarezza, per quanto riguarda i personaggi, e renderei la lettura più fluida e meno incastrata tra termini complessi. Infine ritengo opportuno inserire qualche elemento di originalità, più fatti, più cose, più dialoghi in alcune parti... Qualcosa che veramente porti avanti nella tua testa la storia come un film, piuttosto che bloccarla con parti descrittive.

GIUDICE 2:
Il lessico è molto forbito e io l'ho apprezzato molto, infatti ho dato un voto molto alto per i miei standard, ma mettendomi nei panni di altri, ti consiglierei di alleggerire un po' questo vocabolario; stiamo parlando di una storia conclusa quindi questo consiglio è più che altro per un'opera futura, visto che non penso vorrai avviare una revisione solo per questo. Quello che invece puoi fare lo stesso, è migliorare la copertina: usare colori che non cozzano tra di loro, usare font più eleganti per farli adattare alla narrazione, usare meno elementi per non far venire (passami l'espressione) un forte mal di testa.

GIUDICE 3:
Nessun consiglio, solo complimenti.

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•Autore: VickyMonesi
Titolo: My Heart Will Go On

GIUDICE 1:
La copertina è molto semplice, anche se lievemente arricchita dai due uomini in basso ai lati, e contiene pochi colori vivaci o accattivanti. Secondo me la copertina dovrebbe essere in grado di rapire l'occhio, cosa che questa non fa…
La trama non è il solito "la brava ragazza che si innamora del bad boy" ma nemmeno un qualcosa di estremamente nuovo e accattivante. Si vedono molte storie con la protagonista col passato difficile e io cercherei di mettere qualche particolare.
Il libro presenta un vocabolario ampio, con termini alti e ricorrenti, forse un poco più del dovuto. Ho riscontrato qualche errore grammaticale come "Davanti agli occhi" invece di "davanti gli occhi" (nel contesto della frase sarebbe stato corretto così) o "si tolse quell'orecchino dalla quale…" invece di "dal quale".
Le descrizioni sono troppo dettagliate da risultare, in qualche punto, inutili e esagerate, troppo meticolose, a parer mio. Ad esempio, nel capitolo 3, dire com'era fatto precisamente l'appartamento, la zona notte, o per quanto riguarda la mensa diceva pure che la struttura dei tavoli, che probabilmente non è neanche tanto visibile all'occhio, è metallica. E tutto ciò, inserito in una descrizione lunga e troppo accurata, risulta non necessario.
Consiglierei alla scrittrice di tagliare qualche descrizione, rendere la lettura un poco più fluida e immettere più fatti all'interno di alcuni capitoli, oltre che cercare di inserire qualche fatto più accattivante, per rendere la storia ancora più avvincente.

GIUDICE 2:
La copertina non è del tutto perfetta, forse rappresenta un po' il classico cliché del triangolo amoroso, potresti rivederla ma comunque non è una cosa urgente; so quanto ci hai penato dietro a quella copertina.

GIUDICE 3:
Cambiarei la cover, non mi piacciono i due protagonisti maschili messi lì in basso e opachi, li toglierei e lascerei solo lei. Altrimenti farei qualcosa di diverso per inserirli tutti, tipo tre cornici. Non ho dei veri consigli, perché tutto sommato l'insieme è un buon lavoro.
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•Autore: brown_ny
Titolo: You saved my life

GIUDICE 1:
L'unica pecca è qualche errore di grammatica, come la mancanza di qualche parola o qualche congiuntivo.
La storia presenta molte descrizioni, forse in alcuni punti andrebbero ridimensionate o modificate. Ma nel complesso penso sia molto descrittiva la scrittrice, in grado di farti immaginare la scena, anche se penso manchi di qualche lieve descrizione in merito all'aspetto di qualche personaggio, come Evelyn o Alex.
Consiglierei alla scrittrice di descrivere meglio alcuni aspetti di certi personaggi e migliorare la copertina, inserendo il proprio nome, modificando il font e ponendolo in basso.

GIUDICE 2:
La copertina è molto migliorata da quanto l'ho "valutata" la prima volta, tuttavia non si legge bene il titolo, infatti consiglio di metterlo più in basso e in grande, ma soprattutto metti il tuo nome sulla copertina! Non c'è cosa peggiore di un autore valido che non si prende i suoi crediti.
Taglierei qualche virgola di troppo, pochi errori di distrazione e battitura. Fossi in te aggiungerei più descrizioni caratteriali, perché i temi che tratti sono molto forti e meritano di essere notati nei personaggi fin da subito. Renderei più omogenee le descrizioni degli ambienti. Magari mancano un po' le descrizioni dei fatti, infatti tutto va troppo veloce, poi aggiungerei alcune descrizioni fisiche qua e là.

GIUDICE 3:
Nella prima parte della storia c'è un salto tempora, dove dice che la protagonista ha intenzione di buttarsi da un ponte, quindi sì, trovo appropriata la copertina. Però manca il nome autore e il titolo è troppo picoclo.

Ci sono dei problemi lessicali oltre che grammaticali. Il lessico è molto semplice e consiglio di ampliarlo altre a correggerlo, si dice "sbiancare" dalla paura o per la morte e non "imbiancare", quello è il verbo per dare il bianco alle pareti. Questo è solo un piccolo esempio, ma la cosa accade spesso.

Sulla grammatica c'è il problema dei dialoghi diretti. Se dopo una frase diretta (quindi tra le caporali «») c'è un verbo dichiarativo (dire, parlare, sussurrare) non devono essere assolutamente inseriti i punti fermi all'interno del dialogo, ma solo dopo la frase composta dal verbo dichiarativo o l'inciso. Se non c'è presenza di verbo dichiarativo il punto fermo si lascia nelle caporali e la frase subito seguente si scrive inizia in maiuscolo. Comunque consiglio un ripasso delle regole dei dialoghi diretti, perché per ogni simbolo scelto (《》/"/-) la regola cambia.

Per i personaggi anche qui tutto già visto e non li trovati molto interessanti, non c'è stato niente che mi ha spinto a voler continuare la conoscenza della loro spicologia. Li ho trovati tutti senza spessore, avrei cercato di personificarli di più.

Le descrizioni non sono molto elaborate, ne ho trovate poche. La scrittrice si è concentrata sulla narrazione ma non sul mondo creato, partendo dal principio che siano luoghi che possiamo già conoscere.
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•Autore: Belle_deLamb
Titolo: Come peperoncino sul cioccolato

GIUDICE 1:
Consiglierei alla scrittrice di cambiare il font della copertina con uno un poco più accattivante e aggiungere qualche effetto speciale. Inoltre consiglierei di prestare attenzioni alle ripetizioni, anche parziali, dei vocaboli. Infine cercherei di porre ancora più attenzione ai personaggi e di definirne le caratteristiche fisiche, così da creare un'immagine ben chiara nella mente del lettore.

GIUDICE 2:
Cambiare la copertina che è davvero troppo piena, i font sono molto bambineschi, infatti ci starebbe qualcosa di più elegante che si adatterebbe un po' di più. Toglierei tutte le parentesi che potrebbero essere sostituite da "-" oppure dalle virgole nella trama. Ti consiglio di togliere tutti quei puntini di sospensione durante la narrazione in favore di più congiunzioni.
In altri punti, invece, ti consiglierei di togliere molte virgole (difetto di molti) per usare più punti e punti e virgola.
Ogni tanto ho trovato delle incongruenze sui tempi verbali, troppi puntini di sospensione o altrove troppe virgole. Aggiungerei più descrizoni ambientali. Soprattutto, aggiungine ai fatti per rendere il tutto più scorrevole. Inoltre penso che la stesura sia troppo frammentata e renda difficile lo scorrere della lettura.

GIUDICE 3:
Personalmente la copertina non mi piace e la citazione in alto è molto piccola, cercherei un modo per renderla più visibile. Ho trovato degli errori e dei refusi, quindi consiglio una revisione e suggerisco di lavorare sul lessico che mi è apparso basilare e semplice, non dico di utilizzare paroloni, ma di cercare di ampliare il vocabolario e fare un lavoro un po' più sopraffino.

Una cosa che non ho assolutamente apprezzato, e che in fin dei conti non ha senso, sono le immagini di the Simps piazzate in mezzo alla narrazione. Per mostrare un mondo ai lettori in un cartaceo si utilizzano le parole, qui su Wattpad la regola non cambia. E con questo mi ricollego alle descrizioni. Ti consiglio di lavorarci e renderle più articolate e ampie. Lo stesso per i personaggi, cerca di personificarli maggiormente e renderli più poliedrici, alcune volte mi sono apparsi infantili per le loro età.

Con questo non voglio assolutamente dire che il tuo lavoro sia pessimo, ma ti sto solo consiglianfo di ampliare molti degli aspetti che compongono la tua storia. Leggendola mi è apparsa come incompleta, priva di quelle sfumature che potrebbero invogliarmi a continuare la lettura. Naturalmente il mio è solo un pensiero personale, e questi sono consigli dati da un nessuno.
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•Autore: Mimistoryteller
Titolo: Limen

GIUDICE 1:
Consiglierei alla scrittrice di concentrarsi sulla copertina e renderla più accattivante. Mantenere quel rosso passionale ma aggiungere qualche effetto speciale o sovrapposizione di immagini, rimpicciolire un poco il titolo e ingrandire il proprio nome. Infine consiglierei di utilizzare la stessa meticolosità e originalità di certe espressioni e frasi e spalmarla, usarla anche in altre parti della narrazione (ponendo attenzione a non far risultare poi la lettura troppo pesante).

GIUDICE 2:
Consiglio di cambiare la copertina, da quando conosco questo libro la copertina è migliorata ma comunque ancora non la trovo abbastanza. La base bianca e nera cozza col rosso del titolo che andrebbe un po' più piccolo e che purtroppo ha una risoluzione non adeguata. Ingrandirei il nome autore, ma prima di tutto troverei un'immagine altrettanto romantica ma a colori per attirare l'occhio, una storia così bella non merita quella copertina.
Cambierei anche la descrizione all'inizio, che spiega solo la filosofia del libro, ma di fatto del tuo lavoro non si sa assolutamente nulla! Una trama così carina merita una sinossi adeguata per attirare i lettori!

GIUDICE 3:
Il lessico mi piace tantissimo, rende il tutto fluido e leggero, oltre che curato.
Sulla grammatica ho sola una cosa da dire: la punteggiatura dei dialoghi è errata. Con i trattini (-), al termine di un dialogo diretto, se non segue una frase o un inciso, va lasciato solo il punto, niente trattino finale. Quindi consiglio un ripasso solo di quello.
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•Autore: AntoL91
Titolo: Quella volta in cui...

GIUDICE 1:
Consiglierei alla scrittrice di modificare un poco la copertina rendendo più evidente il titolo, ponendo uno sfondo alle foto più accattivante e magari mettendo le foto di Paolo ed Alex (che penso siano quelle in alto, a colori, così da spiccare di più). Le consiglierei di utilizzare più vocaboli ed espressioni originali così da rendere la lettura più bella e ridurre certe spiegazioni e descrizioni riguardanti intrecci familiari, passati... Infine consiglierei di rendere più compatti gli avvenimenti, aggiungendo qualcosa che ti spinga a continuare (un dialogo particolare, un affermazione, un gesto... Anche cose piccole) e di correggere alcune sviste come, ad esempio, "Puntando i suoi occhi verde petrolio in quegli di lei" (quelli) e modificare magari "la vita bisognava prenderla un poco alla volta" con "la vita andava presa un po' alla volta". (Ah e di scrivere "partigiano", non "parmigiano").

GIUDICE 2:
Consiglio di cambiare la copertina, visto che il grigio fa un po' a pugni con l'altro colore. La sinossi la impreziosirei perché a mio avviso è un po' corta e si capisce solo superficialmente cosa si andrà a leggere.
Personaggi ben sviluppati, è originalissima e le descrizioni sono ben fatte, questo libro merita davvero un buon biglietto da visita, quali copertina e sinossi.

GIUDICE 3:
La copertina non mi piace personalmente, ma la trovo adatta.
Sulla grammatica non ho niente da dire. Consiglio solo di trovare più varianti per il verbo dichiarativo "affermare", che viene ripetuto tantissime volte nel testo.
Le descrizioni ci sono ma non mi piace molto come sono state inserite, però alla fine vanno bene così.
Voglio essere molto sincera, credo che questo sia il modo più originale che io abbia mai letto per raccontare una storia d'amore. È come una versione romantica e rivista di "Un'intervista al Vampiro". Non è vissuta subito, ma raccontata dai personaggi e ognuno ci mette il suo.
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•Autore: _Boldness_
Titolo: The Gang's king

GIUDICE 1:
Consiglierei alla scrittrice di dare una buona revisione ai suoi capitoli. Vi sono tantissimi errori e incongruenze grammaticali. Le consiglierei di modificare la copertina inserendo qualche effetto speciale, modificando il font del titolo e ritagliando meglio l'immagine. Penso bisognerebbe rallentare la trama, cominciare dall'inizio e non catapultare direttamente in certe situazioni, poiché sembra di trovarsi a metà libro, dai primi capitoli. Sfrutterei meglio la trama, studiandola bene e traendone tutto il potenziale. Darei più "colore" ai personaggi, più spessore. Infine descriverei meglio gli ambienti, certi movimenti e determinate situazioni.

GIUDICE 2:
La trama è buona, l'unica cosa che consiglio è un bello studio della grammatica per revisionare meglio il tutto.
Aggiungi più descrizioni in generale e sistema la sinossi che non dice nulla della trama del libro.

GIUDICE 3:
Non ho apprezzato il modo in cui venisse subito raccontato nel primo capitolo il passato della protagonista, l'avrei inserito in un prologo, o comunque in una forma diversa, perché qui è apparso un po' confusionario e lacunoso nella mia mente.
Ci sono degli errori, come l'assenza di accento per "così", "accudì", "arrivò" o di apostrofi "un'ultima" e po' va scritto con l'apostrofo e non l'accento, perché la parola "poco" viene decurtato dall'accento trasformandosi in po'.
Ci sono dei refusi.

Il lessico è semplice, ma sono presenti delle ripetizioni, come "ad esso". Alcune parole sono trascritte male. "Barracca" si scrive baracca, mentre "sgarruppato" si scrive con due "p" e non è nemmeno lessicalmente corretto, perchè solitamente viene utilizzato nel gergo parlato.

Per la punteggiatura ho da ridire. Mancano delle virgole obbligatorie e quelle presenti sono poche e non sempre giuste. Spesso separi il soggetto dal suo aggettivo. Personalmente credo ci sia un eccesso di punti di sospensione e mandare a capo, iniziando la frase seguente in maiuscolo è errato se fa parte della precedente e si voleva solo far intendere l'esitazione nel formulare quel pensiero.

Ho una piccola precisazione da fare su una
"Il suo essere così minaccioso farebbe terrore  perfino ad una mosca"
Teoricamente le mosche, per quanto stupide, sono uno degli animali più schivi sulla faccia della terra, quindi questo paragone non ha molto senso.

Consiglio una revisione molto approfondita.
Suggerisco di cercare dei sinonimi e variare un po' il lessico. Infine consiglio un ripasso delle regole del dialogo, degli accenti, degli apostrofi e dei verbi.
Ci sono delle lacune su molti aspetti grammaticali, e qui per fare un buon lavoro si deve lavorare.

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