♡Una Ultima Conjura, por favor di Irenegobbi

Autore: @irenegobbi

Eccomi nuovamente qui. La seconda storia che vi consiglio, caldamente, è scritta da una giovane autrice che ama la storia.

TRAMA: Filippo di Spagna è riuscito nel tentativo di conquistare l'Inghilterra. Da buon Cattolico, è sicuro di aver fatto quanto in suo potere per elevare la gloria di Dio. Tuttavia, la sua ferma convinzione viene stravolta dal ritrovamento del cadavere del governatore Valdés. Una trama ricca di intrighi di corte, segreti sopiti e colpi di scena.

GIUDIZIO: Devo fare una piccola precisazione: da quando ho memoria, la Storia, quella noiosa fatta di date e nomi sempre uguali (Carlo... Enrico... ma quanti ce ne sono stati?!), mi è rimasta sullo stomaco come gli intingoli di mia nonna. Non ho mai digerito le lezioni in classe, lo sproloquiare logorroico del professore. Ancora oggi ricordo con orrore le ore trascorse a memorizzare fatti, dei quali mi sfuggivano quasi sempre il senso e il celebre qui prodest?

Detto questo, quando, per caso, mi sono imbattuta in questo racconto ho storto il naso. Eppure, mi sono chiesta: se questa ragazza ha usato molto del suo tempo per scriverlo, vale la pena di leggerlo, no? Tutta la mia antipatia, quella viscerale che ti accompagna per tutta la vita, si è ammutolita fin dalle prime righe. Perché? Ecco la lista dei motivi per i quali vale la pena leggere Una ultima Conjura.

1) Perché i personaggi della Storia, sono stati uomini. Sembra una banalità, ma spesso ce ne dimentichiamo. @irenegobbi ci consegna un uomo, Filippo in tutta la sua fiera umanità.

2) Perché l'autrice è capace di dar vita alle pagine noiose dei libri di testo. E lo fa in modo sorprendente.

3) Perché Irene, ha una qualità che spesso si fatica a trovare in giro: sa raccontare. Non è un semplice resoconto di fatti, ma il disvelamento di un momento, l'apertura delle tende di scena. Silenzio in sala, si accendono le luci e i personaggi prendono vita con un'accuratezza tale, da metterti la pelle d'oca.

4) Perché Irene ama la Spagna. Lo si vede, lo si assapora, nel modo in cui mescola le parole di lingua con un italiano fluido e corretto.

5) Perché, come vi sto dicendo ormai da tre capitoli, la lettura è un viaggio e non deve essere semplicemente rivolto verso una meta fantastica. Perché, a volte, la realtà supera l'immaginazione. Filippo non è un vampiro che sberluccica alla luce del Sole, né un giovane cacciatore di demoni. Non fa parte degli One Direction, né ha mai tenuto in mano una bacchetta. Filippo è vissuto davvero. Filippo è stato reale. Diamo lustro ai personaggi che hanno cavalcato le scene della storia e, forse, ce ne ricorderemo per tutta la vita!

Spero che qualcuno segua i miei consigli... o forse continuerò a scrivere solo per dare agli autori delle storie un riconoscimento meritato.

Mi dileguo aspettando di leggere la prossima Storia da Ricordare!

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