Segreti d'amore

Hola! Eccomi di ritorno da una lettura... smielosa, giusto per restare in tema col tormentone di quest'anno. Ho da fare alcune premesse prima di illustrarvi cosa penso di Segreti d'amore. La prima riguarda il mio scarso amore per le storie d'amore... diciamo che non sono molto smielosa quando si tratta di leggere libri. Se guardaste la mia libreria vi rendereste conto che l'unica storia d'amore presente è Twilight... ho detto tutto. Secondariamente, sono rimasta alquanto delusa dal "Citazione time" della scorsa volta: niuno che abbia avuto la risposta fatta eccezione per il padre di qualcuna, cosa che ho assai apprezzato.

Terminate le premesse, eccoci al punto per cui tutti voi siete qui: la recensione!

GRAMMATICA/LESSICO: Allora, devo ammettere che la storia dal punto di vista grammaticale non presenta enormi lacune, fatta eccezione per i soliti accenti ma ormai ci abbiamo fatto l'abitudine. Inutile dire che gli accenti non inficiano la lettura, per tanto chissene u.u

Solo qua e là ho trovato alcune parole... orribili XD.

"Riesco a mal'appena..."( a malapena)

"In anzi tutto" (innanzitutto)

"C'è l'aspettiamo" (ce)

L'autrice ha curato l'aspetto grammaticale in modo abbastanza buono, tanto che non mi sono dovuta fermare spesso, e sono giunta alla fine della storia velocemente. Gli appunti più impegnativi riguardano, invece, il lessico.

Quando si affronta un romanzo storico, vale a dire una storia ambientata in un preciso momento della storia, bisogna fare molta attenzione ai luoghi, ai dialoghi e al lessico. Spesso l'autrice pare dimenticarsene... Ovvero, sono presenti alcuni modi di dire colloquiali decisamente più moderni. Esempi? "Hey". Oppure troviamo alcune cose che non si sposano col 1816 come il parlare di "compagni di scuola". Le scuole all'epoca non erano come le conosciamo noi oggi e i figli dei nobili avevano generalmente un'educazione privata, a casa. Vi erano istituti retti da alcune comunità gesuite e per lo più ecclesiastiche ma non avevano la struttura odierna.

Dal mio punto di vista alcuni dialoghi andrebbero rivisti nell'ottica del periodo: ci si rivolgeva dando del Voi, sia che si stesse parlando con qualcuno di conoscenza sia all'interno di una famiglia. Il "papà" era "padre", la "mamma" era "madre", al posto di "Grazie" meglio "Vi ringrazio" e vi discorrendo. Si aveva un atteggiamento molto più ossequioso, soprattutto quando a parlare erano membri della servitù. Ecco, a proposito... ho già avuto modo di dirti che secondo me il modo in cui le domestiche parlano non corrisponde ai modi del tempo. Capisco voler dare ironia ma puoi ottenere lo stesso risultato osservando i modi dell'epoca. Una domestica non si sarebbe mai e poi mai presa delle libertà e, soprattutto, qualora lo avesse fatto sarebbe stata immediatamente redarguita e rimessa al suo posto.

In linea generale sei attenta a non inserire oggetti anacronistici e questo è doveroso sottolinearlo.

STILE: Lo stile narrativo mi piace, è piuttosto lineare senza troppe sbavature. Si vede che lo stai curando e ti faccio i miei complimenti. Gli avvenimenti non accadono con fretta e seguono una linea temporale coerente. Ho notato tuttavia un cambio a mano a mano che procedevo nella lettura: i primi capitoli sembrano più curati. Verso la fine si notano alcune sbavature e non so se siano dovute alla "fretta" o alla mancata revisione. In ogni caso ti consiglio di riguardare un tantino quell'aspetto.

COERENZA: La storia non presenta problematiche da questo punto di vista. Riesci a collocare sulla scena i protagonisti dando loro il giusto spessore e rispettando le loro diversità caratteriali. Devo farti i complimenti per questo perché spesso ci dimentichiamo, in qualità di scrittori, che ogni personaggio dovrebbe avere un suo carattere mentre tu riesci a farci cogliere le differenze. Cristal è una donna con le palle, emerge bene dal suo modo di parlare. David è un uomo gentile, intelligente.

L'unica nota dolente è quello che ti ho già fatto notare nel lessico, ovvero alcuni modi di fare che poco si sposano con il periodo storico. La tua storia è ambientata durante la Restaurazione: ecco mi sarebbe piaciuto leggere qualche cosa riguardo alla politica del tempo. Un nobile come avrebbe vissuto quel periodo? Cosa ne pensava di Napoleone? Insomma, nel 1816 la Francia visse un momento di grande cambiamento politico e credo fosse argomento di discussione fra i nobili.

ORIGINALITÀ: La storia è particolare ma non è del tutto originale. In realtà, credo che riuscire a produrre qualcosa di originale sia estremamente difficile soprattutto quando si tratta di romanzi d'amore. Tuttavia l'idea della donna che si traveste da uomo mi è sempre piaciuta, in particolare quando questo accade in periodi storici dove la donna aveva, per così dire, qualche difficoltà nei propri diritti...

Avrei dato più spazio all'argomento femminista, per intenderci, sviscerando maggiormente il rapporto uomo/donna. Secondo me dovresti enfatizzare maggiormente il modo superficiale in cui venivano considerate le donne cosicché la forza della tua Cristal possa trasparire ancora di più.

Ricapitolando:

Grammatica: 6/10

Stile: 7/10

Coerenza: 6/10

Originalità: 7/10

totale: 6,5/10

Consigli: Riguarda gli aspetti lessicali che ti ho indicato, facendo un po' più attenzione alla coerenza col tempo. È una bella storia d'amore che può diventare un capolavoro! Rifletti su ciò che ti ho consigliato a proposito della questione uomo/donna e della politica del tempo, perché secondo me possono davvero far fare un balzo alla narrazione.

In generale, mi sento di consigliarne la lettura perché, nonostante io sia piuttosto pignoletta nell'affrontare le recensioni, se avessi dovuto leggere la storia per passare il tempo sarebbe stata una piacevole lettura. Quindi, ottimo lavoro Alda.

Non mi resta che salutarvi e... ma lo faccio il Citazione time o no?

Lo faccio?

Non lo faccio?

Lo faccio?

Non lo faccio?

... Lo faccio!

"Non lasciarti sopraffare dalla tristezza, Artax!"... questa è facile... se non la indovinate non faccio più recensioni u.u

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