✔La speranza dei draghi

Eccomi, non mi sono dimenticata! Oggi parlo di La speranza dei Draghi di MartiNa3lb. Dunque si tratta di un fantasy che, come vedremo, non ha una grandissima quantità di imprecisioni e ciò è merito del lavoro attento e accurato che ha fatto l'autrice.

Iniziamo...

GRAMMATICA/LESSICO: Eccoci qui alla voce che temi di più. Ti dico già che va bene così ti rilassi e leggi senza che ti sudino i palmi delle mani XD. Non emergono strafalcioni temporali, cioè non passi da un tempo narrativo a un altro senza che vi sia una giustificazione plausibile e questo rende la lettura piacevole ed è merito di una scelta furbetta: la narrazione al presente.

Anche la punteggiatura è a tuo favore: non ne abusi né sei tirchia, ma rimani in un equilibrio ottimo che aiuta, anche questo, a seguire la strada che hai preparato al lettore.

In generale, quindi, non ho molto da dire se non alcuni difettucci di ortografia, come accenti (quei maledetti dannati!) e parole che scrivi attaccate quando vanno staccate. Un esempio è "infondo". Se lo scrivi attaccato è la prima persona presente del verbo "infondere", cioè "io infondo". Diversamente, per indicare una cosa che si trova alla fine bisogna staccare "in" da "fondo". Questo è un errore che ripeti pressoché ogni volta. Per quanto riguarda gli accenti, occhio al "dà" verbo "dare" e non "da" preposizione semplice.

Altra imprecisione l'ho trovata quando dici "Scendere giù": ricorda che "scendere" implica il "giù" (perché non potrò mai "scendere su", per intenderci); così come "uscire fuori", "entrare dentro", "salire su". Queste sono tutte forme grammaticalmente scorrette che, tuttavia, abbondano nel gergo comune ed è seriamente difficile estirpare questa cattiva abitudine.

Il lessico non è particolarmente ricercato ed è questa, se vogliamo, la vera nota dolente della storia. Non ho mai nascosto il mio amore per le parole e non lo farò ora: cerca di ampliare il vocabolario perché arricchisce la narrazione. Purtroppo l'uomo è portato al giudizio: lo fa sempre, deve sempre criticare, e un lessico troppo semplice o povero porta l'essere umano a ritenere la storia "fanciullesca". Si dice di non giudicare mai un libro dalla copertina eppure lo facciamo di continuo. Allo stesso modo, tendiamo a giudicare una persona da come si veste o parla. Ecco allora che per evitare che la tua storia possa essere considerata "per bambini" conviene che il lessico venga arricchito. Per farti un esempio, Le Cronache di Narnia: l'hai mai letto? Io sì e ne sono rimasta delusa. Il motivo è il lessico: è una storia per bambini, semplice e intuitiva che, infine, rischia di annoiare il pubblico adulto. Quindi, siccome credo che la tua storia abbia davvero delle cose interessanti non permettere che venga sminuita dal lessico! Mi raccomando, lavoraci su.

STILE: Ora, se vogliamo questa è la voce che più di tutte ti farà riflettere. Lo stile...

Quando uno scrittore (ebbene sì, che ci crediate o no, uno che scrive è scrittore, uno che dipinge è pittore e così via) dà vita alla propria creatura lo fa come un genitore farebbe col proprio figlio. Lo cura, gli sta accanto nei momenti di difficoltà, lo fa crescere e maturare. Questo è lo stile: l'educazione che lo scrittore ha dato alla propria storia.

Tu hai deciso di trasportare il lettore sulle spalle della protagonista e fargli vivere ciò che lei vive, quando lo vive. Scelta ottima, vincente oserei dire, se non fosse che a volte costringi il lettore a scendere dalle spalle e ad accontentarsi di un riassunto. Perché?

Esempio, capitolo XIII:

"Edgar mi ha raccontato alcune cose riguardanti il Consiglio e i loro (piccolo errore, andrebbe "i suoi" visto che ti riferisci al Consiglio) membri". Perché non mi hai fatto assistere? Perché mi hai lasciata indietro?

La cosa bella della prima persona presente è proprio il fatto che il lettore e il protagonista vivono insieme le esperienze, scoprono insieme le informazioni. Insieme. Non separati, altrimenti non regge più la cosa.

Non aver timore di "annoiare" perché non potrà mai accadere. Mi sarebbe piaciuto che Hope desse voce alle mie domande perché sono le stesse che lei si è fatta. Non si potrebbe mai trovare noioso un film solo per il fatto che scopri assieme al protagonista come va a finire!

Altra cosa: la fretta. I fatti accadono con una velocità straordinaria. Un attimo prima è al lavoro, un attimo dopo sono le otto di sera. Troppo veloce. Piuttosto, scegli cosa farci vivere se temi di dilungarti troppo piuttosto che fare questi buchi improvvisi.

Frettolose sono anche alcune situazioni dove un po' di calma non avrebbe guastato. Per esempio: Edgar apre uno squarcio e ne emerge un drago. Ca... spita, un po' si shock dovrebbe esserci! Domande... pensieri... paura... Nulla. Lei va in groppa al drago ed è estasiata dai colori vivi. Cioè, dico io "Tesoro, sei a cavallo di un drago e stai attraversando una sorta di stargate per andare in un altro mondo... e tu guardi i colori?" Io sarei stata pietrificata, terrorizzata. Poi, che emozioni prova a cavallo di un drago? Com'è volare? Ricordo per esempio che in Eragon (non è un caso che ho scelto questo titolo u.u) l'autore ci fa sapere quanto male fanno le scaglie dure della pelle coriacea del drago. Ecco, manca un po' di calma e c'è troppa fretta. Prenditi il tempo che ti serve e se qualcuno dovesse dirti che sei troppo lunga fregatene! Chissene frega del giudizio di una persona che evidentemente non ama leggere ma guardare figure!

Sei una scrittrice e che diamine sii una scrittrice fino in fondo! Dai vita a ciò che scrivi, non temere, rendi vero il tuo mondo, fammici entrare e non dalla porta di servizio ma dall'ingresso. Hai belle idee, hai una buona padronanza della grammatica... non serve altro se non la pazienza di veder crescere la tua storia esattamente come faresti con tuo figlio.

COERENZA: Tutto sommato riesci a dare spiegazioni valide e i tuoi personaggi si muovono coerentemente coi loro caratteri. Si vede che Hope è una giovane donna matura perché fa ragionamenti coerenti con la sua età. Mi piace anche Edgar è (ormai un termine entrato a far parte anche del mio glossario) smieloso da matti! Attenta però alle reazione come ho detto prima: cerca di immedesimarti di più nei personaggi e dai loro reazioni "reali".

ORIGINALITÀ: Poco fa ti ho menzionato Eragon... Me lo ricorda molto. I Cavalieri Drago, il fatto che sia il drago a sceglierti, il fatto che siano pochi, che ci sia il drago cattivo... Insomma, molte cose le ho già lette. La questione che Hope possa vedere i simboli che al resto delle umane genti appaiono invisibili mi ha ricordato ShadowHunters.

Ci sono quindi alcuni elementi che hai, consapevolmente o no, ripreso da altre storie. Tuttavia, è una lettura piacevole perciò chissene frega del già visto, no?

Ricapitolando:

grammatica: 7/10

Stile: 6/10

Coerenza: 7/10

Originalità: 5/10

Totale: 6,5/10

Consigli: Cura di più il lessico e le reazioni dei personaggi. Non aver timore di raccontare: tanti capitoli non significa storia noiosa ma storia lunga, che è diverso. Non tagliare, soprattutto non farlo quando Hope scopre cose nuove.

In generale è una storia piacevole perciò ti faccio i miei complimenti!

Bene, bene, bene... finita anche codesta recensione, vi lascio con l'ormai collaudato "Citazione Time!"

"Una cosa è sicura. Diventeremo tutti magrissimi!"

Bacioni smielosi per tutti perché oggi gira così.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top