♡Il tempo perduto -Koira91 (WIA)
Eccomi di ritorno da un periodo di riflessione e, naturalmente di lettura. Il motivo del mio lungo silenzio è stato dovuto, soprattutto, a un dubbio: come recensire la storia di Koira91? Veniamo ai motivi del mio dubbio: è una storia complessa, non tanto nella sua costruzione di trama quanto per l'ampio bagaglio culturale dell'autrice che si manifesta, in primo luogo, col ricorso a numerose citazioni e spunti di riflessione. Dunque, di solito le mie recensioni sono "leggere" ma per una storia come "Il tempo perduto" devo, per forza, fare un'eccezione facendo una recensione un pelo più lunga.
Or dunque, iniziamo!
"Il tempo perduto" è una storia che ricalca, a livello di personaggi, il celebre "Alice nel paese delle meraviglie" di Carroll: in essa troviamo tutti, o quasi tutti, i personaggi che hanno reso Alice famosa. È possibile riconoscerli dal principio e, talvolta, è la stessa autrice ad anticiparci il personaggio che stiamo per incontrare così come accade per il Brucaliffo (ma quanto ho adorato il Brucaliffo??). La cosa davvero divertente è che fin dall'inizio è chiaro che ci troviamo in un paese anagramma di Wonderland perciò ci aspettiamo di trovare tutti i componenti della banda. In ordine, incontriamo il Bianconiglio, seguito dalla Lepre Marzolina e dalla Regina di cuori. Personalmente ho adorato la regina: un po' per il buffo tormentone del "Sì, Maestade" ma soprattutto perché è un personaggio annunciato dalla descrizione ambientale il che rende l'aspettativa molto alta. L'autrice riesce a tenere fede non solo al personaggio (del quale, tuttavia, ci regala una versione personale) ma anche a ciò che ognuno di noi ricorda di Alice.
La protagonista, Mad (lasciatemi dire che è fiquissimo come nome) è una discendente di Carroll nonché aika e matka... ma lascio a voi la possibilità di comprendere cosa aika e matka significhino. È una ragazza che ancora non ho inquadrato bene ed è, forse, l'unica pecca della storia. Non riesco a capire come sia di carattere, non mi è del tutto chiaro come ragioni. Mentre tutti gli altri personaggi hanno un binario delineato, Mad ne rimane fuori. La cosa che, forse, mi lascia di più in difficoltà è rappresentata dalle reazioni: Mad accetta troppo di buon grado ciò che le viene raccontato, sebbene le sue affermazioni indichino il contrario. Se da una parte ci sembra riluttante a credere al Bianconiglio (cosa assolutamente verosimile), dall'altra agisce sempre seguendone i consigli. Sembra che Mad non metta mai in discussione la veridicità di ciò che le viene detto, anche se verbalmente lo dichiara. Insomma predica in un modo ma agisce nell'altro. Il che ci riporta ad Alice: anche lei è solita darsi buoni consigli che, tuttavia, non segue ma Alice è una bambina, Mad no. Spero di non essere fraintesa perché io adoro questa storia e le converse di Mad (che ho scoperto essere oggetto di fan club wattpadiani,vero naghree *-*), tuttavia mi sembra il personaggio sicuramente più complesso e forse meno chiaro all'autrice stessa, come se Koira e Mad stessero crescendo insieme.
I contenuti sono... wow! Spesso ci sono riferimenti alla letteratura italiana, come Giacomo Leopardi e Luigi Pirandello, o alla filosofia come il mito degli uomini palla del Simposio platonico fino ai miei adorati Pink Floyd . L'autrice ci abitua così tanto alle citazioni nascoste che ci troviamo a cercarle anche laddove non ci sono! Tutto ciò è davvero divertente perché si rischia di diventare matti anche se, in fondo, lo siamo un po' tutti, no? Per esempio, cara Koira, è un caso che la Lobster stia in aula 8? E che proprio nell'aula il cui simbolo sdraiato significa "infinito" si discuta del tempo e dello spazio? Io non credo (oddio mi ricordo qualcuno...)
I riferimenti filosofici sono ovunque, anche se credo di essere mentalmente deformata per vederli, sia prendendo spunto Carroll stesso (che riprende Parmenide) sia adattando alcune tematiche a filoni classici come la concezione di spazio e tempo kantiana o l'eterna querelle fra razionalisti ed empiristi sulla dicotomia intelletto/sensazione. Insomma, per me personalmente un brodo di giuggiole!
Stilisticamente nulla da osservare, fatta eccezione per alcuni errorini di distrazione (alcuni periodi non mi convincono come l'ipotetico che ti ho segnalato nei commenti) e alcune libertà linguistiche che non ho condiviso ("insignificatività" non è che mi piaccia particolarmente). Adoro, invece, l'aprire ogni capitolo con una citazione perché aiuta a entrare sempre di più nella storia.
Ora, nonostante questa recensione sia decisamente diversa dalle solite, perché non terminare con i motivi per cui leggere "Il tempo perduto"? Allora, dovete leggerlo perché:
1. Perché vi verrà voglia, come è successo a me, di rileggervi Alice o, in alternativa, riguardarne il cartone animato. Qualcuno mi mangerà per quanto sto per dire ma il film di Tim Burton, ahimè, non mi è piaciuto per nulla.
2. Perché è un ottimo allenamento per il cervello: le citazioni sono talmente tante che sembrerà di risolvere i rebus della settimana enigmistica.
3. Perché Koira ha una scrittura fluida e ricercata allo stesso tempo.
4. Perché i personaggi sono ben costruiti e hanno una tridimensionalità ottima.
5. Perché sì.
6. Perché io ho sempre ragione e se vi dico di leggere, voi leggerete ;)
Ecco tutto quello che avevo da dire su Koira91 e il suo "Il tempo perduto". Ti dirò cara Koira che ho pensato per un istante di iniziare con lo scherzone della recensione negativa ma ti lovvo troppo per farti certi spaventi!
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