Chapter 9.
La giornata scolastica era ufficialmente finita e Frank era seduto sul muretto con una sigaretta fra le mani e Gwen di fianco che continuava a parlare di cose che non gli interessavano minimamente, o almeno, non in quel momento.
Appena il mozzicone di sigaretta toccò le sue labbra si ricordò di quello che quest'ultime avevano fatto poche ore prima, nonostante il bidello avrebbe potuto scoprirli in qualsiasi momento avevano continuato anche quando era davanti alla porta del bagno, era sicuro che si fosse accordo che Gerard stava ansimando, e che non era solo in bagno.
Si chiese cosa lo avesse portato a fare un gesto del genere, forse voleva solo dimostrargli che era davvero gay, che non lo stava prendendo in giro.
-Frank mi stai ascoltando?-
Si era accorta che il moro non le dava più retta come la mattina, non l'aveva neanche degnata di uno sguardo.
Doveva ammetterlo, era molto carino, e poi avevano gli stessi gusti musicali e un sacco di altre cose in comune.
Gli piaceva. Tanto. Parecchio.
Ma lui era perso nei suoi pensieri con gli occhi fissi su un punto indefinito e non si rendeva conto che la ragazza invece aveva occhi solo per lui.
-No, stavo pensando-
-Ti va di fare un giro in città?- azzardò la ragazza.
Frank si fermò ad osservarla in tutta la sua bellezza, quasi dispiaciuto di doverla lasciare.
-Ho altri impegni oggi-
Aveva acceso la seconda sigaretta di fila, incurante del fatto che fumare cosí tanto gli avrebbe fatto male
-Ti vedi con la tua ragazza?-
Ehm... più o meno? Annuì con la testa mentre si fermò a pensare di nuovo a come avrebbe rivolto la parola a Gee dopo quello che gli aveva fatto in bagno, era così imbarazzato che avrebbe voluto tornare indietro nel tempo e darsi una ginocchiata nei denti.
-Oh... wow... pensavo che fossi single, da quanto state insieme?-
Aveva incominciato a fare domande cosi senza un motivo preciso, e Frank aveva inventato ogni singola risposta, sperava che dopo essersi sentita dire che qualcuna era arrivata prima di lei si sarebbe... nebulizzata, ecco.
Doveva sparire dalla sua vista, lui era fidanzato con Gerard e per una volta voleva fare le cose fatte bene.
Ormai davanti alla scuola erano rimasti solo loro due quando sentì due mani grandi e callose coprirgli gli occhi e chiedere "Indovina chi è?"
E indovinate chi era? Il suo ragazzo.
Era arrivato al momento sbagliato
-Professor Way?- riuscì a balbettare mentre l'ennesimo flashback del cazzo del più grande infilato nella sua bocca gli appariva davanti facendolo arrossire.
-Le hai detto tutto?-
Sussurrò successivamente al suo orecchio e vedendo il più basso annuire decise che almeno davanti a Gwen avrebbero potuto tenersi per mano, ma Frank schivava le sue dita come se scottassero.
La ragazza osservava tutto con occhio sospetto e notó l'approccio del suo professore di stringere la mano del suo alunno, sembrava che stessero civettando.
Allora era vero che era gay? Puntò gli occhi dritti in quelli di Way scandendo bene le parole
-Ci vediamo domani Frankie, divertiti con la tua ragazza-
Gli occhi del maggiore si strinsero dalla rabbia assieme ai pugni, facendo risaltare le nocche bianche; i suoi dubbi vennero annullati.
-Tutto bene professore?-
-No. Frank deve dirti una cosa importante, e se non te la dice lui te la dirò io-
-Sa professore- disse avvicinandosi all'orecchio del suo coetaneo
-Girava voce che fosse gay, ma addirittura mettersi con un suo studente!-
Era rossa d'invidia, insomma, voleva Frank tutto per lei e invece era un ricchione fallito che stava con un professore.
-Forse il suo piccolo, dolce, Frankie non le ha raccontato di come godeva oggi alla quarta ora, eravamo nei vecchi spogliatoi della palestra sa? E una cosa tira l'altra e.. wow... ha scelto uno scopatore professionista!- ridacchiò portandosi la mano alla bocca.
Frank era incredulo, non aveva fatto nulla! Tremava dalla rabbia mentre guardava quella ragazza tanto bella quanto diabolica riempire il suo ragazzo di fesserie.
-Professor Way? Sono lacrime quelle?-
No, non poteva essere.
Si sentí tremare tutto mentre ogni cosa, Gwen che sorrideva, la scuola, Gerard che piangeva, il suo Gerard dannazione, il viale alberato e tutto il resto svanivano come se fossero stati risucchiati da un buco nero.
In lontananza sentiva una voce femminile chiamarlo con insistenza mentre poco a poco iniziava a riprendersi.
La voce era sempre più chiara e definita, era Jamia e gli stava letteralmente urlando nelle orecchie.
Provò a dirle "Ho capito che sai il mio nome, ma ora taci" ma non riusciva ad emettere alcun suono, e infine
Si svegliò.
Aveva la testa appoggiata al banco e la fronte imperlata di sudore, era solo un sogno?
-Frank, è suonata la campanella dell'ultima ora-
Disse per l'ultima volta quando vide che il ragazzo si era svegliato del tutto, si sentì scombussolato, scosso.
-Ah e la prof ti ha messo una nota.. dormivi-
La ringraziò ancora intontito mentre si sfregava gli occhi, ora la sua priorità era una; Gerard.
Corse fino al pargheggio degli insegnanti, sperando che fosse ancora lì e per fortuna lo trovò mentre cercava di aprire la portiera della sua macchina scassata.
-Frank tutto ok? Hai una faccia.. -
Aveva il fiatone, era sudato, spaventato, si sentiva svenire ma ora che aveva visto il viso angelico del suo professore sembrava tutto finito, e lo baciò.
Lo baciò tenendogli le mani premute sulla testa finchè non ricominciò ad avere il fiatone
-Frank, possono vederci tutti-
-Non me ne frega ok? Devono saperlo. Devono sapere che stiamo insieme. E Gerard... scusami se sono stato un imbecille, ma ti prometto che metterò la testa a posto-
Un altro bacio, e un altro ancora, altri dieci, venti, cento, mille baci.
Si baciarono finchè le loro lingue chiesero pietà, finchè non furono esausti anche per parlare.
-Domani ne parleremo con Gwen, ok?-
Aveva le lacrime agli occhi, Frankie, il suo Frankie, era così fiero di lui.
Annuì con la testa asciugandosi gli occhi, era felice.
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