Chapter 14.

-Dove cazzo è?!- urlò buttando per terra tutto quello che era appoggiato sul tavolino vicino al divano.

Erano le due passate e Frank non aveva ancora chiamato, forse gli era successo qualcosa? Aveva il telefono spento, forse era scarico? Ma era in compagnia, cristo redentore, avrebbe potuto chiamare con il telefono di Gwen.

-Michael- la sua voce era dura, preoccupata.

-Ge... Gerard? Ma che ore sono? Santodddio Gerard sono le due, io domani ho scuola!-

-Dammi il numero di Gwen-

Erano usciti insieme loro due e Frank una volta, ovviamente lui non era andato perchè avrebbe dato troppo nell'occhio e perchè non avrebbe resistito a non baciare Frank ogni secondo.

Sperava che suo fratello le avesse chiesto il numero, ma dimenticava che in queste cose era abbastanza paranoico.
Venne congedato con un 'Non ce l'ho, buonanotte' e tornò nelle sue riflessioni.
Forse Frank era ancora al bar? Impossibile, era troppo tardi.

Tolse le chiavi dalla porta, sperando che Frank, presto o tardi rientrasse, di certo non lo immaginava ubriaco marcio mentre gli faceva le corna, forse era colpa del suo viso.

Così angelico e puro, lo guardavi in faccia e non potevi di certo pensare che fosse uno stronzo.
Si ricordò che il primo giorno di scuola lo aveva abbracciato e gli aveva sussurrato una cosa come "So il tuo segreto".
Che stupido, stupido modo per attirare l'attenzione.

"Ciao piccolo, spero che tu ti stia divertendo, quando torni chiamami ok?"

Si addormentò poco dopo, sperando di ritrovarselo davanti appena avrebbe aperto gli occhi.

--

Aprì gli occhi a fatica mentre combatteva con il mal di testa, erano le 10.45.
Corse in bagno a vomitare, cristo, quanto aveva bevuto? Non si reggeva neanche in piedi.

Solo dopo essersi lavato il viso notò di essere completamente nudo e non riuscì a capire perchè.
Non si ricordava nulla riguardo alla sera precedente, nulla.

Tornò in camera avvolto nell'accappatoio di Gwen e vide che Jamia stava raccattando le sue cose dal pavimento.
Era confuso, aveva dormito con lei?

Impallidì di botto, non riusciva a parlare, non riusciva a tirar fuori alcuna parola, solo boccheggiare come un pesce.

-Jamia..-

Lei era raggiante, con i capelli arruffati e il trucco un po' sbavato, si era vestita con calma e con uno strano sorriso sul viso.

-Jamia... che è successo ieri sera?-

Era letteralmente terrorizzato.
Aveva tradito Gerard, l'aveva fatto.
Aveva tradito una delle poche persone che non lo trattavano come una pezza per lavare il pavimento.

-Non ti ricordi? Peccato, è stato bello.-

Tutto qui? Era tutto quello che aveva da dire?

-Jamia ascoltami, non devi dirlo a nessuno ok? Nessuno lo deve sapere-

-Perchè? Ti vergogni di me per caso?-

Scosse la testa, sapeva essere snervante a volte.

-Sono già impegnato-

Le strinse il polso fra le dita, come se avesse paura che scappasse per riferire tutto al suo fidanzato.

-Jamia, tienitelo per te. Promettimelo-

Aveva le lacrime agli occhi, non poteva pensare di averlo fatto davvero.
Immaginava già cosa avrebbe detto Gerard a proposito, come si sarebbe sentito.
No. No. No. Non andava bene per nulla.

-Ciao Frank!-

La voce squillante di Gwen gli fece ricordare che ovviamente c'era anche lei in casa, e se avesse sentito tutto? E se avesse detto ogni cosa a Gerard? Si piantò le unghie nei palmi delle mani per non urlare.

-Puoi accompagnarmi a casa?-

--

Chiuse la portiera con troppa forza, facendo vibrare leggermente i vetri.

-Frank, tutto ok?-

-No, mi gira la testa-

Gli veniva da piangere. E se fosse rimasta incinta? Avrebbe abortito, non gliene fregava un cazzo.
Come l'avrebbe detto a Gerard? No, lui non doveva saperlo.
Jamia non gli aveva risposto, ma pensò che finchè non avrebbe scoperto con chi era impegnato non sarebbe stato un problema.
E poi di certo Frank non era uno di quei fighi che vedi in televisione quindi non avrebbe avuto senso vantarsi con le sue amiche.
Non interessava a nessuno, solo a Gerard.

-Cazzo!-

Si diede un pugno da solo, sulla gamba.
Dopo pochi secondi la macchina accostò e Gwen gli rivolse uno sguardo preoccupato e confuso allo stesso tempo.

-Frank che c'è che non va?-

-Io.. io ho fatto.. io ho fatto una cosa terribile, Gwen-

Le spiegò tutto, o almeno, tutto quello che si ricordava.
Non voleva piangere ma sentiva i sensi di colpa mangiarlo dentro.

-Come faccio a dirglielo? Ti immagini come ci starà male? Come si sentirà preso in giro? E se.. e se dovesse rimanere incinta? Gwen, come cazzo faccio! Io non volevo, ti giuro, io non volevo-

-Puoi chiamarlo?-

Cazzo! Aveva spento il cellulare perchè si stava scaricando e poi non lo aveva più riacceso! Magari aveva provato a cercarlo e si era preoccupato.

-No, e comunque non credo che sia una cosa da dire per telefono-

-Ascoltami Frank, sai qual è la cosa giusta da fare, spera solo che ti perdoni-

Si mise a riflettere, se fosse stato Gerard a tradirlo, lui l'avrebbe perdonato? Assolutamente no.
Si sarebbe sentito preso in giro, deluso e amareggiato.

Decise che non gliel'avrebbe detto, o almeno non quel giorno.

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