Capitolo 22.
Era proprio un mese del cazzo, quello.
Sì, proprio un mese del cazzo.
La pioggia scendeva così fitta che non si riusciva a vedere niente, zero.
E Frank era bloccato nel merdosissimo bar dove lavorava a lavare quei merdosissimi bicchieri.
Che senso aveva? Tanto nessuno sarebbe uscito a prendere un caffè o quant'altro con quel tempo.
Ma no, teniamo aperto il bar, che tanto a lavare ci pensa Frank!
C'era una sola cosa che rendeva la sua giornata più allegra, e che lo spronava a non sputare in faccia al suo datore di lavoro; quel giorno, dopo due mesi avrebbe rivisto Gerard.
In verità non sapeva neanche come incominciare il discorso, e se fosse andato tutto male?
-Un caffè macchiato, ragazzo-
C'era una sola persona in tutta la faccia della terra che sarebbe uscito con quel tempo solo per prendersi un caffè; Raymond Toro.
Nutriva un po' d'odio nei confronti di quel ricciolino e fu davvero tentato di sputargli nella bevanda, o di rovesciarla direttamente sui suoi bellissimi capelli che teneva con tanta cura.
Era stato il sostituto della sua professoressa di matematica, e poteva giurare su dio che l'aveva visto mentre parlava con loro, capite? parlava con i suoi fottuti capelli!
Strinse gli occhi in due fessure, corrugando la fronte.
Lo sguardo puntato su Frank.
-Ti ho già visto da qualche parte-
Beh, era ovvio.
Non che la sua faccia fosse famosa, ma diamine, si erano incrociati per il corridoio almeno una quarantina di volte.
Si ricordò quando lui e Gee erano abbracciati e Raymond era entrato senza neanche chiedere il permesso, obbligandoli a staccarsi.
Da quanto tempo non abbracciava Gerard? Gli mancava sentire il suo profumo mentre lo stringeva, vederlo camminare goffamente verso il bagno la mattina presto per andare a lavorare, gli mancava anche vederlo mentre spostava la solita ciocca di capelli che gli era finita davanti agli occhi, fissandola dietro all'orecchio destro.
-Ah, ora ricordo! Sei il fidanzato di Way!-
-Ero..-
Voleva solo che prendesse quel dannato caffè e si levasse, ma invece quel cliente tanto indesiderato decise che sarebbe stato meglio rimanere incollato al bancone a fare domande scomode.
-Oh, magari è per quello che..-
Scosse la testa con fare dispiaciuto
-Perchè vi siete lasciati? Way mi parlava sempre bene di te...-
Quelle parole lo trafissero da parte a parte, si sentiva così stupido! Gerard aveva parlato del suo ragazzo tranquillamente, mentre lui era riuscito a dirlo a Jamia solo dopo mesi.
-Cosa vi diceva di me?-
-Le solite cose da innamorato-
Spostò i capelli dietro le orecchie e si schiarì la gola prima di parlare con una voce tutt'altro che maschile, stava imitando Gerard cercando di farla passare per una cosa divertente
-Oh Ray, devi vederlo! Blabla Ha degli occhi così belli! E poi è così bravo, premuroso, blablabla mi tratta quasi come se fossi di vetro.. Ray sbagliavi quando mi dicevi di stargli lontano, blablabla è un ragazzo perfetto-
Finì di asciugare con cura i bicchieri prima di gettare un'occhiataccia al riccio.
Come si permetteva di prendersi gioco del loro amore?
-Iero, ti devo chiedere un favore-
Il vocione di Simon interruppe quella ridicola sceneggiata.
Simon era il titolare del negozio, un uomo sulla quarantina, con i capelli perennemente unti e il viso ricoperto da diverse rughe.
-Purtroppo Lindsey non sta bene e non c'è nessuno che possa prendere il suo turno, penso che lo debba fare tu-
Assolutamente no.
Il turno di Lindsey durava dalle 14 alle 20, avrebbe tardato all'appuntamento.
Scosse la testa, scusandosi.
-Ho degli impegni importanti che non posso assolutamente rimandare, signore, guardi fuori, non verrà un cane, per quel che vale potrebbe anche tenere chiuso il bar-
--
Niente da fare, quel vecchio l'aveva tenuto chiuso lì dentro fino alle otto e mezza.
Aveva mandato un messaggio a Gee, sperando che non lo interpretasse come una scusa.
Nel frattempo erano rimaste due cose, una più fastidiosa dell'altra; la pioggia e Raymond.
Era rimasto lì per tutto quel tempo, appoggiato al bancone a parlare di Gerard e di quello che facevano da bambini.
La verità è che voleva solo che lo lasciasse stare, ma quando quel capellone gli offrì un passaggio non rifiutò, sarebbe stato da pazzi con quella pioggia farsi anche solo cinque metri a piedi.
-Grazie mille, professor Toro-
Il riccio scosse la testa, come per dire 'non importa'
-Dove ti porto?-
-A casa di Gerard-
Rimase un po' sbigottito, insomma, si erano appena lasciati, che senso avrebbe avuto?
-Ah ecco qual'era l'impegno di cui parlavi oggi; scoparti il mio amico-
Lo guardò in cagnesco, ancora una volta si era permesso di prendere in giro il loro amore
-Dobbiamo parlare, e comunque non sono cose che ti riguardano-
Il discorso si chiuse lì, anche perche Ray era concentratissimo e con lo sguardo puntato sull'asfalto nella vana speranza di vedere oltre la pioggia.
Forse devo rettificare, era proprio un mese del cazzo quello.
Il telefono di Frank iniziò a suonare e un sorriso si dipinse sul suo volto; Era Gerard.
-Ehi, ho visto il tuo messaggio, non ti preoccupare, per che ora pensi di passare?-
Se lo conosceva almeno un poco poteva scommettere che in quel momento stava girando per la sala in ansia.
-Dovrei essere lì tra meno di dieci minuti, sono in macchina con il professor Toro-
-Non vedo l'ora di rivederti, piccolo mio-
Rabbrividì leggermente a quelle parole, doveva essere furioso con lui, non chiamarlo 'piccolo mio'.
Come aveva fatto molte volte durante quel periodo iniziò a pensare a quanto fosse fragile Gerard.
E, potete scommetterci quel che volete, lo era.
Non avevano detto piú nulla, rimasero zitti ad ascoltare i propri respiri.
Gli succedeva spesso, quando era insieme a Gerard, di riuscire a non riuscire a percepire nulla all'infuori di lui, ogni cosa, ogni singolo oggetto, ogni singolo rumore era annullato dalla sua presenza.
Proprio per questo quando Ray iniziò ad imprecare e girare il volante tutto verso destra quasi non se ne accorse.
Il cellulare gli scivoló dalle mani e l'unica e l'ultima cosa che vide furono due fanali luminosi dirigersi proprio verso la fiancata sinistra della macchina.
Il suo urlo di terrore coprì parzialmente il rumore delle ruote che sfregavano velocemente sull'asfalto e poi, il nulla.
Riusciva solo a percepire quella che era la voce di Raymond, più lontana, più ovattata
-Merda Frank! Apri gli occhi!-
Il riccio non si era neanche curato delle proprie condizioni, ignorando totalmente le fitte alla gamba e al torace.
Gli scuoteva la spalla con energia e lui voleva dirglielo, davvero, voleva dirgli Cristo Ray, me la staccherai quella spalla se continui così.
Non riusciva.
Non riusciva a parlare o a muoversi, ma riusciva a sentire la voce di una seconda persona che urlava terrorizzata
-Oddio è morto! È morto!-
Percepiva le dita di Raymond andare su e giù per il suo collo, cercando disperatamente una vena per sentire il suo battito cardiaco.
E poi l'ambulanza, la pioggia che aveva quasi smesso di cadere, Ray che continuava a scuoterlo maledicendo quel ragazzo che non guardava la strada.
-L'hai ucciso! Dio mio, l'hai ucciso!-
E Frank era morto cosí, seduto sul sedile di una macchina, aveva sbattuto la testa contro al finestrino così forte da romperlo in mille pezzi, ed ora la sua fronte era in un lago di sangue.
Il suo udito andava via via diminuendo, e voleva davvero dire qualcosa.
Ci provò con tutte le sue forze, ma l'unico suono che uscì dalle sue labbra ormai gonfie e viola fu un "Gee" che solo Ray riuscì a percepire.
Erano tutti e tre sull'ambulanza,
coperti di tagli, di lividi, di sangue, con le ossa che facevano male.
-Mi dispiace tanto, ragazzo- disse uno dei quattro medici che aveva portato fuori Frank e l'aveva caricato sull'ambulanza.
Guardó l'orologio
-Ora del decesso 20.47-
|| The end ||
Ebbene, questa è la fine.
La fine di una fan fiction che sto scrivendo da circa tre mesi.
Pubblicherò l'epilogo a breve, non vogliatemi male.
Grazie per questi tre mesi di commenti, di voti e di visite.
Dedicato a:
absolxtion ColorsInBlack killjoy394 SonOfYesterday @x_killjoy_idiot_x @kleine_vampir @frerxrd e tutte le altre disagiate che ho conosciuto qui e che per qualche strano motivo non mi fa taggare.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top