Capitolo 11.
Eeeee rieccomi dopo quasi una settimana di tempo, scusatemi ma la scuola mi sta portando via un sacco di tempo.
LA STORIA HA RAGGIUNTO 1500 VISITE E AIUTOOOOO VI AMO TUTTI, quindi ci tengo a ringraziarvi tantissimo ♡
-Ah quindi tu sei il famoso Gerard!-
Sua madre era sbucata dalla cucina e si stava pulendo le mani sul grembiule
-Segui gli stessi corsi di mio figlio?-
-Veramente.. sono il suo professore di psicologia-
Sentiva l'imbarazzo colorargli la faccia, non avevano pensato a questo piccolo particolare.
Era così stupido, stavano insieme da poco meno di un mese, c'era tempo per queste cose!
-Buon compleanno Frankie-
Si avvicinò automaticamente per baciarlo ma fu fulminato dallo sguardo del più basso.
-Vorrei parlarvi di una cosa importante, prima di mangiare-
Iniziò torturandosi quelle sue belle mani quasi totalmente tatuate prima di iniziare un discorso troppo grande per lui.
Gli occhi dei suoi genitori gli erano puntati addosso, "Non farlo " gli disse Gerard in un sussurro mentre si preparava ad essere umiliato per la seconda volta.
No, lo doveva fare.
Deglutì prima di sputare fuori la fatidica frase
-Ecco, io mi sono fidanzato- cercava di farlo sembrare qualcosa di normale anche se non lo era per niente, o almeno non lo era per gli altri
-Oddio che bella notizia, come si chiama?-
Gli occhi di Linda si stavano per riempire di lacrime, mentre suo padre che era in piedi davanti a lui lo guardava con degli occhi preoccupati, sembrava aspettarsi un "l'ho messa incinta" o cose così
-Si chiama... Gerard... e lo avete di fianco-
Si sentì stranamente bene per poi tornare a stare peggio di prima, l'aveva detto, l'aveva detto!
Chiuse gli occhi per pochi secondi, non voleva vedere le facce dei suoi genitori coperte di delusione.
Quando li aprì vide le labbra di Anthony aprirsi in un grande sorriso mentre si precipitava a congratularsi con il più grande dandogli diverse pacche sulle spalle, era... felice? Si stava complimentando con Gerard... ma che cos?
-Bello scherzo Frank- sentenziò sua madre
La guardò storto cercando di farle capire che era serio.
-Sono davvero gay, mamma-
La donna rise di gusto, spostandosi nuovamente in cucina e tornando con una teglia piena di lasagne e uno sguardo compiaciuto.
-Quando hai finito di scherzare puoi venire a cenare-
-Linda, penso che tuo figlio di stia dicendo la verità-
Fu un attimo, Frank si precipitò sulla bocca di Gerard che nel mentre aveva cercato di farsi più piccolo possibile, baciandolo.
-Frank, non.. non mi sembra il caso-
Allontanò il piccoletto dalle sue labbra e si avviò verso la porta, scusandosi per il disagio, ne aveva abbastanza.
-Vieni qui Gerard-
Anthony cercava di incoraggiarlo ad affrontare la situazione, ma non ebbe molto successo.
Sentiva le lacrime spingere per uscire.
Linda li fissava stralunata, aveva appena visto suo figlio baciarsi con un uomo, senza contare che era anche il suo professore di psicologia!
-Domani ti ritirerò da scuola, senza se e senza ma. E in quanto a te, George, John o come cazzo ti chiami, stai alla larga da mio figlio-
-No!-
Suo padre si era messo in mezzo fra Frank e Linda, facendo segno a suo figlio di andare nella sua stanza assieme a Gerard.
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Li sentiva litigare dal piano di sotto, suo padre che cercava di difendere i suoi diritti e sua madre che difendeva la sua reputazione da donna di chiesa.
-A te basta solo essere contro di me Anthony! Dillo che nostro figlio ti fa schifo, dillo!-
Tirò una manata alla porta che si chiuse rumorosamente; bel compleanno davvero.
Si spostarono sul letto e rimasero abbracciati per un tempo indefinito, quando stava con Gerard tutto quello che li circondava spariva, si ritrovavano in una specie di stanza vuota, ma gli bastava questo perchè al suo fianco c'era una persona come lui.
-Cosa succederà adesso?-
Non stava piangendo, ma qualcosa, nella sua voce gli suggerì che Frank era ad un passo dal farlo.
-Se mi farà cambiare scuola che ne sarà di noi?-
Non aveva una risposta,
Lo sapeva che sarebbe finita così, lo aveva avvertito.
-Puoi venire a vivere da me se vuoi-
Si sentì invadere da un profondo senso di gioia, già s'immaginava come sarebbe stato svegliarsi con Gerard al suo fianco.
Gli avrebbe preparato la colazione tutte le mattine e avrebbero passato tutti i pomeriggi insieme, ma non voleva essere di peso.
-Ascoltami bene Frankie-
Sorrise, adorava quando lo chiamava così
-Se tua madre non è d'accordo sulla tua sessualità sei libero di venire da me, puoi restare definitivamente o cercarti un'altra casa appena finita la scuola-
Abbracciò il nanetto che si era accoccolato sul suo petto, voleva il meglio per lui a qualsiasi costo.
Se prima quello che li legava era solo attrazione fisica, ora era sicuro al cento per cento che quello che li legava andava oltre ad una semplice attrazione, era amore? Erano gli stessi sentimenti che lo avevano legato ai suoi fidanzati precedenti o qualcosa di meno?
Gli lasciò un bacio leggero sulla fronte
-Vai a dire a tua madre che vieni a vivere con il tuo ragazzo-
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Scesero le scale e vennero investiti dalle urla di Linda e Anthony gradino dopo gradino, era felice che suo padre in un certo senso "lo accettasse" e il solo fatto che si fosse complimentato con Gerard lo faceva sentire meno solo.
Sua madre era in lacrime sul divano, quelle frasi disgustose erano spezzate solo dai suoi singhiozzi
"Perchè non poteva prendere una troietta qualunque?" era la frase più comune
-Mamma, vado a vivere da Gerard-
Il maggiore era di fianco a lui, guardava Linda in tono di sfida quasi per urlarle un "ho vinto io"
Era un pensiero egoista ma ora aveva il suo ragazzo tutto per sè, Frank con lui era felice quindi, sì, aveva vinto alla grande.
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