Capitolo 9

Al termine dell'assemblea Percy e Jason, si erano allontanati dal gruppo per poter parlare in privato della situazione.
Sebbene i due avessero un carattere molto simile da leader, avevano imparato nel corso delle loro avventure a non scannarsi a vicenda.

Il figlio di Poseidone scrutava la baia, con sguardo perso e fu la domanda di Jason a riportarlo alla realtà.

<<Che cosa facciamo?>>

<<Non lo so. Penso che per adesso dovremmo essere cauti. Hai sentito la profezia. Dalla nostra scelta dipende il mondo. Direi di partire, e tornare dove abbiamo perso le tracce di quella ragazza, cercare questi giovani e comprendere quale sia il loro vero ruolo. Per quanto ne sappiamo le visioni potrebbero essere manipolate come faceva Crono.>>

<<Allora vuoi partire? >>

<<Sì, domani mattina. Bisogna avvertire gli altri. Ci muoveremo con l'alba. Questo periodo di tregua temporaneo, direi di tenerlo celato per il momento, il campo potrebbe rivoltarsi contro di noi e agire di testa sua, è meglio che continuino ad essere impegnati con le ricerche>>

<<D'accordo>>

L'indomani mattina i sette semidei, appena il cielo iniziava a tingersi di colori caldi e luminosi, si diresse alle stalle.

<<Hey capo! Mi hai portato degli zuccherini?>>

<<No BlackJack, sai bene quanto me che ti fanno male>>

Il pegaso dal manto nero sbuffò mentre Percy gli accarezzava il muso.

<<Ok capo, dove andiamo?>>

<<Dove ci avete portato l'altra volta>>

Sette pegasi, qualche istante dopo si levarono nel cielo, con in testa BlackJack.
Il viaggio non durò molto, i particolari animali erano in grado di volare a velocità molto elevate. Dopo aver salutato e ringraziato i sette destrieri i ragazzi, incominciarono ad esplorare, alla luce del sole, il vicolo dove qualche sera prima avevano perso le tracce della giovane. Non vi era nessun tipo di passaggio, niente di niente. Le pareti erano strette e a stento passava una persona, dove poteva essere scappata?

<<Non avete la più pallida idea di dove sia finita eh?>>

I semidei, scattarono sulla difensiva sguainando all'unisono le armi.
Di fronte a loro, era comparso dall'ombra un ragazzo dai capelli e i vestiti completamente neri, il viso pallido e asciutto, armato di una spada nera.

<<NICO!>>

Nico di Angelo figlio di Ade e fratello di Hazel, aveva partecipato e dato un prezioso contributo in quasi tutte le missioni. Ogni tanto faceva la sua comparsa all'improvviso, e aveva informazioni provenienti direttamente dal regno dei morti, che quasi sempre, erano vitali.

<<Ti unisci a noi?>>

<<Si, ho alcune cose da dire a Percy e tutta questa faccenda mi sta incuriosendo>>

<<Beh, allora benvenuto nel gruppo!>>

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