Io Yusei e gli altri, eravamo usciti dal bunker per andare a comprare alcune cose che ci erano indispensabili, sebbene uscire dal nostro rifugio era sconsigliabile.

Sul ritorno verso casa notammo di essere seguiti, perciò affrettammo il passo.

<<Aspettate!>>

<<VOI?! CHE COSA VOLETE?>> Gridò a squarciagola Shark.

<<Dobbiamo parlarvi. Siamo in pace>> Ammise il figlio di Poseidone alzando le mani, per mostrare che non era armato.

<<Parla per te Jackson...>>

<<Fa silenzio Jason! Perfavore Yusei...>>

<<Come sai il mio nome?>>

<<A tempo debito duellante>>

<<Yusei che facciamo?>> Gli chiesi impaurita.

Lui rimase in silenzio per un paio di minuti.

<<Seguiteci>> Si limitò a dire dopo un profondo respiro.

Mentre ci avviammo verso la porta di metallo, sentì qualche lamentela da parte del resto del nostro gruppo e questo mi fece intristire. Non vedevo più quell'unione che c'era il giorno del mio arrivo.

I nostri ospiti rimasero uno vicino all'altro, come se temessero di essere attaccati da un momento all'altro.
Li conducemmo nella sala delle riunioni, dove ci disponemmo tutti intorno al tavolo. Prima di iniziare, andai in cucina a prendere qualcosa fa bere e da mangiare per tutti, per poi tornare dagli altri e sedermi al tavolo con loro.

<<Bene semidio, parla>>

<<Siamo stati attaccati. Tre duellanti come voi ci hanno aggredito stamattina e...>>

<<E PER COLPA DEI VOSTRI AMICI LA MIA RAGAZZA RISCHIA LA VITA>>

<<JASON PIANTALA! È STATA UNA SUA SCELTA. DAGLI L'OCCASIONE DI SPIEGARE PER UNA VOLTA SENZA AGGREDIRLI INUTILMENTE>>

<<Amici?>> Domandò Yusei dubbioso, osservando il ragazzo biondo che a stento riusciva a controllare la rabbia.

<<Come già detto in precedenza abbiamo subito un attacco. Alcuni nostri compagni per permetterci di proseguire con la missione sono rimasti a combattere. Abbiamo dedotto dalla loro abilità nell'evocare mostri nella realtà, che appartenessero al vostro gruppo>>

<<Vedi Percy, nonostante il grande rancore che noi tutti proviamo verso di voi, per aver ucciso i nostri parenti e i nostri amici senza motivo, vorrei fare chiarezza sui tuoi dubbi, prima di sbatterti fuori ufficialmente. Tutti quelli che fanno parte del gruppo sono qui seduti al tavolo. Un altro dettaglio importante è quello che solo noi, siamo in grado di evocare mostri in quel modo, dato che è stato un potenziamento creato da V per permetterci di difenderci da voi. Quindi non sappiamo chi siano gli "amici" di cui ci state parlando>>

<<Capisco... C'è altro tuttavia che dovete sapere e mi rivolgo a tutti. Come i miei compagni sanno, abbiamo iniziato a darvi la caccia a causa di alcune visioni, dove venivamo messi in guardia su un pericolo imminente, persone in grado di evocare mostri, che da sempre per noi semidei sono una minaccia. Recentemente ho fatto un sogno particolare, dove un uomo mi mostrava il futuro e accusava voi di essere la causa della fine dell'umanità>>

Calò il silenzio nella sala.

<<Mi pare ovvio, semidio, che noi non c'entriamo nulla in questa faccenda. Ribadisco un semplice concetto: siete stati voi a costringerci a potenziare i nostri duel disk per proteggerci da pazzi assassini che minacciavano la nostra incolumità e se avessimo potuto, avremmo sicuramente evitato di ferire la vostra amica, ma dovevamo pur difenderci!>> Gridò Shark.

<<Io sono, penso, l'unico del mio gruppo a credervi e a nome di tutti, chiedo umilmente scusa per le perdite che vi abbiamo causato. Yusei, chiedo asilo e la possibilità di lavorare con voi per capire con chi abbiamo a che fare. Dato che il trio non appartiene al vostro gruppo e voi siete gli unici a poter evocare in questo modo, ritengo di avere tutte le prove necessarie per considerare voi innocenti e un impostore colui che ci ha usato per attaccarvi. A quanto pare siamo stati usati solo come pedine>>

Yusei rimase in silenzio per alcuni minuti.

<<Avrete una mia risposta domani, dopo che mi sarò consultato con gli altri in privato. Per adesso verrete ospitati in una delle camere libere che abbiamo. Solo una cosa Percy Jackson, che i tuoi guerrieri stiano al loro posto>> aggiunse guardando con uno sguardo torvo Jason.