Capitolo 11

La giovane dai capelli rossi si schierò proprio come il suo drago, di fianco al suo compagno.

<<Grazie>> si limitò a dire Yusei.

Ora che in campo vi erano due draghi di grande potenza, Polvere aveva più respiro.
I due mostri attaccavano proteggendosi l'uno con l'altro. Frank cadde a terra colpito, ritornando alla forma umana e Hazel per andare ad aiutarlo, smise di manipolare la Foschia.

<<Percy!>>

Annabeth gridava, cercando aiuto, il computer argentato era a terra e la ragazza, era bloccata contro la parete fredda da Rosa nera che la guardava con sguardo truce.

Il giovane si scagliò verso il mostro, con Vortice alzata, per proteggere la sua ragazza. Menò un fendente scalfendo la coriacea pelle del drago.
Il drago urlò dal dolore. Percy gli aveva procurato una grave ferita.

Un rivolo di sangue iniziò a scorrere sulla spalla di Akiza. Appena se ne accorse, si limitò a coprire la ferita con la mano, per evitare che Yusei potesse preoccuparsene.

Jason, scagliò la sua lancia d'oro imperiale, verso il drago indebolito, ormai era lui il suo bersaglio. L'arma trafisse la creatura e il danno era ancora più grande.

Purtroppo Akiza poteva fare ben poco, non aveva nessuna trappola o magia da poter usare e le carte che aveva in mano erano totalmente inutili. Era spacciata. Sulla sua visiera i life points avevano raggiunto la cifra  500. Le ferite che aveva subito, pari ad attacchi di grande potenza, erano troppo gravi.

Polvere cercava di proteggere più che poteva il suo compagno, ma nemmeno le sue condizioni erano delle migliori. Il suo corpo, coperto da graffi e sangue era ormai indebolito.

Il terreno iniziò a tremare in pieno scontro.
Nico di Angelo aveva conficcato la sua spada nera nell'asfalto, formando una crepa. Essendo figlio del dio dei morti, era in grado di fare delle cose eccezionali, anche se gli costavano parecchia energia.
Dalla voragine nel terreno, comparvero una decina di morti, cadaveri dalla pelle grigia e trasparente, con occhi vuoti e inespressivi.

La situazione vedeva i semidei con un piccolo vantaggio, sebbene Frank e  Hazel fossero fuori combattimento, i due duellanti erano sicuramente messi peggio. Stavano solo rimandando l'inevitabile.

Yusei attivò Tifone mistico, che con sua grande sorpresa distrusse la spada di Percy e i morti viventi evocati da Nico e comandò al suo drago di mettere ko Piper, che al momento sembrava la più pericolosa. La creatura riuscì ad afferrare la semidea con i suoi denti affilati, staccandole poi un arto e gettandola a terra come spazzatura.
Il suo corpo insanguinato giaceva a terra.
Jason in preda al panico, si precipitò da lei seguito da Annabeth, per prestarele soccorso. Alla ragazza venne dato del nettare, il cibo degli dei, che se dato in giuste quantità poteva guarire i semidei dalle ferite ma se eccessivo portava alla morte.

Percy, privo di un'arma, anche se consapevole che la sua fedele spada di bronzo celeste, sarebbe tornata nella sua tasca sotto forma di penna, decise di porre fine allo scontro evitando di conseguenza altri feriti.

Si concentrò sull'acqua che scorreva nelle tubature dei palazzi e questo, scatenò una morsa allo stomaco molto dolorosa. Mentre intorno a lui infuriava ancora la battaglia, lui si sentiva come quando era sott'acqua, in pace con se stesso. Sapeva cosa fare. Le tubature iniziarono a cigolare. I muri si spaccarono con un tonfo, l'acqua fuoriuscì impetuosa con una grande pressione, creando un'onda anomala di 3 metri che si diresse verso i due duellanti e le loro carte.

"Ormai è da molto che sono via" pensai nascosta nei pressi del bunker.
Ero preoccupata per i miei amici, e arrabbiata con me stessa per essere stata allontanata, perché negata nei duelli. Era frustrante rimanere ad aspettare e non poterli aiutare in nessun modo. Sentì dei passi. Lenti. Pesanti. Sentivo delle gocce cadere e toccare il suolo. Nella penombra del vicolo, ormai quasi del tutto buio per l'arrivo della notte, intravidi una figura alta e slancita.

<<Akiza...?>>

No. Non era lei.

Yusei camminava al fianco  della sua moto con uno sguardo triste, perso e i vestiti completamente bagnati.

<<Yusei? Dov'è Akiza?>>

Una lacrima rigò il suo viso, bagnando la sua cicatrice.

<<Yuse...?>> mi tremò la voce.

Si fermò vicino a me, prese dalla sua duel runner un oggetto. Ripose nelle mie mani tremanti, il duel disk della mia amica.

Non mi serviva altro per capire. Lo abbracciai mentre le lacrime prendevano il sopravvento anche su di me.

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