31.

L'edificio era sorprendentemente intatto per nascondere una gang, era anche in una buona zona. Hoseok sospirò, sapendo che questo avrebbe reso tutto più difficile. Il rischio che qualcuno sentisse da fuori avrebbe potuto minacciare l'intera operazione. Hoseok pregò solamente Jimin di non fare casini.

Anche Jimin pregò. Pregò di non fare casini. Pregò che tutto andasse senza intoppi. Non era certo di aver pienamente realizzato ciò che stava per fare, ma sperava che avrebbe funzionato. Incrociò le dita e entrò nell'edificio con gli altri. C'era silenzio, in qualche modo tutti loro avevano dimenticato come respirare. Jimin si concentrò duramente per non fare casini a quel punto.

Continuarono con gesti delle mani per comunicare. Fu quando il primo colpo di pistola partì che si scatenò l'inferno.

Il proiettile aveva mancato Hoseok di sei millimetri. Dalle pistole uscivano proiettili volanti. Ogni persona era dietro un oggetto abbastanza grande per coprirli, tutti tranne Jimin e Yoongi. Yoongi correva per i corridoi, schivando i proiettili, e Jimin aveva deciso che sarebbe stata una buona idea seguirlo. Non era sicuro del perché, ma si sentiva chiamare da Yoongi. Lo sentiva da un po', e solo dopo gli venne in mente che provava dei sentimenti verso il più grande.

"Tieni il passo!" Chiamò Yoongi, raggiungendo una porta e fermandosi all'istante. "È questa!"

"Cos'è? È una porta." Jimin aggrottò la fronte, scivolando fino a fermarsi, con pistola tenuta in modo poco professionale.

"È l'ufficio di Eunhyuk." Mormorò, "Le guardie devono essersene andate dopo aver sentito gli spari."

"È una cosa buona?"

"È fantastico! Okay, preparati Jimin, uccideremo quello stronzo una volta per tutte!"

"Aspetta- Yoongi, non vorrai ucciderlo davvero- giusto?" Chiese Jimin all'improvviso.

Yoongi sorrise prima di spingere la porta, entrando nell'ufficio.

"Cos'è- Min Yoongi." Eunhyuk ghignò.

Jimin si morse il labbro, seguendo Yoongi.

"Eunhyuk, è tanto tempo che non ci vediamo."

"Sì," Mormorò Eunhyuk, passando gli occhi sulla pistola, "Non parliamo da quando ho quasi ucciso il tuo amichetto. Come sta Hoseok, Yoongi?"

"Sta benissimo e, in questo momento, sta uccidendo la tua squadra."

"Sì, lo vedo," Eunhyuk ridacchiò cupamente e si girò verso il monitor che faceva vedere diverse diapositive della lotta al piano di sotto. Jimin poteva vagamente vedere Hoseok che si teneva una gamba sanguinante, "Non sembra stia facendo bene."

Jimin giurò di aver sentito Yoongi ringhiare.

Eunhyuk si alzò dalla scrivania, con la sua -e piuttosto grande- pistola in mano. La alzò, facendo sì che Yoongi e Jimin alzassero la propria.

"Yoongi, ti ho sempre ammirato," Iniziò Eunhyuk, "Hai spirito."

"Evita la merda, Eunhyuk," Rispose Yoongi, "Sono qui per finirti."

"Yoongi!" Strillò Jimin, "Pensavo avessi detto-"

"Chi è?" Eunhyuk ghignò, "Il tuo ragazzo? Ricordo quando tu e Hoseok correvate in giro, eravate carini a proposito, ma è stato terribile mentire sul fatto che non stavate insieme."

"Lascialo fuori da questo," Disse Yoongi.

Jimin non poteva fare a meno di sentire il suo cuore perdere un battito quando si rese conto che Yoongi non aveva negato di essere il suo ragazzo.

Eunhyuk ridacchiò prima di guardare Jimin, "Vieni qui ragazzino."

"Jimin-" Yoongi iniziò per lui.

"Sposta un pollice e metto un proiettile nel suo dannato cervello. Getta la pistola e vieni qui."

Jimin deglutì e guardò tra i due. Si morse le labbra e mise la pistola sul pavimento prima di andare verso Eunhyuk. Una volta a portata di mano, Eunhyuk prese Jimin per il collo, il freddo metallo della sua pistola premette contro la sua tempia.

"Adesso inizia il vero divertimento," Eunhyuk rise cupamente.

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