3.
"Jimin, smettila di ballare." Taehyung sospirò, guardando il suo migliore amico che sembrava stesse per svenire. Il ragazzo aveva ballato per quasi tutto il giorno.
Da quella notte, Jimin aveva ignorato Jungkook e Taehyung. Entrambi i ragazzi sapevano che Jimin non era arrabbiato con loro, se si fosse fatto male piuttosto sarebbe impazzito. Taehyung sospirò di nuovo e camminò nella stanza, scollegando lo stereo.
Jimin si fermò automaticamente e si sedette sul pavimento, "Cosa vuoi Taehyung?"
"Voglio che smetti di ballare prima di ucciderti." Taehyung sospirò sedendosi accanto al suo migliore amico.
"Mi sono già fermato. Puoi andare adesso."
"Guarda, Jimin, mi dispiace non averti detto che ero un artista, ma non pensavo che sarebbe stato un problema."
"Avresti dovuto dirmelo. Tu e Jungkook avreste dovuto dirmelo."
"Lo so, e ci dispiace." Taehyung gli sorrise e si avvicinò. Gli prese la mano, "Migliori amici?"
Jimin lo fissò per un attimo. Taehyung sorrise di più, e lo esortò a prendere la sua mano.
Jimin sospirò e strinse la mano di Taehyung, prima di incrociare i loro mignoli e premere i pollici insieme, come una promessa, "Migliori amici."
Poi la porta si aprì improvvisamente. Jimin girò la testa e guardò Jungkook ed un altro ragazzo entrare.
Jimin studiò il ragazzo, concentrandosi sui capelli rosa confetto che aveva. Notò anche che il ragazzo stava fissando Jungkook, il cui non apprezzava.
"Hyung! Sei qui!" Taehyung sorrise. Jimin guardò il suo migliore amico balzare in piedi e correre verso lo sconosciuto, tirandolo in un caldo abbraccio.
"Scollati, V."
Jimin si accigliò all'atteggiamento del ragazzo e cominciò a chiedersi dove Taehyung e Jungkook avessero incontrato un tipo così. Eppure, notò come il commento non aveva minimamente turbato Taehyung. Il ragazzo sorrise semplicemente e fece un passo indietro.
"Sono felice che hai accettato di venire, hyung."
"Sì, anch'io, suppongo."
Improvvisamente parlò Jungkook, "Ah, giusto! Hyung questo è Jiminnie-hyung, quello di cui ti abbiamo parlato."
Gli occhi del ragazzo si spostarono sulla persona che era seduta sul pavimento, praticamente zuppo di sudore, che respirava ancora pesantemente. Lui sorrise, "Piacere di conoscerti, Jiminnie. Io sono Yoongi."
Jimin alzò gli occhi al cielo, "È solo Jimin. Piacere di conoscerti, Yoongi."
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