"Dobbiamo parlare." Una voce familiare sussurrò nelle orecchie di Jimin mentre lo afferrava per la mano. Jimin seguì il ragazzo sul tetto della scuola. Yoongi fece mettere il ragazzo di fronte a lui.

"Cosa vuoi Yoongi? Sto cercando il mio telefono."

Yoongi cercò nella tasca e prese il telefono di Jimin, "Park Jimin, devi darmi qualche spiegazione."

"Su cosa?" Chiese Jimin, "Come l'hai preso?"

Yoongi lanciò il telefono al più giovane, che lo prese per miracolo, "L'hai fatto cadere. Adesso spiegami perché c'è una foto della mia pistola nella tua galleria."

"Perché hai una pistola?" Ribatté Jimin.

"Park Jimin! Rispondi alla mia maledetta domanda! So di averti specificato di non aprire quella dannata scatola!"

"L-Lo so, ma la curiosità ha prevalso. Ed è colpa tua. Tu hai portato la pistola a scuola."

"Ti ho detto di non aprirla! È colpa tua. Se non l'avessi aperta non saremmo in questa situazione!"

"Okay, è abbastanza giusto, ma seriamente! Perché hai portato una pistola a scuola?!" Jimin si accigliò e si allontanò da Yoongi. "Sei uno psicopatico?"

"No! Dio, Jimin, non userò la pistola per una dannata sparatoria a scuola."

"Allora perché l'hai portata?!" Yoongi gemette e si passò una mano tra i capelli, "Guarda, non devi sapere niente. Dimentica ciò che hai visto."

"Non posso dimenticare qualcosa del genere, Yoongi!"

"Almeno fai fottutamente finta, Jimin."

Jimin lo guardò male, "Non farò finta di averlo dimenticato. Dimmi perché ce l'hai."

"Assolutamente no," Ringhiò Yoongi, "Solamente non dirlo a nessuno."

"Non-"

"Fai quello che ti ho fottutamente detto per una volta Jimin, senza controbattere." Yoongi sospirò, strofinando le mani sul jeans. Guardò male Jimin per l'ennesima volta prima di andare verso la porta. Tuttavia, una forte presa sul polso lo fermò.

"Min Yoongi, cosa stai nascondendo esattamente?" Chiese Jimin, a voce bassa, "E per l'amor di dio, faresti meglio a darmi delle dannate risposte."