0.6 Affogatemi Nell'Oro
Affogatemi nell'oro. Affogate me e ogni altro uomo nell'oro. Date a tutti tutto quello ognuno vuole. Costantemente. Sempre. Non penso che gli esseri umani siano fatti per raggiungere qualcosa oltre la morte. Siamo costretti ad andare avanti continuamente verso qualcosa di nuovo. Tendiamo all'infinito, e lo facciamo infinitamente. Una continua corsa verso qualcosa, da qualcosa e a causa di qualcosa. Eh si non dico ste cose per fare il sapiente poiché io non so nulla, ma per davvero.
Non dirò mai abbastanza volte di essere un cretino per essere sicuro di ricordarmene e di non dimenticarlo mai. Dovreste fare lo stesso voi tutti. Quanto è stupido dare consigli subito dopo aver affermato di essere un imbecille? E forse l'unica cosa più stupida è il continuare a farlo nonostante ci si sia resi conto di tale stupidità.
Mio caro lettore, o lettrice, o analfabeta funzionale, qual è il vostro più grande sogno?
Non sapreste rispondere lo so. O almeno non sapreste rispondere così su due piedi e mezzo. Ma cosa desiderate? Anche se non nella maniera più assoluta. Cosa pensate quando siete da soli? Sono sicuro che magari quando avete le cuffie v' immaginate cantare su un enorme palco, con tantissima gente che vi urla per la gioia. Sono sicuro che quando leggete un libro che vi appassiona fantasticate sullo scrivere un vostro libro talmente appassionante che ogni uomo, donna, bambino e umano dal diverso genere sulla terra se ne innamora. Magari vi create un mondo parallelo in cui ogni cosa che adorate è una vostra creazione e in cui tutti adorano ciò che create.
Ovviamente in tale mondo voi non siete dei gradassi ma qualcuno a cui tale fortuna è capitata; un genio per caso. Ogni vostro pensiero quando siete giù o quando siete soli si rivolge in questo mondo immaginario creato da voi in cui tutto è perfetto... ma non per scelta vostra. Tutto è perfetto perché è il mondo a venire verso di voi perché vi ama e non viceversa. Ognuno di noi si crea delle fantasie bellissime in cui viaggiare nei momenti bui, o in quelli vuoti (che poi sono quasi la stessa cosa). Ma possiamo allora dire di desiderare queste cose? Vogliamo davvero che le cose vadano per come vogliamo che vadano? Che faremmo se le cose fossero davvero così come le vogliamo? Saremmo forse più vuoti di quanto non siamo ora? Che frasette del cazzo.
No sul serio. Mi vergogno di quello scrivo, perché so che è banale, perché so che tutto quello che dico è futile, e so che tutto quello che dirò, pur se non completamente da buttare sarà totalmente umano.
Non potrò mai fare nulla che non sia umano. Sono, anzi siamo rilegati nell'essere esseri umani. Siamo talmente complicati da essere sette miliardi in un solo singolo pianeta. Il quale è insignificante rispetto al cosmo. Io sono insignificante pure rispetto al nulla. Noi lo siamo.
"Ma perché dici ciò? Forse è vero ma l'essere umano in fondo è meraviglioso."
È vero. Sono d'accordo con voi una volta tanto. L'essere umano è meraviglioso ma è meno del nulla. Siamo meno che bestie, poiché loro uccidono per fame e per autodifesa, non per guerra o per altre stronzate. Tuttavia certe volte siamo quasi Angeli, poiché desideriamo la sapienza, e il bene, e il bello e un avvenire per tutti noi. Siamo meno del nulla perché il nulla è ciò verso cui tendiamo.
Se davvero i nostri sogni si realizzassero così per come li vogliamo che faremmo dopo? Una volta raggiunto il massimo della felicità non possiamo fare altro che scendere, precipitare e agognare di nuovo a ciò che abbiamo avuto. Ed è in questa caratteristica che secondo me si riconosce meglio l'essere umano. Noi non siamo fatti per raggiungere un fine, come ho già detto; noi siamo fatti per tendere a qualcosa costantemente, senza motivo o ragione. Vogliamo l'indipendenza, poi un partner, poi qualcosa di più da esso, poi i figli, un lavoro, un matrimonio felice, dei nipoti, la pensione, e infine una serena uscita di scena. Per questo dico che siamo meno del nulla. Voglio spiegare bene questa cosa. Il fine è superiore a ciò che si muove verso di esso.
L'intelletto non potrebbe nulla se non vi fossero degli intellegibili da raggiungere. È l'intellegibile a muovere l'intelletto verso di sé in quanto l'intelletto ama ciò che è intellegibile. Io potrei amare qualcuno e tendere verso di lui anche se quel qualcuno di me non conosce nemmeno l'esistenza (vi è capitato spesso vero?). E l'essere umano fa così. Tende sempre verso qualcosa, e poi qualcos'altro, e poi ancora e ancora perché in realtà non tende a nulla. Per questo motivo siamo meno del nulla. Noi il nulla lo amiamo, e gli diamo una forma che svanisce nel momento in cui tale forma è completa. Non arriveremo mai ad un punto in cui qualcosa ci darà tanta soddisfazione da permetterci di restare fermi. Faremo sempre qualcosa per andare avanti, o cambiare strada o proveremmo a raggiungere un altro obiettivo. Scrivo questo libro una volta ogni tanto, e quando lo scrivo scrivo tutto di getto e senza pensarci.
Quando finisco di scrivere penso di aver fatto bene, ma so che se provassi rileggere mi ricrederei. E così ogni volta aspetto una sera in cui ho tempo per provare a scrivere qualcosa che non mi faccia schifo. Qualcosa che quasi non sia umano. Tuttavia io so di essere umano e come umano tendo sempre a qualcosa. Scrivo un capitolo e voglio farne un altro. Quando finirò questo libro ne scriverò un altro, e se anche riuscissi a scrivere qualcosa di davvero bello allora continuerei a scrivere oer provare a scrivere qualcosa di migliore.
Anch'io m' immagino come il più grande cantante, poeta, scrittore, filosofo, attore, regista, fratello, padre, figlio e uomo di tutti. Ma non sarò mai nulla di tutto ciò. Continuerò a vivere in qualche fantasia di tanto in tanto, consolandomi poiché so che queste cose non sono davvero ciò che voglio.
Affogatemi nell'oro. Affogate me e ogni essere umano sulla terra di tutto ciò che desidera. Date soddisfazione ad ogni suo minimo, stupido, insulso ed immotivato desiderio. Dategli tutto e non vorrà nulla. Quando si avrà una completezza assoluta allora l'unica cosa che si desidererà sarà non avere ciò che si desidera. Imppazziremmo. Impegneremmo ogni nostra singola forza per scappare dalla perfezione assoluta in cui siamo rilegati, per poi poterla rimpiangere e provare continuamente a riottenerla. Cosa volete voi davvero? Cosa pensate che vi renderebbe felici per davvero? Pensateci. Pensateci e ditemi se quello che volete vi basterebbe davvero per sempre. Io in realtà penso di sapere cosa potrebbe davvero darci pace.
Ma ovviamente non ne parlerò ora.
Esso, però, deve essere qualcosa di talmente pieno e continuo da dover continuare a tendere verso di noi e viceversa in modo da raggiungerlo e continuare a farlo in eterno. Sempre.
La verità è che nessun concetto astratto esiste davvero. Ogni concetto astratto come libertà o verità, se raggiunto smetterebbe di esistere. Siamo solo umani, e in quanto tali siamo costretti a tendere verso un qualcosa fino alla fine, poiché se quest'ultimo fosse raggiunto... Allora nel momento stesso del suo raggiungimento svanirebbe. Come un orgasmo. Oppure la morte.
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