30 | put it in me
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Jason's point of view
Un'altra giornata a Las Vegas é passata tra risate e imprecazioni, tra i miei commenti sporchi e Ruth che evita ogni contatto visivo per non mostrarmi il rossore aleggiante sulle sue guance. Ho tentato, con scarsi risultati, di capire cosa volesse davvero Ruth, cosa non andasse con questo noi, ma, innanzitutto non so mantenere la serietà per più di cinque minuti e secondo punto, lei é una testa calda e farle cambiare idea, é un'impresa. Quindi, adesso, siamo ancora nella fase ci frequentiamo e non scopiamo, comprendete la mia tortura? Poi non aiuta nemmeno vederla o intimo o con un abbigliamento attillato! Okay, sto scherzando, non voglio solo entrarle nelle mutande, ma, più che altro, poter dire che quella gnocca é mia e invece no, alla domanda siete fidanzati? sono costretto a rispondere ci frequentiamo e non scopiamo!
Cosa devo sapere di lei che é palesemente irrilevante per la nostra futura relazione? Non mi interessa se non conosco tutto di lei, é sempre stata una dalle mille sorprese e desidererei scovarle pian piano, al posto di ritrovarmi qui con lei a porci questioni che solo i bambini si pongono.
"Colore preferito?" saremo circa alla quarantaduesima domanda e io personalmente vorrei dormire dato che sono le due di notte!
"Verde... come i tuoi occhi." sparo senza pensarci su e lei, anche se intenerita da ciò, rivela che il suo invece é il marrone.
"Il marrone? Come la cacca? Seria?"
"Non essere razzista, J." mi addita corrugando la fronte con fare di rimprovero, ma io sono troppo preso dal fatto che non mi abbia chiamato idiota, pervertito, troglodita, deficiente.
"Prossima domanda: cosa ti piace di me? Se ti azzardi a dire tette, me ne vado."
E per un attimo, ho avuto davvero paura che lo facesse. Mi sto rammollendo, Cristo Santo!
"Mi piaci te in generale.
Mi piace il tuo aspetto estetico.
Mi piace il tuo carattere da bambina capricciosa con le palle di un uomo.
Mi piace il tuo modo di dimostrare affetto e gratitudine.
Mi piace il tuo volere di essere sicura prima di agire.
Mi piace il tuo sorriso.
Mi piace come mi guardi stando muta, permettendo ai tuoi occhi di parlare per te.
Mi piaci tu, Ruth, con tutti i tuoi vizi e difetti." ammetto, forse anche a me stesso, discorso che però mi è venuto fuori come se fosse una cosa da tutti i giorni.
Distolgo lo sguardo dalle nostre mani che durante il mio discorso, ho fissato mentre le nostre dita s'incrociavano, e lo porto a lei, la quale mi salta completamente addosso. Mi sussurra sulle labbra di spostarci nella camera da letto e, stranamente, esito.
"Sei sicura? Tocca a te confidarmi cosa ti piace di me." sorrido, volendo sapere cosa pensa di me, attendendo quindi per la sua proposta.
"Mi piaci quando stai zitto e ora, sollevami e andiamo in camera da letto." mi ordina, e come posso non obbedire?
"Ma pesi." cerco di metterla sul ridere, riuscendoci malamente, ma si sa, bisogna tentare.
"Sto seriamente perdendo la voglia." sbuffa lei, e subito scatto in piedi con lei avvinghiata e corro più veloce di Beep Beep, nel cartone di Wile il coyote. Facciamo il nostro ingresso e la poggio delicatamente sul letto, incredulo che sta per accadere seriamente.
Ci spogliamo, con l'aiuto dell'altro, soffermandoci su alcuni punti. Io, in particolare modo, sulla sua pancia che presenta un paio di smagliature. Li ho sempre notati, ma so perfettamente che queste sono parti del corpo di cui le ragazze s'imbarazzano e di conseguenza sono stato muto. Torno a noi; ci accarezziamo tutto il corpo e ci baciamo al contempo. Sento che sto per impazzire, lei mi fa impazzire. Mi libera dai boxer mentre io la libero dal reggiseno e dalla brasiliana, per poi contemplarla da capo a piedi. Le lascio umidi baci sul collo per poi affondare il viso sull'incavo di questo, dove chiudo gli occhi e annuso il suo profumo inebriante.
"Ti sei addormentato, coglione?" é incredibilmente eccitata che lo si capisce dalla sua voce. Le faccio un succhiotto per poi levigare il marchio con la lingua mentre incomincio a massaggiarle il seno, stuzzicando entrambi i capezzoli. Geme e prova a regalarmi un trattamento, ma la fermo. Non mi ascolta e pompa il mio membro con una delicatezza che mi fa impazzire. Soffochiamo i gemiti in un ulteriore bacio, anche se siamo già col fiato corto.
Dopo un tot di tempo, porto la mano sul suo clitoride e lo stuzzico facendole inarcare la schiena. Ci provochiamo piacere entrambi e proprio quando lei sta per raggiungere l'apice per porre fine ai preliminari, smetto e faccio per prendere un preservativo, ma lei mi arresta.
"Prendo la pillola." parla a fatica e io non sono da meno:"Uso comunque il profilattico."
"Non fare il coglione e ficcamelo dentro."
Rido per la sua inesistente finezza e la accontento: mi insinuo tra le sue gambe e la penetro.
"Dai, sono seria, mettimelo dentro." mi prende in giro e io controbatto muovendomi lentamente per torturarla e successivamente aumento la velocità. Per la prima volta nella mia vita, mi sento in paradiso. Tengo gli occhi chiusi, troppo preso dal piacere, ma li riapro per ammirare Ruth sotto di me che é indomabile, cosa che mi eccita più di quanto non lo sia già. Quando scopre che la sto fissando, fa sì che la situazione si capovolga, io sotto e lei sopra. Muove il bacino con maestria e anche se non sono solito stare così, mi godo questa nuova esperienza. Porto le mani sui suoi fianchi per aiutarla, anche se non ne ha bisogno visto che é bravissima.
Per suo grande dispiacere (si fa per dire), torniamo alla posizione di prima e lei ansimando mi beffeggia:"Non ti sentivi abbastanza uomo sotto?"
Ridacchio, sapendo che non riusciremo mai a fare a meno di battutacce, nemmeno in questi casi. Do le ultime spinte ed, esausti, raggiungiamo il culmine del piacere, insieme. Esco da lei e l'affianco, soddisfatto e felice, per poi schioccarle un bacio e cadere in un sonno profondo, abbracciandola.
N/A
ecco a voi, il momento tanto atteso! aspettiamo con ansia i vostri commenti ahaha
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