La collezione

Lei amava i suoi sassi.

Ne aveva di ogni forma e colore, di ogni grandezza e spessore.

Alabastri, graniti, ardesie, basalti, li aveva tutti.

Era difficile spiegare il motivo di tanto interesse verso quegli oggetti apparentemente inutili. Durante gli anni, i lunghissimi anni della sua esistenza, aveva sempre cercato una spiegazione logica.
Sapeva, per esempio, che Loro non sarebbero mai andati via, e questo la tranquillizzava; non l'avrebbero mai abbandonata.

Loro non sarebbero mai morti.

Loro erano pesanti e sempre immobili; il vento e la pioggia non li avrebbero rovinati come dei semplici fiori.
In definitiva, non erano altro che un'ancora a cui si aggrappava ogni giorno per non affogare.

Quelle, ovviamente, erano soltanto supposizioni fatte nelle lunghe ore mattutine in cui, con occhi nostalgici e una tazzina da tè tra le mani nodose, li osservava dalla sua poltrona in vimini posizionata nel giardino sul retro.

Fu proprio durante una di quelle mattine che la sua mente concretizzò un'assoluta certezza; avrebbe potuto scrivere una libro per ogni sasso trovato. Ognuno di loro celava una storia, un'avventura, un attimo, un'ora della sua lunga vita.

Adesso voi mi direte: "E con questo? Cosa dovremmo fare noi?" Ve lo spiego subito. 

Primo: La traccia parla di un'anziana signora intenta ad osservare la propria collezione di sassi. Voi dovrete descrivere la donna e il giardino in cui si trova.

Secondo: Dovrete scegliere un sasso dalla collezione e ricavarne la storia di come la donna sia riuscita a trovarlo. Potrebbe averlo trovato da bambina, da adolescente, in età adulta o addirittura la notte precedente, questo non conta. La cosa importante è che sia un flashback.

Tutto chiaro? Come al solito se avete dubbi scrivetelo in un commento.

Testo e traccia a cura di LaMantide.

Regole:

1. Avete dieci giorni di tempo per pubblicare.

2. Non superare mai le 1500 parole.

3. La storia dovrà essere scritta in terza persona.

La seconda prova terminerà alle 23.59 del 27 Luglio 2016.