La Sfida
"Su Rogak, non farmi quella faccia e muoviti!" La voce della giovane elfa dei boschi arrivò alle orecchie del nano più simile a un ordine che a una richiesta.
"Perché dovrei? Non voglio venire, e sai che oggi non è proprio giornata." Lui sbuffó, mantenendo la sua espressione arrabbiata e tenendo le braccia incrociate sul petto.
"Perché? Proprio perché oggi non è giornata! Rogak, capisco che quella maga ti abbia sconfitto a colpi di ascia, ma devi accettare la cosa e lasciarla passare, e si da il caso che io conosca il miglior metodo per ottenere questo risultato..." L'elfa concluse il discorso con un ghigno, mentre il nano non faceva altro che sbuffare.
"Quella non mi ha semplicemente battuto, mi ha letteralmente umiliato! Te ne rendi conto? Poi, avresti intenzione di farmi passare la rabbia portandomi al Patrick's? " L'elfa annuí, sorridendo, e Rogak non poté fare a meno di scuotere la testa: "Ma come faccio ad andare d'accordo con una persona come te, Mildred? Sei qualcosa di assurdo."
"Rogak, mi deludi, pensavo che tutto ciò fosse già abbastanza ovvio. Comunque ora non importa: Patrick, dato che oggi è la sua festa, ha indetto una sfida all'ultimo boccale."
"E perché ho la sensazione che tu abbia combinato qualche guaio dei tuoi? " Chiese Rogak inclinando la testa di lato, mentre erano già davanti all'entrata del locale.
"Sai, potrei averti accidentalmente iscritto alla Sfida, e potrei averti accidentalmente condotto qui..."
"Mildred!"
"Dimmi tutto, caro. " Rise lei di fronte all'espressione furiosa del nano, mentre lui non sapeva cosa dire: "Come hai potuto? Inoltre non bevo sempre, che pensi di fare? "
"Semplice: penso di farti divertire con un sacco di birra e, soprattutto, di farti vincere questa Sfida!" Quasi urlò in preda all'entusiasmo mentre Rogak provava a chiuderle la bocca, ma lei si allontanò abbastanza per non farsi prendere e, afferrato il suo braccio, lo trascinò all'interno del locale.
"Ti ho detto che non bevo molto spesso. Come pensi che possa vincere?" Domandò lui all'amica, "Io so che puoi vincere. Tutte le volte in cui bevi recuperi tutte le volte in cui non lo fai, per non parlare del fatto che tu, come tutti i membri della tua famiglia, non hai l'alcool nelle vene, ma direttamente nel cuore, quindi sei a prova di sbornia!" Detto questo, salutò tutti i clienti presenti all'interno del locale, cosa che fece anche Rogak.
Poco dopo Patrick raggiunse i due ragazzi per salutarli: "Benvenuti, ragazzi! Rogak, sei pronto per la Sfida? " Rogak si passò una mano tra i corti capelli neri e sorrise: "Penso di sì. In ogni caso complimenti per l'idea, non è niente male."
"Ti ringrazio. Ora però devo andare, e tu vai a sederti: tra poco iniziamo." Dopo aver detto quelle parole e aver dato una pacca sulla spalla nel nano, l'oste si allontanò.
"Sai già chi parteciperà oltre a me? " Chiese Rogak a Mildred, che lesse su una lavagnetta vicino al bancone i nomi e le razze dei partecipanti: "Si sfideranno nani, orchi, troll e folletti, due per ogni razza. Guarda te: tra i troll c'è anche Drases!"
"E tu che volevi farmi vincere! Ti rendi conto che stiamo parlando di una botte vivente?" Esclamò Rogak, scuotendo la testa come in un gesto disperato e guardando gli altri nomi sulla lavagnetta, "Non conosco nessun altro, ma dubito che sarà facile."
"Forza e coraggio, nano di poca fede! Io so benissimo che tu, Rogak il nano, puoi vincere la Sfida, quindi vai a sederti e non continuare a protestare!" Alla fine del discorso d'incoraggiamento, l'elfa lo spinse dritto al suo tavolo, per poi urlare: "Qui le scommesse per i partecipanti alla Sfida!"
Subito dopo l'annuncio, un bel gruppetto di clienti si avvicinò all'elfa per scommettere, mentre la Sfida aveva inizio.
"Signori e signori, ora do ufficialmente il via alla Sfida! Ricordate: non importa la quantità, ma non dovrete lasciare neanche una goccia di birra nel boccale. Chiunque si voglia arrendere, allontani il boccale da sé e lo avvicini a quello dell'avversario. Buona fortuna a tutti!" Gridò Patrick, e così tutti si ritrovarono ai propri posti.
All'ultimo minuto apparve un folletto che voleva unirsi a tutti i costi alla Sfida. I concorrenti erano già pronti, ma alla fine tutti scelsero di affidarsi alla sorte, utilizzando gli stuzzicadenti: colui che avrebbe preso il più corto avrebbe dovuto sfidare il nuovo arrivato. Purtroppo la sfortuna, così come aveva fatto durante le lezioni mattutine, regalò uno dei suoi migliori sorrisi proprio a Rogak, che quindi avrebbe dovuto iniziare a bere ancora prima degli altri.
Rogak si ritrovò seduto accanto al folletto, abbastanza massiccio per la norma, che però era velocissimo ed era riuscito a bere una decina di boccali già nel giro di pochi minuti. Egli però, forse proprio per la sua incapacità di controllarsi, all'improvviso si alzò e, dopo aver involontariamente rovesciato il boccale, corse verso il bagno, garantendo così la vittoria a Rogak, che aveva bevuto la metà del suo avversario.
"Bravo il mio nano preferito! Guardate e prendete esempio da uno come lui!" La voce di Mildred esprimeva tutta la sua gioia, oltre che la sua già scarsa lucidità. Rogak non poté allontanarsi dal tavolo perché il suo nuovo avversario, un orco grande quanto una casa, si avvicinò quasi subito a lui, ma non poté evitare di urlare alla ragazza: "Moderati con la birra: so che ti piace, ma ti ricordo che ha degli effetti strani su di te, quindi stai attenta e cerca di evitare di correre in bagno più velocemente di quello!"
"Idiota!" Fu la risposta della ragazza, che ormai aveva le guance completamente rosse per l'imbarazzo e che si era nascosta dietro al gruppetto posto davanti a lei per evitare le risate di tutti.
Dopo quel breve momento, l'orco, impaziente di iniziare, diede uno scossone a Rogak, che così fu costretto a concentrarsi nuovamente sulla Sfida.
Patrick annunciò l'inizio della sfida, e sia Rogak che l'orco cominciarono a bere. Dopo una mezz'ora e una decina di boccali, Rogak aveva già iniziato a rendersi conto di non essere più completamente lucido, ma non abbastanza ubriaco da perdere il controllo della situazione.
Ad un certo punto, quando erano arrivati già altri due boccali ai due sfidanti, Rogak prese il proprio boccale, sorrise all'orco e gli disse: "Brindiamo a questa Sfida e al migliore!" Il suo avversario, già completamente in balia dell'alcool, sorrise, fece scontrare il proprio boccale con quello del nano per il brindisi e bevve insieme a lui, prendendo il sorso tutto d'un fiato.
Continuarono a bere per un'altra mezz'ora, fino a quando l'orco, dondolando sulla sedia, tentò di prendere l'ennesimo boccale, ma non ci riuscí e lo rovesciò sul tavolo.
A quel punto Patrick, disperato per la perdita della birra, corse al tavolo dove era seduto l'orco, che fu preso di peso e trascinato fuori dal locale come un sacco di patate, anche se si trattava di un sacco di patate molto pesante e polemico.
Dopo quel fatto, Patrick rientrò nel locale e annunciò ai presenti:
"Concorrenti, avete cinque minuti di pausa; dopo ci sarà il round finale. I finalisti sono Rogak il nano, Drases il troll, Tisix l'orco e Nirvum il folletto."
In seguito all'annuncio, tutti i concorrenti rimasti si alzarono dai rispettivi tavoli e si avvicinarono ai loro amici.
"Rogak, non hai assolutamente idea di quanto siano divertenti, e soprattutto fruttuose, le scommesse che si fanno in queste situazioni. Sono riuscita già a guadagnare un bel gruzzoletto, e solo scommettendo su di te!"
Rogak, un po' per colpa dell'alcool e un po' a causa di Mildred, scoppiò a ridere, per poi restare stupito dal denaro accumulato dall'elfa: "Ma è tantissimo!"
"Tranquillo: dopo aver finito, divideremo il totale; metà del guadagno è dovuta alla tua capacità di ingerire così tanta birra."
"E l'altra metà?"
"Quella è dovuta al mio intuito infallibile e alla mia bravura negli affari." Affermò con un sorriso soddisfatto.
"Bene concorrenti, ora è il momento di sfidarsi a colpi di boccali e mostrare chi di voi è veramente a prova di alcool, quindi sedetevi ai tavoli e che la Sfida abbia inizio!"
I quattro si sedettero a tavola, e davanti a loro apparvero subito i quattro boccali di birra. Così i quattro urlarono insieme: "Al migliore e al nostro Patrick!" Poco dopo iniziarono a bere.
I boccali di birra iniziarono a fare un andirivieni senza fine, così come sembravano i corpi dei quattro sfidanti, che si davano filo da torcere, scambiandosi ogni tanto occhiate infuocate tra un sorso e l'altro.
"Quindi abbiamo tra noi due ragazzi e noi siamo i più grandi. Fino a ora siete riusciti a farvi valere, ma questo è il momento di vedere ciò che veramente sapete fare." Affermò Tisix, finendo il contenuto dell'ennesimo boccale e guardando Rogak e Drases.
Drases, reso ancora più spavaldo dell'alcool, ridendo e bevendo l'ennesimo sorso di birra, ribatté: "Saremo anche più giovani di voi, ma qui si vedrà chi riesce a stare in piedi con tutta questa birra, e non pensate che vi lasceremo vincere così facilmente."
Nirvum il folletto, che si trovava tra l'orco e il troll, sorrise ai più giovani, dicendo loro: " Questo è tutto da vedere. Però, cari miei ragazzi, potrete anche essere più giovani, ma noi abbiamo dalla nostra parte l'esperienza, e posso garantirvi che è veramente tanta." Dopo quelle parole, scoppiò a ridere di gusto.
Rogak sorrideva mentre ascoltava i discorsi degli altri, ma era concentrato a bere il contenuto del suo boccale per dimenticare gli avvenimenti di quella mattina, che però, nonostante tutto, continuavano a infastidirlo.
"Rogak," La voce di Drases sembrò più forte alle orecchie del nano, "se vinco questa Sfida, devi garantirmi un appuntamento con Mildred."
"Non sono suo padre, quindi non devi parlare con me di questa cosa, e poi non penso proprio che lei accetterà, in fondo non sei il suo tipo. Se vuoi una conferma, vai e chiedi direttamente a lei." Rispose il nano con un sorriso sulle labbra, nella speranza che il troll ascoltasse il suo consiglio. Magari abbandona veramente la Sfida e mi lascia gareggiare con questi due...
Drases, al contrario delle aspettative, preferì restare al proprio posto e rimandare l'invito destinato all'elfa, provocando così le risate degli altri due partecipanti.
Prima che qualcuno potesse aggiungere altro, tra le voci dei vari clienti del locale impegnati nelle scommesse se ne levò una più forte delle altre: "Mildred, scommetto cinquanta monete d'oro sulla vittoria di Rogak contro Drases."
"Psiche! Bene, allora tieniti pronta a esultare per la vincita!" Affermò con gioia l'elfa prima di correre incontro alla nuova arrivata e abbracciarla con forza.
I due ragazzi osservarono le due con le bocche spalancate: il più sconvolto era Rogak, che quasi si strozzò con il sorso appena bevuto alla vista della maga, di quella stessa maga che lo aveva umiliato quella mattina, mentre il troll era sconvolto per la scoperta dell'amicizia tra quelle due, che, apparentemente, non sembravano avere nulla in comune, a eccezione dei successi all'Accademia.
Le due ragazze, dopo aver sciolto il loro affettuoso abbraccio, si girarono e sorrisero ai due che, dopo averle guardate con attenzione e stupore, si scambiarono uno sguardo veloce e bevvero il contenuto dei loro boccali tutto d'un fiato.
La Sfida andò avanti per ore, mentre a poco a poco il locale iniziava a svuotarsi e restavano solo i clienti più curiosi, oltre a Mildred e Psiche, che, nel frattempo, avevano iniziato a parlare del più e del meno.
Ormai erano passate le due di notte, e il primo a dare segni di cedimento fu proprio colui che si era mostrato più temerario di tutti, ovvero Tisix l'orco, che, con molta calma, allontanò il boccale da sé e si alzò: "Grazie di tutto, buonanotte." Detto ciò, uscì dalla locanda, accompagnato da un amico che lo aveva aspettato ma che era disperato a causa della scommessa persa con la sua resa.
Passò ancora un'ora e mezza, e la situazione non era per niente cambiata, eccetto per il fatto che i tre sfidanti fossero molto più ubriachi.
Nirvum continuava a bere senza sosta, svuotando un boccale dopo l'altro, soprattutto in seguito alla promessa fatta al suo compagno, ovvero quella di battere i due novellini, che, nonostante tutto, non sembravano avere alcuna intenzione di farsi battere.
Drases e Rogak continuavano a bere, non allo stesso ritmo del folletto, ma non avevano nulla da invidiargli: il troll si era quasi letteralmente trasformato in una botte senza fondo, infatti aveva bevuto più di tutti; nel frattempo Rogak sembrava un disperato che cercava di far affogare i suoi dispiaceri dell'alcool, e quei dispiaceri erano causati da una maga chiamata Psiche, che stava inaspettatamente spettegolando con Mildred. La visione di quelle due, per lui simile a un'allucinazione, gli faceva pensare già di essere ubriaco fradicio e senza alcuna speranza di smaltire la sbronza.
Il tempo continuava a scorrere, e il locale si era svuotato tanto da diventare incredibilmente silenzioso, se non fosse stato per i passi di Patrick, per il rumore dei boccali e per gli sbadigli di tutti i presenti, che erano la cosa più rumorosa di tutto il locale.
Prima che chiunque potesse aspettarselo, ad un certo punto si iniziò a sentire il russare di qualcuno, e ben presto si scoprì chi russava in un modo tale da assomigliare a un maiale: Nirvum.
Il folletto, infatti, dopo aver bevuto l'ennesimo sorso, si era appoggiato allo schienale della sedia e poco dopo aveva chiuso gli occhi, addormentandosi all'istante e lasciando i due ragazzi da soli.
Il nano e il troll si scambiarono uno sguardo di fuoco: nessuno dei due aveva alcuna intenzione di perdere, e ovviamente anche la maga e l'elfa che li osservavano erano tese per il duello finale, che sembrava ancora più eccitante di un duello fatto a suon di spade e asce.
I boccali arrivarono molto velocemente. Infatti si era fatto tardi, e anche Patrick non vedeva l'ora di concludere la Sfida e decretare il vincitore, tanto che inizió a pregare tutti gli dei possibili e immaginabili per poter andare a dormire presto, anche se era già parecchio tardi.
I due cominciarono a bere senza sosta e senza staccarsi gli occhi di dosso; ogni tanto lanciavano qualche occhiata a Mildred e a Psiche, a cui si era aggiunta anche la moglie di Patrick, che a ogni sorso di uno dei due avversari provava a fare delle previsioni sull'esito della Sfida.
Scoccarono le tre di notte, e la situazione era la seguente: Drases aveva uno stomaco gonfio come se avesse mangiato un cinghiale intero, mentre i suoi sorsi erano sempre più brevi, e Rogak era diventato completamente rosso, ma, favorito dal piacere che provava nel bere, continuava a bere lunghi sorsi, anche se abbastanza lentamente.
Alle tre e un quarto, Rogak emise un sospiro e spinse il boccale verso il centro del tavolo, ma, proprio in quello stesso istante, Drases, emettendo un rumoroso rutto, allontanò il boccale da sé, facendolo finire al centro del tavolo.
"Un ex equo?" Domandarono in coro Mildred e Psiche, non credendo ai loro stessi occhi e alla vista dei due ragazzi ubriachi fradici.
"Bene ragazzi, avete entrambi vinto la Sfida!" Esultò Patrick, afferrando le braccia dei due e sollevandole, mentre Rogak, esultando, parlava a Drases: "Ora non ho niente da garantirti, quindi te la devi vedere da solo con Mildred!"
L'elfa guardò confusa i due, ma non fece in tempo a chiedere spiegazioni che l'oste chiese sia a lei che alla maga di occuparsi dei due.
Le due ragazze, allora, si avvicinarono ai loro amici e li sollevarono con tutte le loro forze, per poi condurli fuori dal locale.
Mildred aveva sulle spalle il grosso, peloso e muscoloso braccio del troll, che aveva iniziato a blaterare cose senza senso riguardo ad appuntamenti e cenette romantiche.
"Drases, ho capito: quando vuoi, e spero vivamente che tu sia lucido, ti concederò un appuntamento. Però, per favore, non esagerare con il romanticismo."
Purtroppo il suo discorso fu completamente inutile: già da qualche minuto, il troll aveva iniziato a russare e a riscaldare con il suo fiato puzzolente il collo della ragazza che lo trasportava.
Dall'altra parte, Psiche si era caricata sulla schiena Rogak, che però, nonostante la stanchezza, le aveva dato filo da torcere, tanto da costringerla a minacciarlo di usare la magia contro di lui.
"Psiche, come hai fatto oggi con quelle asce? " Domandò Rogak, facendo ridere di gusto la maga, che scosse la testa: "Non dirmi che hai pensato a questo durante tutta la serata."
Rogak restò zitto, mentre veniva investito da un'ondata di imbarazzo ancora più forte, così come era diventata più forte la risata della sua accompagnatrice.
"Non preoccuparti, ti concederò la rivincita, magari quando avrai bevuto di meno." Affermò Psiche con un sorriso sulle labbra, prima di fermarsi e far scendere il nano dalla sua schiena. Lui aprì la porta e, prima di entrare, le rivolse un sorriso stanco: "Ovvio che voglio la rivincita, ma poi dovrai bere un po' di birra con me." Psiche rise di gusto: "Dovrò farlo se vinco o se perdo?"
"In entrambi i casi. Buonanotte."
La maga sorrise: "Ne riparleremo, buonanotte anche a te, mio caro nanetto." Lo salutò così e se ne andò, lasciando il nano alle prese con i futuri problemi dovuti alla sbornia.
Alla fine anche Patrick riuscí ad andare a dormire, ma a quel punto restava una sola domanda, che nessuno si era posto fino a quel momento: che fine aveva fatto Nirvum, dopo essersi addormentato nel pub?
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