2 prova:descrizione fantasy

Nel cielo blu come le profondità degli abissi, s'erge un'isola, mantenuta sospesa da potenti correnti d'aria che si tuffano nel volta celeste. Da lontano, la si può confondere con l'astro solare, a causa del splendente fulgore delle chiome dorate degli alberi che costeggiano l'intera isola. I loro fusti nodosi si estendono verso l'alto, per esaltare l'eterna luce che le foglie rilucenti come oro colato creano nel firmamento. L'isola non necessita dell' illuminazione solare, brilla ella stessa come un astro.

Superata questa corona di luce, ci si addentra in una mistica foresta lussureggiante. Fusti bianchi, duri, freddi come il marmo, innalzano le loro chiome di soffici piume color del tramonto. Su di esse, nidificano uccellini grigio piombo dagli occhi di diamante blu oceano, che allietano le orecchie di chi li ode con allegre melodie, simili a quelle classiche.
Nell' aria aleggia un dolce profumo, inebriante, quasi stucchevole, che proviene da meravigliosi fiori ai piedi degli alberi. Un sottile stelo verde abete si apre in una corolla dai petali rosso cremisi con un centro nero come la notte più cupa. Lucenti, serici, magnifici mostrano la loro vera bellezza solo nella stagione estiva.
Dagli alberi, si apre una croce di sentieri di ghiaccio, brillante e solido. Quello centrale, affiancato in entrambi i lati da arbusti dei colori dell' arcobaleno, conduce al centro dell' isola. Nel suo cuore pulsante sorge un'imponente struttura di cristallo rosato dalla pianta decagonale; una base circolare si apre in dieci nicchie che si raccordano tra loro per formare una grande cupola. L'intera costruzione, denominata Templio degli Astri Nascenti, è rassomigliante a un fiore che apre la sua corolla ai raggi del sole. Al centro, al di sopra di un mosaico raffigurante la personificazione del Sole e della Luna, si staglia la figura della Guardiana del templio. Ella, avvolta in una candida veste leggera, incanta i visitatori per l'eterea bellezza. I capelli biondi, quasi bianchi, sono così chiari che paiono essere baciati dai raggi lunari. Due occhi color zaffiro spiccano nel viso dai tratti gentili ed aggraziati. L'intera snella figura invece è avvolta da una tiepida luce bianca, che sembra essere emanata da lei stessa. Una leggenda sussurrata nel vento infatti narra che ella in realtà è una stella, divenuta umana, per illuminare gli uomini con la sua saggezza millenaria. Si tramanda inoltre che Lux-questo è il suo nome- trasformi umani dal cuore puro in stelle, in modo che essi possano fungere da guida per coloro che ancora risiedono sulla Terra. Il rito di passaggio avviene proprio qui, nel Templio degli Astri Nascenti.
Nella nicchia antistante il vano d'ingresso, è stato eretto un altare d'argento coperto da un morbido telo di pizzo azzurro ciano. Sulla sua sommità, sono posati un cuore di diamante a grandezza naturale, e un calice d'oro sbalzato decorato con gemme, elementi necessari per il rito. Le altre nicchie invece sono rivestite da affreschi raffiguranti le fasi per completare la trasformazione da umano a stella. Nel primo affresco, alla destra dell' ingresso, Lux versa il proprio sangue, bianco come um giglio, all'interno del calice e lo porge all'uomo considerato degno di abbeverarsi di tale potere. Il ciclo pittorico prosegue con il solenne giuramento da parte dell'umano di mantenere sempre la retta via e si conclude con la raffigurazione della Stella che impianta nell' uomo il nuovo cuore di diamante. Ciò che però attira maggiormente l'attenzione è la cupola, per via del mosaico che rappresenta l'intera volta celeste. Le stelle brillano come se all'interno fossero state inserite delle torce, che rischiarano l'ambiente del Templio con svariati raggi di diversi colori, dal bianco al blu. Si dice che quest'elemento di decorazione sia stato inserito per volontà di Lux, la quale desiderava la compagnia delle amate sorelle. Gli Astri Nascenti aspirano ad entrare in quel mosaico, ovvero nel firmamento. Essi, però, per potersi sottoporre al rito di passaggio devono superare la "Prova della Luce Interiore", che consiste nello specchiarsi nella distesa d'acqua sul retro del templio. Ivi infatti si trova una piccola cascata che si getta in un lago di ristrette dimensioni, circondato da sulfuree pietre lunari. Qualunque persona ci si specchi, non osserva il proprio riflesso, bensì quello della propria anima. Se lo specchio d' acqua attesta la purezza di cuore, si può procedere con il rito di passaggio.
Questo luogo dunque conserva gli infiniti misteri delle stelle, che da sempre sorvegliano le gesta umane.

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