Titolo: La regina di sangue

Autrice: @JD_Quest

Quello che l'autrice dice di sé:

Ciao a tutti! Il mio nome è Julia e ho molte passioni, tra cui la scrittura e la lettura, passione che nasce alla tenera età di 5 anni e che ho sempre coltivato. 

La storia in breve:

Alys Cavendish è l'unica figlia di Gabriel e Marie Ann e l'erede al trono del Regno di Elias, una delle quattro potenze delle Terre ad Ovest. A seguito di una guerra civile che ha diviso in due il Paese e che ha causato tanti morti e sofferenza, è stata costretta a prendere il posto del padre e le redini del Paese.Divisa tra la paura, il senso di inadeguatezza e le responsabilità troppo grandi per le sue esili spalle, la giovane regina scoprirà che ciò che crede sia la verità non è altro che una finzione e che il mondo che ha sempre conosciuto non è altro che una calda e dolce illusione.

Estratto:

Thomas si staccò dalla colonnina di marmo, sorridendole dolcemente, e si avvicinò alla donna, sedendosi al suo fianco. La pesante spada di ferro, che teneva fissata al fianco tramite una cintura di pelle, risuonò al contatto improvviso con le gambe della sedia e l'elsa d'oro luccicò alla luce del sole. Appoggiò la mano destra, grande e ruvida a causa dei calli, su quelle piccole e esili della regina, stringendole delicatamente in una presa, tenera e ferma allo stesso tempo. Era il suo modo per rassicurarla; forse un po' goffo e impacciato, ma era tutto ciò che poteva fare in quel momento.

«Non devi più tormentarti per questa storia. Ormai è acqua passata; devi dimenticarti di quell'incidente e cercare di andare avanti.» Strinse ancora di più la sua mano intorno a quelle della ragazza, come a volerla rassicurare. Intuiva a grandi linee cosa la tormentasse così tanto e, in quel momento, stava cercando in tutti i modi di farle capire che non doveva più preoccuparsi.

«Mi dispiace, è colpa mia. Sei stato ferito per colpa mia... Quella cicatrice rimarrà sul tuo volto per sempre e io non riesco nemmeno a guardarti in faccia senza sentirmi colpevole di avertela procurata.»

«Ti ho già detto che non devi preoccuparti. Preferisco avere una cicatrice in faccia, piuttosto che la tua morte sulla mia coscienza! Il mio dovere è proteggerti; sono pronto persino a sacrificare la mia vita per te. Sei la mia regina e la mia amica d'infanzia; non ti abbandonerei mai!»