Dentro di noi, tutti noi, c'è e ci sarà sempre un profondo conflitto interiore più o meno grave.
Il conflitto tra il cuore, l'istinto e il cervello, la razionalità.
Senza dubbio entrambi sono estremamente necessari; in fondo, cos'è che prende il controllo su di noi nei momenti di panico o di paura? L'istinto.
E che cosa ci spinge a ragionare nel modo più giusto possibile per fare le cose al meglio? La razionalità.
Due cose indispensabili che, però, faticano a coesistere dentro la nostra testa.

Io immagino l'essere umano come qualcosa composto da due esseri differenti costretti a condividere un unico corpo. C'è una parte in noi che ci rende tutto quello che noi vogliamo essere. Essa costruisce le sfaccettature della nostra personalità così come desideriamo che siano, per farci apparire nel modo in cui bramiamo che gli altri ci vedano. La razionalità ci fa ragionare su come migliorare la nostra personalità e cambiare il nostro carattere -giusto o sbagliato che sia) fino a renderci le persone che vogliamo essere. In ogni momento, qualsiasi cosa stiamo facendo, la razionalità sarà lì con noi a dirci: "Hey, pensaci bene. Rovinerebbe la tua reputazione? Ti farebbe sembrare un'idiota?"

La maggior parte di noi convive più con la razionalità che con l'istinto, perché esso si "mostra" quando la voce della razionalità non riesce a farsi sentire bene, come nei momenti di panico.
In quei momenti l'altra parte di noi prende il sopravvento, facendoci fare cose totalmente irrazionali, stupide o senza senso.
Considero l'istinto come la versione più primordiale e pura del nostro essere, di quello che siamo davvero. Senza tutto quello che la nostra razionalità ci fa fare per renderci più simili possibili al personaggio che vogliamo interpretare nella vita. Quando è l'istinto a comandarci, facciamo quello che la parte antica, libera e senza controllo di noi farebbe. Liberando l'istinto liberiamo la "bestia" repressa dalla ragione e dal buon senso rinchiusa nella nostra testa e completamente priva di freni inibitori, ma quando la "bestia" si calma riprendiamo il controllo su noi stessi.

La verità, però, è che né la razionalità né l'istinto prendono mai il completo controllo su di noi. Nemmeno per un momento.
Siamo noi a decidere se seguire l'una o l'altro, quando, come e con quanta moderazione. Noi decidiamo se rispondere a un insulto o tacere, se restituire un pugno seguendo l'istinto o far prevalere la razionalità e lasciare perdere.
Ma la cosa più difficile in questo è non pentirsi delle decisioni che vengono prese; è essere fieri di quanto si è fatto o non fatto e di come si ha affrontato la situazione.
Alcuni ci riescono, altri no. L'importante è fermarsi prima di cedere completamente all'uno o all'altro.
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