Midnight


"Cleo come va li sopra?" chiese una voce femminile.

"Sto ancora cercando mamma" rispose una giovane ragazza.

Si trovava nella vecchia soffitta di sua nonna alla ricerca di qualche oggetto che potesse ancora tornare utile. Nonna Marta era morta da pochi giorni a causa di una malattia sconosciuta. 

Mentre la giovane spazzava via la polvere dai suoi capelli biondi, il suo telefono squillò. Lei lo prese e il suo sguardo si intrise di rabbia.

"Ancora questi messaggi denigratori" pensò bloccando i numeri.

Riceveva spesso messaggi anonimi che la prendevano in giro a causa dei lineamenti del suo viso che assomigliavano a quelli di un gatto. All'inizio solo i soliti bulletti la denigravano ma qualcuno aveva fatto un fotomontaggio unendo la sua faccia con quella di un gatto e l'aveva messa online.

Da quel giorno veniva sbeffeggiata da tutti gli studenti della scuola e da messaggi anonimi che le avevano dato il soprannome Hello Kitty.

"Affonderei volentieri le mie dita nel collo dello stronzo che ha avuto la brillante idea di fare quel fotomontaggio" pensò mentre osservava le sue unghie decorate con smalto rosso.

Dopo aver messo in tasca il telefono, si guardò attorno. La soffitta era davvero polverosa, piena di scatole e ragnatele. Solo una piccola lampadina la illuminava. Alla fine i suoi occhi castani individuarono qualcosa che si muoveva dietro le casse. Lentamente Cleo si avvicinò usando la scopa che teneva come arma ma poi sentì un altro rumore dietro di sé. Voltandosi vide un'ombra spostarsi dietro ad altre casse. Cominciò a spaventarsi, poteva essere un animale, un topo o forse qualcosa di più pericoloso.

Sentendo una presenza alle sue spalle, si girò di scatto e puntò la scopa contro...

"Meow..."

"Un gatto? Che ci fai qui? Mi hai spaventato" disse al felino che si leccava la zampa. 

Aveva brillanti occhi verdi, quasi magnetici, e una pupilla nera verticale

Il gatto fissò la ragazza per qualche secondo prima di dirigersi verso una cassa isolata in un angolo della soffitta e ci saltò dentro.

"Ma cosa fai?" domandò Cleo seguendolo mentre vedeva il felino lanciare fuori delle cose, come se stesse cercando qualcosa.

Alle fine, uscì dalla cassa tenendo fra i denti quello che sembrava essere una collana.

"Cosa hai trovato?" lo prese e lo osservò attentamente.

Era la catena di una collana e attaccato ad essa c'era un anello completamente nero.

"Carino" Cleo rimosse la catena e indossò l'anello. "Allora come sto?"

Il felino si avvicinò e posò la sua zampa sopra di esso, all'improvviso apparve un accecante luce verde tra l'anello e la zampa. La ragazza ebbe appena il tempo di coprirsi gli occhi con l'altro braccio prima che l'intera soffitta venne avvolta da essa. Pochi secondo dopo la luce scomparve, aprì gli occhi e l'animale era sparito. L'anello ora portava un impronta verde di gatto ma ciò che catturò la sua attenzione furono le sue dita.

"Ma cosa..." il rumore di un miagolio la costrinse a guardare a destra e vide il felino vicino a un vecchio specchio a figura intera.

I suoi occhi si spalancarono mentre si avvicinava lentamente a esso e contemplava il suo riflesso. Indossava quello che sembrava una tuta in lattice nere che aderiva e copriva il suo corpo, le sue unghie erano diventate lunghe e affilate come artigli e i suoi capelli biondi erano cambiati in una lunga treccia blu indaco, una maschera le copriva il volto e anche i suoi occhi erano cambiati, la sua pupilla era verticale e sottile, l'iride era diventata verde così come la sclera. Proprio come quelli del gatto.

Se non fosse per l'animale davanti a sé, avrebbe pensato che si era fusa con lui.

"Ti sta bene"

Cleo fissò il felino sempre più incredula.

"Sì. Sono stato io a parlare e no, non è un sogno" disse l'animale.

"U-un gatto parlante?!" esclamò la ragazza.

"Hai bisogno di qualche minuto per riprenderti?" domandò.

Cleo tentò di dire qualcosa ma era troppo sorpresa.

"Respira lentamente e lascia che ti spieghi cosa succede. Ci chiamo Midnight, sono il custode del potere della Distruzione, contenuto nell'anello che ora indossi. Esso dona a chi lo possiede il potere di distruggere qualsiasi cosa e ti fornisce anche un abbigliamento che ti rende irriconoscibile. La tua vera identità deve restare segreta, altrimenti qualcuno potrebbe perseguitarti per impossessarsi dell'anello" spiegò il felino.

"È questo la causa del mio cambio di look!" la ragazza tentò di togliersi l'anello ma esso non si mosse minimamente.

"Non puoi toglierlo quando sei trasformata, è una misura di sicurezza" disse Midnight.

"Sicurezza per cosa? Non posso restare cosi! Cosa direbbe mia madre se mi vedesse in questo stato? Perché mi sta succedendo questo?" chiese Cleo quasi in panico.

"Rilassati e lasciami finire di spiegare. Se l'anello scivolasse via mentre stai saltando da un edificio all'altro o mentre stai combattendo contro qualcuno, torneresti normale e precipiterai nel vuoto o pestata di brutto. Quando sei trasformata, tutte le tue capacità fisiche aumentano di molto, come forza, velocità, resistenza, riflessi etc..." continuò a spiegare il felino.

"Ehm è tutto molto interessante ma come faccio a togliermi sta roba?" domandò la ragazza tentanto di afferrare la tuta.

"Non puoi rimuovere la tuta che indossi così come la maschera. Sono magiche. Prima di dirti come tornare normale, devo spiegarti il tuo superpotere, cioè la Distruzione. Come dice il nome, puoi distruggere tutto ciò che tocchi, compreso il diamante"

"Davvero?? Posso distruggere proprio tutto?" chiese Cleo incredula.

"Tutto, senza esclusioni ma stai attenta perché puoi distruggere e uccidere anche gli esseri viventi. È un potere molto potente e va usato con cautela" rispose Midnight.

"Capisco perfettamente ma distruggere non è...malvagio?" domandò la ragazza.

"Sì ma a volte bisogna distruggere per poter creare. Per usare il tuo superpotere, devi dire Cataclisma" disse il felino.

"Cataclisma!" urlò Cleo e dei piccoli fulmini nere apparvero attorno alla sua mano destra.

"È quasi piacevole" sentiva un'immensa energia dentro di lei.

"Ora ti basta toccare qualcosa per distruggerla. Poiché sei appena diventata portatrice, puoi distruggere solo tramite contatto diretto, quindi non sei invincibile ma man mano che prenderai padronanza ed esperienza, riuscirai ad attaccare a distanza, lanciare raggi d'energia distruttivi o grosse sfere. Ci sono moltissimi modi con cui puoi usare l'energia distruttiva, gli unici limiti sono la tua fantasia e controllo" spiegò Midnight.

La ragazza toccò una vecchia libreria che all'istante si polverizzò. "È incredibile, con questi poteri potrei diventare...una supereroina! Combatterei il crimine, proteggerei gli innocenti, lavorerei perché il mondo fosse in pace...ma prima..."

Si strofinò le mani con un sorriso malizioso. "...devo sistemare qualche faccenda personale"

—•—•—

"Questo sarà il mio capolavoro" disse un ragazzo occhialuto ultimando il suo progetto per la scuola al computer.

All'improvviso ci fu un'esplosione alle sue spalle che lo fece saltare dalla sedia. In preda al panico si voltò e vide che la parete della sua stanza era stato distrutto. Una figura oscura come la notte e due penetranti occhi verdi lo fissavano. Il ragazzo si trascinò indietro fino a sbattere contro il muro, tremando come una foglia. Prima che  potesse dire una parola, l'ombra si scagliò su di lui, lo afferrò per la maglietta con una sola mani e lo sollevò da terra.

"Sei stato tu a fare questo fotomontaggio?" gli disse mostrandogli la foto.

Evan annuì, troppo terrorizzato per emettere solo una parola.

"Ti piacciono le mie unghie? Sono estremamente affilate" iniziò a strofinare lentamente le punte delle unghie lungo il collo del ragazzo.

"Sai qual'è stato il mio primo pensiero quando ho visto questa tua opera? Di affondare le mie unghie nel collo del responsabile....e ora eccoci qui" aumentò gradualmente la pressione dei suoi artigli contro la pelle tremante di Evan.

Gli occhi gli stavano per uscire dalle orbite mentre si agitava nel tentativo di liberarsi dalla presa di quello sconosciuto. "No no no! Lasciami! Farò qualsiasi cosa!"

"Qualsiasi?"

"Sì! Qualsiasi!" urlò Evan.

"Molto bene" lo lasciò cadere a terra per poi dirgli cosa avrebbe fatto.

"Hai capito tutto?" 

Evan annuì rapidamente.

"Se oserai ferire qualcuno di nuovo, non importa quanto lontano andrai, io ti troverò e ti userò come il mio tiragraffi" evocò il suo potere e distrusse il suo computer.

Dopodiché svanì nella notte.

—•—•—

"Hai agito con saggezza. Ero sicuro che l'avresti ucciso" disse Midnight sedendosi accanto a Cleo.

"Lo ammetto, ero molto tentata di farlo fuori" disse ammirando la luna piena da un tetto.

"Cosa ti ha fatto cambiare idea?" le chiese incuriosito.

"Uccidere è una soluzione estrema e ti porterà a uccidere ancora, ancora e ancora. Non sono un assassina e non ho intenzione di diventarlo" spiegò accarezzando il felino.

"Ho scelto la portatrice giusta" pensò iniziando a fare le fusa.



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1437 parole

22/03/2020

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