Edoardo
Non so più cosa provo, so solo che se non fossi stato innamorato di entrambi le cose non si sarebbero mai complicate in questo modo.
Quando scocca la mezzanotte del venticinque sospiro di sollievo, ho fatto un cazzo di casino.
Ho rovinato tutto con Aurora, altro che primo Gennaio, è già tanto se riuscirà a rivolgermi la parola da oggi in poi.
Ed Elia... Beh, lui l'avevo già perso quattro mesi fa.
Non so come gestire questa situazione, ma non posso scegliere, per me entrambi sono vitali, me ne sono reso conto stasera.
L'idea di perderli mi manda in agitazione, non riesco a immaginare una vita senza di loro.
I nostri caratteri sono così diversi che sperare di averli entrambi è un assurdità e una richiesta troppo avida da parte mia.
D'altronde scegliere l'uno o l'altro mi fa sentire diviso a metà.
La paura del giudizio, dello sguardo disgustato che potrebbe rivolgermi mio padre mi blocca completamente, non riesco a superare questo terrore. Sono passato da un amore proibito a due amori impossibili, sono il migliore a complicarmi la vita.
Passo il ventisei e il ventisette chiuso in casa, come un eremita.
Non rispondo nemmeno alle chiamate di Riccardo e Franco, i miei angeli custodi.
Mi sento una merda, un totale fallimento. Per quanto io provi ad accontentare tutti alla fine finisce sempre tutto in malora, non so più cosa fare.
È il ventisette sera quando mi arriva una telefonata inaspettata: È Aurora.
"Pronto?" Non so bene cosa dirle, dovrei probabilmente solo ascoltarla e scusami accettando qualsiasi decisione voglia prendere, tuttavia il pensiero che voglia lasciarmi mi manda ai matti.
"Edo, sono Aurora"
Lo so chi sei, amore mio.
Sono io quello che si sta perdendo.
"Come stai?" È assurdo che tu me lo chieda, dopotutto. Ma tu sei così, gli altri prima di te, sempre.
"Sono un po' agitato, mi dispiace tanto per tutto quello che è successo"
La sento sospirare per telefono, non so che pesci prendere.
"Dispiace anche a me, ero molto arrabbiata con te, per questo mi sono presa un paio di giorni prima di chiamarti"
Mi trema la mano, ecco, sta per dirmelo...
"Però... Alla fine ho capito perché mi hai tenuto nascosta una cosa tanto importante"
Non farlo, non perdonarmi, non lo merito.
"E?"
"E ti amo, Edoardo, in un modo che non riesco a descrivere. Ho parlato con la signora Francesca, in verità ci siamo tenute in contatto in questi giorni e mi ha spiegato molte cose. Volevo dirti che ti perdono per la tua omissione e che ho intenzione di vedere Elia"
Non me l'aspettavo.
Non solo per la parte sul perdono, ma soprattutto per il fatto che voglia vedere mio fratello.
"Perché?" E non so bene se mi riferisco al perdono o a Elia.
"Perché ne ho bisogno" Penso che risponda a entrambe le cose.
"Come stai tu?" Mi sembra stupido chiederlo dopo metà conversazione, ma ci sono tante cose che vorrei dirle.
"Sto bene, non sono fatta di cristallo, anche se ti piace crederlo. Ho ancora il livido sulla faccia ma ora il correttore lo copre. Domenico voleva ammazzare Elia quando l'ha saputo" si mette a ridere e il mio cuore batte velocissimo. La forza che ha dentro questa donna mi fa sentire un vero codardo.
"Che ti hanno detto i tuoi colleghi? Quanto ci odiano?"
"Abbastanza. Monica mi ha fatto una scenata pazzesca sulla mia poca professionalità e Sara voleva circondare la villa di benzina. Ha resistito solo perché ha saputo che Elia non vive con voi"
Che banda di matti, ma sono felice che siano protettivi con lei, che riescano ad arrivare dove a me non è concesso.
"Mi dispiace davvero, ti giuro che non avrei voluto tutto questo"
"Lo so, ma ormai è andata. Sto bene Edo, davvero, e ti amo ancora. Conoscendoti ti sarai fatto mille pare mentali su questa cosa" È vero, non so nemmeno come faccia a leggermi tanto chiaramente dopo solo un mese.
"Sei una donna speciale, sono fortunato ad averti. Non ci sono altri segreti, questo te lo giuro"
Il suono della sua risata mi rassicura, non sembra arrabbiata o rancorosa.
"Quindi era lui il tuo amore indimenticabile"
"Già, quel pezzo di merda"
Ci mettiamo a ridere insieme e poi mi dice che deve dormire, perché domani deve svegliarsi presto per preparare il ristorante alla sera.
Non so quanto sia stato difficile per lei gestire tutto in questi giorni, posso solo immaginarlo.
Andare al mattino al ristorante, assicurarsi che i nuovi camerieri e chef abbiano tutto sotto controllo per poi correre a villa Stasiani e fare altrettanto, gestire Elia, la situazione in generale.
Deve essere stata dura, e manca ancora il trentuno Dicembre.
Spero solo che mio fratello non rovinerà tutto quando si incontreranno, mi piacerebbe essere presente quando succederà, ma forse rovinerei di nuovo tutto, perché io sono stato l'innesto per far esplodere la bomba a natale.
Sospiro, mi alzo e mi butto sotto il getto della doccia dopo essermi spogliato in fretta, vorrei avere le idee chiare, ma purtroppo non è così.
Elia è ingestibile e Aurora è troppo buona per uno come me, o come Elia.
Nel mio mondo ideale loro andrebbero quantomeno d'accordo, ma so che non potrà mai succedere.
Esco dalla doccia e mentre mi asciugo sento il cellulare sul letto riprendere a squillare, è di nuovo Riccardo.
"Stronzo egoista, finalmente ti decidi a rispondere"
Passo la successiva mezz'ora a parlare con lui delle festività, mi racconta di una sua conquista la sera precedente e mi chiede di vederci.
"Ti prego, ho già abbastanza casini"
Gli racconto a grandi linee cosa sia successo a natale e lo sento urlare per telefono, un ora dopo sia lui che Franco bussano alla porta di villa Stasiani.
"Giuro che quando me l'ha detto ho urlato"
Non ne dubito, Franco. Li porto entrambi in salone e chiedo alla cameriera qualcosa per loro, è ormai ora di cena.
Francesca scende dai piani superiori così presento i due pazzi alla mia matrigna, vedo che mi osserva, come se volesse parlarmi, ma poi va via.
Dopo tre ore passate a mangiare e scherzare con i miei amici mi sento rinvigorito, perlomeno non mi sento più una spazzatura umana.
Solo quando vanno via Francesca mi prende da parte per parlarmi.
"Edoardo, so che non sono tua madre ma mi piacerebbe che mi parlassi"
Posso davvero farlo? Probabilmente da donna scaltra e intelligente quale è ha già capito tutto, mi sta solo chiedendo una conferma.
"Mi dispiace tanto per quello che è successo a natale, la responsabilità è solo mia se..."
"Non è così, sappiamo entrambi quanto Elia sia fumantino" Sorrido al pensiero di lui e in verità mi manca.
In quei due giorni di follia non ho provato solo confusione e odio nei suoi confronti, ogni volta che mi toccava o parlava, che sia con gentilezza o meno, il mio cuore ha risposto immediatamente a lui.
"Mi dispiace comunque per come siano andate le cose. Avanti, dimmi cosa vuoi sapere"
Mi sorride e mi sembra tanto suo figlio in questo momento, con quel sorrisino di chi la sa lunga che mi fa tanto innervosire.
"Beh lo sai, c'è qualcosa tra te e Aurora, questo è palese. Ma cosa c'è tra te ed Elia?"
Se non avessi la bocca aperta per la sorpresa probabilmente mi sarei già ingoiato la lingua.
Mi torturo le mani e immediatamente lei poggia le sue sulle mie.
"Calmati, va tutto bene. Sto solo chiedendo"
Annuisco ma l'agitazione mi sta strozzando, non voglio deluderla, mi ha fatto da madre quando la mia è scappata, le devo tantissimo.
"La risposta più veloce è che li amo entrambi, quella più complessa è che Aurora è l'unica che posso avere"
Inclina la testa di lato, soppesa la mia figura come se fossi un animaletto da studiare.
Intreccia le sue dita alle mie, prima di parlare.
"Devo ammettere che questi due giorni sono stati difficili, ho dovuto digerire il fatto che sono stata cieca per tanti anni e non è facile per una come me che nota sempre tutto"
Le sorrido, in effetti è vero. Francesca è sempre stata una donna dotata di grande acume.
"Non dirlo a papà" Mi esce con disperazione.
"Tuo padre non è un mostro, è esigente e spesso esagera considerandosi il re del mondo, ma è un uomo buono, perché ti fa così paura?"
Nessuno mai l'aveva descritto in questo modo, mi chiedo se anche io non sia stato cieco per tutti questi anni.
"Perché non riesco a renderlo orgoglioso, sono solo un fallimento per lui, se sapesse che amo mio fratello probabilmente non lo rivedrei mai più"
"Ora capisco perché Elia ci ha sempre tenuto tanto a precisare che siete fratellastri e non avete legami di sangue. Pensavo lo facesse per tenere le distanze, quanto sono stata stupida"
"Aurora mi ha detto che ti sei tenuta in contatto con lei" Cambio discorso, perché parlare di Elia con lei mi fa sentire in difetto.
Lei annuisce e mi sorride. Penso che le vada a genio.
"È una donna molto forte, hai ancora tanto da scoprire su di lei, sia tu che Elia. Non posso darti tutte le risposte stasera, ma se quello che vuoi è amarli entrambi la strada non sarà facile"
Che cosa sta cercando di dirmi?
È davvero quello che penso?
"I-io, non capisco, cosa...?"
"Non buttare l'amore quando lo trovi, sei estremamente fortunato ad averne trovati due, ma finché non supererai le tue paure sul giudizio degli altri non riuscirai mai a vivere la vita che desideri"
E in qualche modo mi sento sconfitto.
Note*
Rieccoci con l'aggiornamento giornaliero, devo dire che questa storia a un certo punto ha cominciato ad andare in direzioni tutte diverse.
Edoardo, con le sue paure
Elia, con i suoi demoni
Aurora, con i suoi casini
Tutti e tre mi stanno a cuore... Ma a voi?
Chi vi piace (se) di più?
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