Aurora🔴

Sono un fascio di nervi.
Anche se ho provato a fare la disinvolta ora me la sto facendo addosso dalla paura.
È vero che non ho mai visto due uomini fare l'amore, cioè, so la teoria ma non ho mai visto la pratica, né da vicino né altrove.
Edoardo è andato a lavarsi, non ho ben capito cosa debba fare per prepararsi a stasera.
Onestamente pensavo mi avrebbero dato qualche giorno di tempo dopo la scoperta della loro bugia, ma a quanto pare non avrò tempo di metabolizzare la cosa.

Mi sono sentita davvero ferita sapendo che avevano fatto l'amore senza dirmelo, e chissà quante volte.
Mi sento una stupida per aver pensato che mi stessero aspettando, una vera idiota.
Il fatto che io senta ancora una certa distanza tra me e loro è una paura solo mia, ne sono consapevole. Entrambi mi rassicurano e mi dimostrano ogni giorno quanto mi amano, tuttavia il fatto che loro si conoscano da sempre mi fa sentire l'ultima ruota del carro.

Forse condividere con loro un momento tanto intimo e importante potrà aiutarmi a sbloccare questa mia paura.

Edoardo esce dal bagno, in una nuvola di fumo.
"Sei davvero esagerato con il calore"
"Certe volte mi brucio la schiena" Si gratta la nuca, nervoso. Goccioline d'acqua gli ricadono sul viso e sul petto come pioggia, è davvero stupendo.
Elia entra in camera da letto proprio nel momento in cui sto mangiando con gli occhi Edo, ci guarda, si lecca le labbra.
"Cazzo, non so se riuscirò a contenermi"
Gli sorrido, il mio Elia non ha filtri.
"Io sono un po' nervoso, non ho mai fatto sesso a tre"
Ah, quindi non sono l'unica che sta per sperimentare qualcosa di nuovo. In qualche modo mi solleva.

"Beh, io non faccio testo" Elia scoppia a ridere, certo che non fa testo. Solo qualche mese fa l'ho beccato a letto con due tipe, non c'è nemmeno da chiedere.
"Non so come tu non abbia preso una malattia sessualmente trasmissibile" Lo punzecchio, ma lui mi risponde subito e senza esitazione.
"Sei l'unica con cui non uso il preservativo"

Lo dice con tale nonchalance da farmi arrossire. Davvero, non so se sono pronta.
Edo mi viene vicino, mi accarezza il viso.

"Non devi farlo per forza, possiamo anche solo dormire, o puoi... Che ne so, guardare?"

Guardare?

"Giuro, tutto mi aspettavo, ma non che ti piacesse farti vedere. Sei una voyeur, Aurora?" Elia ci prende in giro, tuttavia l'idea di non essere costretta a fare nulla mi rilassa immediatamente, anche perché non so davvero dove mettere le mani... In modo figurato intendo.

"Beh, magari per iniziare..." Non mi fa finire, mi spinge contro il muro e mi bacia.
La lingua di Elia è nella mia bocca prima ancora che possa collegare le sinapsi.

"Cazzo, stavamo scherzando, davvero vuoi guardarci? Mi manderai all'altro mondo" Ansima nel mio collo. Sento tutto lo sforzo che sta facendo per trattenersi e mi rendo conto che sono entrambi eccitatissimi.
Edoardo ha solo un asciugamano in vita quindi il suo desiderio è anche ben visibile.
Elia invece indossa solo un paio di jeans, né maglia, né scarpe.
Io non so se riesco a reggere la loro visione in questo stato, figuriamoci vederli scopare.

"Facciamo così..." Elia trascina una poltroncina di velluto blu sul lato del letto, mi dice di sedermi.
"Non sei costretta a partecipare, probabilmente all'inizio guardare soltanto può aiutarti a capire se ti disgustiamo o no"
"Ancora con questa storia Elì?"
È insicuro, lo vedo chiaramente.
Il fatto che sia lui che Edo siano nervosi mi aiuta tantissimo a non sentirmi l'unica idiota impaurita, è come un conforto.

"Allora, prima di tutto ti spogli nuda, poi allarghi le gambe per noi e metti le mani sui braccioli della poltrona... Così, sotto le gambe"
Sono ancora vestita, ma mi fa vedere cosa vuole da me.
È una posizione talmente oscena da farmi tremare le gambe.
"Elia, sei un pervertito" Lo redarguisce Edo.
"Sta parlando quello che vuole farsi guardare"
L'altro giorno mi ha detto che il mio corpo parla spesso per me, forse vuole vedere la mia reazione per capire se davvero mi disgustano.
Questo testardo, finché non avrà la prova che desidera non si convincerà.

"Va bene" Accetto solo per rassicurarlo, perché sono davvero parecchio imbarazzata.

Edoardo si spoglia del tutto e deglutisco litri di saliva.
Elia invece tiene su i jeans, sbottonandoli soltanto.
"Amore, devi sapere che a questo pervertito piace la ruvidezza del Jeans contro il culo"

Cazzo, non farmi questo Elia. Sa quanto sia a me che a Edo faccia eccitare il suo modo di parlare volgare e rude durante il sesso, lo sta facendo di proposito.
"A questa cagnetta piace un sacco sentire la zip contro la pelle nuda, il dolore unito al piacere"
Edoardo comincia ad ansimare. Mi rendo conto di star facendo la stessa cosa solo quando vado a corto di ossigeno.

"Spogliati" Mi ordina Elia e in qualche modo non riesco a dirgli di no.
I loro occhi sono puntati su di me, Elia abbraccia Edo da dietro.
Il verde e il blu dei loro occhi si fonde con il mio, non c'è parte di me che non bruci sotto il loro sguardo.
Vedo il sesso di Edoardo pulsare, mi eccito all'istante.
"Questa sarà la notte più lunga di sempre" Annuncia Elia, fissandomi.
Mi indica la poltrona e mi siedo, mettendo le mani sui braccioli, con le cosce a bloccarne i movimenti.

"Aurora, non devi toccarti, per nessun motivo. Mi hai capito?" Annuisco, incapace di parlare.

"Amore, stai bene?" Sorrido alla preoccupazione di Edo, non riesce proprio a non dire quella frase.

"Sì, vi amo"
Il loro sorriso dolce mi fa sentire meno inquieta, tuttavia avere il mio sesso totalmente esposto a loro mi sta mandando ai matti.
"Io una donna più bella di te non l'ho mai vista"
Chiudo gli occhi per un istante, quando li riapro si stanno baciando.
Si stendono piano sul letto, senza staccare mai le labbra, come se ne avessero un bisogno estremo.
"Non era poi un idea così di merda quella di farsi guardare eh?"

Elia, che grande bastardo.
Sento la tensione accumularsi tutta in mezzo alle mie gambe.
In poco tempo il petto di Edoardo diventa un disastro di morsi e succhiotti, la stanza è piena solo di quei suoni osceni.
"Cazzo, smettila e scopami"
Non ho mai visto Edoardo in questo stato, forse Elia non aveva torto quando l'ha definito un pervertito.
"Sto cercando di dare spettacolo" Dice, poi mi guarda.
Fissa i suoi occhi in mezzo alle mie cosce, scendendo lentamente verso il sesso di Edo, sento che sto per impazzire.
Disgusto?
L'unica cosa che vorrei è poterli toccare, sentire la ruvidezza della pelle di Elia in contrasto con quella di Edo.
Vorrei fondermi con i loro corpi, proprio nel mezzo, affondare nel loro cuore.

Questo senso di possesso e perversione non mi aveva mai nemmeno sfiorato la mente prima d'ora e un po' mi spaventa. È come un ossessione, una droga potentissima che ti fotte il cervello.

Elia volta Edoardo, affondando dentro di lui senza troppe cerimonie.
"Dio, sei sempre così stretto"
Edo urla, non so bene se per il dolore o per il piacere.
Gli affondi di Elia sono rudi e senza dolcezza, del tutto diversi dalla cura che ha avuto con me. Mi rendo conto di quanto fortemente abbia provato a trattenersi per non farmi del male solo quando vedo la sua bramosia nel possedere Edoardo.
Lo prende per i capelli e gli volta il viso verso di me, schiacciandolo contro i cuscini.

"Sta gocciolando sulla tua poltrona"
Edoardo butta gli occhi all'indietro, forse davvero gli piace farsi vedere.
"Guardala" Lo invoglia. Lui torna a fissarmi e sento gli umori colare tra le mie cosce, se solo potessi toccarmi...

Gli affondi di Elia non smettono di essere incessanti, è come se avesse una forza infinita.
Si baciano, guardando me. È come se realmente stessimo facendo sesso insieme perché la mia eccitazione cresce guardandoli e la loro guardando me.
"Mi sento morire" Confessa Edo, io sono così vicina all'orgasmo che inizio a tremare visibilmente.
A quella vista Elia perde il controllo, i suoni osceni della loro carne che sbatte l'una contro l'altra sono intervallati dal rumore della testiera del letto che sbatte contro la parete. Non so da quanto tempo siamo così, ma ho le braccia intorpidite sotto le mie cosce.

Sento l'orgasmo montarmi nel ventre, è una sensazione potentissima e mai provata prima. È come se tutto fosse amplificato da loro, ho la netta sensazione di essere toccata dalle loro mani.

Edoardo viene per primo, sporcando le lenzuola candide, subito seguito da me, che non ho mai avuto un orgasmo senza nemmeno sfiorarmi.
"Dio, sta uscendo a fiotti" Elia dopo qualche altro affondo si accascia su Edo, sembrano due cani in calore.
La schiena di Elia si incurva, i suoi denti affondano nel collo di Edo.

"Vieni qui" Sussurra Elia dopo qualche secondo, ma lo sento benissimo.
"Ora è il tuo turno"
Deglutisco a vuoto, sperando di riuscire a camminare domani mattina.

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