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Per Manuel, è impossibile quantificare le volte in cui si è ritrovato ad essere trascinato da Simone in uno degli innumerevoli giri per negozietti.

Simone adora farli, passerebbe le ore a toccare ogni singolo oggetto che catturi la sua attenzione.

Non che ci voglia tanto!

Ci sono giorni in cui la sua attenzione viene catturata letteralmente da ogni articolo esposto.

E ad ogni oggetto stretto tra le sue mani, corrisponde un piccolo rituale.

Simone lo scruta con attenzione,

lo mostra orgoglioso a Manuel e poi decide se acquistarlo o posarlo tra gli altri.

Si potrebbe dire che la sua scelta è completamente condizionata dalle espressioni che fa Manuel ogni volta che gli mostra un oggetto, ma non sembra è così, anzi.

Più plateali e buffe sono le espressioni del fidanzato, maggiore è la probabilità che quell'articolo finisca direttamente alla cassa per essere pagato e portato a casa.

È andata esattamente così, nell'ultimo loro giretto insieme, risalente a qualche giorno prima:

Simone si è fermato ad ammirare la vetrina di un piccolo negozio; decorata di tutto punto per le festività natalizie, e ha deciso quindi trascinarvi dentro Manuel, tirandolo dalla manica della sua giacca a vento.

"Simò, piano!"

"Manu, guarda questo! È un piccolo macinapepe!

Mia nonna ne aveva uno in cucina ma non so che fine abbia fatto"

"Simò ma che te ne fai de un macina-"

"Costa pochissimo!"

"Ho capito Simò ma c'abbiamo la casa piena de roba inutile che non utilizzi!"

"Ma che fastidio darà mai un piccolo macinapepe!?"

"Nun da fastidio ma manco potemo fa che per prende 'na posata dobbiamo prima spostà mille cose!"

"Ma è bellissimo!"

"Vabbè. 'O voi? Compralo."

"A te piace?"

"No."

"Va bene, lo prendo!"

"Ma allora io che ce sto a fà!?"

"Amore mica posso girare solo, per negozi, mi annoierei!"

"E certo...scemo io che non c'ho pensato."

"Ti amo"

"Anche io"

Così Simone è uscito dal negozio tutto fiero del suo acquisto e Manuel rassegnato all'idea che sarebbe mai stato in grado di imporsi per davvero... e che, alla fine, se Simone è felice per un nuovo macinapepe, gliene avrebbe comprati anche cento.

Ed è ormai prassi che, mentre Simone si perde tra ripiani e scaffali pieni di oggetti di ogni tipo, Manuel non riesce mai a trovare qualcosa di realmente interessante.

Eppure oggi, che si ritrova ad essere solo mentre passa di fronte alle vetrine dei negozi che sono soliti visitare, non riesce a fare a meno di fermarsi.

Rallenta il passo in modo automatico e quasi sente la mano scaldarsi, come sempre accade quando le sue dita sono intrecciate a quelle del più piccolo e il suo palmo sente il tessuto dei guanti che Simone indossa.

Glieli ha comprati lui, quei guanti.

Sono neri e coprono solo il palmo, lasciando le dita scoperte.

"Così non li togli per risponne ai messaggi, chè tanto sò sicuro che finisci col farlo, ogni volta!"

Rallenta il passo ancora un po', osservando il suo riflesso sulla vetrina.

Del resto, Simone- pensa- lo trascinerebbe dentro ad ogni costo. E forse dentro, tra le mille cianfrusaglie, potrebbe trovare un pensierino da portargli per tirargli su il morale.

Sono giorni,infatti, che Simone si trova a dover stare a casa, con un'influenza che non gli da tregua e qualche altalenante linea di febbre.

Gira quindi a vuoto per i corridoi per qualche minuto, osservando le file di oggetti esposti, fino a che non nota- lì, in fondo allo scaffali – dei set di sciarpa e cappellini e , poco più avanti, un paraorecchie con le cornina da renna.

"Questi gli piacciono sicuro!" pensa subito, ad alta voce.

Li raggiunge in fretta, non puntando gli occhi su altro.

Afferra il primo paio esposto e si precipita alla cassa a pagare.

Una breve attesa ed è di nuovo fuori dal negozio.

La piccola busta del negozio, di carta bianca e con un sottile nastro rosa a tenerlo chiusa, stretta tre la mani.

Accelera il passo per tornare a casa il prima possibile.

È già tardi e non vuole che Simone si preoccupi per lui; del resto, da quando hanno deciso di andare a vivere insieme e preso in affitto quel piccolo bilocale in centro, sono soliti tornare insieme.

Passa lui a prenderlo, ogni sera, dopo lavoro, per poi tornare insieme, concedendosi una passeggiata, mano con la mano, fino a casa.

Ed è rarissimo che sforino un certo orario, prima di rientrare.

Raggiunge la porta d'ingresso il prima possibile, rovistando nelle tasche della giacca alla ricerca del piccolo mazzo di chiavi che in pochi secondi tira fuori.

Si libera subito del giubbotto che lascia scivolare fino al pavimento e "Amore, sono a casa!"

Accanto alla giacca, ora, la borsa colma di libri.

"Amò! Ma dove stai!?"

"Qui!"

La voce del più piccolo proviene dalla cucina e non passa molto prima che la sua figura faccia capolino dalla porta della stessa e che Manuel lo raggiunga.

Lascia la piccola busta sul tavolo, non appena entra.

Simone è di spalle, intento a riscaldare un po' d'acqua in un pentolino.

Osserva il frenetico formarsi delle piccole bollicine che affiorano fino in superficie, prima di scoppiare.

Alla sua destra, sul bancone, lo scatolo già aperto della sua tisana preferita, dal quale ha tirato fuori uno dei piccoli filtri per l'infusione.

Le braccia di Manuel che avvolgono la sua vita stringendolo in un abbraccio gli offrono la sensazione più bella di tutta la giornata.

Riesce a sentire il battito del suo cuore contro la sua schiena, il suo profumo, le labbra umide che ricoprono di baci il collo.

"Bentornato, amor mio"

"Mi sei mancato tanto, amore"

Le mani di Manuel, ora aperte contro il suo petto, si spostano sulle sue spalle e poi solo una di esse sulla sua fronte.

"La febbre è passata, no? Ti senti meglio tu?"

"Un pochino..."

"Piccino mio..." sussurra il maggiore, scombinandogli i ricci, "Vedrai che già domani stai molto meglio"

"Mh..speriamo..."

"Come mai 'a tisana? È quasi ora di cena"

"sì ma...sento freddo! Questa casa a volte mi sembra un igloo."

"E tu sei il mio pinguino?"

Una lieve risata sfugge dalle labbra del più piccolo, mentre Manuel scioglie l'abbraccio, sistemandosi al suo fianco.

"Che scemo che sei, Manu"

"Lo so, per questo mi ami! No?"

"Certo che ti amo anche per questo..."

"E comunque devi anche mangiare dopo, appena finisci di prendere questa...non puoi prendere i farmaci a stomaco vuoto."

"Speravo di non doverne prendere affatto, oggi."

"Domani chiamiamo il dottore e vediamo che dice, va bene?"

Un piccolo bacio a fior di labbra e "Guarda che è pronta, amore, mi sa che puoi spegnere."

La piccola manopola dei fornelli viene riportata indietro da Simone, che così li spegne.

Recupera una tazza dalla piccola mensola posta sopra i fornelli, nella quale sistema il filtro della tisana e versa l'acqua calda.

"Comunque ti ho preso un pensierino"

"Un pensierino, amore?"

Simone si volta a guardarlo, con quegli occhioni grandi e lucidi che Manuel ama alla follia e che lo seguono mentre recupera dal tavolo il regalo appena preso.

"Per cosa?"

"Per tirarti un po' su il morale" spiega Manuel, stringendosi nelle spalle.

"So che non ami restare a casa quindi...tieni, aprilo"

La cura con la quale Simone scarta ogni regalo rende quel gesto un piccolo rituale che incanta Manuel.

Anche quella sera, sfila il nastro con cura, senza rovinarlo.

Lo passa a Manuel che lo lega presto al suo polso.

È talmente morbido e sottile che Simone nemmeno lo sente, e per quanto semplice sia, impreziosisce la sua pelle così chiara.

"Amore ma è carinissimo!" esclama di colpo, estraendo dalla busta il paraorecchie.

Ci giocherella per qualche istante, accarezzando con le dita i piccoli dettagli, prima di indossarlo.

"Come sto!?"

A vederlo, il maggiore sbuffa una risata.

"Tu sei bello sempre, anche con questo buffo paraorecchie."

Le braccia di Simone lo avvolgono immediatamente, stringendolo in un abbraccio.

Ed è così bello vederlo felice.

"Ero sicuro ti piacesse, amore"

Le loro labbra non attendono un altro istante e si incontrano in un bacio, urgente, intenso, pieno d'amore.

"È bellissimo e io mi sento già meglio!", soffia il più piccolo, direttamente sulle sue labbra.

"Ti amo tanto Manuel..."

"Ti amo tanto Simone."



NOTE AUTRICE: 

Ho questa breve storia di getto, partendo da un cc (sì, ultimamente va così) e trasformandolo poi con i miei soliti viaggi mentali che mi portano a mettermi qui e scrivere! 

La dedico alla mia piccola  bespectacled98  che merita tantissimo amore! ♥
Get well soon ♥

Spero vi sia piaciuta, vi mando un abbraccio e come sempre ci vediamo, se vi va, nei commenti! 

Vostra, G.

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