Cap 18


Jack ci ha salutati quasi subito , a quanto pare la bella dipendente di Lumumba aveva lasciato la porta sul retro aperta per permettergli di rientrare e di aspettarla comodamente nel suo letto e il giovane non si era certo fatto pregare.

Io e Miha camminiamo fianco a fianco mentre Mark e Alex parlano tra loro.

Fingendo indifferenza cerco di ascoltare la loro conversazione ma non riesco a sentire bene, spero che Alex mi racconti tutto appena rientrati a casa, sono veramente curiosa di sapere cosa gli abbia detto di così importante il capovillaggio e aspettare per me è una tortura.

Il percorso mi pare lunghissimo ed inizio a sentirmi stanca , le domande sulla famosa donna europea continuano a tormentarmi. Chi potrebbe essere? Possibile che Alex non me ne abbia mai parlato? Ha deciso di tornare in Italia per lei? So di non avere il diritto di essere gelosa, lui non mi ha mai fatto promesse sentimentali , la nostra è solo una farsa, una facciata ma mi sento comunque tradita e fatico a trattenere la rabbia nei suoi confronti.

La mia reazione è irrazionale ed infantile ma è più forte di me.

Siamo finalmente arrivati, i nostri amici ci salutano e si avviano verso la loro casa abbracciati , sono decisamente una bella coppia , si vede che sono molto innamorati. Provo un pizzico di sana invidia , probabilmente avranno una piacevole continuazione di serata e poi si addormenteranno sfiniti uno nelle braccia dell' altro con quella meravigliosa sensazione di pace che ti pervade quando ti senti nel posto giusto con la persona giusta.

L'aria è un po' più fresca e in lontananza si sentono i tamburi che suonano in centro , intorno al falò. Da quello che mi ha raccontato Miha qualche volta Alex ci andava anche se non troppo spesso, non so per quale motivo non mi abbia mai proposto di andarci.

" Mi piacerebbe andare alla festa una volta! ", la risposta arriva prontamente, un po' laconica

" Se per te è importante potremmo andarci una sera dopo il rientro dalla città!"

Alex cerca di prendermi la mano ma io mi allontano e mi siedo sul dondolo , lui mi raggiunge poco dopo con un'espressione perplessa.

Si vede che è stanco , è stata una giornata intensa e snervante anche per lui , per quanto mi riguarda mi è sembrata la più lunga ed emotivamente faticosa dal mio arrivo.

" Cloe tutto bene ? "

" Si , grazie , fiera di me stessa e del mio autocontrollo ma ho un sacco di domande e non so da dove iniziare!" il mio tono di voce è acido e fatico a guardarlo in volto, spero che lui non lo abbia notato perché in realtà non ha fatto nulla di male, sono io che devo imparare a gestire queste emozioni , per me nuove.

Mi osserva e sorride in quel modo disarmante che mi confonde ancora di più , non si è seduto accanto a me , ma si è appoggiato alla balaustra e mi guarda dall'alto con sguardo intenso.

" Risponderò ad ogni sua domanda capo ! " dice in tono ironico con l' intento di sciogliere un po' la tensione che si è creata " Ma ti avverto, sono così stanco che potrei anche dire un sacco di sciocchezze !"

" Ok , messaggio ricevuto . Diciamo che questa sera ti chiederò solo alcune cose, domani durante il viaggio ti lascio tranquillo ma domani sera in albergo ,soddisferai ogni mia curiosità !"

" L'idea mi piace , anche se mi piacerebbe di più soddisfare ogni tuo desiderio !" e il suo sguardo si fa ammiccante , forse ha ragione Miha , la birra lo rende più disinibito , la cosa non mi dispiacerebbe affatto se non avessi tutti questi dubbi.

Fingo di non aver colto l'allusione e riprendo il filo del discorso

" Di cosa vi ha parlato Patrice? "

" Mhmh, mi piace quando non fai giri di parole e vai dritta al punto ! Cercherò di riassumere un po', poi se vorrai ne parliamo meglio in città.

Pare che sia stato contattato da un suo vecchio amico conosciuto ai tempi dell'università.

Lui , luminare nel campo ecografico e radiografico ,e la moglie, ginecologa, sono congolesi che hanno studiato all'estero, lui in Francia lei a New York .

Dopo la laurea e un po' di esperienza hanno deciso di tornare nel loro paese.

Hanno due bambine piuttosto piccole, due e tre anni, e un contratto per altri sei mesi presso l' Hopital Biamba Marie Mutombo a Kinshasa.

Sono molto preoccupati perché il tasso di criminalità e violenza in città è sempre più alto ma non potrebbero vivere in un villaggio sperduto perché non avrebbero la possibilità di svolgere il loro lavoro e vorrebbero anche che le loro bimbe avessero la possibilità di studiare e magari un giorno di fare un'esperienza all' estero come quella vissuta da loro.

Hanno sentito parlare di Villagge Begin e si sono convinti che potrebbe essere il giusto compromesso, quindi tra sei mesi , dopo la scadenza del contratto, vorrebbero trasferirsi qui. Sarebbero disposti a rinunciare alle loro specializzazioni per svolgere attività di medicina generale ma vorrebbero essere assunti dall' associazione per avere la garanzia di uno stipendio che gli permetta di vivere dignitosamente e di garantire un futuro alle bambine.

Ovviamente gli ho detto che mi sembrava un'opportunità per il villaggio e che ne avrei parlato con la direzione di Next Africa prima di decidere.

Visto che la direzione è qui di fronte a me, mi piacerebbe molto sapere la tua opinione in merito"

Probabilmente sto passando troppo tempo con Cristina ed Enoch ma ho una strana sensazione.

E' come se qualcuno ci stesse indicando una via. Quest' oggi quando mi hanno raccontato la storia di quella povera ragazza mi sono riproposta di valutare l'opportunità di costruire un piccolo ospedale qui al villaggio e ora abbiamo anche la possibilità di avere due professionisti esperti e stimati che vi lavorino.

Mi concentro sull' argomento accantonando per il momento il problema gelosia ed inizio a parlare velocemente , come faccio sempre quando mi appassiono al discorso o all'argomento.

" Mi pare molto interessante, ma non solo.

Credo che sarebbe meraviglioso se riuscissimo a reperire i fondi ed i permessi per costruire un ospedale e per far arrivare i macchinari necessari dall' Italia.

Domani quando tu sarai in giro per la città per le commissioni varie e io in albergo sola soletta farò un po' di ricerche, qualche telefonata e qualche E-Mail per sondare il terreno, non sarà semplice ma potrei trovare qualche soluzione.

Qualche anno fa ho lavorato per una clinica privata conosciuta e rinomata , i loro pazienti sono facoltosi e le parcelle astronomiche ma sono molto interessati alla loro immagine e spesso dismettono macchinari quasi nuovi per acquistare le ultime innovazioni. Forse potrei convincerli a donare delle attrezzature all'associazione in cambio di un po' di pubblicità e potrei parlare con il primario per capire che cosa potremmo fare in loco. Ovviamente devo capire bene anche la burocrazia italiana per inviare qui il necessario e la logistica più sicura per il trasporto e l' installazione .

Se non ricordo male dopodomani in mattinata dovresti incontrare l'ambasciatore , forse potresti iniziare a sondare un po' il terreno in questo senso.

Poi dovremmo fare un progetto , decidere quanti piani , quante stanze, quali reparti potrebbero essere realizzati, quanti pazienti accolti e ..... " Mi blocco di colpo , sto praticamente parlando da sola, non capisco che si mi sta ascoltando o se ha la testa altrove ma non dice una parola.

Alex mi sta fissando, cambia posizione e si avvicina , mi tende la mano aiutandomi ad alzarmi , mi ritrovo tra le sue braccia e sento il suo respiro sul collo , sento il suo profumo e istintivamente chiudo gli occhi.

Inizia a darmi tanti piccoli baci dietro il lobo e il mio cervello va letteralmente in tilt

" Ho sempre pensato che tu fossi straordinaria ma riesci ad esserlo ogni istante di più! Credo che sia un'idea splendida e che ne dovremo parlare meglio e con più calma domani.

Ormai è tardi e domani dobbiamo partire quindi suggerirei di entrare e andare a letto! "

Sembra un invito e vorrei disperatamente accettarlo, ormai ho bisogno di lui in modo quasi struggente ma una delle mie vocine mi ricorda i dubbi sulla famosa donna europea. Non voglio rovinare tutto o soffrire inutilmente , il mio non è solo desiderio è un sentimento profondo e non posso e non voglio accontentarmi delle briciole quindi , seppur con fatica mi allontano bruscamente da lui.

" Hai ragione, è tardi e siamo stanchi , buonanotte ! "

Gli do un bacio a fior di labbra e mi avvio dentro casa per poi chiudermi in camera mia.

Lui non mi ha seguito, ho sentito i suoi passi dopo qualche minuto, è andato in bagno e poi in camera sua senza cercarmi.

Probabilmente è rimasto spiazzato, non credo che abbia capito il mio comportamento e mi dispiace. Rimango qui distesa nel mio letto in assoluto silenzio, devo cercare di riflettere ma ho bisogno di risposte. Temo che sia necessario un confronto diretto , lui è un uomo onesto , sincero, leale e concreto , non mi mentirebbe mai guardandomi negli occhi, temo che ciò che mi dirà potrà farmi male ma non posso rimanere con questo dubbio.

Guardo l'orologio per l'ennesima volta , non riesco a dormire e temo che passerò tutta la notte a guardare il soffitto e a tormentarmi , decido quindi di accendere la luce , prendere il tablet ed iniziare a scrivere qualche appunto sul progetto ospedale , con una sorta di scaletta preimpostata sarà più semplice lavorare domani.

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