Cap 12
Dopo aver parcheggiato in una sorta di ampio piazzale ci stiamo dirigendo verso la nostra abitazione.
E' ormai buio ma la temperatura è ancora piuttosto alta e i miei abiti sono praticamente incollati al corpo a causa dell'alto tasso di umidità.
Si sente in lontananza il suono dei tamburi e si sente un vago odore di fumo. Nel centro del villaggio un gruppo di indigeni sta facendo festa , si scateneranno in musica e balli sfrenati per ore, prima quando siamo passati da lì ho visto che stavano accendendo il grande falò.
Qui pare che tutto sia permeato dalla musica , cantano mentre svolgono le varie attività , non perdono occasione di creare ritmi battendo i piedi a terra o le mani e adorano gli strumenti a percussione. E' una musica inusuale , molto ritmo e poca melodia ma mi piace molto , è diretta, trasmette le sensazioni in modo immediato .
Credo che questa notte non avrò problemi ad addormentarmi, sono veramente sfinita. E' stata una giornata intensa e ricca di emozioni.
Sono curiosa di vedere la casa di Alex, e continuo a fare domande ma lui risponde in modo evasivo per prendersi gioco di me .
Arriviamo davanti ad una piccola costruzione , su un solo piano . A differenza delle altre è azzurra anche se è buio e non riesco ad identificare bene le tonalità , sulla facciata vi è un portico con un colonnato in legno dipinto di bianco e un dondolo dall' aspetto comodo ed invitante , avrei voglia di raggiungerlo , di sedermici e di farmi cullare dal movimento altalenante ma il mio accompagnatore mi ferma .
Mi guarda come solo lui sa fare, facendomi sentire inebriata e confusa , sento le gambe che tremano e continuo a sentirmi come una tredicenne alla prima cotta .
Odio ammetterlo ma è esattamente l' effetto che mi fa la sua vicinanza.
Quando eravamo separati da Kilometri di distanza e comunicavamo solo telefonicamente o via pc era molto più semplice pensare a lui come ad un amico o ad un fratello ma , averlo accanto , ha risvegliato in me istinti e desideri che non definirei fraterni e non sono sicura che questo sia positivo.
Mi perdo nei miei pensieri e anche se sto annuendo non lo sto ascoltando, dice qualcosa che non capisco a proposito di una tradizione relativa al primo ingresso nella nuova casa degli sposi novelli e mi chiede di chiudere gli occhi.
Sento un tessuto morbido e fresco che mi avvolge la parte alta del volto impedendomi di vedere alcunché e avverto il contatto fuggevole della sua pelle sulla mia nuca mentre annoda qualcosa assicurandosi di non stringere troppo e per sciogliere la mia chioma dal mollettone.
E' sufficiente questo sfioramento della sua pelle sulla mia per farmi venire la pelle d' oca e sentire lingue di fuoco sul volto.
La sua voce è quasi un sussurro " Ho una piccola sorpresa per te piccola , rilassati e fidati di me " poi mi solleva da terra , mi tiene tra le sue braccia , istintivamente appoggio la testa nell' incavo tra la sua spalla ed il collo ed ispiro il profumo della sua pelle , avverto il calore del suo corpo perfetto e non mi sembra vero .
Vorrei imprimere questo attimo nella mia mente per poterlo conservare.
Mi ritrovo a pensare che questa sia la vera felicità, un luogo magico , persone speciali ed un uomo che incarna suo malgrado tutto ciò di cui avrei bisogno , tutto ciò che desidero .
Sento il rumore di una porta , e pur non potendo vedere immagino che Alex abbia varcato la soglia della nostra casa, nella mia mente scorrono le immagini come se fossi uno spettatore esterno , il suo intercede deciso ma sinuoso e la mia figura che accanto a lui pare esile e minuta . I miei capelli lunghi e chiari sparsi sulla sua spalle e su parte della sua schiena, le mie braccia intrecciate al suo collo e i miei piedi sollevati da terra.
Si china e mi deposita dolcemente su qualcosa di soffice e morbido poi si allontana rapidamente e sento l'uscio che si chiude.
Ora è seduto dietro di me , ne avverto la presenza e sento il suo respiro caldo sul mio collo.
" Benvenuta nel mio piccolo nido ! " con un gesto che mi pare essere lentissimo toglie la benda dai miei occhi e mi prende la mano.
Riapro gli occhi e il suo viso è vicinissimo al mio.
Mi guarda e la sua espressione mi ricorda il volto di un bambino che porta un dono e che guarda ansioso la mamma in attesa della sua approvazione.
Sono confusa e un po' imbarazzata , distolgo lo sguardo dal suo splendido volto e mi concentro sul locale in cui ci troviamo. Siamo seduti su un morbido divano arancio , di fronte a noi un tavolino baso di legno scuro e un mobile intonato che occupa buona parte della parete bianca . Sulla destra due enormi finestre che danno sulla strada con delle tende semplici di cotone colorato con tutte le sfumature dal giallo al rosso , i colori del tramonto africano che ho già iniziato ad amare e al centro la porta d'ingresso.
Alex si alza, mi tiene per mano e mi guida verso la cucina attrezzata che è esattamente nel suo stile. Sobria ma curata, e molto europea. Noto un robot da cucina e un forno a microonde, il piano di cottura è elettrico e il forno sembra di ultima generazione . Ci sono contenitori colorati con etichette precise che indicano il contenuto , ben disposti sul ripiano. Un tavolo con quattro sedie completa l'arredamento della zona giorno , e sulle sedie dei cuscini con le stesse tonalità delle tende.
L' ultima parete è completamente coperta da un murales. Un paesaggio brullo dai contorni indefiniti e uno scorcio di cielo al tramonto straordinariamente realistico. Sembra liscia e regolare ma osservandola con più attenzione mi accorgo che ci sono tre porte perfettamente mimetizzate.
Sento la presa di Alex sempre più salda e avverto il suo sguardo pieno di aspettative fisso sul mio volto.
So che è impaziente di sapere la mia opinione ed è evidente che è orgoglioso della sua casa a cui probabilmente ha dedicato molto tempo e molta cura. La parte di me infantile e dispettosa vorrebbe che io tacessi e mostrassi indifferenza ma non ne sono capace, sono troppo schietta e non mi piace deludere le persone a cui voglio bene. Mi volto verso di lui , di slancio gli butto le braccia al collo e gli schiocco un bacio fraterno sulla guancia , poi lo guardo negli occhi con un'espressione che spero possa sembrare innocente . " E' semplicemente meraviglioso! E' esattamente come te , semplice , lineare ma capace di dare grandi emozioni. "
Nel suo sguardo posso vedere il sollievo , la tenerezza e poi la soddisfazione , il tutto in una frazione di secondo.
Si abbassa leggermente verso di me e le nostre fronti si toccano , le sue labbra si stanno pericolosamente avvicinando alle mie , poi , improvvisamente si ferma, chiude gli occhi , scoglie l' abbraccio e si limita a tenermi la mano.
Fa un colpo di tosse come se dovesse schiarirsi la gola e con il suo passo deciso mi guida verso una delle porte che si trovano sulla parete con il tramonto.
La apre e con un tono distaccato da perfetto padrone di casa descrive brevemente il bagno piccolo ma pulito e funzionale. Vedo il mio beauty da viaggio appoggiato sulla mensola sopra al lavandino di fianco ad un bicchiere con uno spazzolino blu e del dentifricio , un gel dopobarba e un rasoio elettrico. Mi piace la sensazione di intimità e familiarità che questo dettaglio mi trasmette.
Poi mi mostra la sua camera da letto.
La parete sulla mia destra è occupata da un altro dipinto, questa volta ha i toni del verde e del moro , rappresenta la foresta. Enormi piante con foglie lussureggianti e solo qualche raggio di sole che sembra filtrare dall'alto. Un letto a due piazze è poggiato alla parete e accanto un piccolo comodino sui cui vedo appoggiato un libro e una lampada dalla forma sinuosa, una sorta di spirale di tante tonalità di verde.
Le altre pareti sono tinta unita ma di tre tonalità diverse dal verde pistacchio, smeraldo e bottiglia.
Tende, lenzuola e scendiletto sono sfumati e perfettamente abbinati all' ambiente circostante come il resto dell'arredamento. Mi spiega che questi fantastici dipinti sono realizzati da un ragazzo che abita nella nostra via e per mantenere la famiglia fa l'imbianchino e nel tempo libero si diletta a dipingere quadri.
Sento il suo profumo nell'aria, se chiudo gli occhi non ho difficoltà ad immaginarlo con un sorriso e l'espressione rilassata , seduto sul letto con la schiena appoggiata alla testiera scura , la foresta come sfondo, il portatile appoggiato sulle belle cosce muscolose mentre ci scambiamo commenti e chattiamo un po'.
Infine apre l'ultima porta e mi mostra la mia stanza.
La camera è molto semplice, al centro vi è un meraviglioso letto a due piazze in legno scuro con lenzuola e copriletto azzurri , su una parete vi è un enorme armadio coordinato e sull'altra una cassettiera , un tavolino che potrebbe essere usato come scrivania, una sedia imbottita con cuscini blu ed un'enorme finestra con vista verso le piantagioni .
Le tende sono sempre sfumate ma in tutte le tonalità dal bianco al blu.
Vicino alla cassettiera ci sono i miei bagagli che attendono di essere aperti , mi riprometto mentalmente di sistemare tutto prima di addormentarmi anche se sono esausta.
Il locale è sicuramente bello, ricorda molto la sua stanza ma è più semplice. Le pareti sono di un azzurro chiaro e noto che negli angoli in basso sono disegnati dei fiori esotici blu molto particolari.
Ho una sensazione strana, mi sento accolta , serena , come se avessi finalmente trovato il mio spazio. Guardo nuovamente il letto che sembra comodo e soffice , più di quello di Alex , forse è una mia impressione ma la biancheria e il materasso mi sembrano più soffici ed accoglienti , più femminili. Alzo lo sguardo e un particolare attira la mia attenzione .
Le pareti sono tutte lisce senza nulla appeso , nessuna mensola , nessun quadro , c'è solo un'eccezione.
Sopra alla testiera del letto , appesa sul muro vi è una fotografia in una cornice di legno scuro perfettamente abbinata ai mobili.
Lascio la mano di Alex e mi avvicino per guardarla meglio.
Sullo sfondo il vecchio pick up e delle forme indistinte, in primo piano Alex in tutta la sua bellezza , che sorride sereno , il suo braccio appoggiato sulle spalle della giovane donna al suo fianco , la mano che stringe in un atteggiamento protettivo ma anche orgoglioso.
E' spettinato e un ciuffo gli cade sulla fronte in modo scomposto facendolo sembrare più giovane.
Il suo sguardo magnetico trasmette gioia e soddisfazione, non guarda davanti a se, è leggermente girato verso di lei come se le si stesse rivolgendo nel momento in cui il fotografo ha attirato la sua attenzione.
In braccio alla donna Faruk che guarda verso l'obiettivo con un enorme sorriso candido e con gli occhioni spalancati.
In piedi tra i due adulti Inza, la sorellina di Faruk, una bimba con un vestitino spiegazzato e l'espressione da donna , a cui in poche ore mi sono già affezionata. Con una manina sta tirando verso il basso la maglietta di Alex , in cerca di protezione , ma anche lei sorride felice.
Alex lascia la mia mano, si sposta dietro di me e sfiora con il suo torace muscoloso la mia schiena, sento che con movimenti decisi ma delicati appoggia le mani sulle mie spalle per poi scendere lentamente sulle mie braccia nude , all'altezza dei polsi si sofferma un attimo per fare una fuggevole carezza con i pollici sulla pelle delicata e sui miei palmi. Avverto una strano formicolio e istintivamente le nostre dita si intrecciano , poi solleva le nostre mani all'altezza del mio cuore e ci ritroviamo in un tenero abbraccio intimo e protettivo.
I miei battiti stanno accelerando per l'emozione , assorbo le sensazioni che mi trasmette questa immagine e fisso lo sguardo sul volto della donna.
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