Cap 11
Arrivati al self service , prendiamo i vassoi e imitando gli altri prendo una porzione di quello che mi pare essere uno stufato con verdure e una salsa scura e densa.
Il profumo è molto invitante ed il mio stomaco sta brontolando in modo vergognoso, spero di aver sentito solo io il gorgoglio.
In principio lo assaggio titubante ma poi lo divoro letteralmente , è squisito , e quella salsina è impareggiabile!
Non so come sia stato cucinato ma nel mio elenco mentale di cose da fare prima di tornare in Italia compare la scritta " Farsi dare la ricetta di questa prelibatezza".
Alzo lo sguardo dal piatto decisamente soddisfatta e incrocio lo sguardo divertito di Alex e Cristina che mi guardano ridacchiando.
" Certo che per essere così magra , mangi parecchio e di gusto ! " cinguetta Cristina con la sua voce squillante.
" Si , lo ammetto , sono una buongustaia . Era veramente ottimo , ma questa salsina cremosa con cosa è stata realizzata? "
" Anacardi " risponde pronto Alex .
Dopo il pasto mi comunica che andrà a fare il suo giro di commissioni al villaggio e passerà in serata a prendermi come da programma.
Suor Maria si offre di fare da guida a me e Cristina e ci chiede di seguirla.
Saluto Alex con un gesto e mi allontano con le suore.
Camp Jesus è davvero enorme! Il mio senso dell'orientamento non è un gran che e cerco di concentrarmi per ricordare i vari corridoi.
Per prima cosa ci mostra i dormitori delle religiose e l' appartamento di Padre Enoch , poi ci guida in un' area dove ci sono tanti piccoli alloggi composti da un locale giorno cucina e salottino , un bagno e due stanze .Ci spiega che qui vengono ospitate le famiglie che non hanno una casa loro , si tratta di famiglie composte da madre e figli , non è consigliabile che una donna viva da sola , senza un uomo da queste parti. Scendiamo le scale e ci ritroviamo nella parte dedicata ai bambini , le stanze per gli orfani , il cortile per i giochi , i campi per lo sport che avevo già notato al mio arrivo , l' aula ricreativa dove c'è un enorme televisore ed un lettore per DVD e le aule scolastiche. E' tutto piuttosto sobrio e spoglio ma pulito, ordinato e curato.
Superiamo una grande porta blu e ci troviamo nella zona medica , una saletta d' attesa, gli ambulatori per le visite , un piccolo reparto di degenza e qualche stanzetta per le emergenze . Non è un vero e proprio ospedale, non vi è una sala operatoria o dei reparti specializzati e fortunatamente i malati sono pochi. Le condizioni di vita di Village Begin sono decisamente migliori rispetto ad altri villaggi e questo diminuisce molto il rischio di epidemie e morte per malnutrizione ma , mi raccontano, che spesso arrivano anche persone dai villaggi vicini per farsi visitare e per avere un parere medico. Purtroppo per i casi più gravi non si può fare altro che trasportare il bisognoso con il pick up fino all'ospedale di Kinshasa. Pare che siano disponibili sono tre automobili in tutto il villaggio e in molti non sanno guidarle quindi questo compito è solitamente svolto da Alex, Mark , Jack o altri operatori europei.
Torniamo poi sui nostri passi e ci avviciniamo nuovamente alla sala mensa ma prima di arrivarci svoltiamo a destra ed entriamo da una porta di legno color turchese e ci ritroviamo in una immensa cucina. Il calore è molto intenso ma si respira aria di casa , ci sono diverse donne in abiti dai colori sgargianti che sono all'opera indaffarate , mentre lavorano cantano allegramente nella loro lingua e quando si spostano lo fanno ondeggiando a suon di musica.
Si avvicina a noi una donna , è formosa ma molto attraente , ha un sorriso gentile ed aperto e i denti bianchissimi spiccano sul volto scuro. Ha un copricapo multicolore annodato in modo complicato e particolare , indossa un abito ampio e comodo color smeraldo con delle decorazioni multicolori sul collo. Mi stringe la mano cordialmente e si presenta come Zaira.
Suor Maria termina la sua spiegazione. Mi comunica che se lo desidero posso rimanere qui a dare una mano per un paio d'ore mentre lei accompagna Suor Cristina e le spiega i suoi compiti.
Accetto felice. Non so certo preparare piatti a cinque stelle ma mi diverto a pasticciare in cucina e in questo mese voglio dedicarmi ad attività manuali e poco "cervellotiche".
Ricomincio a sentire vocine fastidiose nella mente
" Dovrai concentrarti molto invece, se si tratta di teoria o ragionamento sei fantastica ma sul piano pratico sei una vera frana, lenta ed impacciata"
" Ahahaha ! Perchè secondo te con quel fustacchione nei paraggi riuscirà a concentrarsi su qualcosa? "
Per fortuna Zaira inizia a parlarmi e mi distoglie dai miei pensieri.
In un francese un po' abbozzato mi mostra il procedimento che seguono.
Ad ogni donna viene affidata una ricetta che viene eseguita in toto dalla fase di preparazione all' impiattamento.
Da quello che ho capito tutte si basano sulla loro esperienza domestica , senza indicazioni scritte ma basandosi sull' esperienza .
Noto subito che questo procedimento permette di realizzare piatti ottimi ma è un po' dispersivo.
Zaira non sa che compito affidarmi , decido quindi di prendere l'iniziativa .
Le propongo di fare da aiutante per chi ne ha bisogno, almeno per oggi ed inizio a sbucciare e tagliare a pezzi le patate dolci , a lavare verdure e stoviglie.
Non tutte sanno parlare correttamente il francese, molte di loro provengono da villaggi della foresta dove parlano vari idiomi bantù. Cercano di farmi capire a gesti cosa devo fare ma si è già creata una sorta di sintonia.
Altro appunto da segnare sulla mia lista , proporre la realizzazione di un ricettario da tenere come riferimento e pubblicare in Italia , il ricavato andrà a favore dell' associazione.
Il tempo passa velocemente, inizio a sentire braccia e gambe stanche ma sono incredibilmente serena, questa sorta di nenia africana mi avvolge come in abbraccio e le cuoche , inizialmente diffidenti , iniziano ad apprezzare la mia presenza perché si rendono conto che avere un' assistente può velocizzare il lavoro e renderlo più agevole.
Ormai tutte le pentole sono sul fuoco e ho pulito e lucidato anche i piani di lavoro, guardo fuori dalla finestra e mi accorgo che è quasi buio, il mio orologio segna le 17:54.
Mi affaccio ad ammirare il cielo.
Non ci sono nuvole e si distinguono solo delle pennellate che passano dal giallo , all'arancio per poi trasformarsi in un rosso ciliegia e sfumare lentamente in un viola, poi un indaco ed infine un blu notte .
I tramonti Africani sono fantastici , e mi ritrovo a ripensare a ieri sera , quando uscendo dall'aeroporto ho visto Alex .
Lo immagino che cammina con quel suo passo deciso ed elegante verso di me, mi rivolge uno dei suoi sorrisi unici , poi appoggia la sua mano sotto il mio mento , lo solleva delicatamente e appoggia le sue labbra sulle mie con delicatezza , dalle labbra mi sfugge un breve sospiro .
Sento dei colpi di tosse familiari , Cri è qui accanto a me e mi fissa stupita. " Scusa se ho interrotto i tuoi sogni ad occhi aperti ma avrei bisogno di una mano con i bambini mentre aspettiamo il rientro del tuo principe azzurro ! "
Di nuovo imbarazzata e rossa in volto mi alzo e la seguo, nel corridoio incontriamo un uomo.
Lo scruto con attenzione come d'abitudine , è alto più o meno come me quindi un metro e settantacinque circa , corporatura media , viso rotondo dai lineamenti dolci e gentili , due occhi scuri e vivaci coperti da occhiali dalla montatura leggera .
Ha un andatura rapida e dinamica , indossa jeans scuri fino al ginocchio una polo grigia e dei sandali neri dall'aspetto vissuto ma comodo. Dal volto sembra avere più o meno trent'anni il che significa giovane per i nostri canoni europei e di mezz'età per i canoni africani , dove la vita media è intorno ai cinquanta.
Si ferma sorridente e si rivolge a noi " Immagino voi siate Suor Cristina e Cloe, la fidanzata di Alex ! Benvenute , io sono padre Enoch ! Scusate se non vi ho accolte questa mattina ma ero ad un villaggio qui vicino e sono rientrato solo ora. Questa sera sarei felice di cenare con voi e Alex così possiamo parlare un po' e conoscerci meglio ! " Detto ciò si scusa e si allontana per raggiungere i suoi alloggi.
Raggiungiamo rapidamente la sala ricreativa dove una decina di bambini ci sta aspettando , entrando si sentono le loro voci acute e gioiose mentre si rincorrono sfiorando pericolosamente gli spigoli.
Cri prende un libro e si accomoda al centro di un grande tappeto multicolore che si trova esattamente al centro della stanza , batte leggermente le mani e tutti i piccoli si dispongono in cerchio in modo ordinato intorno a lei . Mi aggrego al gruppetto e mi siedo anche io in questo cerchio , Inza si siede alla mia destra e Faruk si arrampica sulle mie gambe per poi accoccolarsi sul mio petto , fatica a tenere gli occhi aperti e si succhia il pollice , credo che si addormenterà in brevissimo tempo.
Cri inizia a raccontare la favola dei tre porcellini, fa uno strano effetto sentirla raccontare in francese! Inizia a fare le voci buffe , smorfie ed espressioni allegre o impaurite in base alla parte che sta leggendo , quando poi arriva la parte del lupo si alza , si infila una coperta in testa ed inizia a mimare le movenze della belva feroce . Ridiamo tutti , è troppo divertente ! Veramente una donna dalle mille sfaccettature , infermiera , religiosa , baby sitter e anche attrice , chissà quali altre sorprese tirerà fuori dal suo cilindro in queste settimane !
Nel frattempo Faruk si è completamente rilassato tra le mie braccia e dorme beatamente, incurante delle risate , gli urletti di finto terrore delle bimbe e della musica in sottofondo. Lo guardo estasiata , il suo visetto ha un'espressione dolcissima nel sonno , probabilmente sta sognando qualcosa di piacevole perché sorride e poi ridistende le labbra in una posa serena ad intervalli irregolari . Non riesco a trattenere l'impulso di accarezzargli la guancia con un dito , e al contatto con la mia pelle fa un altro sorriso. Lo conosco da poche ore ma questo bimbo mi ha già conquistata !
Provo una strana sensazione e un brivido caldo attraversa la mia spina dorsale. Avverto una presenza dietro di me ma non ho paura , anzi mi sento misteriosamente calma e protetta.
Mi volto a fatica con il bimbo tra le braccia e lo vedo.
E' appoggiato con quella sua apparente noncuranza allo stipite della porta.
La spalla destra appoggiata al legno, le braccia incrociate sul petto , una gamba a sostenere il peso e l' altra appoggiata pigramente sulla prima.
D'istinto ripenso a ieri sera quando i suoi muscoli perfetti erano esposti e non coperti dai lunghi pantaloni e sento una leggera fitta allo stomaco.
Il mio sguardo poi si concentra sul suo volto , sorride in modo disarmante , quel sorriso solo suo che mi ha folgorato dal primo istante. Ha un'espressione dolcissima ma non riesco a capire se è rivolta a Faruk o a me , mi piace pensare che sia per entrambi.
" Buonasera Principessa ! " si decide a dire.
" Buonasera Principe." Socchiude le labbra e mostra un'espressione stupita ma divertita allo stesso tempo.
" Aspetta tesoro , ti aiuto! " , si sporge verso di me, prende Faruk tra le sue braccia forti , mi fa segno di aspettare e non muovermi e lo deposita con delicatezza su un divanetto morbido per poi coprirlo con una sorta di lenzuolo , poi ritorna vicino a me.
Mi sono incantata ad osservarlo , mi ricorda un felino , aggraziato , elegante ma forte , quasi non mi accorgo che ha steso il braccio , preso la mia mano e senza sforzo apparente mi ha aiutato ad alzarmi . Mi perdo per l'ennesima volta nei suoi occhi e perdo completamente il senso del tempo e dello spazio.
Suor Cristina si avvicina a noi e gli comunica che siamo invitati a Cena da padre Enoch , annuncia che ci attende in mensa .
Ci incamminiamo e cerco di riprendere fiato.
Una delle mie tante vocine interiori inizia a rimproverarmi " Cloe, ci sei ? La vuoi smettere di comportarti come una tredicenne alla prima cotta? Ti ricordi che è tutta una farsa ? Sei qui per vedere come procede il vostro progetto non per sedurre il tuo miglior amico !"
Ovviamente l'altra ribatte " Ma l' hai visto ? Bello , simpatico, intelligente , sexy , dolcissimo e hanno un'intesa perfetta . Cosa dovrebbe fare questa povera fanciulla? "
Fortunatamente siamo giunti al tavolo. Padre Enoch, suor Maria e Cri ci stanno già aspettando , ceniamo allegramente e il tempo passa rapidamente , poi io e Alex ci avviamo verso il pick up per raggiungere la nostra casa.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top