Capitolo 1 - we will meet again... ... Unfortunately

mi risvegliai di colpo in un'enorme stanza buia, sembrava esser una sorta di capannone, una brezza gelida colpiva il mio corpo denudato e appeso come una carcassa ad un gancio tipico delle macellerie,

- finalmente ti sei svegliato - una voce familiare, vedevo poco o nulla per via del sangue che mi colava sugli occhi, la ferita sulla testa era abbastanza grave, colava copiosamente sangue sul viso da quella ferita, ricordo che ero sulla 50esima est, stavo andando a casa di Ambrous per delle domande da fargli ed ad un certo punto piu nulla, solo il black out piu totale

- sei piu coriaceo del previsto nonno - non riconoscevo quella voce, era distorta da uno di quegli apparecchi che usano i federali, aveva una cadenza familiare ma non capivo chi potesse essere, speravo solo che il mio vecchio amico stesse bene...

Miami, Florida 16 giugno 1999

- hei Markus -

- si? -

- mi mancherai - io lo guardo confuso, Ambrous non era mai stato un sentimentale... anzi

- mi mancherà da morire il tuo lamentarti sempre e non fare un cazzo - ecco appunto, stronzo, schietto, sincero, un vero amico... ... se riesci a sopportarlo

- mi continuo a chiedere come potesse vedere qualcosa in te Gladis, bisogna esser ciechi, sordi e scemi per sopportarti - dissi ridendo

- già... forse hai ragione - disse con un sorriso spento, era palese che non era ancora andato avanti e che pensava ancora a loro due costantemente,

- beato te che te ne vai in pensione, a me mancano ancora 20 anni minimo -

- farei volentieri a cambio - il rammarico nella sua voce era palese, voleva continuare a stare qui per inseguire un fantasma che non esiste piu... ...

Miami, Florida 10 giugno 1988

- hei Markus hai niente da fare domenica? -

- domenica? - domenica... domenica... domenica...

Zevio, Verona 12 giugno 1978

- siamo qui riuniti in questo triste giorno per accompagnare il figliolo Kurt nel suo ultimo viaggio - 'è colpa mia', 'sono stato io ad ucciderlo', 'non avrei dovuto intestardirmi cosi tanto', mi giravano queste parole nella testa, era effettivamente colpa mia la sua morte, se solo non avessi indagato sul caso Maffei...

Il prete cominciò la preghiera

Dio di tutte le virtù, che sollevando alla dignità di Sacramento il matrimo-nio, avete insegnato a tutti i coniugi ad amarsi vicendevolmente con una carità simile a quella che lega Voi alla Vostra Sposa la Santa Chiesa, quindi a non ces-sare giammai di procurarsi reciproca-mente il vero bene; degnatevi di esaudire le preghiere che io Vi porgo per l'anima di quel (o di quella) consorte, che Voi medesimo mi avete dato a sollievo delle pene di questa misera vita, e che Voi stesso richiamaste al Vostro Seno, per insegnarmi a mettere in Voi solo la mia speranza e la mia contentezza.

Ricevete in isconto dei suoi debiti, con-tratti forse per causa mia, quel poco bene che faccio in suo suffragio e che intendo di unire ai meriti di tutti i Santi, a quelli di Maria SS., ma più di tutto ai meriti infiniti di Gesù Cristo, per liberarla al più presto possibile dalle fiamme ardenti del Purgatorio e farla volare al possesso dei gaudi eterni del Cielo. Sì, accogliete tra le Vostre braccia quell'Anima benedetta; ed ascoltando la preghiera che es-sa vi fa in mio favore, fate che io viva così santamente da meritarmi di essere a lei riunito per tutta l'eternità nella Gloria.

- Marco... - tornai coi piedi per terra e la testa nel presente

- Marco, tutto bene? - mi chiese

- si si, scusami ero solo sovrappensiero -

- allora per domenica? - 

- mi dispiace Bro, ma ho un impegno per domenica - 

- che impegno potrà mai avere un eterno single come te? - vi furono 2 minuti di silenzio prima che la sua parte complottista e cospiratrice iniziasse a macinare teorie

- nooooo! non dirmi che... - 

- NO! qualunque cosa perversa tu abbia pensato no! -

- eddai amico, a me lo puoi dire che vai a putt... - 

- AMBROUS! - lo guardai male con il pensiero fisso che lo avrei ucciso se avesse finito la frase

- eddai amico scherzavo - disse ridendo, io sbuffo e sospiro, 

- sono 10 anni che lavoriamo insieme e ancora mi poni domande idiote - lo guardo con finto sguardo deluso

- mi chiedo davvero come faccio a sopportare la tua stupidità delle volte -  lui rise

- tra stupidi ci si intende, no? - disse sorridendo dopo quell'insulto velato

- temo proprio di si - sbuffai arrendendomi all'evidente superiorità della sua stupidità, non ero abbastanza scemo per superarlo.

nessuno poteva immaginare che quel giorno sarebbe cambiato tutto, anche ora a distanza di anni dopo la scomparsa di sua moglie e sua figlia, continua a darmi l'impressione di esser alla costante ricerca di vendetta.

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