Capitolo 2: La festa di Edward.

Era trascorso circa un mese dall'inizio dell'anno scolastico.Il vento autunnale soffiava scompigliando i capelli ai ragazzi della Young Boston High School. Le foglie della quercia che Kate osservava dalla finestra del corso di biologia, avevano iniziato a tingersi d'arancione. Il suo rapporto con Edward si faceva sempre più intenso.
Il velo misterioso che avvolgeva Nathaniel incuriosiva sempre di più Cleo,che però manteneva le distanze. Brian era sempre più confuso,ma cercava di smentire ciò che provava trascorrendo del tempo con Lara.
"Hey,Kate!"
"Ciao Edward!"rispose Kate rimanendo stupita dal suo splendido sorriso.
"I miei sono fuori città per il weekend.Organizzerò una festa, ti va di venire? Puoi portare anche degli amici."
"Ti farò sapere."
"D'accordo,come?È domani la festa."
"Se mi dai il tuo numero ti chiamo stasera per la conferma." Concluse Kate.
"Se volevi che ti dessi il mio numero bastava chiederlo!" Disse il bruno ridendo.
"Scemo!" Rispose la ragazza ridendo.

***************************

Era primo pomeriggio, iniziavano i corsi pomeridiani. C'erano meno ragazzi rispetto alle lezioni mattutine. L'atrio della scuola era suddiviso in stand, dove si avvicinavano gli iscritti per ogni corso. Brian si avvicinò allo stand del club di danza hip-hop, dove riconobbe un volto familiare, era quello del misterioso ragazzo del corso di lettere. Per un attimo i loro sguardi si incrociarono.
"Ciao! Ci vediamo sempre ma non ci siamo mai presentati, io sono Jake." Disse il ragazzo dagli occhi azzurri.
"Brian, per gli amici Bry, ma tu puoi chiamarmi Brian." Rispose in modo distaccato.
"Non c'è bisogno di essere così acidi."
Dopo la breve presentazione l'insegnante di danza condusse la decina di ragazzi il sala prove.
"Oggi vi assegneró delle coreografie a due , che mi porterete tra due settimane." Iniziò il prof Eric. Era un uomo sulla quarantina, aveva i capelli scuri e gli occhi castani.
"Le coppie sono:
Angela Robinson e Mike Frost,
Elena Trust e Matt Dawnson, Hana Wesley e James Bust,
Lily Star e Ian Dev ed infine abbiamo dovuto associare obbligatoriamente due ragazzi: Brian Sanders e Jake Cooper" continuò.
Dopo la comunicazioni tutti i ragazzi e le ragazze si diressero agli spogliatoi, restarono in sala solamente Bry e Jake.
"E così siamo accostati insieme?" Disse Jake.
"Purtroppo." Rispose andandosene Bry.
La verità é che Jake gli aveva sconvolto la vita, da quando l'aveva visto per la prima volta non faceva altro che pensare a lui, peccato fosse un ragazzo.
"Ti do il mio numero così ci organizziamo per le prove."
"Non ho il cell, magari un' altra volta."
"Non preoccuparti ci penso io." Gli sorrise Jake. Prese un pennarello dallo zaino e scrisse il suo numero sul palmo della mano di Brian, firmando: "Jake♡" con il cuore poco visibile.
"Allora ti chiamo io, a domani."

***************************

Kate si diresse all'ultimo piano, nella sala per il club di canto. Era un'aula grande e ricca di spartiti. Le pareti erano rosse e sulla destra c'erano tre finestre con delle tende di velluto. Al lato vi erano una dozzina di sedie per i musicisti, c'erano solo una ragazza e un ragazzo. La ragazza si presentò serenamente a Kate. "Benvenuta, mi chiamo Susanne"
"Ciao, io sono Kate" rispose sorridendo.
Susanne era una bella ragazza, aveva i capelli riccissimi e castani e gli occhi color Ambra.
Kate osservava l'ambiente circostante e inciampò nella custodia della chitarra di quello che doveva essere il chitarrista. "Sta attenta" le disse arrossendo.
"Sono Kate" si presentò.
"Simon" annuì continuando.
Era un ragazzo alto, completamente diverso da Ed. Aveva gli occhi azzurri come il cielo che si scorgeva dalle finestre e dei capelli biondi riportati in un codino. Aveva un suo fascino.
Più tardi vennero molte più persone. Dopo varie presentazioni, iniziarono a provare delle canzoni. Alle 5 e mezzo, Kate riprese il suo zaino e salutando uscì dalla classe.

***************************

Erano passate le 16. La maggior parte degli studenti era andata a casa. All'interno dell'edificio c'era un buon profumo. Era odore di pulito. Erano arrivati degli inservienti a pulire l'istituto per renderlo agibile ai corsi del pomeriggio. Cleo si stava dirigendo al corso di letteratura. Era emozionatissima, ma aveva anche paura di non essere adatta a quel posto. Un brivido le percorse la schiena quando sentì una presenza alle spalle.
"Cleopatra!" Era una voce calda. Una voce che aveva sentito solo una volta ma che le metteva lo stomaco in subbuglio. Una voce che per quanto si fosse sforzata di ritrovare in altri ragazzi non era mai riuscita a trovare. E quel profumo, il profumo che le aveva fatto perdere la testa. "I miei neuroni sono in vacanza. Cosa mi prende?" Pensò.
"..Nathaniel."
"Come mai a scuola e quest'ora?"
"Mh..sono qui per un corso extracurriculare."
"Ah davvero? Non ti facevo la tipa da corsi pomeridiani,White,giusto?" Sorrise sornione.
"E tu come fai a saperlo? Sei proprio ambiguo." Disse in tono curioso.
"Beh,diciamo che conosco solo molte persone. Comunque io sono Nathaniel McDonald. A che corso stai andando?"
"cosa t'importa? Perché perdi tempo a parlare con una come me? Sai benissimo che ci sono ragazze che ti parlerebbero volentieri e magari non sarebbero acide quanto me. Ma mi dispiace,sono fatta così e,a maggior modo non mi fido di te, McDonald."
"Chi sta parlando di fiducia? Mi diverto solo a scambiare due chiacchiere con te,bruna." Poggiò la sua schiena all'armadietto.
"Ma per favore. Non farmi ridere. Spostati, per cortesia. Mi serve l'armadietto." Si avvicinò la ragazza.
"Okok, non siamo in vena di scherzi, ho capito. Hai un bel caratterino,Cleopatra. Ci si vede in giro!" Disse con una voce mista alla stizza e al sarcasmo.
"Ma chi ti conosce?!" Borbottò la ragazza aprendo l' armadietto.
*********
Cleo entrò nell'aula del club di letteratura.
"Salve!" La accolse una ragazza dai capelli rossi.
"Benvenuta nel club di letteratura." Rispose un altro gruppo di ragazzi.
"Ciao, grazie a tutti! Io sono Cleopatra White e adoro la letteratura, spero di trovarmi bene qui."
Le due ore a disposizione per il club passarono in modo scorrevole, senza pesare a Cleo. Aveva fatto amicizia con la rossa che si chiamava Jenny, e con altre due persone, Robert e Julius. Entrambi simpatici come Jenny. Julius era meno timido di Robert, e anche più loquace. Tutti l'avevano fatta sentire a suo agio. Essendo finita la lezione del club, la ragazza si avviò felice alla fermata del bus.Non poteva andarsene con Kate e Bry dato che non sapeva quando avrebbero finito con i rispettivi club.
"Serve un passaggio?" Era Julius, il ragazzo del club. Cleo l'aveva trovato davvero simpatico ed era anche carino. Era alto, ma non quanto Nathaniel o Bry. Aveva i capelli biondi e gli occhi verdi.
"Non disturbarti." Disse in tono imbarazzato.
"Insisto." Sorrise.
"Grazie...Julius.Comunque posso aspettare ancora un po'non devi farlo.." ricambiò il sorriso imbarazzata.
"Ma non dire queste cose, salta su."

***************************

Era sabato pomeriggio, le lancette dell'orologio affisso sulle pareti blu della stanza di Cleo,segnavano le 18.
"Hai fatto caso allo strano disegno sulla mano di Bry? Sbaglio o quel tipo di nome Jake aveva segnato,insieme al suo numero di cellulare anche un cuore?" Disse Kate mentre infilava delle calze color carne.
"L'ho notato anch'io. Conoscendo Bry non c'avrà detto niente per imbarazzo. Che stupido,dopo tanti anni che ci conosciamo. Come se non si fosse capito che gli piace Jake." la bruna lanciò un'occhiata all'amica mentre toglieva i bigodini dal suo caschetto.
"Hm...tu dici? Non credo.." "Come sei carina! Sembri una donna d'altri tempi, siamo tornate negli anni 20?" Le sorrise mentre infilava il suo vestitino. Era verde Tiffany e aveva una scollatura a cuore. Scendeva morbido sui suoi fianchi ed era decorato da un fiocco sul davanti di una sfumatura leggermente più chiara.
"Sei uno splendore!" La faccia di Cleo assunse un'espressione estasiata.
"Anche tu sei stupenda, quel vestito ti dona. Sono felice del consiglio che ti ho dato." Rispose l'amica.
Il vestitino di Cleo,invece,era un abitino blu che le fasciava il seno. Anch'esso cadeva morbido sui suoi fianchi senza stringerli. 
"Mi sento dannatamente a disagio. Questo coso è troppo corto. Ridatemi i miei amati jeans." Sospirò la stessa esasperata.
"Ma quando Mai! Ti arriva sotto le ginocchia, vuoi la cintura di castità?" L'ammonì Kate ridendo.
"Mh...no okay, mi tengo il vestito. Vieni qui che ti aiuto con l'acconciatura." Rispose ridendo.
I capelli di Kate erano raccolti in uno chignon ed un ciuffo le ricadeva sulla fronte, contrastando con il suo ombretto verde.
Cleo aveva i capelli ondulati,grazie all'effetto dei bigodini che le ricadevano quasi sulle spalle. Il loro colore ricordava quello dell'eyeliner che aveva messo, che risaltava siccome la ragazza aveva messo le lenti a contatto.
"Okay,infine aggiungiamo queste scarpe alte e siamo pronte." Disse Kate.
Entrambe indossavano delle scarpe nere non troppo alte.
Alle 19 circa il campanello di casa White suonò. La signora White bussò e con il suo sorriso genuino avvisò le ragazze dell'arrivo di Brian.
Una volta scese le scale si avviarono in salone.
"Ragazze,siete una favola!" Disse l'amico fischiando.
Lui, invece, indossava dei jeans ed una camicia rossa a quadri, sotto la quale si vedeva una t-shirt rossa che accarezzava i suoi addominali.
"Beh,allora ci vediamo signora White,le auguro di trascorrere una buona serata." Disse.
"Va bene. Divertitevi ragazzi e state attenti. Brian, le raccomando a te." Disse la madre di Cleo in tono preoccupato.
"Non si preoccupi signora. Ho tutto sotto controllo." Rispose.
"Va bene,va bene,mamma. Parla di me come se non ci fossi o peggio come se fossi troppo stupida per capire ciò che dici." Disse Cleo in tono ironico.
Una volta fuori, le ragazze stavano prendendo posto in auto.
"Vado io davanti! Disse Kate." Con fare da bambina.
"Noo, te lo scordi,ci vado io." Rispose l'altra comportandosi in egual modo.
"Non ci va nessuna delle due. Viene anche Lara e siede lei davanti." Rispose Brian.
"Cosa!?" Urlarono le due amiche contemporaneamente.
"Te l'avevo detto che non gli piace." Sussurò Kate chiudendo lo sportello posteriore dell'auto.
Dieci minuti dopo Bry accostò l'auto accanto ad una bella villetta. I lampioni illuminavano il vialetto dal quale Lara stava arrivando.
"Ciao ragazzi" sorrise gentile. Aveva lunghi boccoli biondi che le correvano lungo la schiena, un vestitino viola e una borsa nera. "Hei" la baciò a stampo.
Tra i sedili posteriori le ragazze si scambiarono un' occhiata complice.
"Ragazze, lei è Lara. Lara, loro sono Kate e Cleo."
"Piacere!" Esclamarono le ragazze in coro.
Durante il percorso i due piccioncini si scambiavano occhiate dolci sotto gli sguardi silenziosi di Cleo e Kate.
"Da quanto stanno insieme?" Sussurrò Cleo.
"Boh, ovviamente lui non ci fa sapere nulla" rispose Kate alzando la voce.
Più tardi arrivarono in quella che doveva essere casa di Edward. Era molto grande, la luce della notte non faceva ben intendere i colori dell'abitazione. Un grosso giardino dava il tocco di naturalezza a quella casa tanto urbanizzata. Si sentiva una musica già dall'esterno, c'erano molte persone e volti già visti a scuola.
"Di sicuro non è una cosa privata" disse Kate quasi innervosita. "Buttiamoci sul buffet" ridacchiò Cleo.
Intanto Bry prese Lara per mano e senza preoccuparsi più di tanto si allontanò dalle amiche.
"Perfetto! Ci ha abbandonato come se niente fosse! Sinceramente? Lara mi sta sulle ovaie. Non fa altro che ridacchiare e sbattere le sue lunghe ciglia. Avrei preferito Jake come nuovo componente della comitiva." Disse Cleo urlando nelle orecchie di Kate a causa del volume della musica troppo alto.
"Concordo pienamente. E adesso? Cosa facciamo?" Urlò l'amica.
"Non lo so! Che ne so...Non conosco neanche chi ha organizzato la festa! Oh vedo Julius! Vieni che te lo presento!" Le ragazze iniziarono a farsi spazio tra le coppiette che limonavano e dei tizi già ubriachi.
"Ouch! Cacchio che dolore!" Esclamò Cleo. Era urtare contro la schiena di qualcuno sicuramente più alto di lei.
"Hey scusa! È difficile muoversi in questo casino! Mica ti sei fatta male?" Era un ragazzo castano e aveva gli occhi azzurri come il cielo in primavera.
"Non preoccuparti" Cleo fece un sorriso di circostanza.
"Io sono Jake, piacere di conoscerti" le porse la mano.
"Io sono Cleopatra,puoi chiamarmi Cleo" ricambiò il saluto.
Il ragazzo indossava una felpa bianca ed un paio di jeans,sembrava del tutto a suo agio in mezzo a tutta quella gente, come un vip assalito dai suoi fan.
"Cleo, conosci per caso un certo Brian Sanders? È nel mio club,l'ho visto spesso con due tipe simili a voi.." Disse in tono insicuro.
"Uhm! È il mio migliore amico, non sapevo fosse nel tuo club. Ultimamente non parliamo molto..." Cleo guardò il pavimento.
"Uhm..capito.."
Finalmente tra quell'orda di gente la bruna riuscì a rivedere Kate che sembrava esserle scomparsa sotto il suo naso.
"Kate! Ho conosciuto Jake! Che sia quello del numero sulla mano di Bry? Vieni, te lo faccio conoscere" Disse tutta entusiasta.
"Jake! Lei è la mia migliore amica, Kate, è un vero spasso." Disse raggiante.
"Ciao Kate, piacere di conoscerti!" Rispose sorridendo.
"Il piacere è tutto mio!"
"Hey"era Simon, il ragazzo del club di canto.
"Ciao Simon! Anche tu qui? Com'è piccolo il mondo!" Disse Kate sorpresa.
"Eh già. A quanto pare abbiamo delle amicizie in comune! Sono qui con un mio caro amico Julius, vieni, te lo faccio conoscere" il biondo mise le mani alla bocca per farsi sentire meglio.
Kate fece segno a Jake e Cleo di seguirla,finché non si ritrovarono tutti in cucina, dove non c'era nessuno. Eccetto due tizi che ci stavano dando dentro nella stanza affianco.
"Credo di sentirmi poco bene." Esclamò ironica Cleo.
"Concordo con te,amica" Jake le sorrise complice.
"Hey Cleo!"
"Julius!"
"Allora ci conosciamo tutti qui?" Disse Jake versandosi un bicchiere di birra.
"Io sono Simon,piacere!" Il ragazzo si avvicinò a Cleo.
"Io Cleopatra, il piacere è tutto mio." Entrambi sorrisero.
"Io invece sono Julius, tu devi essere Kate." Disse l'altro.
"Già,ciao Julius." La ragazza annuì.
"Volete da bere?" Disse Simon.
"No, grazie, io penso che andrò a cercare Edward per fargli sapere che sono venuta alla festa." Kate assunse un tono imbarazzato.
"Okay, io penso che andrò a prendere una boccata d'aria. Non sopporto stare in luoghi chiusi con troppa gente." Sbuffò Cleo.
"D'accordo. Ci becchiamo dopo,ragazze!" I tre adolescenti continuarono a chiacchierare di auto e football bevendo birra.

**************************

"Appartiamoci in una stanza." Sussurrò Lara con voce seducente.
"Certo." Rispose Bry.
Si diressero verso una delle numerose camere da letto della casa di Edward.
"Buonasera!" Esclamò un ragazzo.
"Mi sa che questa è la cucina." Disse imbarazzata Lara tenendo per mano Bry. Nella stessa stanza trovò lo sguardo di Jake il quale, dopo aver visto la mano di Bry intrecciata a quella di Lara, uscì correndo dalla stanza.
"Amore, andiamo in una stanza, dai." Ripetè la biondina. Per un attimo Bry non rispose. Il cuore gli diceva di seguire Jake, prenderlo e baciarlo. La testa invece gli suggeriva di stare con Lara.
"Si, andiamo." Sospirò.
Trovata una stanza da letto vuota, i due cominciarono a baciarsi accanitamente. Brian con delicatezza baciava il collo di Lara. La ragazza tolse la camicia e la t-shirt al bruno.
"No, non posso. Mi dispiace." Disse Bry rimettendosi camicia e t-shirt.
"Perchè?"chiese irritata  la bionda.
"Amo un'altra persona." Rispose uscendo dalla stanza.
Uscito dalla stanza da letto Brian tornò al centro della festa. Si avvicinò al tavolo degli alcolici ed un bicchiere alla volta si scolò alcool fino ad essere ubriaco.
"Hey Brian. Com'è andata con la biondina?" Disse Jake spuntando dal nulla con un briciolo di amarezza.
"N...non ho fatt...o nu..l..la." rispose singhiozzando.
"Ma sei ubriaco?!? Usciamo fuori dai." Propose il ragazzo dagli occhi celesti.
Prese Bry con il braccio e lo condusse fuori, urtando tra la folla.
"Dai ti accompagno a casa." Disse una volta fuori.
"Fatti baciare dai! Sei così bello, tanto la testa per te lo già persa." Sussurrò Brian all'orecchio destro di Jake, avvinghiandogli le braccia al collo.
"No, non puoi. Non sei in grado né di intendere né di volere." Detto ciò Jake fece accomodare in macchina Brian e lo accompagnò a casa. Nel percorso indicato dal navigatore. Brian continuava a provarci con Jake, senza avere successo.
"Ecco qui casa tua." Disse accompagnando Brian alla porta.
"Dai entra, non fare il prezioso" propose il bruno tirando per la felpa Jake.
"Ci vediamo a scuola. Riposati." Baciò sulla fronte Brian e se ne andò, mentre quest'ultimo entrato in casa crollò sul divano.

***************************

Kate era alla ricerca di Edward, non sapeva esattamente cosa dirgli, probabilmente avrebbe semplicemente fatto un sorriso di cortesia, ma voleva vederlo e voleva che lui vedesse lei, conciata così, si sentiva più bella. Bry si era allontanato e Cleo sembrava essere scomparsa da un momento all'altro.
La casa era grande e piena di gente, quasi riusciva difficile respirare. Le luci erano soffuse eppure si vedevano sagome di ragazzi persi nella musica. Decise di salire  le scale e trovò Ed.
"Hei" fu lui a bloccare lei.
"Ciao Ed, grazie per avermi invitata, ho portato un paio di amici ma non ho la minima idea di dove siano finiti" disse arrossendo al suo sguardo che non le lasciava tregua.
"Sei bellissima" le disse ignorando tutto il discorso di prima. Kate fece fatica ad elaborare la frase, provò a ripeterla più volte nella sua mente e giunse alla conclusione che probabilmente il volume della musica troppo alto le aveva lasciato intendere qualcos'altro. Ad ogni modo ringraziò.
"Puzzi di alcool" gli disse Kate senza farsi problemi.
"Lo so, ho bevuto. Tu no?" Gli fece uno sguardo malizioso e le allungò un bicchiere.
Aveva un paio di jeans e una felpa arancione, i suoi occhi sembravano di un verde diverso rispetto al solito.
"Questa volta passo, grazie" rispose.
Il ragazzo prese il bicchiere che le aveva porso e lo tracannò.
"Dovresti smetterla, tra poco ti addormenterai qui" disse Kate con fare da mamma amorevole.
Ed si avvicinò, quasi come se stesse per crollarle addosso.
"Altrimenti che fai?" Ridacchiò spostandole il ciuffo.
In quel momento sembrava che la musica fosse scomparsa e il mondo si fosse fermato.
"Che faresti se adesso ti baciassi, Knight?"
Se prima il suo cuore stava battendo, fino a quel momento poteva considerarsi morta.
"Non lo faresti" sorrise. "Sei ubriaco, domani mattina non ti ricorderai nemmeno di me" disse con un po' di amarezza.
"Non mi sfidare."
"Altrimenti?" Fu lei a sorridere in modo malizioso.
Pochi secondi più tardi, dopo uno sguardo che sembrava essere durato un'eternità, il bruno le sfiorò le labbra con un bacio che durò un bel po'. Se prima le piaceva adesso si stava innamorando. Allo stesso tempo, però, sapeva che questo sarebbe stato un ricordo unicamente suo, di una notte che Edward nemmeno avrebbe ricordato.
"Aspetta, aspetta" lo allontanò trattenendolo per la felpa.
"Che stai facendo?"
"Quello che avrei dovuto fare molto tempo fa" riprese Ed.
In quel momento Kate era confusa, ma sentiva la felicità sulla pelle. Era vero? Era vero quello che provava? Era un passatempo per la serata?
Pochi minuti più tardi, Ed allontanò la ragazza dalle sue braccia e salutandola con un bacio a stampo le promise di rivedersi dopo.
In preda all'emozione, con le gambe ancora tremanti, Kate scese le scale alla ricerca di Cleo e Bry, doveva raccontare tutto ai suoi migliori amici!
Per la prima volta, sentiva il sapore della felicità sulle labbra.
"Dove sei?" Mandò lo stesso messaggio ad entrambi gli amici ma non ottenne risposta.
Provò ad uscire dal grande soggiorno affollato, non sapendo che quello sarebbe stato il momento in cui tutte le emozioni che aveva provato durante la serata si sarebbero sbriciolate davanti ai suoi occhi. Girato l'angolo Ed era lì. Limonava con una ragazza dai capelli rossi, sembrava che per poco non lo facessero.
Iniziò a piangere come se le fosse crollato il mondo addosso. Forse era veramente così. Infilò la giacca e si avviò in cucina dove c'era Simon.
"Per piacere Simon, avvisa i ragazzi che io vado via"
"Che è successo?" Provò ad asciugarle le lacrime.
"Nulla" singhiozzò.
"Vieni, ti porto a casa" le disse dolcemente.

***************************

Tutta quella puzza di alcool e quel fumo iniziava ad infastidire Cleo. Prese la porta sul retro e decise di uscire in giardino. L'aria era umida, e la luna piena era alta in cielo. Un brivido le fece rizzare i capelli sulla nuca. Aveva dimenticato la sua giacca in casa ma era decisa a non ritornare dentro. Preferiva diventare un ghiacciolo anziché trascorrere un minuto di più in quella casa. Di nuovo un brivido le trascorse lungo tutto il corpo, purtroppo sapeva che non era a causa del freddo. Non poteva credere ai suoi occhi. Nathaniel si stava consumando le labbra con una tipa, non fermavano di baciarsi.
Cleo non si era mai sentita stupida quanto in quel momento. Di tutti quei ragazzi perché ricordava proprio la sua voce ed il suo profumo? Eppure lo sapeva, l'aveva capito dal primo momento. Lui era uno di quei tipi, uno stronzo patentato che non voleva impegnarsi con nessuna, semplicemente si "dilettava" con ognuna. Come si fa con le prostitute.
"Ma vaffanculo,McDonald." Sussurrò inconsciamente Cleo.
Come se l'avesse sentita il ragazzo staccò le sue labbra da quella tizia e fissò Cleopatra.
La bruna corse via da quel pezzo di giardino, proprio come una lepre che sfugge al suo predatore. Sapeva che, come tutti gli stronzi esperti Nathaniel sarebbe venuto a darle mille scuse pur di non ammettere che stava baciando quella ragazza per sfizio. Come Cleo sapeva che essendo troppo ingenua si sarebbe lasciata convincere,facendosi del male.
Dopo aver raggiunto il giardino sul retro, la ragazza si avvicinò ad un gruppo di coetanei.
"Hey, hai una sigaretta?" Chiese fuori di sé,neanche lei si riconosceva in quel momento, ma poco le importava.
"Certo,bambolina." Un ragazzo le accese una sigaretta e gliela porse.
"Grazie." Disse in tono piatto.
Prima che la sigaretta potesse arrivare alla bocca di Cleo una mano la prese per il polso.
"Scusate, la signorina non fuma." Era Nathaniel, e aveva gettato in terra la sigaretta.
"Lasciami andare, perché l'hai fatto?" La ragazza si strattonava ma la presa del rosso era troppo forte.
"Non hai mai fumato,  perché l'hai fatto?" Rispose arrabbiato.
"Cosa te ne importa? Da quando sei mio padre? Oppure vuoi che sia un'altra delle tue troie? Mi dispiace deluderti Nathaniel. Dai, corri a farti consolare da miss piovra." Disse in tono sarcastico.
"Ma è lei che mi si è avvinghiata addosso. Era ubriaca, cercavo di staccarmela di dosso ma non riuscivo." Si giustificò.
"Ma fammi il favore, a chi vuoi darla a bere? Menomale che ti si è avvinghiata addosso senza il tuo consenso. Eppure sembravi starci,sembravi starci eccome. Poi se vuoi venirmi a dire che è talmente forte da non riuscire a lasciarti sono due le cose: o lei nasconde i tentacoli o i tuoi muscoli sono come la tua materia grigia,assenti." Continuò su quel tono Cleo.
"Aspetta,ti prego." Le si avvicinò, erano a pochi millimetri di distanza, la ragazza poteva sentire il suo respiro.
Cleo gli mollò un ceffone e prima di allontanarsi disse:
"Mi dispiace Nathaniel. Io non ci sto."
Erano trascorse due ore da quell'avvenimento e Cleo non riusciva più a trovare Brian, inoltre aveva appena letto il messaggio di Kate che l'aveva praticamente abbandonata.
Decise di assaggiare un bicchiere di birra pensando che tanto non le avrebbe fatto male. Purtroppo i bicchieri si moltiplicarono e iniziava a girarla la testa. La musica appariva ovattata alle sue orecchie e la stanza iniziava a girare in tondo. Le sue palpebre,pesanti come piombo le si chiusero,facendola sprofondare in un sonno profondo.

~Angolo autore~
Sera! Abbiamo pubblicato il secondo capitolo , anche se nel primo avevamo premesso le 100 visualizzazioni. L'abbiamo fatto per dimostrarvi la nostra frequenza nel pubblicare. Speriamo che vi piaccia la storia e che vi prenda come sta prendendo a noi, grazie e condividete♡.
P.s scusate eventuali errori di battitura.
Vi consigliamo vivamente di leggere "I'll never forget you" di Aggia_raimbow_hands_.❤

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top