Nelle puntate precedenti (Pt.1)

Salve a tutti ragazzi e buon anno nuovo. So che alcuni di voi si aspettavano un nuovo capitolo, ma così non è potuto essere (per troppo tempo). Non voglio giustificarmi, voglio solo raccontare com'è andata e spiegare il perché delle mie scelte. Negli ultimi mesi sono stata piuttosto presa sia dall'università, sia dal cambio di casa. Al momento non posso ancora definire la mia situazione "stabile", ma devo comunque essere onesta: l'instabilità non è stata l'unica causa della mia assenza. C'è stato dell'altro, c'è stata l'indecisione. Per lunghi mesi mi sono interrogata su cosa fosse meglio fare, se fermarmi con L'Era del Caos e revisionare quanto scritto sin ora o se proseguire. Nell'indecisione, ho optato per non scegliere, non agire, non far nulla. Ma ovviamente la stasi non è compatibile con la vita, una lezione che a quanto pare Awryn ha imparato molto meglio di me. Il punto è che ci sono moltissime cose della storia che a questo punto sento il bisogno di cambiare. Ho pensato a lungo a come fare questi cambiamenti, ma so per certo che per raddrizzare il tiro come si deve ho bisogno di terminare prima la storia. Quindi ho preso (finalmente) la mia decisione: terminerò la storia, come è giusto che sia. Non posso assicurare una pubblicazione regolare, per i motivi di cui sopra, a cui va aggiunto che a Milano mi manca ancora un "nido" in cui poter scrivere. Tuttavia so che lo farò, porterò questa nave fuori dalla tempesta. Per poterlo fare però ho pensato che la cosa migliore fosse riprendere il filo. Quindi ecco per voi un riassunto dei primi 10 capitoli. Il riassunto degli altri 9 arriverà presto e a seguire il capitolo 20. Una piccola postilla per tutti gli altri progetti che ho su Wattpad: anche per loro arriverà il giusto tempo, ma al momento voglio dare priorità assoluta a LEDC. Unica eccezione è "Wendy è furiosa!", che vorrei trasformare in qualcos'altro dato che al momento è un po' priva di uno scopo reale. Suggerimento: meglio farlo diventare un diario divertente di un'universitaria fuorisede o lo sfogo di una donna cosciente del diverso vocabolario usato da uomini e donne? Avrebbe sempre un tono comico, ma non so decidere fra queste due strade. Ditemi voi :* spero che avrete un bel 2017 e che vorrete accompagnare i nostri eroi nella loro lotta contro il male. A presto (sta volta sul serio)!

Anno 576 di quella che sarà poi chiamata L'era del Caos. Il regno di Dror è scosso ancora dai lasciti di guerre intestine tra Tarkir, genti dell'est, e Sunek, genti dell'ovest. Nella regione di Tirija nasce un bambino, Gorn di Ta'ir, figlio del conte di Ta'ir, che cresce viziato ed egocentrico. Affianco a lui Rhielorm, una bambina figlia di una serva, lo vede mutare in un essere orribile sotto ai propri occhi.

Qualche anno più tardi Gorn, ormai divenuto ragazzo, ha ben chiare le proprie sorprendenti capacità. Ha capito di avere uno spirito oscuro dentro di sé ed è deciso a sfruttarne il potere per ottenere ciò che da sempre vuole: un mondo ai propri piedi, che sia lo specchio della propria grandezza. Lo spirito gli consente di persuadere facilmente delle proprie idee animi che siano predisposti al male, al vizio, alla corruzione. Una volta che gli uomini dal cuore impuro sono stati persuasi, possono essere corrotti nel corpo e Gorn può trasformarli in esseri mostruosi, aberrazioni della loro stessa depravazione. Così per Gorn, nato ad Est, non è difficile spingere le genti dell'Ovest a marciare sulla regione di Nirel, culla di tutto il regno.

La guerra civile avvampa le regioni centrali, il Consiglio è incapace di prendere una decisione efficace per contrastare le armate di colui che ora si fa chiamare Generale. Dror, non può far altro che resistere.

***

Otto anni dopo l'inizio della guerra, Tirjia giace abbandonata, al centro di un tumulto che allunga le sue spire verso Yeser. Tra le sue colline rosse, Awryn vaga fino a ritrovarsi sul sepolcro del suo amico Evandrus. Awryn è una disertrice, ha ventun anni, ma negli ultimi cinque della propria vita si è sottratta alla strada che aveva tracciato per se stessa. Orfana di entrambi i genitori, ancora adolescente, si era arruolata, convinta di voler tenere alto l'onore della sua casata. Affianco a lei Evandrus, amico d'infanzia, le guardava le spalle. Alla loro prima battaglia però, Awryn aveva perso la spada in una colluttazione. Quando il suo opponente, stava per infliggerle il colpo di grazia, Evandrus si era interposto, sacrificando la propria vita per salvare l'amica. Awryn, scossa da quell'evento, aveva abbandonato il fronte, dandosi alla macchia. Il dolore della perdita si è pian piano cicatrizzato, fino a che Awryn, ritrovandosi in ginocchio sulla fossa comune che contiene i resti dell'amico, decide di tornare a combattere, sentendo che è l'unica strada possibile, nella propria esistenza.

Awryn dunque torna a Yeser e si consegna come disertore, cosciente di star rischiando la pena di morte. Si appella al codice militare e chiede di essere reimmessa nell'esercito. Nel frattempo trascorre una settimana in cella, sbeffeggiata da Roin, suo antico mentore. Infine è trasferita nella base militare di Kimia e reintegrata nell'esercito come fantaccino. Così conosce una serie di personaggi, fra cui il viscido Onji, l'irriverente Farkas, i due ambiziosi Naraas e Corse, l'affidabile Syas, il taciturno Okksel ed infine l'insicuro Aner.

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La chiamata dal fronte non tarda ad arrivare e il contingente si sposta a Nirel. Qui Awryn stringe amicizia con altri fantaccini come lei e Farkas. Si tratta di Nayif, Barn e Olb. Okksel rivela che la propria madre era originaria di Nirel. È quindi suo desiderio partecipare attivamente alla liberazione della regione. Poi conduce Awryn dal capitano Uriel. Awryn sente subito che in quest'ultimo c'è qualcosa che la attrae. L'uomo la ringrazia per le informazioni che ha fornito circa la presenza di esploratori a sud, quindi le chiede come mai abbia disertato. La ragazza risponde che aveva bisogno di capire cosa le stava succedendo, poi si scusa per essere stata una codarda. A queste parole Uriel la sfida a duello, mettendone a nudo le insicurezze in combattimento. Lo scontro si conclude e Uriel dona ad Awryn uno scudo ed una spada.

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La liberazione di Nirel ha bisogno di un piano ardito quanto rischioso. Uriel propone le sue idee al concilio degli ufficiali: ha intenzione di sfruttare i fantaccini per attirare gli avversari in una strettoia, per poi attaccarli sia frontalmente, sia dai fianchi. I generali non sono molto convinti, ma la nomea che il giovane si è fatto come genio militare li sprona a tentare. Il gruppo di Awryn è quello d'avanguardia e lei, Olb, Nayif, Farkas e Barn si ritrovano in prima linea. Olb, insicuro e pauroso, riesce a oltrepassare le proprie paure, abbattendo i nemici che gli si parano davanti. Una freccia avvelenata lo coglie di sorpresa. Il gruppo ripiega verso l'insenatura, seguito dalle truppe nemiche. Lo scontro si fa sanguinario e Uriel è costretto a intervenire per salvare Awryn. La battaglia volge a favore dei Tarkir, ma Olb non ce la fa.

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Le perdite subite dai Tarkir sono consistenti, ma è necessario inseguire il nemico per evitare che chieda rinforzi. Ancora una volta Uriel si espone con gli ufficiali, che gli accordano, dopo un acceso dibattito, il permesso di intraprendere il tallonamento, anche grazie all'intervento del colonnello Rhyg. La fuga del nemico è fin troppo rilassata e Uriel teme che si aspettino uno scontro. Punta quindi a sfinirli con attacchi brevi e a sorpresa, fino a che non li spinge verso uno stretto ponte. Okksel si è occupato di segare al punto giusto le corde che lo tengono sospeso, vendicando così le proprie origini. Dopo il crollo del ponte, il nemico è ridotto a poche unità, che si arrendono facilmente, rivelando poi che tra le fila dell'Est c'è un traditore: Onji.

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Syas è inviato a Irdia per cercare prove della colpevolezza di Onji, prove che ritrova nella stanza del capitano. Purtroppo il traditore, resosi conto dei sospetti del giovane geniere, scappa, sottraendosi al giudizio del tribunale militare. Syas torna così all'accampamento, portando un encomio del Consiglio e una promozione di rango per sé, per Aner e per Uriel. Questi, una sera, si offre volontario per allenare Awryn, aiutandola a non sentirsi più alle strette in combattimento.

L'accampamento viene attaccato dalle schiere dei Sunek. Tra le fila dei nemici si ergono uomini altissimi dalle fattezze ributtanti. I Tarkir tremano, ma Uriel li spinge a mostrare il loro valore. Uno di essi mette in difficoltà Awryn e il comandante. Uriel teme per lei e perde la concentrazione, ma Awryn riesce a riportarlo in sé e assieme abbattono l'essere.

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Nei giorni successivi l'accampamento è percorso da un sottile fermento. I soldati si chiedono cosa abbiano affrontato, stentano quasi a credere di essere sopravvissuti a creature simili. Uriel manda a chiamare Awryn, la ringrazia per averlo salvato e le rivela di aver temuto per lei. La ragazza fraintende, pensando che lui voglia escluderla dal combattimento perché è una donna.

All'accampamento giungono due figure incappucciate: si tratta di Verkela e Rhielorm, due mistiche studiose del Caos, che rivelano importanti aspetti della natura di Gorn al gruppo. Gorn, cui Rhielorm era affezionata durante l'infanzia, ha dentro di sé uno spirito oscuro, che gli consente di mutare la natura degli uomini corrotti a suo piacimento. Questo spirito è entrato in lui quando l'Errante ha aperto un portale del Caos a Tirjia ventisette anni prima. L'Errante è l'emissario del Caos e artefice della sua realizzazione nel mondo tangibile, nonché padre di Verkela. Le mistiche propongono a Uriel di collaborare, dato che possono offrire le loro conoscenze sul Caos per sconfiggere Gorn, ma sono prive della potenza bellica che invece è propria delle schiere Tarkir.

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Giunge il momento della liberazione di Rileel, altra regione centrale di Dror. Uriel decide di separare il gruppo e di mandare Rhyg a sud per difendere Catyra, mentre il resto delle truppe sarà impiegato nella presa del capoluogo di Rileel, Renrak. La cittadina è ben difesa, ma dei cunicoli nei suoi sotterranei consentono una via d'accesso poco conosciuta. Il gruppo viene ulteriormente frammentato per muoversi in questi ambienti angusti e Uriel, Awryn e Aner vanno in avanscoperta. Vengono quindi attaccati da dei lancieri d'oro, i cui bagliori mesmerizzanti incantano Aner. Sono salvati da Farkas, che interviene lanciando un vecchio coltello e riesce a chiudere gli occhi mentre i lancieri spargono il riflesso delle loro cotte. Il gruppo è quindi riunito e le mistiche iniziano a sospettare che i lancieri siano il frutto di un qualche tipo di corruzione. Intuiscono che la fonte di questa corruzione stia nei bagliori dell'oro e adottano un piccolo trucco per rendersi immuni: annerire il metallo con delle sostanze oleose. Il gruppo riesce così ad abbattere i lancieri e a giungere alla cittadina. Questa è difesa internamente solo da guardie cittadine e cede facilmente alla presa dei guerrieri dell' Est. Awryn è contrariata però: stanno attaccando e uccidendo dei civili innocenti e questo non è quello per cui è tornata.

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La presa di Rileel ha bisogno di un azione ancora una volta rischiosa e sta volta tocca a Syas mettere a repentaglio la propria vita. Le truppe Tarkir lasciano passare un convoglio di rifornimenti Sunek, sfruttandolo come esca per attirare le truppe nascoste nei boschi di Rileel. Nel frattempo il giovane noumeniano si occupa di innescare la frana che chiude il passaggio con la regione di Raleb. Awryn, combatte nei boschi. La ragazza dubita ancora della giustezza delle proprie azioni, ma è decisa a fare la sua parte. Dal carro di rifornimento fuoriescono delle creature metà donna, metà statua. Hanno uno specchio al posto del volto e sembrano porre sotto a un sortilegio le truppe Tarkir, nel pieno dello scontro con gli uomini dell'Ovest. Awryn sembra essere meno succube di questo ammaliamento, si rende conto che è necessario far qualcosa, quindi colpisce una delle creature. Essa prende a urlare, tanto che Awryn sembra stordita. Interviene Nayif a risollevarla e assieme riescono ad abbattere tutte le creature. Un soldato Sunek colpisce la ragazza con una potente palla incendiaria. Awryn si risveglia nel letto di Uriel. Il comandante l'ha tratta in salvo, seppur terrorizzato da quanto accaduto.

***

Uriel riceve una richiesta d'aiuto dalla popolazione di Lydartan: sembra che i mercanti non siano succubi della propaganda di Gorn e che vogliano contribuire alla liberazione di Dror. Nel frattempo Rhyg, in difficoltà sul fronte a sud, ha inviato una richiesta di soccorso. È necessario dunque dividere le truppe: una squadra, capitanata da Syas, è inviata a sud, un'altra resta a Rileel, mentre un piccolo manipolo si dirige a Lydartan per verificare la situazione. Tra di essi c'è anche Awryn. La squadra ha un appuntamento in una locanda col governatore della regione, che però manda un suo fidato. Awryn riconosce in questi il proprio fratellino Moem, cresciuto e felice di vederla. Tra le lacrime di gioia per averlo ritrovato, Awryn apprende che il giovane l'ha cercata in giro per il mondo, diventando nel frattempo il braccio destro del governatore.

Verkela parte per Taniarda, accompagnata da Okksel, per poter verificare la leggenda secondo cui lei potrebbe essere l'Erede dell' Errante e chiedere udienza presso quest'ultimo.

***

Verkela riesce ad evocare l'Errante, il quale le rivela dell'esistenza di uno spirito di luce che potrebbe aiutare le truppe dell'Est. A sud Syas riesce a supportare le truppe di Rhyg, debellando le donne-granchio che avevano assaltato la città di Mussr.

Gli abitanti di Drungar decidono di dare il loro contributo ed offrire un diversivo ai Tarkir per penetrare a Lydartan. Nel frattempo Rhirm studia un dispositivo Sunek che sono riusciti a sottrarre; con orrore la ragazza giunge alla conclusione che si tratti di un Chrob, un misto di negromanzia e magia oscura che Gorn vuole usare per corrompere le anime dei suoi avversari.

Infiamma quindi la ribellione dei civili e divampa il fuoco della libertà. Awryn e gli altri si trovano a combattere fianco al fianco degli abitanti della regione, ma improvvisamente la rabbia che covano per le ingiustizie subite s'impossessa di loro, facendoli tramutare in bestie ringhiose. Awyn riprende il controllo di sé solo grazie a Moem, ma Uriel è soggiogato dalla corruzione. La ragazza ingaggia il comandante nella speranza di riuscire a farlo rinsavire, ma egli sembra intenzionato a ucciderla. Awryn, bloccando le sue mani, lo bacia.


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