Nothing to lose but you
I stay up every night
I should've thought twice when I put our lives on the line
I'm a mess
You're the only hope that I hold inside
The self-destruction, the damage I've done
You're the reason I'm still alive
"Ti chiedi mai cosa abbia spinto i Bariani ad iniziare la guerra contro il mondo astrale?" La domanda lo colse alla sprovvista
"No... Insomma Astral ci ha spiegato che puntano a distruggere il suo pianeta, credo che, a prescindere dalla ragione per cui lo fanno, vadano fermati" l'espressione di Reginald si incupì, come se avesse dato la risposta sbagliata
"Anche se lo avessero fatto per salvare il proprio pianeta?"
"Cosa ti fa pensare che lo stiano facendo per questo motivo? Da quel che sappiamo il loro unico scopo è quello di annientare gli astrali, non sembra esserci altro che un profondo desiderio di distruzione" Shark non rispose e spostò il suo sguardo verso il cielo. C'era un che di malinconico nei suoi occhi e Thomas non riusciva a spiegarsi da cosa fosse causato.
"Come mai hai questo interesse improvviso per i nostri nemici? Mi pareva fossi il primo a desiderare di fermarli" non disse nulla, sembrava essersi perso nei suoi pensieri
"Reginald... Va tutto bene?" Gli chiese, confuso dal suo silenzio. Lui lo guardò per qualche istante e si sforzò di sorridergli
"Certo, è tutto a posto" disse, sentendo il peso di quell'ennesima bugia pesare come un macigno. Avrebbe voluto dirgli la verità, parlargli dei suoi sospetti e delle conseguenti paure ma non poteva farlo. Era evidente che Thomas avesse accettato come verità assoluta ciò che gli era stato detto da Astral e lo poteva capire. Era più semplice accettare le sue parole che domandarsi se non ci fosse di più dietro. Da quando aveva recuperato i suoi ricordi di Bariano e scoperto che il conflitto in corso era stato scatenato da ragioni ben più complesse di quelle riferite loro dall'astrale, aveva cercato ossessivamente un'alternativa alla guerra, una soluzione che potesse mettere d'accordo entrambi i mondi, ma senza successo. Faticava ad accettare l'idea di dover combattere contro i suoi amici ma, soprattutto, lo spaventava la prospettiva di dover fare del male a Thomas. Si erano riavvicinati da poco, ricostruendo il loro rapporto, si fidavano di nuovo l'uno dall'altro e, l'ultimo duello affrontato insieme, aveva ulteriormente rinsaldato la forte amicizia che li legava.
"Ma chi diavolo voglio prendere in giro? È decisamente qualcosa in più di un'amicizia..." Quel pensiero lo devastava perché era tristemente consapevole di ciò che li aspettava, di quanto a dura prova sarebbe stato messo il loro legame.
"Mi odierai Thomas, vorrai liberarti di me e chissà magari ci riuscirai anche, liberandomi dall'ingombrante responsabilità di leader dei Bariani..."
Cercò di tornare alla realtà, di vivere quegli ultimi istanti di quiete, gli ultimi momenti in compagnia di Four prima che il conflitto incombente tra i due mondi spazzasse via tutto quanto.
"Ti andrebbe di passare il resto della serata insieme? Non ho nulla di meglio da fare e non sono per niente stanco" disse, dissimulando quanto desiderasse una risposta positiva da parte sua
"Sì, certo" affermò, senza alcuna esitazione, nonostante fosse stato colto alla sprovvista dalla sua richiesta.
Si avviarono attraverso le vie della città, guardandosi intorno alla ricerca di qualcosa da fare
"Pensavo che avessi in mente un programma, non che avremmo girato senza meta per tutta la notte" disse, con un sorriso divertito dipinto sulle labbra
"E se il mio programma fosse proprio quello di farti girare a vuoto tutta la notte? Potrebbe essere un'idea divertente dopotutto. Il campione d'Asia Thomas Arclight che vaga per le vie della città in compagnia del suo acerrimo rivale, nonché ormai bandito da qualsiasi gara ufficiale, Reginald Kastle. Sono sicuro che, con queste premesse, qualche insignificante giornaletto di gossip riuscirebbe ad inventarsi un articolo da sbattere in prima pagina" lo disse con ironia ma Four ci percepì una punta di malinconia, come se quei ricordi fossero ancora in grado di ferirlo.
"Sì, immagino che potrebbero..." Disse, incupendosi. Non riusciva ancora ad accettare l'idea di avergli fatto così male. Una buona fetta dei traumi che era stato costretto a vivere erano dipesi da lui, lo aveva privato della possibilità di diventare un duellante professionista mentre era all'apice del suo successo e, cosa ben peggiore, aveva causato l'incidente in cui sua sorella era quasi morta. Si detestava per ciò che aveva fatto e, nonostante sapesse di essere cambiato, non poteva fare a meno di essere ciclicamente divorato dal senso di colpa.
And I lose it everyday inside of my head
I don't know if I'll be alright
I wanna leave it all behind
I've got nothing to lose
I've got nothing to lose but you
Nothing to lose but you
I know that I can't undo
The self-destruction, the damage I've done
I've got nothing to lose but you
"Thomas, stavo scherzando... Non metterti a rimuginare sul passato, è totalmente inutile"
"Scusami, hai ragione, cercherò di non pensarci..." Disse, senza troppa convinzione, percepiva lo sguardo di Reginald fisso su di lui, sembrava essere in grado di sondargli l'anima e la cosa lo spaventava. Si sentiva nudo davanti a lui, indifeso e vulnerabile e non gli piaceva affatto.
Lo conosceva fin troppo bene e capiva subito se era turbato, ci aveva messo un secondo ad accorgersi dell'effetto che le sue parole avevano avuto su di lui e gli ci volle poco di più per trovare un sistema per farlo stare meglio.
"Ti va di duellare?" Gli chiese
"Duellare? Adesso?"
"Sì, puoi immaginare che sia la stessa finale che abbiamo combattuto anni fa, con l'unica differenza che stavolta non ci sarà la mia squalifica a permetterti di vincere" disse, con un sorriso che Thomas non poté fare a meno di ricambiare.
"Solo a te sarebbe potuta venire in mente un'idea così contorta... Ma d'accordo accetto la sfida e ti assicuro che l'esito sarà lo stesso"
"Questo è tutto da vedere" rispose, preparandosi a duellare.
Take a step, I will follow
Til the end of the earth
You're the best and the worst
'Cause you know all my secrets
All my demons and you keep 'em in check
Si sfidarono in una piazzetta poco distante e, nel giro di poco, intorno a loro si radunò un gruppetto abbastanza nutrito di persone.
"Hai visto Thomas? È proprio come ai vecchi tempi, abbiamo anche il pubblico" disse Reginald divertito. Lui non rispose, era troppo coinvolto dal duello per pensare a ciò che aveva intorno.
Andarono avanti per diverso tempo, scambiandosi attacchi feroci, desiderosi di vincere. Alla fine fu Shark a trionfare ma non importò a nessuno dei due. Il vero significato di quello scontro andava ben oltre la semplice vittoria, per Four era una chiusura, un modo per tagliare i ponti con il passato e accettare, una volta per tutte, di non poterlo cambiare, di poter lavorare solo sul presente. Per Reginald era una sorta di addio, l'ultimo momento di vicinanza che poteva condividere con lui prima di doverlo combattere o, peggio, uccidere...
Cercò di togliersi dalla testa questi pensieri cupi prima di raggiungerlo e aiutarlo ad alzarsi
"È stata una bella sfida ma l'esito era abbastanza scontato"
"Ma davvero? Quindi ci hai messo così tanto a vincere per farmi contento?"
"Ovviamente, so che il tuo ego è molto fragile e che non avrebbe tollerato una sconfitta schiacciante, quindi ho deciso di impormi alcuni limiti per rendere la sfida più interessante" risero entrambi, intimamente contenti di aver condiviso quel momento.
"Beh, si è fatto tardi. Scusami se invece di fare qualcosa di divertente ti ho incastrato in un duello in memoria dei, non troppo bei, momenti andati"
"Oh, andiamo è stato divertente e poi mi ha fatto bene. Conoscendomi avrei passato tutta la serata sentendomi a disagio e rivedendo sprazzi di tutte le schifezze che ti ho fatto in passato..." Si fermò per poi aggiungere "ma questo lo sai già, non c'è bisogno che te lo dica"
"Non so di cosa tu stia parlando, avevo semplicemente voglia di dimostrarti, per l'ennesima volta, che come duellante sono decisamente più forte di te" rispose con un sorriso sornione
"Non mi sorprende che tu non voglia ammettere di averlo fatto per me. Lo capisco, da questo punto di vista siamo spaventosamente simili, nessuno dei due vuole esporsi e fare capire all'altro che ha bisogno di lui. È triste che la situazione sia questa, che ci sia questo perenne stallo, senza che che qualcuno si decida a fare il primo passo... Forse dovrei semplicemente smettere di girarci intorno e dirti direttamente ciò che provo per te, quanto sei importante e speciale, che non so cosa farei se dovessi perderti..." Lo guardò negli occhi mentre questi pensieri solcavano la sua mente, sperava che, come sempre, riuscisse a leggerli, li capisse senza che li esprimesse ma non andò così. Non sapeva se non li avesse compresi o se si avesse semplicemente finto di non vederli ma non aveva molta importanza. Avrebbe avuto altre occasioni per parlargli, per professargli il suo amore, quella sera si sarebbe accontentato della sua compagnia, di averlo vicino.
"Vuoi che ti accompagni a casa?" Gli domandò
"Non ce n'è bisogno ma se insisti..." Gli rispose, mantenendo il solito tono evasivo che contraddistingueva buona parte delle loro conversazioni.
Camminarono in silenzio, entrambi assorti nei propri pensieri, nessuno dei due sapeva che quella sarebbe stata l'ultima sera che avrebbero trascorso insieme prima che il conflitto tra mondo astrale e bariano li avvolgesse nelle sue spire, soffocando la loro speranza di un futuro insieme come un serpente fa con la sua preda.
Si salutarono e, dopo una breve esitazione, andarono entrambi per la loro strada. I ricordi di quella sera li avrebbero accompagnati anche nell'ultima battaglia, lasciandogli moltissime domande, che non avrebbero mai avuto risposta, su come sarebbero potute andare le cose se solo avessero avuto il coraggio di aprirsi l'uno con l'altro quella fantomatica notte.
And I lose it everyday inside of my head
I don't know if I'll be alright
'Cause if I didn't have you, I'd be better off dead
You're the reason I'm still alive
I've got nothing to lose but you
Piccola postilla dell'autrice
Ciao a tutti/e, so cosa state per dire
"Ma Nym, non avevi detto di voler sperimentare? Provando a scrivere di personaggi che di solito non usi?" E aveste assolutamente ragione, in fin dei conti questa è la quarta fic in cui compare Shark e, anche se non ha avuto in tutte un ruolo centrale, capisco che possa diventare ridondante. Quindi mi scuso con tutti voi se ho ceduto alla mia dipendenza per la disqualify ma questa storia è letteralmente nata da sola, mi è venuta un'idea e l'ho scritta tutta d'un fiato. Non so se sia venuta bene ma ho adorato crearla e spero che voi possiate apprezzare altrettanto leggerla.
Considerate di lasciare un commento se vi va.
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