Recensione 38: Zambezia
A un anno dalla recensione di Khumba, ho deciso di parlare del film che lo ha preceduto, Zambezia. Uscito nel 2012, lo scoprii grazie a una pagina di Focus Junior, rivista che leggevo da piccola e poi alle medie (ne avevo già parlato nella recensione di 2 cuccioli nella savana, che precede quella di Khumba), dove c'era il poster del film e c'era scritto che il protagonista era un falco pellegrino. Ma col passare degli anni me ne dimenticai completamente, fino a quando non lessi sulla copertina del dvd di Khumba (che ho comprato alcuni mesi fa al tabacchino del mio paese) "dai produttori di Zambezia" e ciò mi incuriosì. Alla prima visione, Zambezia mi piacque, anche se non ai livelli di Khumba (al contrario di mio fratello), ma ora parlerò della trama con spoilers.
Siamo in Sudafrica e una cicogna sellata (è proprio il nome della specie) di nome Gogo viene inseguita da uno stormo di marabù, che vogliono appropriarsi delle uova che Gogo trasporta in una cesta. Nel frattempo, nella gola di Katungu, conosciamo Kai e suo padre Tendai, dei falchi pellegrini, che si allenano per migliorare il volo e la velocità. Ma Kai è un falco avventato e rischia di farsi male in picchiata per prendere una lucertola e il padre lo rimprovera, anche se ha comunque fiducia in lui.
Kai però è stufo di restare a Katungu e sbotta, chiedendo a suo padre se sua madre (defunta) l'avesse voluto. Tendai, scosso dalle parole del figlio, si allontana e lascia Kai da solo, che incontra Gogo e Tini, un uccellino tessitore, ancora in fuga dai marabù. Il giovane falco salva un uovo, che era caduto dalla cesta, e Gogo gli parla di Zambezia, la mitica città dove tutti gli uccelli vivono in armonia e vengono protetti da una squadra d'elitè, i Cicloni. Affascinato, anche Kai vorrebbe andare a Zambezia per diventare un Ciclone, ma i marabù arrivano e attaccano Gogo. Tendai ritorna e nel difendere il nido uno dei marabù precipita, facendo ritirare gli altri. Uno di questi è il fratello del marabù caduto, Cecil, che promette a Tendai che l'avrebbe pagata cara. Gogo riconosce Tendai, ma subito dopo vola in direzione di Zambezia, lasciando soli padre e figlio, che hanno l'ennesima discussione con la conclusione della fuga del secondo.
Si è fatta notte e il marabù Cecil piange la perdita di suo fratello, ignorando i divertenti tentativi del cugino Morton di tirargli su il morale, e proprio allora sopraggiunge il varano delle rocce Budzo, a cui manca un artiglio. Il rettile convince i marabù a stare dalla sua parte per conquistare Zambezia e distruggerne la comunità, in quanto i marabù sono sempre stati in fondo alla catena alimentare ed emarginati. Tendai, che era partito per cercare Kai, sente tutto, ma viene subito catturato da Budzo, che pare riconoscerlo, proprio come Gogo.
Intanto, Kai segue uno stormo di cicogne e arriva a Zambezia, che si trova all'interno di un maestoso baobab in cima alle Cascate Vittoria (Zimbabwe). Kai vi trova ogni specie di uccello, tra cui pappagalli inseparabili, cinerini, altri falchi, upupa e via dicendo, e viene subito accolto. Il falco rincontra Gogo e Tini, che sono felici di rivederlo, per poi conoscere il succiacapre Ezee, che diventa suo amico nel giro di pochi secondi. Ben presto tutta la comunità sa dell'arrivo di Kai, incluso il fondatore di Zambezia, il vecchio Sekhuru, un'aquila con un'ala mutilata, e sua figlia adottiva, il nibbio bianco Zoe. Anche loro conoscono Tendai e si chiedono se un giorno arriverà per cercare Kai. Intanto, Tendai è rinchiuso in una gabbia in una buca profonda, mentre Budzo lo deride.
Mentre Zambezia si prepara alla festa annuale di primavera, Kai si iscrive al corso per diventare un Ciclone e cominciare l'addestramento. Guidati dal gipeto Ajax, Kai si allena duramente, ma viene spesso rimproverato perchè segue solo sé stesso e non il gruppo e quindi degradato, mentre tutti gli altri vengono promossi. Ciononostante, Sekhuru ha grande fiducia nel falco, anche se non ha fatto una prima buona impressione nemmeno con Zoe. Kai, intanto, esplora l'ambiente, ma sente piano piano che Zambezia non è il posto per lui, malgrado la vicinanza (o più insistenza) di Ezee.
La festa annuale di primavera comincia, ma tutti gli uccelli tessitori, inclusa Tini, vengono rapiti dai marabù per ordine di Budzo. Così, per rimediare, Kai, Zoe ed Ezee seguono i Cicloni, che cercano i marabù per capire il motivo del rapimento. Ma mentre Ezee viene ferito e rimandato indietro, Kai vede Budzo per la prima volta e sente il suo piano; ha ordinato di rapire i tessitori per costruire un ponte per invadere Zambezia. Di ritorno alla comunità, il giovane falco racconta quello che ha sentito, ma Ajax non gli crede e manda i Cicloni a inseguire i marabù, finendo in trappola. Proprio quando Kai vuole andare via da Zambezia, Gogo lo porta da Sekhuru, che gli rivela il suo passato. Kai è nato a Zambezia e i suoi genitori crearono la squadra dei Cicloni, ma un giorno un nido venne attaccato da Budzo; Sekhuru perse l'ala, mentre la madre di Kai venne uccisa, ma Tendai riuscì a salvare un uovo, da cui nascerà Zoe. Avendo capito che il varano che ha visto la notte prima era Budzo a causa di un artiglio mancante, Kai non ha tempo per digerire quello che ha appena scoperto, è ancora deciso a salvare i tessitori, perciò lui e Zoe rivelano il piano di Budzo a Sekhuru.
Col permesso di Sekhuru, Zoe, Kai e Gogo vanno a salvare sia i Cicloni che i tessitori e padre e figlio si rinconciliano. Tutti insieme tornano a Zambezia, dove i marabù hanno già sistemato il ponte per Budzo, ma quest'ultimo porta con sé parecchi altri varani come lui, venendo meno al patto con i marabù (Budzo e i marabù si sarebbero divisi le uova di Zambezia equamente tra loro). Kai incoraggia tutti gli uccelli a combattere contro gli invasori e persuade persino suo padre ad accettare l'aiuto dei marabù, che hanno deciso di passare dalla parte di Zambezia. I Cicloni, ora liberi, distruggono il ponte con dei massi e allontanano i rettili con l'aiuto dei marabù, mentre Tendai, Sekhuru, Kai e Zoe combattono contro Budzo. Ezee, guarito dalla ferita, aiuta i protagonisti a intrappolare Budzo in una rete, ma questo trascina nelle cascate anche Zoe. Kai si precipita ad aiutarla, ma a causa della distanza, della nebbia e delle grida, Tendai e Sekhuru credono di aver perso i loro figli.
Per fortuna, Zoe e Kai tornano su sani e salvi senza Budzo. La notte stessa si festeggia la sconfitta di Budzo e delle iguane, nonchè l'accoglienza dei marabù a Zambezia. Tendai è orgoglioso di Kai e lo nomina Ciclone insieme a Zoe, che ha finalmente l'onore di conoscere il falco pellegrino che la salvò quando era un uovo. Nella scena durante i titoli di coda, la lucertolina di inizio film, che era finita su un rametto sul fiume, raggiunge la riva e incontra i marabù, che tuttavia non la mangiano e, anzi, le offrono degli snack.
Anche se sono più affezionata a Khumba, ritengo Zambezia un film molto carino e con un paio di similitudini alla pellicola successiva. In verità, Zambezia mi ha ricordato di più il film "il Regno di Ga'Hoole" (un giorno pubblicherò la recensione), in quanto i protagonisti sono uccelli di tantissime specie diverse, non c'è la presenza dell'uomo e gran parte delle scene sono ambientate in una "città" all'interno di un albero. Ammetto che l'unica cosa che sapevo era che tutti questi volatili si possono trovare anche in Africa, infatti non conosco quasi nessuna specie degli uccelli nel film (a parte gli upupa e gli inseparabili, che anni fa io e la mia famiglia avevamo). Perciò, se nella trama ho scritto a quale specie i personaggi appartengono di preciso, lo devo a Wikipedia inglese, sebbene su IMDB (un sito di film in inglese) alcuni personaggi siano stati descritti con specie diverse. Ad esempio, se Kai su Wikipedia inglese viene classificato come falco pellegrino, su IMDB è uno shikra, un tipo di sparviere (suo padre Tendai come falco di Barbiera, una sottospecie di falco pellegrino). Io non sono affatto esperta, ma secondo me è più corretto Wikipedia inglese.
Come animazione e musiche siamo ai livelli di Khumba, dato che i realizzatori sono appunto gli stessi, ma i personaggi, la trama e la morale sono diverse. Mentre in Khumba ci sono il tema della diversità e del viaggio dell'eroe, qui in Zambezia c'è il tema dell'appartenenza. Kai, al contrario di Khumba, non ha "difetti fisici", non vive in un branco (almeno a inizio film), sua madre è morta da più tempo e parte semplicemente perchè è stufo di rimanere a Katungu, non per risolvere un problema che nemmeno ha causato. Per quanto riguarda l'antagonista, Budzo è un predatore temibile, proprio come Phango (l'antagonista di Khumba), ma non si sa niente sul suo passato; è solo un cacciatore che vuole rubare tutte le uova per sé e che sfrutta i marabù per il suo scopo. I marabù sono abbastanza simili ai licaoni di Khumba, anche se questi ultimi aiutano solo occasionalmente Phango. Pur ambientati in Sudafrica, Zambezia si svolge nello Zimbabwe, mentre Khumba nel Deserto del Karoo; secondo me in un eventuale crossover Kai e Khumba potrebbero incontrarsi e fare amicizia. Khumba, però, rimane il mio film (e personaggio) sudafricano preferito, anche se a mio fratello è piaciuto di più Zambezia. Raccomando il film a chi adora i volatili, come noi in famiglia, nonché gli ambienti caldi del Sudafrica. Lo si trova su Prime Video oppure su Youtube, ma lì è solo in inglese.
https://youtu.be/6g2x-xkeSnM
Vorrei dedicare un paragrafo a Tendai, padre di Kai. E' il mio personaggio preferito del film perchè è saggio e riflessivo, a mio parere. Tuttavia, ha tenuto nascosto a Kai il suo passato e lo ha portato a Katungu, in preda ai sensi di colpa per la morte della compagna Amai (madre di Kai). Per questo Tendai, purtroppo, può essere troppo severo nei confronti del figlio, causando la sua fuga. Ciononostante, Tendai parte subito a cercare Kai e, se non fosse stato per Budzo, l'avrebbe trovato nel giro di qualche ora. Per fortuna, riuscirà a chiarirsi col figlio e a chiedergli scusa per non aver detto niente su Zambezia e il resto. Al contrario del padre di Khumba, Seko, Tendai ha un ruolo più importante ai fini della storia, infatti ha molte più scene e profondità rispetto a Seko. Per alcune cose, in realtà, il comportamento severo e iperprotettivo di Tendai mi ricorda un po' quello di Re Tritone del classico Disney la Sirenetta, ma molto meno brusco e non arriva a distruggere le cose a cui Kai teneva.
Voto finale: 8 +
P.S. qui sotto lascio il link di una recensione su Youtube, che parla piuttosto bene di Zambezia.
https://youtu.be/gYNwLQsW8hA
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