Recensione 1: Balto della Dingo Pictures
Molti conoscono Balto, il famoso husky che compì la parte finale della corsa del siero verso Nome per risolvere l'epidemia di difterite che colpì i bambini, anche se gran parte della strada la fece un altro cane, ma questa è un'altra storia. Il punto è che nel 95 venne realizzato un bel film animato, Balto, che ebbe abbastanza successo da poter creare un paio di sequel, e dal quale si sono ispirati 2 cartoni completamente diversi: White Fang della Goodtimes Entertainment e Balto della Dingo Pictures. Oggi si parlerà di quest'ultimo, mentre dell'altro cartone ne parlerò un'altra volta.
Per chi non lo sapesse, la Dingo Pictures era una casa di produzione tedesca, che tra gli anni 90 e gli anni 2000 fece diversi cartoni animati, basati sui film d'animazione che all'epoca erano successo di critica e pubblico, come alcuni classici Disney, ma non solo. Anche altri film da altre case di produzione furono "di ispirazione" per la Dingo Pictures e uno di questi era appunto Balto, realizzato nel 97, 2 anni dopo il film originale. E hanno stravolto un po' di cose, tipico della Dingo Pictures, ma andiamo con ordine.
In italiano, la copertina del dvd riporta come titolo "la leggenda del lupo bianco". Ma c'è un problemino; qua non c'è nessun lupo bianco né una leggenda; il dietro del dvd riporta la trama come nel film del 95 di Balto. Tuttavia, qua ci sono alcune differenze. Innanzitutto, Balto è un husky puro, come lo era nella realtà, e l'oca Boris qua non esiste. Gli orsi polari in questo "film" è diventato uno solo. La copertina può ingannare perchè chi lo compra magari pensa che sia molto simile al Balto originale del cartone, solo con alcune differenze. Ora vi spiego la trama, anche se il film dura circa mezzora. Ovviamente ci saranno spoilers, per cui sta a voi se continuare a leggere o meno il seguente paragrafo. Intanto, qui sotto vi lascio la copertina del dvd.
Tutto comincia nell'Alaska, più precisamente nello sperduto paesino di Nome, dove c'è una grande distesa di ghiaccio e acqua gelida. E già al primo secondo c'è un problemino; viene mostrata una colonia di pinguini. Pinguini in Alaska? Ma davvero? Va bene che il clima e l'ambiente potrebbero essere adatti ai pinguini, ma non ho mai sentito di pinguini vivere in Alaska. Ok, io sono pignola e molto critica, quindi provo a passarci sopra, dato che ho scoperto che è cosa tipica della Dingo Pictures metterci animali in habitat dove non starebbero neanche per sbaglio. La scena prosegue con la "fauna locale", introducendo 2 personaggi; un orso polare freddoloso e una foca sarcastica. L'orso, il cui nome è Timbu, è diverso dagli altri proprio perchè soffre il freddo e si rifiuta di nuotare per procurarsi il pesce, per questo la foca, che dovrebbe essere suo amico, lo prende in giro. Gli dice persino di andare nel deserto, ma l'orso rifiuta. D'accordo, lo ammetto. Ho empatizzato con Timbu perchè è freddoloso, ma non vuole nemmeno andare nei posti troppo caldi. Ma qui mi sorge un altro dubbio. Come fa una foca a sapere cos'è il deserto? Va beh, andiamo avanti. Dopo la discussione tra foca e orso, viene presentato il primo personaggio umano, un ragazzino di nome Nico. Lui parla con gli animali ed è loro amico. Mi pare un po' strano, dato che doveva essere un film come l'originale Balto, ma ho deciso di non stupirmi più di nulla con la Dingo Pictures. Comunque, il ragazzino decide di cucire una sciarpa per Timbu e di dargli un po' del suo pesce, mentre la foca scherza sul volere dei guanti per le sue pinne. La scena mi stava facendo involontariamente ridere e, al tempo stesso, chiedere: "Ma dove cavolo è Balto?"
E dopo alcuni minuti di questa scena, finalmente eccolo in carne e ossa (o dovrei dire pelo e ossa?) in compagnia di un altro husky, letteralmente uguale a lui, a parte una striscia marroncina sul pelo. Quest'ultima è una lei e si chiama Judy, chiaramente una copia venuta male di Jenna, l'interesse amoroso di Balto. I 2 husky criticano l'orso e confesso che mi sono un po' dispiaciuta per lui, anche se hanno ragione. La scena poi taglia sul paesino di Nome e ci sono altri personaggi; Matt, il proprietario di Balto, il dottore e Komo, un husky nero rivale di Balto, quest'ultimo ispirato da Steele, l'antagonista del cartone originale. Ma qui il massimo delle baruffe si limita a ringhi non troppo seri. Secondo Matt, proprietario anche di Komo, i 2 sono talmente problematici che per risolvere le loro liti senza motivo li fa correre per alcuni minuti nel bosco. E da qui magia. Komo e Balto smettono davvero di ringhiarsi a vicenda. Ma il guaio arriva adesso.
Il dottore lamenta che diversi bambini si stanno ammalando di difterite, una malattia che causa febbre alta e fortissimo mal di gola al punto da soffocare, e le medicine sono quasi finite. Matt ha un'idea; far partecipare tutti i cani di Nome a una gara per andare a prendere le medicine necessarie a 400 chilometri di distanza. Questo è uguale al Balto originale, a parte il fatto che nessuno ostacola Balto o lo bullizza. E tornano anche l'orso e la foca, che scommettono su Balto e Komo. I vincitori sono 3 husky; Komo, Balto e Judy. Ma dato che Nico, anche lui malato di difterite, chiede a Judy di rimanere a casa, partono solo Komo e Balto. I 2 husky viaggiano per diversi chilometri nella "bellissima" foresta innevata senza mai fermarsi. Rischiano di cadere giù dai precipizi o di essere attaccati dai lupi, ma tutto viene risolto forse troppo facilmente. Ok, c'è solo mezzora di tempo per fare tutto. Balto suggerisce a Komo di fermarsi a riposare solo quando sono davvero vicini all'arrivo. Ogni tanto, le loro scene vengono interrotte da cosa succede a Nome e all'orso e alla foca. Quest'ultima "costringe" il suo amico a tuffarsi in acqua per tutte le scommesse perse con le gare e lui si becca il raffreddore. Mi sembra impossibile per un orso polare prendere un raffreddore, ma cerco di passarci sopra.
Naturalmente Balto e Komo arrivano a destinazione e riportano le medicine fino a casa, ma all'ultimo chilometro Komo perde la vita, cadendo da un precipizio. Devo dire che non me l'aspettavo da un cartone Dingo Pictures, anche se, come ha giustamente notato qualcuno su Youtube, può essere stato "copiato" dal Balto precedente, dove l'antagonista precipita da un dirupo, solo che sopravvive. Balto è costretto ad andare da solo, stanco morto, ma con il "bottino" ancora intatto. Viene persino incoraggiato da un coniglio e io mi sono chiesta: "E tu da dove salti fuori? E soprattutto chi sei?". Subito dopo, Balto rischia di essere aggredito da un branco di lupi, ma viene salvato da Matt e dall'orso. E ancora una volta, mi sono domandata: "Perchè l'orso non attacca direttamente i lupi, anziché stare fermo a dirgli di allontanarsi?" Il film finisce con Matt e il dottore, a epidemia finita, che parlano di Komo, e l'orso decide di nuotare più spesso, ignorando il freddo.
Che cosa posso dire? Il doppiaggio, per una volta, non è così brutto da far sanguinare le orecchie (anche se non ho idea di come sia il doppiaggio originale, che è in lingua tedesca). Questa è una novità in casa Dingo Pictures. Ma è uno dei pochi pregi di questo cartone. L'animazione è orribile. I paesaggi sono strani, hai l'impressione che sia tutto colorato con il pennarello dei bambini dell'asilo, e le proporzioni sono completamente sbagliate. Anche io sbaglio a disegnare, non so fare le proporzioni, ma non sono una professionista né lavoro nel settore, al contrario di quello che dovrebbero essere questi. La musica e i suoni sono bizzarri, simile a un videogioco mediocre degli anni 90. I personaggi sono disegnati molti simili gli uni agli altri e si muovono malissimo, quasi come se fossero di pietra. L'animazione della Dingo Pictures è così in tutti i loro film. Mi meraviglio del fatto che sia tedesca. La trama, tuttavia, non è troppo male, ma se avessero tolto le gag dell'orso e della foca e altre scene inutili, sarebbe durato al massimo 10 minuti. E poi perchè alla fine non si vede Judy, che dovrebbe essere l'interesse amoroso di Balto? Al contrario, a cos'è servito mostrare la colonia di pinguini in più parti, se non hanno un ruolo? Che voto dare a questo film? Direi un 5-, per essere buoni. Lo consiglierei solamente se avete voglia di ridere per le assurdità involontarie e se non avete niente di meglio da fare per una mezzora.
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