Capitolo Ventiseiesimo 🔞
Attenzione. Nel capitolo saranno presenti scene di sesso esplicito, consumate tra ragazzi maggiorenni e consenzienti.
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Il sole inizia a tramontare dietro i contorni sfocati del Monte Fuji. I fiochi raggi giocano a nascondino tra le nuvole, e si rifugiano in mezzo agli alti tetti dei grattacieli. Il viaggio in macchina verso casa è stato per Izuku, un lungo calvario colmo di pensieri negativi.
Scende dall'auto indugiando alcuni istanti di fronte al cancello aperto dell'abitazione. Scruta assorto i vetri acidati che ne mascherano l'interno, chiedendosi se lì dietro ci sia già l'Alpha, intento a studiarlo. Si sorprende nello scoprirsi affannato. Le gambe sono compatte come roccia, i muscoli intorpiditi e nel petto, il cuore gli batte molto forte.
Ma non è tanto la paura di non aver fatto la cosa giusta a incatenarlo al terreno, ma più il timore che Katsuki si possa arrabbiare con lui.
Ha mandato a quel paese l'intervista e i soldi che avrebbero potuto vincere per i bambini. Senza contare che ha persino insinuato nella mente del giornalista, l'atroce dubbio che loro due stiano insieme come compagni.
E lui sa fin troppo bene, quanto l'Alpha odi queste illazioni.
Sospira tristemente, avvicinandosi all'ingresso.
Nonostante sia perfettamente consapevole che ci saranno ovvie ripercussioni per il casino che ha appena combinato, non riesce lo stesso a dispiacersene. Lui è dove deve.
E ripensandoci attentamente, non avrebbe potuto scegliere altre soluzioni.
Le opzioni possibili erano soltanto due:
o rimanere alla gara e rassegnarsi a ballare con un altro partner della loro compagnia.
Oppure dichiarare che lui e Katsuki sono "legati".
Nel poco tempo che aveva avuto a disposizione per pensare, aveva optato per quest'ultima. Il dado oramai era stato tratto e a quel punto, nessuno avrebbe più potuto ostacolarlo dall'andarsene. La severa legge "sugli accoppiamenti "pendeva come sempre a favore della razza dominante.... "nei momenti del rut del compagno, l'Omega poteva dispensarsi dal fare qualsiasi cosa per assisterlo nei sui bisogni. "
Un tenue sorriso si apre sul viso di Izuku. Quante scuse avevano trovato i suoi vecchi padri, fratelli, tutori, usando la giustificazione del calore alla violenza? Bello schifo essere catalogati come esseri, adibiti puramente alla fecondazione e al bisogno del compagno. Però deve constatare amaramente che in questo caso, gli è stato estremamente utile.
Avvicina le nocche alla porta per bussare, ma prima che riesca a farlo questa si spalanca da sola, rilevandone due figure.
Sero ha sul viso un'espressione stanca e combattuta. Non sorride, ma lo esamina con sguardo critico, soppesandolo accuratamente. Izuku ricambia l'occhiataccia assidua, spostando la testa di lato e fissandolo con curiosità.
Sposta la testa lentamente alla sua destra, sobbalzando nel vedere in che diavolo di situazione è ridotto il suo migliore amico.
Shoto ha sempre potuto contare nella sua vita, su una grossa qualità: la perfezione. Una compostezza gelida che si mostrava anche nelle situazioni peggiori. Adesso però, i capelli sono tutti arruffati da un lato, la maglietta è sporca e spiegazzata, e ha persino un lungo graffio rosso sulla guancia.
Izuku non riesce a trattenere una risatina divertita.
-Sho' ma cosa diavolo ti è successo? Sei messo malissimo, sembra che sei andato in guerra! Spero non sia stato Hanta a ridurti in questo stato penoso.-
Todoroki arrossisce. Alza una mano e la porta sulla testa, cercando senza successo di domare l'intricato cespuglio bicromatico.
-Non c'e' molto da scherzare! Qui la situazione è tragica, senza che ti ci metti pure tu con le tue battutine del cavolo. Beh, non avevi una gara? Cosa stai facendo qui?-
Un sopracciglio verdino si alza in alto. L'Omega incrocia le braccia sul petto, sghignazzando in modo sfrontato e leggero.
-Ero di passaggio. O avete per caso ordinato Just eat? Dai, ma che domande insulse sono da fare? Secondo te cosa ci faccio qui... fammi entrare piuttosto.-
Porta il piede in avanti, bloccandolo meravigliato a mezz'aria: nessuno dei due ragazzi si è spostato per farlo passare. Izuku sposta di nuovo lo sguardo su Sero, fissandolo intensamente.
-Posso entrare?- Chiede secco, irrigidendo le spalle.
- Sinceramente... No. A meno che tu non comprenda appieno, che nel momento in cui lo farai non potrai più uscire da questa casa, per giorni interi. Se Katsuki dovesse percepirti, non riuscirebbe più a trattenersi e già la situazione è abbastanza ingestibile così com'è. Non ho intenzione di vederlo stare peggio di come è messo ora. Lui continua a chiamare il tuo nome da ore... sembra impazzito.-
Izuku si gratta una guancia, scrutandolo pensieroso. Ha compreso perfettamente la motivazione e a cosa stia alludendo il Beta. Se dovesse decidere di fare "il grande passo" ed entrare, dovrà stringere i denti e sopportare qualsiasi cosa fino alla fine. Non gli sarà concesso nessun ripensamento. Si inumidisce il piercing con la punta della lingua, sorridendogli convinto.
-Non sono stupido. Sono qui apposta per lui.-
Finalmente un tenue abbozzo di sorriso, appare sul volto di Sero. Si sposta, facendogli un cenno con la mano.
-Ottimo, speravo lo dicessi. Io e Shoto siamo... sfiniti.- Esclama, dando una rapita occhiata verso l'altro ragazzo che sta ancora cercando di sistemarsi con le dita, un bianchissimo ciuffo ribelle.
Izuku si toglie le scarpe lasciandole perfettamente in ordine, in un angolino dell'ingresso. Procede a passo spedito nel salone, fermandosi allibito di fronte all'immagine che si trova davanti agli occhi.
I vestiti sono sparsi ovunque, alcune bottiglie di acqua mezze vuote sono appoggiate a casaccio sul pavimento, e alcun coperte sono buttate alla rinfusa per terra. Visto che Katsuki odia moltissimo il disordine, la situazione gli appare a dir poco grottesca.
-Dov'è lui?- Domanda secco, perdendosi a fissare un punto preciso in cui gli sembra di aver riconosciuto addirittura un paio di mutande appallottolate per terra.
-In vasca a farsi un bagno rilassante. Il rut non è ancora esploso del tutto, e stiamo tentando di tenerlo tranquillo il più possibile.-
-Ha preso i soppressori?-
-Non vuole farlo. Dice che si sta tenendo carico... per te.-
Una bollente ventata di imbarazzo, colora le guance di Izuku.
-Oh beh, potrei affermare allora che sono un ragazzo dannatamente fortunato.-
-Fortunato,dici? Io non ne sarei così tanto sicuro... Hai mai passato un rut con un Alpha dominante?-
Gli occhi color smeraldo, si posano sul viso di Sero. Attende con espressione severa, una sua risposta. Si morde la lingua nel bloccare la replica velenosa che gli stava per uscire dalla bocca, scrollando le spalle.
-Se devo essere totalmente sincero, non ho mai passato rut con nessuno, in realtà.-
-Allora fai funzionare la testa, e aspetta a dire che sei... fortunato. Katsuki ha già avuto molti altri calori in passato, ma non sono mai stati così devastanti. Penso che questa bramosia sia dovuto al fatto che il suo corpo abbia trovato e accettato il suo mate. L'istinto di procreazione si è risvegliato, e potreste fare un pasticcio voi due insieme. Ti consiglio di ragionare e obbligarlo per lo meno, a indossare le protezioni.-
Il pensiero di poter rimane incinto non lo aveva neppure sfiorato. La mano va svelta a tastare la parte destra della giacca. La scatolina con le pastiglie che gli aveva dato il dottore, è sempre lì. La tira fuori, aprendola e inghiottendone una.
-Ho le pillole anticoncezionali dietro. Una al giorno, e sono a posto. Visto che posso essere utile anche io? E comunque... non sono in calore.-
-Ma potresti andarci.- L'espressione austera di Sero, continua a non mollarlo un attimo.
-Gli Alpha e gli Omega che si scelgono, combinano anche i cicli. E' la natura che lo decide, non sapevi neppure questo?-
Abbassa la testa guardandosi i piedi a disagio. Queste lezioni di sesso e compatibilità, lo stanno innervosendo parecchio. Che voglia bene a Katsuki è fin troppo chiaro, ma per parlare in questo modo, lui avrà già passato dei Rut con Katsuki. Questa idea gli solletica la parte più gelosa della sua natura. Avrebbe voluto essere il primo a farsi scopare per giorni interi, dalla sua parte più selvaggia.
All'improvviso, come se cento candele profumate fossero state accese all'istante, arriva al naso di Izuku un fortissimo odore di Immortelle. Gli occhi si rialzano verso l'alto, mentre cerca un appiglio dove potersi appoggiare. Le gambe gli tremano e un inizio di liquido gli bagna le natiche.
-Cos'e' questo irresistibile odore di lime e menta che sento?-
Il tono roco di Katsuki lo fa avvampare all'istante: è più basso, più vibrante... più intrigante.
Sero non si volta neppure a guardare l'Alpha, ma rimane fisso con lo sguardo sul viso di Izuku. L'Omega deglutisce lentamente la saliva, prima di spostarsi per avere maggiore visuale.
Vuole farsi vedere subito, smania dalla voglia di arrivare da lui.
L'immagine dell'Alpha, però, lo fa sobbalzare di sorpresa.
E' nudo, ancora umido e gocciolante dall'acqua della vasca, e con una vistosa erezione stretta in pugno. Se la tocca lentamente, annusando l'aria con un sorrisino spudorato.
Ha gli occhi sgranati, e le pupille scure hanno mangiato quasi tutta la parte dell'iride.
Shoto emette un gridolino terrorizzato, infilando la testa tra le braccia di Sero, che lo abbraccia rassegnato.
-Midoriya, noi ce ne andiamo. Prima ti lascio ugualmente, un ultimo "non richiesto" velocissimo suggerimento. Nei momenti in cui gli scende... tu mangia. Non pensare al dormire, fallo secondariamente.
Cerca piuttosto nell'intermezzo, di fare dei pasti completi, altrimenti sverrai. Te lo consiglio vivamente, perché quando lui sarà sveglio, non ti concederà nessuna tregua. Buona fortuna, spero che tu sappia veramente in che enorme casino ti stai cacciando.-
Izuku sbatte le ciglia sconvolto, senza trovare la forza di ribattere. Katsuki si sta passando la lingua sui canini, guardandolo con un ghigno talmente predatorio, da farlo preoccupare ed eccitare insieme.
Dietro le spalle, sente il rumore della porta che si richiude. Il silenzio che li avvolge è enigmatico: si sente una vittima sacrificale offerta al mostro.
Deglutisce la saliva, osservando come l'Alpha si stia avvicinando con piccoli passi felpati. Alza gli angolini delle labbra verso l'alto, schiarendosi la gola un paio di volte.
-Ci... ciao Kacchan. Ehm...hai visto che bella sorpresa ti ho fatto? Sono... uhm, sono qui apposta per te. Ma facciamo le cose con calma, ti va ? Ho guidato per molte ore, con una macchina che ho preso a noleggio e che aveva il cambio a marce. E io non ci sono abituato, quei pedali mi hanno stressato molto. E poi c'era un incidente, e il traffico di punta e tutte quelle persone che giravano in mezzo alla strada. E ... ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh! -
Il profumo di Immortelle e spezie che lo avvolge, gli blocca qualsiasi altra parola. Sposta le mani sullo stomaco, dove le viscere si stanno aggrovigliando tra di loro.
Socchiude gli occhi spaesato, percependo come Katsuki si sia avvicinato ancora e sia con il viso, pericolosamente attaccato al suo collo. Annusa la sua ghiandola, prima di mettere fuori la lingua e lasciargli sopra una lunga leccata bagnata fino alla spalla. Scende con le mani toccandolo sui fianchi, e poi sulle natiche. Le stringe tra i palmi, mentre risale con la bocca e i denti gli imprigionano il lobo.
-Cristo Omega, parli sempre troppo.-
Con una mossa veloce, lo alza e se lo carica in spalla.
Izuku rimane in silenzio, sobbalzando con il corpo a peso morto a ogni nuovo passo. Rimane così, completamente rassegnato alla sua mercè . Non ci prova neppure a ribellarsi. L'odore che emana l'Apha lo sta tramortendo, e la presa sul sedere è talmente ferrea che tentare sarebbe soltanto un inutile spreco di tempo e di energie.
Lo lascia cadere sulla tavola della cucina, seduto a gambe divaricate.
Izuku si morde il labbro inferiore, cercando di tenere una parvenza di lucidità. Lo osserva pazientemente, facendo scivolare lo sguardo verso qui muscoli perfetti che tirano da morire e su quel grosso membro scabroso. E' sempre stato così... enorme?
Sente alcuni ferormoni rispondere attivamente all'idilliaca visione, e dell'altro liquido colargli lungo le cosce. Un caldo pauroso gli avvolge i sensi, e le parole di Sero gli balenano nel cervello. Probabilmente sta entrando in calore anche lui.
-Ehm... Ka-Katsuki, fermati un attimo e ascoltami. Non voglio che questa situazione, ci porti a fare cose che in realtà non vogliamo.-
Un forte ridacchiare esce dalla bocca divertita dell'Alpha. Arriccia il naso, prendendogli una mano e portagliendola sull'erezione.
-Ti sembra forse che non ne abbia voglia? O sei tu che adesso vorresti tirarti indietro?-
-Oh, idiota! Non intendevo quello! Non te ne sei neppure accorto... sei senza guanti!-
L'Alpha apre la bocca sbigottito. Sbircia le dita libere, portandosele davanti al volto. Le muove piano, prima di sorridere compiaciuto.
-Alleluia. Era ora, no?-
Con una mossa veloce, gli prende gli orli della felpa levandogliela da addosso. Il busto esposto e senza più nessun indumento a coprirlo, si riempie di scariche di imbarazzo. I palmi si appoggiano veloci sulla sua pelle nuda, esaminandone ogni pezzettino accuratamente.
Sono infuocati, ribollono di frenesia e curiosità. A ogni lembo che toccano, gli regalano nuovi incredibili tremiti. L'Alpha lo sta analizzando quasi chirurgicamente, facendo scivolare lentamente i polpastrelli su ogni scanalutara naturale data dai muscoli.
La bocca è pervasa da un ringhio continuo di desiderio, e seriamente lui inizia a credere di essere sul punto di impazzire.
Il groviglio nello stomaco si è esteso ovunque, raggiungendo anche le punte dei piedi e dei capelli. Il sangue gli si arroventa sotto pelle, il fiato gli inizia a mancare e le efelidi si tingono di una accesa tonalità rosso fuoco.
-Omega...- Cantilena Katsuki, sbeffeggiandolo. I lenti sfioramenti che sta facendo sul suo corpo, non si fermano neppure per un istante.
-Non stai entrando in calore proprio adesso, vero? Ho in testa un momento preciso, in cui potrai farlo. Dobbiamo tenerci svegli entrambi, cercare di restare lucidi ancora per un pochino. Mi aiuterai a esaudire il mio peccaminoso desiderio?-
-Non... ahhhhhh, non capisco cosa tu voglia dire.-
-Sei sempre il solito stupido. Ti sto proponendo una distrazione... un gioco. Potresti cercare di farmi venire prima che sia io a fartelo fare.-
Gli occhi color smeraldo vanno veloci, verso la grossa erezione. E' tesa e sul punto di scoppiare.
-Kacchan, sei sicuro di reggere? O pensi che sia più facile vincere per te, perchè a prenderlo sarei io?-
Il ghigno sul viso dell'Alpha si allarga. Le iridi cremisi brillano di una maliziosa consapevolezza, che l'Omega ancora non ha pienamente afferrato. Porta le mani verso i pantaloni, slacciandoglieli.
-Sono talmente sicuro di quello che dico, che sono persino disposto ad alzare la posta in gioco. Sbattimelo dentro tu, so che l'hai già fatto con altri. Potresti far divertire anche me, che ne dici? -
L'Omega spalanca la bocca sconvolto.
-Vuoi che io... ehm, che io... aiuto, oh santissimi nerd del paradiso! Uhm, vuoi che io...-
-Cristo santo, Deku! Se continui a balbettare in questo modo, lo faremo da vecchi o quando avremo le palle mosce!-
Di nuovo, Izuku rimane zitto. Si lascia spogliare totalmente, restando molle in sua completa balia. Lo aiuta distrattamente, alzando il bacino quando serve e all'occorrenza. E' completamente destabilizzato da quello che gli ha appena detto, e non sa come dovrebbe prendere questa totale fiducia riposta in lui.
Mette indietro la testa, stravolto dal piacere quando le mani gli massaggiano deliziosamente i pettorali e prendono in ostaggio un capezzolo, strizzandolo tra le dita.
-Ahhhh! Potrei passare ore a toccarti. Hai una pelle così morbida! E questi tatuaggi... mi fanno venire una voglia assurda di assaggiarti ovunque.-
Il tono provocatorio si infrange sui muscoli del petto. L'alpha si è abbassato con la testa e lo sto baciando languidamente, lasciando una lunga scia bagnata che scende fino al pube. Estrae la lingua, passandola sopra al glande scoperto.
-Ehy, così non vale!-
Un altra risatina si scontra sul pene di Izuku.
-Lo inumidisco solo.- Ribatte scanzonato, mettendoselo velocemente in bocca ma estrandolo subito dopo.
La schiena si rimette in posizione eretta e gli occhi rossi tornano a essere freddi e calcolatori.
-Basta scherzare. Scendi.- Impartisce secco spostandosi leggermente indietro, e lasciandogli spazio per fare quello che gli ha appena chiesto.
Izuku incrocia le braccia davanti al petto. Le gambe formicolano dalla voglia irrefrenabile di fare immediatamente e senza fiatare, quello che gli ha appena ordinato. Ma il suo carattere combattivo non vuole ancora mollare.
-E poi? Scendo... ma poi?-
-E poi me lo infili dentro.-
-Ma non sei preparato! Oh insomma, stai dicendo un sacco di cazzate!-
Nuovamente l'Alpha si avvicina e lui e lo ammonisce con lo sguardo. Gli mette un dito sulle labbra, fermando sul nascere qualsiasi altra parola.
-Shhh, smetti di parlare. Sto per entrare in rut, e se non mi fai venire subito in un altro modo, io ti spacco a metà. Vuoi che ti faccio male? Vuoi piangere per il dolore mentre che io non riesco a fermarmi? Mentre mi spingo con ferocia dentro di te, ancora e ancora e ancora.... E' la mia natura, e per quanto me ne dispiaccia, non mi bloccherò soltanto perchè sarai tu a chiedermelo.-
Il tono da dominatore di Bakugo lo fa avvampare ovunque. Nonostante gli stia chiaramente dicendo che sicuramente gli farà del male, la brama di averlo e' una bruciante carezza di desiderio che arde sulla pelle.
Scende, tenendosi tremante alla tavola. Il volto di Katsuki e' vicinissimo al proprio. Sorride, lasciandogli un leggero bacio sulle labbra e girandosi subito di spalle. Si piega, aprendosi e strusciandosi con le natiche sul suo pube.
-Allora che aspetti? Me lo metti?-
Izuku alza combattuto agli occhi al cielo, prima di scrollare le spalle: se insiste e vuole questo, questo avrà. Allarga le natiche dell'Alpha esponendo ai suoi occhi, lo scuro buchetto stretto. Ci appoggia il membro contro, spingendosi in avanti e facendone entrare un piccolo pezzetto.
Il dolore dato dell'intrusione, fa alzare dal petto di Katsuki, alti ululati arrabbiati.
-Cristo Santo! Ma è terribile. Come cazzo fa a piacerti tanto sta roba?-
-Sei stato tu a volerlo fare. Oramai sto entrando. Stai fermo, e dammi il tempo di farti abituare.-
Lo prende meglio per i fianchi, avanzando ancora di qualche centimetro. E' talmente stretto lì dentro, che anche lui sente molto fastidio e pochissimo piacere.
Quando la penetrazione è completa, lascia andare un rumoroso respiro liberatorio. Sposta le braccia in avanti, prendendogli tra i palmi, l'erezione.
Muove i polsi a ritmo con gli ondeggi morbidi del bacino. Entra ed esce dolcemente, lo lecca sul collo, lo vizia dal davanti.... fino a che non inizia a sentire i primi versi di piacere dell'Alpha.
Le vene del membro tornano ad essere turgide e marcate, e alcune goccioline preseminali gli colano tra le dita. Sorride, compiacendosi soddisfatto di sè stesso.
-Mi sembra che ora vada decisamente meglio.-
-Ahhh, direi molto meglio. Ma voglio venire il primo possibile. Aumentiamo un pochino il piacere, ti va?-
Con una poderosa spinta all'indietro, lo fa sbattere con il sedere contro il tavolo. Ora ha il corpo imprigionato tra il mobile, e il corpo rovente di Katsuki.
L'Alpha si tira indietro e poi di nuovo avanti, prendendo in mano le redini del gioco e iniziando fin da subito, a tenere un ritmo velocissimo.
-Ka- ahhhhh-Kacchan! Se fai così verrò subito!-
-Cerca di resistere allora. Io non ci riesco più.-
Divarica maggiormente le gambe, facendolo scivolare meglio al suo interno. Ringhia e ansima, sbattendoci addosso con una prepotenza selvaggia. Anche da "remissivo" non è in grado di lasciare condurre il gioco ad altri. Izuku sente i testicoli sbattergli contro, e il cerchietto di muscoli modellarsi sulla sua erezione. Con uno sbuffo, si arrende al formicolare delle dita dei piedi, e all'evidenza che non reggerà al non venire, neppure per un secondo di più. Lo fa strizzandogli la pelle dei fianchi e sentendo Katsuki spostarsi subito dalla posizione a novanta.
-Sei venuto prima di me. E lo hai fatto anche dentro. Dovresti... vergognarti.-
Izuku sta ancora eiaculando. Ha gli ochi socchiusi e una sensazione stranissima che si arrampica nel ventre. La voce roca e strafottente dell'Alpha gli fa comprendere che non è neppure lontanamente soddisfatto dall'amplesso appena finito. Si umetta il piercing, sorridendo astutamente. Spera con tutto sé stesso, che la portata principale ora preveda altro.
Katsuki accenna con la testa verso la camera.
-Sei stanco? Mi stai per caso suggerendo che mi vorresti portare in stanza a dormire?- Dice all'Alpha, mordendosi il labbro inferiore.
-Stupido pervertito che non sei altro! Ti porto in stanza a scopare adesso. Ma come cazzo voglio io... Hai compreso che non ti lascerò stare per tutta notte, vero?-
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La suoneria del cellulare, sorprende Izuku nel mezzo del sonno. Si alza di scatto, afferrandolo e osservandone confuso il display. Passa una mano lentamente sopra agli occhi, sbattendo le ciglia scure e cercando di recuperare la memoria degli ultimi avvenimenti passati nelle ultime ore.
La prima ondata di calore deve essere finita, e lui si sente totalmente sfracellato. Si sposta il lenzuolino da addosso, osservandosi meravigliato il petto martoriato dai lividi. I muscoli gli fanno un male terribile, per non parlare del fondo schiena da cui continuano a provenire angoscianti fitte di dolore.
Strizza le palpebre, prima di arricciare il naso e annusare forte l'aria. Un dolce profumo di verdure gli fa brontolare lo stomaco.
Scende dal letto, muovendo un primo passo verso la porta ma cadendo rovinosamente per terra. Sbuffa contrariato, massaggiandosi i muscoli tremanti delle cosce.
Appena riesce a rialzarsi, esce a passo malfermo dalla stanza, andando subito in cucina a cercare l'Alpha. L'immagine del ragazzo ancora completamente nudo e intento a mettere del cibo in un piatto, lo porta a sorridere amorevolmente come un ebete.
Alcune tenere fusa gli partono dalla gola.
Katsuki nel sentirle, irrigidisce un secondo le spalle, bloccando il movimento prima di scuotere la testa tranquillo.
- Era ora che ti svegliassi, dormiglione! Ti sto preparando qualcosina da mangiare. Sono molto vicino a un altra ondata di calore e sono sicuro che questa volta sarà molto più perseverante rispetto a quella di prima. Potrebbe prendermi totalmente, e succederà quasi sicuramente anche a te. Quindi mi devo sbrigare, perché prima voglio fare assolutamente una cosa.-
Le mani corrono svelte a prendere la ciotola con dentro il riso. Con cautela ci appoggia sopra la cotoletta di maiale, e alcuni cipolotti arrostiti. L'odore di caramello, solletica le papille gustative dell'Omega. Distoglie lo sguardo imbarazzato, sentendo lo stomaco brontolare nuovamente.
-Hai detto la stessa identica frase anche prima. Mi vuoi spiegare cosa vorresti fare?-
Gli occhi cremisi rimangono puntati verso il cibo. Inforca una generosa porzione di riso e carne, accennando verso la sua direzione.
-Appoggiati al piano del lavandino, qui accanto a me. Ti voglio avere... vicino. Penso che tu abbia fame, quindi apri per bene la bocca.-
Gli occhi di Izuku scivolano lentamente verso il suo corpo nudo, e nonostante il caldo afoso della stanza, si ritrova a rabbrividire. Si accorge solo ora che è messo uguale anche lui, esposto crudamente al suo sguardo. Un piccolo singulto di desiderio lo attraversa. Sospira, carico di una strana aspettativa, posizionandosi dove gli ha suggerito l'Alpha.
Apre la bocca, accogliendo il meraviglioso gusto speziato del katsudon sul palato.
Un mugolio di generosa soddisfazione lo avvolge. Inghiotte, prima di riaprire le labbra e lasciarsi imboccare nuovamente. Trova la cosa che sta facendo Katsuki per lui, talmente dolce ed erotica, che le fusa riprendono a scuotergli il petto.
-Ho pensato...- Inizia l'Alpha continuando a nutrirlo con zelo.
-... che ci siamo confidati i nostri rispettivi sentimenti. Tu un pochino di più, ma è chiaro che proviamo la stessa cosa entrambi. E beh... io... insomma, mi piacerebbe annodarti.-
Izuku spalanca gli occhi, confuso. Il boccone che ha ancora in bocca non gli permette di rispondere, e si affretta a masticarlo e a ingoiarlo velocemente. Prova a dire qualcosa, ma appena inizia, un'altra porzione di riso gli arriva dritta in gola.
Aggrotta le spracciglia infastidito: ha il vago sospetto che lo stia facendo, per non dargli il tempo di parlare.
-E vorrei metterti il nodo, prima che sia andato completamente fuori di testa. Per me sarebbe la prima volta, e immagino lo sarebbe anche per te. Dobbiamo solo stare attenti e usare le precauzioni per evitare spiacevoli incidenti.-
Una mano si alza davanti al petto, bloccandogli il braccio. Ingerisce, leccandosi piacevolmente le labbra sporche di salsa di soia.
-Sto prendendo la pillola anticoncezionale. Ne userò una al giorno, quindi possiamo stare tranquilli.-
-Ottimo, sei stato davvero molto previdente... Ma non vorrei limitarmi a fare solo quello.-
Gli occhi cremisi agguantano con uno scatto, i suoi. Li tengono ancorati con fermezza, senza abbandonarli un secondo.
-Vorrei anche marchiarti. Ma prima di farlo, volevo avere il tuo consenso. Per noi dominanti, il morso ha lo stesso significato di un matrimonio. Vuol dire stare insieme per sempre. Visto il casino che ho combinato la prima volta, preferisco evitare di farlo pure stavolta e chiedertelo.
Izuku, tu mi vuoi? Vuoi... ehm, vuoi stare con me?-
Gli occhi dell'Omega si riempiono di lacrime. Annuisce sommessamente, prima di sospirare e asciugarsi una lacrima che gli sta scendendo lentamente sulla guancia.
-Senti Katsuki, io non ti ho ancora chiesto nulla, ma prima mi sono svegliato perchè ti stavano chiamando dall'ospedale. Com'è andata la visita a Yō?-
Un leggero odore di bruciato si disperde nell'aria. Katsuki scuote la testa affranto, appoggiando la ciotola ancora mezza piena sul ripiano della cucina.
-Ho reciso il legame. Gli ho spiegato la motivazione, e lui mi ha sentito. O forse no, ma voglio credere che sia andata così. Sono tranquillo ora, i medici mi hanno informato che non avevo neppure rotto del tutto la ghiandola, quindi se anche lui fosse stato cosciente, il nostro legame sarebbe stato comunque appeso a un filo.
Me ne sono andato via subito dopo. Il mio odore non gli è mai piaciuto e stavo entrando in rut. Sono rimasto dentro solo il tempo necessario a dirglielo e di lasciargli un ultimo saluto. E' stato difficile farlo... pensa che mentre me ne andavo, mi è parso addirittura di sentirlo urlare il mio nome.-
La posa stanca e triste dell'Alpha, stringe il cuore dell'Omega. Allunga una mano, appoggiandogliela su una guancia.
-Ehy... mi dispiace per come ti senti.-
-Beh, finalmente è finita. Sinceramente a me ora importa soltanto di quello che vogliamo fare tu e io.-
-E io voglio che mi marchi. Subito. Voglio stare insieme al mio miracolo per tutta la vita, e dargli tantissimi cuccioli.-
Un brivido di eccitazione si snoda lungo la colonna vertebrale dell'Alpha. Si guarda in basso, osservando innocentemente l'erezione che sta già iniziando a formarsi. Gli angolini delle labbra si arcuano verso l'alto, mentre un sorrisino sfacciato gli si apre sul volto.
-Facciamo che prima di parlare di cuccioli, ti scopo come se non ci fosse un domani.-
Con un gesto prepotente, gli si avvicina e gli alza una gamba portandosela sul fianco. Si piega sulle ginocchia, penetrandolo con urgenza, in un'unica mossa secca.
Lo bacia sulle labbra, sulla mandibola, scendendo poi sul collo e sulle spalle. Tenta di lambirgli con la lingua un capezzolo, che si indurisce al solo tocco.
Izuku lo accoglie al suo interno, producendo un ovattato rumore continuo di fusa e beandosi del calore inimmaginabile che sente raggiungerlo in ogni parte del corpo. E' un totale appagamento dei sensi. Un amore grandissimo che è in grado di farlo vibrare in ogni singola molecola.
E poi... è già violentemente duro. Alla quarta spinta, si riversa attonito sul proprio ventre.
-Omega, maledizione! Ti ho detto che voglio annodarti, ma se fai così mi farai venire subito. Tieni a bada i tuoi dannati ferormoni. Sono incontrollabili!-
Lo prende da sotto le ginocchia e lo alza sostenendolo in aria. Lo fa scendere sulla sua erezione, con velocità e cattiveria. Izuku non riesce a trattenere alcuni lamenti.
-Ti sto facendo molto male?-
Sarebbe stupido dirgli di no, ma lo sarebbe molto di più negare che gli sta ugualmente piacendo moltissimo. In questa posizione riesce a raggiungerlo alla prostata e riempirlo fino in fondo.
-Un pochino, ma puoi continuare.-
Con alcune spinte, lo infila fino in basso, facendogli sfiorare i testicoli con il proprio sedere. Nella pancia sente un rigonfiamento antipatico, e le viscere sembra che si stiano squarciando a metà. Ma allo stesso tempo, il modo in cui ringhia e grugnisce l'Alpha, lo sta portando a un secondo velocissimo orgasmo.
Si lascia andare all'estasi, mordendosi forte il labbro dall'intensità che lo avvinghia, prima di spalancare gli occhi, sconvolto.
I canini sono entrati selvaggiamente nella sua ghiandola, e la stanno incidendo.
Oltre a questo, il grosso groppo di carne si sta formando sulla base del pene dell'Alpha. La sofferenza che prova per entrambe le cose, lo porta a piagnucolare mentre grosse lacrime gli scendono dagli occhi.
Katsuki lo abbraccia, leccandogli la ferita sul collo e stringendolo stretto a lui.
-Ora dobbiamo restare così per un altro pò, fino a che non smetterà. Abbiamo un pochino di tempo e di lucidità per parlarci, e io voglio proprio dirti quanto ti amo. Grazie per essere entrato nella mia vita, Izuku.-
L'Omega si accoccola ancora più forte al suo petto. Sente il cuore dell'altro battere fortissimo, allo stesso ritmo furioso del proprio. La testa gli gira e ha l'assoluta convinzione che più nulla potrà mai farlo sentire nello stesso stato sottosopra, di come si sente adesso.
-Sono io che dovrei ringraziarti. Mi hai cambiato la vita. Anzi no... mi hai dato una vita. Ora, piu' nulla potrà andare storto.-
-Hai ragione. Nulla.-
-E nessuno ti porterà più via da me. Me lo prometti, Kacchan?-
-Te lo prometto, Deku.-
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Ok. Intanto: wow. Altre due scene smut. E con lo switch! Beh. Piaciute?
Poi: dunque... questo sarebbe il momento giusto, per concludere amorevolmente la loro storia.
Un capitolino, massimo due di amoreggiamenti, e la parola fine.
Ma io avevo in mente dall'inizio, un piccolo problemino che ho lasciato intravedere perfettamente in questo capitolo.
Cosa preferite che faccia?
Aspetto i vostri meravigliosi pensierini in proposito. ♥
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