Cap. 8 Ro @MiaRomi : l'editoria etica

Questa testimonianza è particolare perché lo stesso libro ha avuto un passaggio in self, poi è stato ritirato ed è imminente la sua pubblicazione con una Casa Editrice Etica. Ho chiesto per voi all'autrice cosa significa.

1) Quale/i opera/e, nata/e su Wattpad, hai pubblicato, quando, con quale titolo (spesso ne viene utilizzato uno diverso) con quale nome o pseudonimo?

Nel circuito della pubblicazione è entrato  Nina. Io non sono te , opera che ho presentato su Wattpad a partire da settembre 2017.

In prima battuta proposto in self su Amazon, è attualmente in via di pubblicazione con la casa editrice ZenZero Editore. Uscirà il prossimo agosto 2021 con lo stesso titolo. Lo pseudonimo adottato sarà quello di Robin Kartwrite. 


2) Hai pubblicato. Lo faresti di nuovo?

Sì, è stata una bella esperienza (più quella in casa editrice che in self), lo rifarei a queste stesse condizioni e non rimpiango nulla del percorso intrapreso. Percorso che mi ha permesso di capire quale fosse la strada che avrebbe poi imboccato la mia vita.


3) Quale strada hai scelto per pubblicare? In che formato lo hai fatto? Come è possibile acquistare il tuo libro? Quali considerazioni hai fatto, che sono quindi state alla base delle tue scelte?

Questo romanzo è stato "scelto" nel 2018, prima ancora di esser concluso, proprio dalla casa editrice che mi ha offerto il contratto quest'anno. Si è trattato di un vicendevole corteggiamento (interrottosi durante il periodo in cui ho pubblicato in self) talmente ben operato che il finale non avrebbe potuto esser più romantico!

Si vede che il mio testo doveva finire tra le braccia della ZenZero Editore, prima o dopo.
Il testo sarà pubblicato in cartaceo e in ebook. Sarà possibile acquistarlo sul sito della casa editrice, oltreché fisicamente in librerie che precedentemente avrò selezionato io stessa.
L'unica considerazione plausibile fatta,  riguardante i formati scelti, ha riguardato la volontà di sapere di poter dare un'anima di carta e inchiostro al testo e al contempo di mantenerne un prezzo accessibile a chiunque non fosse stato interessato ad averlo cartaceo tra le mani e l'avesse semplicemente voluto leggere. Quindi anche l'ebook è stata un'ottima scelta.
Purtroppo, data la particolarità che rende unica la mia casa editrice (e lo dico con orgoglio!), chi acquisterà solo l'ebook si perderà la magia del "Lato B".
I libri della ZenZero Editore, infatti, sono bifronte (doppio testo, doppia copertina)... e sul retro contengono un regalo per i lettori! Resto comunque a disposizione per chiarimenti in tal senso.


4) Come hai preparato il tuo testo per la pubblicazione?

Beh, se credo di aver ben capito la domanda, suppongo debba dire di aver limato il testo in modo tale da renderlo presentabile? La realtà vuole invece che semplicemente in prima stesura è stato "notato" dall'editore che non ha mai fatto mistero di volerne conoscere gli sviluppi. Si tratta del primo di una trilogia, quindi ho idea che anche i due testi successivi vedranno la luce con questa stessa CE. 

 Di fatto, quindi, non ho fatto nulla per preparare il testo, non mi sono affidata a editor per ristrutturarlo né tanto meno per correggerlo. Durante l'arco nei tre anni e mezzo che l'ha visto nascere ho richiesto solo una valutazione, contattando di mia sponte un professionista, il quale mi ha aiutato a capire dove potessero esserci punti deboli. Non ho però mai operato modifiche successive, se non limando quelle parti più acerbe nate con un po' troppo entusiasmo.


5) Cosa volevi ottenere pubblicando? Hai stretto in mano la copia cartacea del tuo libro. Era tutto quello che volevi?

Forse solo essere "riconosciuta" in quanto autrice. Non m'è bastato avere io stessa una copia del libro, ma ho perso un battito quando ho saputo, e visto, persone a me care con quest'opera tra le mani. Credo sia stato il momento in cui ho capito di aver fatto la cosa giusta.


6) Fai pubblicità al tuo libro? Come? Hai un nuovo progetto già in cantiere? Hai, infine, un consiglio TUO per chi sta per buttarsi in quest'avventura?

La risposta alla prima domanda è sì e no.
Verrò pubblicata a breve dalla casa editrice che ha preso in cura la mia storia, e sarà la stessa a occuparsi della pubblicità dell'opera tramite i canali social soprattutto; ma so di avere la possibilità di proporre iniziative, se lo desidero, discuterle con il "capo", quindi metterle in pratica, ricevuto il benestare anche dallo staff. Si tratta di un lavoro sinergico, se così posso definirlo, che mi soddisfa pienamente. E dovessi portare a casa anche solo 100 copie, andrebbe benissimo. Sono e sarò solo onorata dell'opportunità di esser stata rappresentata da questa realtà editoriale piccina, ma etica.

Alla seconda domanda credo di aver già risposto precedentemente, pur non volendo. Sì, in cantiere c'è il progetto di pubblicare anche il secondo e terzo volume della saga, quindi non si smette mai di scrivere... non si fa altro, in pratica!

Il mio consiglio, per chi ha voglia di approcciarsi al mondo editoriale, è quello di studiare, alimentarsi, informarsi. Di scrivere e confrontarsi. Sempre. Perché ogni singola critica aiuta a migliorare, crescere e definire il proprio stile autoriale (oltreché a capire se questa è sul serio la strada che si vuole intraprendere).

Consiglio inoltre di non fermarsi mai alla prima esperienza, alla prima proposta, di non pagare mai per esser pubblicati, di non sentirsi mai costretti ad acquistare copie "autore" dalla casa editrice in cambio della pubblicazione. Consiglio di studiare le case editrici etiche (quelle che cioè non richiedono altro all'autore che essere un autore: non chiedono denaro in cambio della pubblicazione, non chiedono di acquistare servizi di editing dai loro pacchetti per rivedere il testo, non chiedono di acquistare in conto vendita un tot di copie, non chiedono all'autore di racimolare acquirenti vestendolo di fatto dell'operatore marketing, che nulla ha a che vedere col suo ruolo. Le realtà etiche, che son tante, investono sull'autore perché credono in quel testo e non gli metteranno mai le mani in tasca) e di non tentare la strada della scrittura per motivazioni che esulano dal voler lasciare qualcosa di sé al mondo.

Arricchirsi in senso materiale non è una risposta. Fare letteratura e arricchire l'animo sì.
E di certo non ne si può avere presunzione, ma il tentativo è d'uopo.

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