6. Che ore sono?
Ignazio.
Che ore sono? Non me ne rendo conto fino a quando non apro la serranda rimasta chiusa da ieri. È già giorno e io neppure lo sapevo. Mi guardo intorno nella stanza, un paio di bottiglie sono rovesciate accanto al divano, ma poco importa, erano vuote. E che ironia, mi trovo in questa situazione a causa di una serata da ubriaco e il metodo migliore che ho trovato per rimediare è stato ubriacarmi di nuovo. Bussano alla porta e io mi precipito ad aprire nella speranza che sia lei. Ieri notte Piero mi ha detto che era da Gianluca. La cosa onestamente non è che mi sia piaciuta moltissimo, ma immagino che non sia esattamente il caso di dirglielo.
Quando apro però, non è Amelia.
Gianluca mi guarda.-ciao. - dice. - mi fai entrare?
Io mi scosto e poi richiudo la porta.
Si guarda intorno, nota le bottiglie e il disordine in camera, poi guarda me. Mi indaga con lo sguardo. E io comincio a snervarmi. - come stai? -chiede alla fine.
- una merda. Come sta lei?
Alza le spalle - più o meno come te.
- grazie per averla ospitata in camera. Sarebbe stata capace di stare fuori tutta la notte.
Alza le spalle di nuovo -mi ha chiesto di prendere le sue cose.
Una fitta al cuore. Siamo al punto in cui non vuole neppure vedermi.
Deglutisco -ti ha detto qualcosa? Su cosa è successo?
Annuisce - si.
Speravo non lo avesse fatto. Ma la capisco.- e ti ha detto cosa ha intenzione di fare?
-no. Ma onestamente Ignazio non credo che abbia voglia di vederti al momento.
Io sospiro. Lo immaginavo.
- e pomeriggio come rientrerà a Bologna?
-non ne abbiamo parlato.
- mi puoi far sapere per favore? Se non vuole tornare con me posso trovarle un passaggio...
Abbassa lo sguardo -se non vuole tornare con te potrà farlo con me e Piero.
Non ci avevo pensato.- si. Va bene. Ma tu potresti fare un po'...
- la spia?
- no. Volevo dire da tramite.
Mi guarda - tu ed io siamo amici da un sacco di tempo. E io voglio essere del tutto onesto con te. Non mi piace questa situazione. E non sono affari miei, ma non mi piace quello che le hai fatto. Perché le voglio bene. E ancora più onestamente devo dirti che non le do' torto. Ma in nessun modo andrei contro di te. Però non chiedermi di fare la spia.
Resto sorpreso delle sue parole. E probabilmente mi feriscono, ma ancora di più mi fanno arrabbiare.
- hai ragione. -dico. -non sono affari tuoi.
Mi guarda - non reagire così, Ignazio, non è il caso. Pensavi che ti avrei dato una pacca sulla spalla?
- no. Ma di solito gli amici si confortano a vicenda.
- ed è esattamente quello che farò se ne avrai bisogno. Ma essere amici vuol dire anche essere onesti e dire all'altro se ha sbagliato.
- pensi che non lo sappia che ho sbagliato? Ma guardami! Sono uno straccio!
Guarda altrove -dovresti vedere Amelia.
Poi capisco. Lui è dalla sua parte. E non cambierà idea. Lo sarei anche io al posto suo.
- okay. - dico con freddezza.- la sua valigia é lí. E in bagno c'è la sua pochette.
- grazie. - risponde.
Poi prende la valigia e il beauty case dal bagno ed esce.
E io vorrei tanto tirargli qualcosa dietro.
Holaaa. Una faida inizia? Cosa pensate del capitolo e cosa pensate succederà tra i due? Fatemi sapere nei commenti, un bacio.
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