Capitolo 0: Prologo


Mettiamo in chiaro una cosa. Tutto ciò non sarebbe successo se Bram Stoker non avesse pubblicato quel libro. Insomma, chi gli ha dato il diritto di rivelare tutti quei segreti sui vampiri?! Loro si fidavano di lui, lo avevano accolto, e lui cosa fa? Li tradisce, pubblicando quell'opera orrenda e grottesca, che dipinge i vampiri come esseri tenebrosi e sanguinari. Si può dire che quello fu un punto di svolta, ma partiamo dal principio.

Sin dall'alba dei tempi i vampiri erano stati considerati come una grande minaccia per l'umanità. Il che è abbastanza ridicolo considerando che, goccia dopo goccia e foglia dopo foglia stiamo danneggiando i nostri mari e foreste, che con il nostro comportamento irresponsabile inquiniamo il mondo, e che le persone a comando litigano tra loro per motivi futili invece di preoccuparsi per la popolazione, distruggendo neanche troppo lentamente ciò che resta del nostro (e loro) pianeta. Però i vampiri non restarono fermi a guardare, e si vendicarono, eccome se si vendicarono, e i signori dell'oscurità hanno mezzi molto più subdoli degli umani, ma dovettero aspettare.

Invece, come al solito, l'umanità tendette a trovare una minaccia assoluta, un capro espiatorio. I vampiri. Esseri immortali, dotati di sensi ultra sviluppati e poteri di trasformazione del corpo. Dei demoni, per le persone dei tempi antichi. Ovviamente, il nostro caro Stoker ebbe un grande successo pubblicando la sua opera, donandogli un'immortalità non molto diversa da quella delle creature che descrive nel suo romanzo. In poche parole, narra di questo mostro orripilante e succhia sangue di nome Dracula, prendendo puramente ispirazione dal folklore dell'Europa dell'est, in particolare della Romania, nonché della figura veramente esistita del conte Vlad III di Valacchia, conosciuto appunto anche come Dracula, o col soprannome più realistico de l'impalatore. Tengo a dire che, inoltre, non vi sono prove certe che il conte fosse un vampiro. Forse.

Lascio immaginare quali siano state le reazioni della popolazione quando queste creature si mostrarono allo scoperto. Li temevano, li temevano come nient'altro, perché erano diversi, erano superiori, e quindi pericolosi per degli esseri che credono di essere al centro del mondo, secondo il credo Geocentrico. Quindi gli umani cercarono dei rimedi per quei mostri sanguinari e inarrestabili: i cacciatori di vampiri. Venivano ingaggiati dai villaggi oppure dai signori feudali. Tuttavia, non immaginate degli uomini coraggiosi e nobili. Spesso erano persone avide e senza scrupoli, disposte a tutto per avere una ricompensa, anche a uccidere dei vampiri innocenti, oppure addirittura degli umani, spacciandoli per vampiri. Certo, non pensate che fosse un lavoro del tutto privo di rischi, ma le persone disposte a tutto per denaro non mancavano di certo, ed erano appoggiate anche dalla Chiesa, che considerava i vampiri i diavoli tanto descritti da Dante nella Divina Commedia, con il compito di torturare le anime dei dannati all'Inferno. 

Queste cacce durarono quanto, se non di più, di quella alle streghe, poiché dopo cinquecento anni ci si è resi conto di aver ucciso migliaia di donne e ragazze innocenti, ma i vampiri esistevano eccome, e dovettero aspettare molto prima di poter avere una rivincita. 



Il XVIII secolo. Durante un periodo di rivoluzioni scientifiche, ci fu una grande svolta che per i vampiri. In collaborazione con degli scienziati umani, venne creato un olio che permetteva ai vampiri di esporre la pelle alla luce del Sole, la DT, alias Deest Tenebris, mancante di tenebre in latino. Fu una tragedia per i sostenitori della caccia ai vampiri: in abiti comuni, in una bella giornata, non sembravano più delle creature così terrificanti. Non avrebbero dovuto, tuttavia, farsi prendere in inganno. I vampiri non smisero per niente di bere il sangue degli umani, perciò la situazione rimase più  meno la stessa, se non per il fatto che iniziarono a nascere più mezzi-vampiri, cioè figli di umani e vampiri. Accadeva spesso, infatti, che un vampiro si innamorasse di  una donna umana, ma anche una vampira poteva provare attrazione per un umano. I vampiri, inoltre, continuavano ad avere diversi punti deboli:

l'argento, che li indeboliva 💍;

le croci, la cui sola vista gli faceva venire la nausea ✝️;

l'acqua santa, un vero calvario per loro 🏺;

e infine, l'unica cosa che poteva uccidere un vampiro: un paletto di legno di quercia bianca 🌳nel cuore ❤️ .

Come si può notare, due dei loro punti deboli sono strettamente legati alla religione, come per ricordare il periodo oscuro che era stato quello della caccia ai vampiri. Inoltre non si possono riflettere negli specchi, non si sa perché, forse perché non hanno un'anima vera e propria. Dopotutto, è uno dei pochi modi per riconoscerli. Sono sicuramente meno di quelli degli umani (per esempio se si scivola e si sbatte la testa si muore solo per questo) ma creano un divario tra gli umani e vampiri.

Nonostante tutto, le due razze volerono poter vivere in pace, e soli pochi anni prima di quando è ambientata la nostra storia ci furono stati degli incontri tra diversi capi vampiri e gli ambasciatori dei governi umani, soprattutto europei, visto che lì si trovava la più grande comunità vampira. Ci vollero molti, moltissimi, anni per finire le "trattative", come le chiamano alcuni, ma alla fine si arrivò ad un compromesso. I vampiri avrebbero ottenuto la cittadinanza, avrebbero potuto sposarsi legalmente con gli umani, essere assunti o lavorare in proprio, e poter studiare nelle scuole insieme agli esseri umani. In cambio, avrebbero dovuto semplicemente smettere di bere il sangue umano, anzi, furono disposti dei negozi autorizzati a vendere o a far consumare il sangue di diversi animali:ovino, bovino, suino, di cavallo, coniglio, e chi più ne ha più ne metta. 

Insomma, ci si aspettava un periodo di pace duratura tra i due popoli.

Come no. Se fosse durata questa storia non avrebbe avuto luogo.

Ci furono scontri tra umani e vampiri, sempre sedati dalla polizia, ma furono solo la punta dell'iceberg che rappresentava le divergenze tra umani e vampiri. Diversi vampiri anziani non erano d'accordo con le ristrettezze a cui erano obbligati. O meglio, la ristrettezza. Per loro bere il sangue umano era un diritto quanto respirare. E non erano disposti a diventare proprio allora docili e gentili.

Iniziarono...iniziarono a rapire gli umani. Nel cuore della notte, nei loro letti. La mattina presto, quando andavano a lavoro. La sera, quando tornavano a casa a cenare. Scomparivano, e non lasciavano tracce dietro di se. La polizia non sapeva da che parte voltarsi. Dopo aver scartato gli edifici e le città, optarono per le residenze abbandonate, o fuori mano. Da lì, lo sgomento si trasformò in tragedia. Quindici. Quindici cadaveri e un po' meno di arresti. I vampiri, appena capivano di avere la polizia alla porta, uccidevano il loro schiavi-umani, per fare in modo che non potessero dare informazioni. 

Erano tutti disperati. Ma, quindi, i loro cari, e se stessi, rischiavano di venir rapiti da un momento all'altro? 

È questa la situazione da cui parte il nostro racconto. 

Se siete delle persone che si turbano facilmente, vi consiglio di leggere una storia più allegra, o ottimista. Altrimenti, rimanete, e leggete pure.

Questa è la mia prima storia.

Sarà anche l'ultima per qualcuno?


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