XIV
La mattina seguente Artù si era svegliato presto dato che voleva passare un'altra mattinata con Sofia e quando Merlino entrò nelle sue stanze per iniziare il suo orario di lavoro, era già vestito. Merlino ne rimase sorpreso e non capiva come mai si era svegliato prima che lo facesse lui. Gli aveva già portato la colazione e la sua armatura pulita perché il re avrebbe nominato un nuovo cavaliere e Artù non poteva mancare ai suoi doveri da principe.
《Ehm, dovreste indossare questo》disse, indicandogli l'armatura.
《Io non ci sarò stamattina》gli rivelò Artù.
《Che dirà il re?》chiese Merlino.
《Nulla, se mi coprirai di nuovo. Ah, grazie per ieri. Ho sentito che sei finito alla gogna, che sfortuna》rispose. Artù sapeva quanto Merlino odiasse la gogna e gli era grato per essersi preso la colpa per permettergli di scappare con Sofia.
《Se ti può consolare, ne è valsa la pena》aggiunse.
《È andata bene?》gli chiese Merlino, ambizioso di sapere i dettagli del loro incontro isolato.
《È stato fantastico, lei è incredibile》affermò lui con lo sguardo perso nel vuoto.
Era proprio cotto a puntino! Appena nominava Sofia, gli si illuminavano gli occhi e si comportava come un povero idiota innamorato.
《Troverò un modo per giustificare la vostra assenza》disse Merlino.
《Cerca di non finire alla gogna anche stavolta》gli intimò il principe.
《Non ci finirò! Sto diventando bravo a dire tutte queste frottole》commentò lui, sicuro di sé. Gogna: round 2. Perché era convinto di saper mentire al re e di evitare la gogna?!
《Non mi dire, Merlino, di nuovo!》esclamò Gaius, quando Merlino ritornò nelle sue stanze ricoperto di frutta. Ormai per lui stava diventando una routine giornaliera farsi colpire in testa da frutta marcia e la cosa sembrava mettere a dura prova la sua pazienza, ma non poteva fare altro che aiutare il suo padrone.
《Ho sentito che Artù non era alla cerimonia oggi》commentò il medico.
《Già, voleva passare la mattinata con Sofia》affermò lui.
《E tu l'hai aiutato》intuì.
《Sono il suo servo》si difese il ragazzo.
《Non avresti dovuto. Temo che Sofia non sia chi dice di essere》gli rivelò Gaius.
《Perché?》domandò Merlino.
《La notte prima che lei arrivasse, Morgana ha avuto un incubo in cui c'era Sofia》rispose il medico.
《Prima che arrivasse a Camelot?》ripeté lui incredulo e Gaius annuì.
《Seguo Morgana fin da quando era molto giovane e sebbene abbia cercato di convincermi che non fosse così, ho capito che le cose che dice di sognare accadono spesso. Naturalmente l'ho tenuto nascosto a Uther, il dono della profezia è troppo vicino alla magia》spiegò.
Merlino non avrebbe mai pensato che la donna di cui si era innamorato, una principessa, fosse anche una veggente con poteri magici e la cosa lo rese felice perché significava che non avrebbe dovuto nascondersi con lei.
《Pensate che Morgana sia una veggente?》chiese.
《No, non lo penso, ne ho timore. Morgana ha detto di aver sognato Sofia che uccideva Artù》rispose Gaius.
Sperava vivamente che la ragazza del sogno di Morgana non fosse Sofia, ma stava avendo dei forti sospetti sui nuovi arrivati e Merlino sapeva che quando c'era qualcuno che tramava qualcosa, non era mai un buon segno. Mentre aspettava il ritorno di Artù e Sofia per poter spiare lei e il padre, Merlino decise di lavarsi e di cambiarsi, mettendosi una maglia blu, pantaloni scuri e una bandana rossa. Quando arrivò il momento, si recò al castello e li sentì parlare. Si nascose dietro un muro e vide Sofia tornare ai suoi alloggi e suo padre lasciare il castello. Lo seguì, stando attendo a non farsi vedere da nessuno e attraversò il bosco fino a giungere alla riva di un spazioso lago. Non era mai stato in quel punto del bosco e non sapeva dove si trovava esattamente. Si nascose dietro un albero, mentre Aucfric si fermò a riva, pronunciando un incantesimo grazie al bastone che portava sempre con sé. Anche Sofia ne aveva uno identico: era un bastone in legno con incastonato una pietra di lapislazzuli blu. Il fondale del lago si illuminò, come se sotto di esso ci fossero dei lumi a rischiarare l'acqua. Vide delle luci, simili a lucciole, muoversi velocemente e a zig zag nel cielo e Merlino usò i suoi poteri per rallentare il tempo. Le piante e le foglie che prima svolazzano a causa del forte vento, frenarono i loro movimenti e le onde del lago si infransero dolcemente, creando un'atmosfera di pace e meraviglia. Le luci che volteggiavano nell'aria non erano altro che minuscoli esseri blu che danzavano sul pelo d'acqua in modo armonioso. Nel profondo del lago Merlino intravide il loro regno e ne rimase meravigliato.
《Chiedo di aprire un passaggio per tornare ad Avalon e di riavere l'immortalità》disse Aucfric.
《I cancelli di Avalon rimangono chiusi per te e tua figlia a meno che non viene concesso l'anima di un principe mortale》spiegò uno di quei folletti.
《Una vita immortale per mia figlia in cambio dell'anima del più grande di tutti i principi: Artù Pendragon》rivelò l'uomo e i piccoli esseri si dispersero nel fiume, rientrando nel loro mondo sommerso. Merlino ritornò a Camelot e raccontò tutto a Gaius.
《Sono Sidhe, maestri degli incantesimi e Artù, quasi sicuramente, è sotto l'effetto di un sortilegio. Temo che il sogno di Morgana si stia avverando》spiegò lui. Merlino uscì dallo studio per cercare Artù e lo trovò nella sala del consiglio, mentre stava parlando con il re.
《Padre, ho richiesto quest'udienza per discutere su un fatto di grande importanza. Non può essere sfuggito alla tua attenzione che io e Lady Sofia siamo diventati intimi》disse, scatenando la curiosità di Uther e Morgana, dato che nella sala erano presenti anche Sofia e suo padre.
《L'ho notato》affermò lui.
《Siamo innamorati e sono qui per chiederti il permesso di sposarla》aggiunse Artù e il re scoppiò a ridere.
《Non avevamo idea che fossi così romantico, vero Morgana?》commentò, rivolgendosi alla figlia.
Morgana sapeva che Artù era bravo a portarsi a letto le ragazze, ma non aveva mai dichiarato il suo amore per qualcuna di loro e il fatto che ora stava chiedendo al re il permesso di sposare Sofia solo dopo averla conosciuta da due giorni, le sembrò sospetto. Troppo sospetto!
《No, è pieno di sorprese》rispose lei, guardando con disprezzo Sofia.
《Hai tutta la vita davanti. Sofia è il tuo primo amore, ma di certo non sarà il solo. Divertiti finché puoi》gli intimò il padre e Artù lasciò la sala.
Conclusa l'udienza, il re lasciò il castello per dirigersi verso le sue stanze, dato che aveva ancora molte carte da revisionare e firmare. Morgana decise di seguirlo per parlargli dello strano comportamento di Artù.
《Dovremmo prendere questa storia più seriamente》disse, mentre percorreva il porticato esterno affianco al padre.
《È giovane, sciocco e innamorato! Fra una settimana inseguirà un'altra ragazza》ribatté lui, ma Morgana scosse la testa.
Per un attimo i suoi occhi si incrociarono con quelli di Merlino. Si guardarono e si sorrisero debolmente. Per fortuna il re era troppo concentrato sui fogli che aveva in mano per notare i lori sguardi. Morgana sentì il cuore aumentare il suo battito e si rese conto che le mancava Merlino. Negli ultimi giorni erano stati distaccati, ma solo perché lei era presa dalla storia dell'incubo.
Si riprese dai suoi pensieri e rivolse l'attenzione al padre.
《Artù è cambiato da quando è arrivata lei》insistette.
《Perché dici questo?》le chiese il re.
In quel momento voleva dirgli del sogno premonitore, ma aveva una forte paura nel cuore delle possibili conseguenze. Sapeva che suo padre le voleva bene, ma era anche a conoscenza del suo modo rude e senza scrupoli di governare e di certo i suoi figli non erano l'eccezione.
《Ho già visto ragazze come Sofia. Manovrano gli uomini come marionette e poi li abbandonano》ammise.
《So che vuoi proteggerlo, ma certe lezioni vanno imparate sulla propria pelle. Soffrirà per una settimana e poi la dimenticherà》la rassicurò.
《Lo spero》concluse e il re la salutò con un sorriso.
Morgana lo osservò allontanarsi e quando cercò con lo sguardo Merlino, si accorse che non c'era più. Il ragazzo, infatti, si era recato nelle stanze di Artù per parlargli, ma lo sguardo omicida che gli rivolgeva il suo padrone, non gli permise neanche di aprire bocca.
《Vattene!》gli ordinò, mentre prendeva le sue cose per infilarle alla rinfusa nella sua sacca.
Voleva andarsene e scappare con Sofia, dato che il padre gli aveva impedito di sposarla. La sua mente era completamente sotto il controllo della Sidhe e lui neanche se ne rendeva conto. I suoi pensieri erano rivolti solo a quell'essere immortale che si nascondeva in un involucro umano per poter riottenere la sua vera forma.
《Lo so che pensate di essere innamorato di Sofia, ma vi ha stregato con un incantesimo》gli rivelò Merlino.
《Te l'avevo detto che avrebbero cercato di separarci》disse la voce di Sofia alle loro spalle. Merlino si voltò e si trovò la ragazza e Aucfric pronti per andarsene insieme al principe.
《Vi ucciderà! Sofia intende sacrificarvi per ottenere una vita immortale》insistette il ragazzo, ma Artù scosse la testa.
Sentiva che il suo servitore gli stava lanciando un messaggio, ma il potere di Sofia era troppo forte e la sua mente non riusciva a pensare lucidamente. Merlino cercò di afferrare il bastone di Aucfric, ma quest'ultimo lo scaraventò contro un muro, facendolo svenire. Le due creature magiche presero Artù e lasciarono il castello in fretta. Per fortuna Morgana vide le tre figure all'uscita della cittadella e corse subito ad avvertire Gaius. Non sapeva più che fare, se non rivelare al padre che aveva il dono della preveggenza. Sapeva che dicendolo, avrebbe rischiato di essere accusata di stregoneria, ma non aveva altra scelta se voleva salvare la vita di suo fratello. Gaius la tranquillizzò, dicendole che ci avrebbe pensato lui ad Artù e lasciò lo studio per cercare Merlino.
《Merlino! Che ti è successo?》esclamò, trovandolo svenuto a terra e si avvicinò a lui allarmato.
《Devo essere svenuto. Dov'è Artù?》rispose il ragazzo, mentre si alzava con l'aiuto di Gaius.
Avvertiva un forte mal di testa a causa della botta subita al cranio, ma era sopravissuto all'attacco di un Sidhe grazie ai suoi enormi poteri. Non riusciva a reggersi in piedi, ma non aveva tempo di fermarsi perché Artù aveva bisogno di lui.
《Morgana mi ha appena detto di averlo visto lasciare il castello con Sofia e Aucfric》disse Gaius e lui lasciò il palazzo di corsa per addentrarsi nella foresta.
Sofia, Aucfric e Artù erano giunti al lago e i due Sidhe prepararono il sacrificio di Artù, completamente soggiogato dalla ragazza. Aucfric pronunciò l'incantesimo e Sofia spinse all'indietro il principe che sprofondò a peso morto nel lago. Merlino continuò a correre e anche se inciampò diverse volte nelle radici degli alberi e si perse, non riconoscendo più la strada che aveva percorso, quando seguì Aucfric, non si fermò mai. Raggiunse il lago e vide che il sacrificio era già in atto. Doveva fare qualcosa per fermarli o Artù sarebbe morto, proprio come nel sogno di Morgana. Vide il bastone di Sofia abbandonato a terra e usò i suoi poteri per prenderlo e teletrasportarlo a sé. Una volta nelle sue mani, lo usò contro Aucfric che si smaterializzò, diventando poltiglia e la stessa sorte toccò anche a Sofia. Gettò il bastone a terra e si tolse la giacca marrone per tuffarsi in acqua. Si immerse e nuotò nelle acque torride che nascondevano da qualche parte il principe incosciente. Merlino riuscì finalmente a trovarlo e lo riportò a galla. Lo trascinò fuori dall'acqua e con molta fatica ritornò a Camelot. Quando arrivò a casa, era distrutto, dato che aveva condotto il principe sulle spalle. Entrambi erano ancora fradici e Merlino condusse Artù nelle sue stanze e gli cambiò i vestiti. Mentre Gaius rimase con il reale per sorvegliarlo, Merlino si diresse in camera per cambiarsi anche lui e quando tornò da Gaius, Artù stava iniziando a riprendere coscienza.
《Cosa è successo? Dove sono?》mugolò, aprendo gli occhi con difficoltà.
《Ricordate qualcosa?》gli chiese Merlino, mentre lui si alzava dal letto, sostenendosi con il gomito sul materasso.
Sentiva la testa scoppiargli, come se avesse passato gli ultimi giorni a ubriacarsi alla taverna e non ricordava niente di quello che era successo. Rammentava soltanto di aver incontrato una ragazza di nome Sofia e di aver chiesto al padre il permesso di sposarla, ma quello che era successo dopo era un enorme vuoto.
《Non ricordo assolutamente niente》ammise.
《Deve essere stato il colpo》disse Gaius. Mentre lui e Merlino aspettavano la ripresa di Artù, decisero di inventarsi qualche scusa per giustificare la sua perdita di memoria e la sua fuga da Camelot.
《Quale colpo?》chiese Artù alterato, trucidando con lo sguardo il suo servitore.
《Quando vi ho raggiunto, non riuscivo a convincervi a tornare, quindi vi ho costretto con un colpo in testa》spiegò Merlino.
《Questo non deve saperlo nessuno!》intimò loro e i due acconsentirono.
Si sentiva così in imbarazzo per tutto quello che era accaduto, sebbene non sapesse cosa era effettivamente successo dopo la proposta di matrimonio, ma nel dubbio aveva preferito tacere e inventare qualche scusa con il padre per giustificare l'assenza. Cercò di dormire per un altro po' e poi si alzò dal letto per vestirsi. Uscì dalle sue camere per recarsi nella sala del consiglio insieme a Merlino e Gaius e affrontare il re. Quando Uther e Morgana videro il principe vivo davanti a loro, ne furono sorpresi, sopratutto Morgana. Aveva così tanta paura che il suo sogno si avverasse, ma alla fine tutto era andato per il verso giusto.
《Quando non ti sei presentato per la pattuglia, temevo che fossi fuggito con Sofia per sposarti》commentò il re.
《Vorrei che l'avesse fatto, così ora non sarei qui a fare la figura dell'idiota》intervenne Merlino e a Morgana scappò una risata che cercò subito di trattenere, dato che era in presenza del padre e della corte reale.
《Sta diventando un'abitudine per te. Qualcuno può spiegarmi cosa è successo? E qualcuno con il senno》domandò Uther, guardando di sbieco Merlino.
《Dopo la partenza di Sofia volevo distogliermi da lei, così sono andato a caccia》spiegò Artù.
Strano modo per dimenticarsi di una ragazza!... pensò Morgana.
《E uccidere allevia un cuore spezzato?》intervenne.
《No, ma è divertente. Merlino avrebbe dovuto informarvi che non sarei tornato prima di oggi pomeriggio》rispose il fratello.
Dopotutto vedere Artù piangere per una ragazza, lo trovava ancora più strano e bizzarro. Merlino si beccò per la terza volta la punizione della gogna e la stava odiando sempre di più dal profondo del suo cuore. Sentiva di non meritarsi tutto ciò, quando era stato proprio lui a salvare Artù da morte certa, ma l'importante era che il suo amico fosse vivo e salvo. La giornata si concluse e prima di cenare Merlino si lavò e si cambiò nuovamente. Quando si sedette a tavola, qualcuno bussò alla porta e Morgana entrò. Era venuta per farsi dare un nuovo rimedio soporifero, dato che l'ultimo l'aveva finito subito.
《Ho passato delle notti insonnie...》spiegò a Gaius.
《Ho un altro rimedio per voi》disse lui e si avvicinò al tavolo per prenderlo. Istintivamente Morgana si voltò verso Merlino, ma lui aveva lo sguardo chino sul piatto.
《Artù mi ha raccontato cosa è successo. Devi averlo colpito in testa molto forte》disse, rivolgendosi a Merlino.
《Già, mi sento in colpa》si limitò a rispondere il ragazzo.
I due non riuscivano a staccarsi gli occhi di dosso e Gaius l'aveva notato benissimo. Aveva già avvertito Merlino di stare lontano da Morgana, ma in quel momento si rese conto che era una cosa impossibile. Erano attratti immancabilmente l'uno verso l'altra ed era inevitabile che i due stessero lontani. Anche se non lo avevano deciso, loro si erano innamorati e Gaius non poteva far nulla per impedirlo.
《Tenete, ogni sera poco prima di andare a dormire》disse il medico, consegnandole il rimedio e lei lo ringraziò.
I due ragazzi si fissarono per un'ultima volta e Morgana se ne andò, sentendo lo sguardo di Merlino addosso. Desiderava tanto che lui la stringesse forte tra le sue braccia, la baciasse con passione e la toccasse dappertutto, ma non potevano assecondare i loro sentimenti.
《Lei non dovrà mai scoprire la verità sui suoi poteri》aggiunse Gaius, una volta rimasti soli.
《Perché no? Ha avuto la premonizione che ha salvato la vita ad Artù》controbatté Merlino. Ora che aveva scoperto che Morgana aveva un dono proprio come lui, voleva dirle la verità, così avrebbe potuto essere finalmente sé stesso con la donna che amava.
《E che potrebbe costarle la sua se Uther lo scoprisse. Questo deve rimanere un segreto》spiegò l'anziano.
《Lei è come me?》gli chiese.
《Sì, voi siete gli unici a essere così speciali, ma per il suo bene spero di sbagliarmi》rispose lui.
Se non dirle niente l'avrebbe protetta dall'odio di suo padre, allora Merlino avrebbe fatto qualsiasi cosa per difenderla, anche a costo di mentirle di nuovo. Era consapevole che le bugie avrebbero rovinato la loro relazione o qualsiasi cosa ci fosse tra di loro, dato che non sapeva ancora bene come definire il loro rapporto, ma era per il suo bene.
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