Capitolo 1 - Let it snow

22 dicembre, appartamento di Alisea.  Alisea.

La prima neve aveva cominciato a cadere lentamente, ovattando i suoni della città. Era arrivata in ritardo quell'anno, mancavano solo tre giorni a Natale. Chiusi il laptop, ben sapendo che se non mi fossi decisa a preparare la valigia l'indomani mattina non sarei riuscita a partire per Snow Lodge, e poi chi l'avrebbe sopportata Sophie.

Io e Sophie eravamo diventate amiche nell'esatto momento in cui avevo messo piede nella classe di Mrs. Brown, il mio primo giorno di scuola. Forse era stato il destino o forse una sorta di colpo di fulmine, ma quando ci eravamo guardate, avevamo sentito subito nascere quel legame che dura ormai da oltre vent'anni. Ci compensavamo, lei era quella matura e riflessiva, io troppo spesso idealista e istintiva.

Il trillo del cellulare mi riscosse dai miei pensieri. Era Sophie.

"Ciao Alisea, pronta per la partenza?" salutò con voce allegra la mia amica.

"Stavo giusto mettendo le ultime cose in valigia".

Be' più o meno.

"Snow Lodge è un posto magico tra le montagne, ma dannatamente lontano da un qualsiasi concetto di civiltà, non capisco cosa sia passato nella mente dei genitori di Arthur per comprare una baita così sperduta".

Arthur era il fidanzato di Sophie, stavano insieme da oltre quattro anni, ormai erano una coppia rodata. Mi lasciai scappare un sospiro che Sophie fraintese.

"Tranquilla, ci sarà il vecchio Thompson ad aspettarti e ti accompagnerà con la motoslitta fino alla baita, io e Arthur arriveremo nel primo pomeriggio. Pensi di riuscire a sopravvivere per un paio d'ore da sola?"

Scoppiai a ridere. "Proverò". La solitudine non mi spaventava. Non più.

"Mi dispiace Ali, sai che avrei voluto partire insieme a te, ma abbiamo questo meeting in azienda e questi sono clienti importanti per Arthur, non posso lasciarlo da solo proprio domani".

"Tranquilla, sono io che ho comprato i biglietti per il viaggio con troppo anticipo, non sarà un problema arrivare prima di voi. Mi godrò la quiete e la magia del paesaggio in compagnia di un bel libro. Per cui smettila di preoccuparti, so badare a me stessa"

"Sicura che non ti scocci partire da sola?"

"Sicurissima Sophie, non devi farti prendere dall'ansia" le risposi ridendo per rassicurarla.

"A domani, Ali".

Chiusi la chiamata, mettendomi a cercare nell'armadio gli abiti adatti per la mia piccola vacanza natalizia. Avevo proprio bisogno di distrarmi un po'.

Avevamo deciso di trascorrere il Natale tutti insieme a Snow Lodge due mesi prima. L'anno scorso avevo passato il giorno di Natale da sola. I miei genitori si erano trasferiti in una località di mare troppo lontana da poter raggiungere in due giorni soli e poi non ero dell'umore giusto per festeggiare.

Avevo passato la giornata chiusa in casa a guardare vecchi film di Natale mangiando biscotti alla cannella. Questo era indubbiamente stato uno dei motivi per cui Sophie era arrivata con quella proposta. E come al solito era riuscita a convincermi. Ci riusciva sempre.

Misi le ultime cose in valigia, decidendo di aggiungere un ulteriore maglione ai due che mi ero già portata. Quello verde che si intonava perfettamente con i miei occhi. Oltre a me, Sophie ed Arthur quel Natale a Snow Lodge ci sarebbero stati anche Juls con il suo nuovo ragazzo e sua sorella Christine. Quest'ultima la trovavo insopportabile, amava stare al centro dell'attenzione e avere tutti ai suoi piedi, un'egocentrica stronzetta.

Presi il cellulare per mandare un messaggio ad Alex. Ci frequentavamo da circa tre mesi, da quando era entrato nel mio ufficio come responsabile delle campagne marketing di una delle più note agenzie pubblicitarie del paese. Io lavoravo per una piccola galleria d'arte: dai rapporti con la clientela ai social mi occupavo un po' di tutto. Quando i nostri occhi si erano incrociati era rimasto leggermente sorpreso, poi mi aveva sorriso.

Mi aveva invitato ad uscire ed avevo accettato. Mi era sembrato fin da subito un uomo affascinante e di successo, aveva una bella casa, un ottimo lavoro. Una persona affidabile su cui poter contare. Tutti ci vedevano ormai come una coppia, ma non ero molto convinta che lo fossimo realmente. Certo Alex era premuroso e attento e io stavo bene in sua compagnia, ma non mi sentivo parte della sua vita.

"Ancora al lavoro?". Sicuramente, lui era sempre l'ultimo a lasciare l'ufficio.

Non rispose al messaggio, ma chiamò dopo qualche minuto.

"Ciao Alisea, no, sono già uscito, sto andando con Sam da Alfio's a pagare gli ordini per la festa di domani sera. Mi dispiace tu te la perda." mi salutò con voce trafelata e il fiatone.

Me lo immaginai, con i capelli biondi e il cappotto grigio ad affrettarsi prima che la gastronomia chiudesse.

"Sai come è fatta Sophie, non me lo avrebbe mai perdonato se non avessi accettato di passare il Natale a Snow Lodge e sai quanto riesce a essere convincente" gli risposi sorridendo tra me e me.

In fondo ero contenta, la festa di Alex con i suoi amici non era in cima alla mia lista desideri di Natale. Di amici di Alex ne conoscevo alcuni, ma non mi ero mai trovata realmente bene con loro. Erano sempre tutti elegantemente patinati, come in una foto da rivista e io mi sentivo sempre come un pesce fuor d'acqua. E Sam non perdeva occasione per farmelo notare. Solo Alex non si era accorto che la sua migliore amica stravedeva per lui e avrebbe occupato volentieri il mio posto nella sua vita.

"Samantha ti saluta, è dispiaciuta che tu non ci sia domani sera".

Già, come no.

"Sarò di ritorno il 26 dicembre, sicuro di non voler venire anche tu?".

"Il 27 devo consegnare la nuova campagna, passerò le feste a riguardare la presentazione. Non sarei molto di compagnia."

Per Alex il lavoro veniva prima di tutto. Preciso, serio e affidabile, stabile.

"Va bene, ti chiamo domani quando arrivo".

Ci salutammo e chiusi la chiamata, mettendo il cellulare in carica

L'indomani mattina avrei avuto un treno da prendere e diverse ore di viaggio mi aspettavano.

***SPAZIO AUTRICE***

IO ODIO SCRIVERE. Questo è il primo e più fermo punto di tutta la mia vita. Quindi che ci faccio qui? C'era una storia nella mia testa, anzi in realtà ce ne sono tante, ma questa ha desiderato fortemente uscire dai miei pensieri e essere messa nero su bianco (avrei preferito rosa), a voi è mai successo?

Se hai letto il primo capitolo e ti è piaciuto (altrimenti no) continua nel secondo per entrare nel vivo della storia, lascia traccia del tuo passaggio e sarò felice di risponderti!

Canzone del titolo Let it snow nella versione di Michel Bublé


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