SPECIALE NATALE (PRIMA PARTE)

Qualche mese prima dell'inizio della storia...

ROSEMARY

Quand'ero bambino, erano la luce dell'albero di Natale, la musica della messa di mezzanotte, la dolcezza dei sorrisi a far risplendere il regalo di Natale che ricevevo.
(Antoine de Saint-Exupèry, Il piccolo principe)

Il Natale si avvicinava e i primi fiocchi di neve erano caduti su New York. Era usanza della consorellanza dare un party per augurarsi buone feste prima delle vacanze.

-Questo mi sta bene?- chiese Abigail, uscendo dal camerino con un vestitino rosso e bianco che le arrivava appena al ginocchio.

-Molto- le risposi. Sedendomi su una poltrona.

Eravamo in giro per negozi alla ricerca di un abito a tema natalizio per il party. Abby voleva assolutamente vestirsi da Babba Natale sexy e così quello era già il terzo negozio di abbigliamento che visitavamo.

-Non ne sono ancora convinta- disse Abby, facendo un giro su se stessa.

-Secondo è perfetto- anche perché dovevamo ancora scegliere il mio.

-Non è un po' troppo bigotto?- chiese con una smorfia.

Scoppiai a ridere. –Al contrario, oserei dire che è un po' troppo provocante-

Abigail si fissò allo specchio, aggrottò le sopracciglia, parve studiarsi un attimo, poi sospirò. –Hai ragione, ci vuole qualcosa di un po' meno sexy-

Voleva provare degli altri vestiti? Iniziavo a sentirmi come mio padre quando doveva accompagnare me, la mamma e mia sorella a fare shopping.

Abigail si guardò intorno, passando tra i vestiti esposti, e alla fine prese un abito leggermente più lungo, sempre rosso. –Che ne dici?- mi chiese.

-Perfetto, quello è perfetto- esclamai, sperando che finalmente si decidesse.

-Allora prendo questo- decise.

-Ottimo, ora pensiamo a qualcosa per me- dissi, alzandomi.

-Certo- urlò Abby, saltellando – ho visto un paio di vestitini che farebbero proprio al caso tuo... e anche delle orecchie da renna-

-Orecchie da renna?- chiesi sorpresa.

-Ovvio... o preferisci i pupazzi di neve?- mi chiese.

-Le renne- decisi seppur controvoglia, non avevo poi così tanta voglia di trasformarmi in una renna.

Alla fine comprai un abito verde scuro e bianco che, chissà perché, mi ricordava un po' un albero di Natale, avrei dovuto solamente agghindarmi con qualche pallina e dei festoni e nessuno avrebbe riconosciuto la differenza. A quel pensiero mi sfuggì una risata. Come mi ero ridotta!

-Ho proprio voglia di un caffè- esclamò Abby, mentre salivamo sulle scale mobili –che ne dici di passare da Starbucks?-

-Molto volentieri- e così, piene di sacchetti, ci dirigemmo a prendere il caffè.

Abby si volle fermare solamente a fare la foto a un enorme albero addobbato e pieno di neve. -Meraviglioso- esclamò -dovremmo metterne uno simile nella consorellanza-

Scoppiai a ridere. -Devi solo convincere tua sorella-

-Allora è una battaglia persa, lei sostiene che gli alberi di Natale dovrebbero stare in casa-

Il locale era affollato, ma riuscimmo comunque a trovare un posto vicino alla vetrina. C'erano parecchi studenti del campus e potei anche riconoscere Tyler Von Heller con alcuni amici. Avvampai e chissà perché mi venne voglia di correre via.

-C'è Sam- esclamò Abigail, nascondendosi dietro la tazza d'asporto.

-Sam?- chiesi sorpresa.

-L'amico di Tyler, dobbiamo fare finta di niente- finse di essere molto interessata a qualcosa che stava succedendo fuori dal locale, oltre la vetrina.

Io, dal canto mio, lanciai uno sguardo al tavolo di Tyler. Erano tutti maschi e qualcuno stava raccontando una storia che doveva essere esilarante visto che tutti ridevano. Sam doveva essere il ragazzo biondo alla destra di Tyler, se lo ricordavo bene da Halloween. Sembrava perso nei propri pensieri, pur partecipando alla conversazione con qualche movimento del capo.

-Non è un dieci?- chiese Abby, ridacchiando.

-Pensavo che lo giudicassi un dieci e lode-

Io e Abigail al liceo davamo i voti ai ragazzi, era un hobby che ogni tanto riproponevamo.

-Oh, per dare la lode devo provare- rise tra sé.

La solita Abby.

-Ci stanno guardando?-

-Non mi sembra, credo che si stiano raccontando delle storielle- mormorai e sembravano molto divertiti.

Abigail annuì tristemente. -Speriamo che venga al party-

-Ora capisco il motivo per cui insistevi così tanto per scegliere il vestito-

Abigail si strinse nelle spalle. -Ognuno gioca le sue carte-

Sorrisi. -Hai ragione-

-Lo conquisterò certamente-

Mi ritrovai ad annuire, più per compiacerla che perché lo credessi veramente. Abby era famosa per i suoi innamoramenti senza speranza, speravo solamente che questa volta non si sarebbe disperata se lui non l'avesse voluta. I suoi momenti di sconforto, quando un ragazzo la rifiutava, erano epici. Pianti, urla, minacce. E poi tendeva a scegliere sempre ragazzi problematici... anche se quel Sam non sembrava particolarmente problematico.

-Hai qualche consiglio da darmi?- mi chiese Abby con un filo di voce, sporgendosi in avanti.

Mi strinsi nelle spalle. -Sei tu l'esperta di ragazzi-

-Ma tu sei quella che studia psicologia, non so, fai un profilo-

Sospirai. Con Abby era inutile controbattere. -Su Sam non posso dirti, non lo conosco, ma quel Tyler, secondo me ha una personalità narcisistica- sorrisi -o in altri termini: è un vero sbruffone-

-Però ad Halloween avete ballato insieme-

Mi strinsi nelle spalle, cercando di nascondere il nervosismo. -Lui non se ne ricorda neppure-

-Tyler è fatto così- disse Abby e poi ricominciò a parlare di Sam e della festa.

Annuii alle sue parole, ma il mio sguardo era fisso sul tavolino dei ragazzi. Sam sembrava molto triste. Stava nascondendo qualcosa? Non lo sapevo. E poi guardai Tyler e sentii il cuore stringersi in una morsa.


NOTE DELL'AUTRICE:
Ciao a tutti!
Come vi sembra questo primo speciale di Natale?

Domani pubblico l'abituale aggiornamento. Tyler parlerà con suo padre e ci sarà una notizia sul corpo ritrovato nel bosco.

A domani ❤

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